venerdì, maggio 31, 2019

Maggio 2019. Il meglio



A quasi la metà del 2019 tanti buoni titoli già in cassaforte: Specials, Dream Syndicate, The Beat, Joe Jackson, Bob Mould, Paul Weller, la compilation 3X4, Limboos, Fontaines DC, Durand Jones and the Indications, Soul Motivators, Sleaford Mods, Suzi Quatro, Juliana Hatfield, Tanika Charles, Mavis Staples.
In Italia Winstons, Daniele Silvestri, Massimo Volume, Piaggio Soul Combination, Giuda, Vinicio Capossela, Giulio Casale, I Rudi, London Underground, Ifriqiiyya Electrique.


DREAM SYNDICATE - These times
Steve Wynn e soci dimostrano che la reunion non è stata un fuoco di paglia e tirano fuori un album ispiratissismo dove al classico Paisley Underground abrasivo affiancano suggestioni elettroniche e kraut.
Aprendo ancora più il concetto di psichedelia.
In mezzo il classico stile, immediatamente riconoscibile, dei Dream Syndicate, i consueti umori Lou Reed meet Television a braccetto e canzoni eccellenti.

THE WINSTONS - Smith
I “fratelli” Winstons tornano a stupire con un secondo album che conferma la creatività e l'originalità dell'esordio di quattro anni fa. Enrico Gabrielli (Calibro 35, PJ Harvey, ex Afterhours e impegnato in mille altri progetti), Roberto Dell'Era (Afterhours) e il batterista Lino Gitto continuano l'esplorazione di quei meandri intricatissimi che separano impercettibilmente la tarda psichedelia freakbeat di fine anni 60 con il primo prog ancora “floreale” dei 70, Canterbury sound, Traffic, Kevin Ayers, Colosseum, Gong, Robert Wyatt come condimento finale.
I Winstons compongono, arrangiano, suonano sempre benissimo, sono di un'energia travolgente, sempre positiva e fresca, paradossalmente mutuata da quell'approccio urgente e impulsivo che fu prerogativa del punk (che nacque anche per seppellire proprio questi suoni). Semplicemente eccellente.

VINICIO CAPOSSELA - Ballate per uomini e bestie
Capossela è un personaggio UNICO nel panorama italiano: geniale, inimitabile, riconoscibile, personale, originale.
Il nuovo "Ballate per uomini e bestie" è un album TOTALE, pieno di riferimenti (spesso politici e schierati), affabulazione di stili, orchestrazioni, idee, contributi, influenze.
Il limite sta nell'esondare in un'ora e un quarto di musica, nella verbosità, in una certa autoreferenzialità eccessiva.
Siamo a varie spanne sopra la media e credo resterà un episodio importante nella sua notevole discografia ma con una mezz'ora in meno saremmo alle soglie del capolavoro.

DANIELE SILVESTRI - La terra sotto i piedi
Silvestri è in giro da 25 anni e si conferma uno dei MIGLIORI cantautori italiani di sempre, tra i più eclettici, moderni, freschi, attenti a quello che succede intorno, musicalmente e socialmente.
Soprattutto, immediatamente riconoscibile=personalità.
"La terra sotto i piedi" conferma quanto di buono conosciamo di lui: scrittura eccellente, testi di prima qualità. amari e sarcastici, arrangiamenti super, canzoni belle.
Con lui Fabio Rondanini Rodrigo D'Erasmo, Enrico Gabrielli e anche Niccolò Fabi e James Senese, tra gli altri.
Ah, anche dal VIVO è una bomba!

MAVIS STAPLES - We get by
L'immensa Mavis non tradisce mai. Anche il nuovo album, con l'aiuto di Ben Harper, pulsa di gospel, spiritual, blues, rhythm and blues, impegno sociale e una voce unica.
Brani intensissimi, crudi, taglienti, ruvidi, essenziali.
Grande album.

FAY HALLAM - Propeller
35 anni di carriera inziata nel 1985 coni favolosi Makin Time, proseguita con Gift Horses e Prime Movers e approdata poi alla carriera solista attraverso varie incarnazioni e collaborazioni.
FAY HALLAM arriva ora all'album della completa maturità in cui condensa le sonorità raccolte in tutti questi anni, con una forte e solida base soul su cui si innesta una vena psichedelica che si allunga fino a certe sonorità care ai primi 70's.
Dodici brani perfettamente prodotti da Andy Lewis, senza cadute di tono, su cui svetta una voce che, come spesso accade, porta sulle spalle la piacevole ombra di Julie Driscoll.
Frequente uso di fiati , piano e Hammond, che fanno il consueto perfetto lavoro.
Disco delizioso.

TANIKA CHARLES - The gumption
Nuovo delizioso lavoro per la cantante canadese. Funk soul moderno che esplora volentieri anche sonorità vintage e northern soul ma che non disdegna sguardi al classico groove alla Macy Gray.
Voce superba, suoni e arrangiamenti perfetti, un album senza cadute di tono, bello dall'inizio alla fine.

SHAYNA STEELE - Watch Me Fly
Ha cantato con Moby e gli Snarky Puppy. Come solista propone un album modernissimo e fresco, pieno di soul e jazz, gospel, funk, blues e pop. Canzoni frizzanti e saltellanti, un album più che riuscito e divertente.

SOUTHERN AVENUE - Keep on
La band di Memphis al secondo album, un lavoro di sapore Stax, funk soul torrido, voce femminile potentissima, brani sempre ruvidi, dalle tinte gospel.
Ottimo.

CARLTON JUMEL SMITH - 1634 Lexington Avenue
La nuova scena SOUL si arricchisce di un nuovo nome che sfodera un album di un'eleganza e di una gradevolezza uniche.
Soul funk targato primi 70's, avvolgente, cool, pieno di groove e con una voce a guidare le danze di primissima qualità.

KELLY FINNIGAN - The tales people tell
Ex membro dei Monophoncs (backing band per Charles Bradley e George Clinton), collaboratore degli Orgone, ora all'esordio solista con un ottimo album di puro soul blues, intenso, caratterizzato da ballate strappa cuore e spedite soul songs, in cui la sua voce spicca per incisività e pulizia.

BOBBY OROZA - This love
Avvolgente e caldo soft soul direttamente dalla Finlandia.
Sound vintage, melodie suadenti, stile vicino a Durand Jones, tanto mellow groove. Il tutto corredato da infuenze latine e jazzy. Ottimo lavoro.

YOLA - Walk through the fire
Arriva da Bristol, una vita difficile, compreso un periodo da homeless. Poi una collaborazione con i Massive Attack e l'arrivo di Dan Auerbach dei Black Keys alla produzione.
L'esordio è un eccellente lavoro di country soul tra Mavis Staples e un timbro talvolta vicino ad Aretha.
Brani melodici che riportano a Shirley Bassey e Dionne Warwick.
Un gioiellino.

MORRISSEY - California son
Lasciamo perdere le beghe extra musicali (vedi il supporto all'estrema destra inglese) e limitiamoci ad un giudizio strettamente artistico. Il nuovo album di Morrissey è buono, basato sulla ripresa di 12 brani più o meno oscuri di Joni Mitchell, Buffy Sainte-Marie, Phil Ochs, Bob Dylan, Tim Hardin, Roy Orbison. Belle versioni, brani piacevoli, sempre bene arrangiati e timbro inimitabile e immediatamente riconoscibile.

KING GIZZARD and the WIZARD LIZARD - Fishing for fishies Quattordicesimo album per la funambolica band australiana ed ennesimo cambio di direzione. Questa volta tocca ad una dimensione rock blues, boogie, con un tocco di soul.
Come sempre eclettismo e freschezza a piene mani anche se stavolta il tutto suona meno efficace del solito e più anonimo.
Merita comunque un ascolto.

JIM JONES and the RIGHTEOUS MIND - Collectiv
Torrido blues gospel punk, cattivo, duro, sguaiato, offensivo. Jim Jones ci sa fare in questo campo e il nuovo disco ne è degna prova. Per gli amanti del genere il disco ideale.

PETE DOHERTY and the PUTA MADRES - s/t
Piccolo genio incompreso o mediocre e trascurabile personaggio secondario?
IL dubbio rimane per l'ex Libertines e Babyshambles, più conosciuto per le imprese extra musicali che per la sua arte. Il nuovo album è dignitoso, tra scarne e storte ballate, cantate con un approccio decadente e dandy, brani più movimentati con influenze gispy e latine, con il violino spesso protagonista. Sufficienza risicata.

NEW JAZZ:
*Sempre al top gli EZRA COLLECTIVE, una delle realtà più creative della scena nu jazz che assembla una gamma di influenze ampissima in una sorta di musica totale. "You can't steal my joy" pilastro del New British Jazz.
*Ottimo "Driftglass" del SEED ENSEMBLE in cui convergono jazz, fusion, gospel, funk ed elementi caraibici.
*Cool modern jazz per SHEL TANDY in "Infection In The Sentence".
*RICHARD SPAVEN è un eccellente batterista che in "Real time" si destreggia tra fusion, elettronica, nu jazz e contaminazioni varie. Cerebrale.
*Spiritual jazz e folk jazz per GREG FOAT in "The mage". Avvolgente, psichedelico e sinuoso.

PATH & Collatino Godamm - Cinema
Un album d'altri tempi, vissuto, intenso, passionale, parole profonde e musica che parla in stile "rude". Incontriamo, in un abbraccio comune, Daniele Silvestri e i Clash, soul e folk, rock e pop, poesia di strada e intimismo. Suonato e prodotto alla perfezione, suoni aspri ma caldi. Un lavoro eccellente.

THE BACKDOOR SOCIETY - s/t
Album d'esordio per la band piacentina, diretta filiazione dell'esperienza Rookies. Anche a livello sonoro le strade percorse sono quelle del classico Dutch sound dei 60's di band come Outsiders e Q65. Dodici brani brevi, nervosi, intensi, chitarre sferraglianti, alone vintage, splendide ballate mid tempo. Un gioiello imperdibile per gli appassionati.

TONY BORLOTTI e i SUOI FLAUERS - Belinda contro il mangiadischi
Attivi dal 1995, una cospicua discografia alle spalle, e dodici nuove canzoni, a ribadire l'incondizionato amore per il beat italiano degli anni 60. Quello più oscuro che permeava le balere di ogni città della penisola. Ritmi shake, chitarre fuzz, deliziosi strumentali guidati da un avvolgente Farfisa, perfetta colonna sonora per una serata al Piper, magari ballando a fianco di Patty Pravo e Mita Medici, prima che Rokes o Equipe 84 salissero sul palco. Atmosfere perfette, ottimi brani, suoni adeguati.

THE TRIP TAKERS - Don't Back Out Now
Un ep e un 45 precedono l'esordio della coloratissima band siciliana. Dieci brani che ci riportano nelle atmosfere floreali della seconda metà dei 60's tra freakbeat psichedelico e sguardi a Love, Byrds, Beatles, tra i tanti. Il sound è vintage e crudo ma assume contorni decisamente attuali e moderni. Una piccola gemma lisergica che sarà più che apprezzata dai cultori del genere.

DISTORSONIC - Twisted Playgrounds
Terzo album per il duo sperimentale composto da Maurizio Iorio (autore e regista del progetto) e Stefano Falcone alla batteria. Un sound dilatato, intrinsecamente psichedelico pur se qui non ci sono fiori e colori ma un paesaggio metropolitano, dalle tinte oscure e apocalittiche, terra bruciata e palazzi devastati.
Doom nel concetto. Jazz nell'approccio mentale. Un disco strano e poco etichettabile (e qui sta il suo pregio), che sorprende, ammalia, avvolge. Essere originali è difficile, quasi impossibile ormai. Non per i Distorsonic.

MARIANNA D'AMA - Thee devil / The coolest
Marianna D'ama music is weird! Corretto! Due brani, un singolo (in elegante e glaciale vinile trasparente) e un mondo (weird) che si apre a richiami palesi a un moderno glam rock (che guarda alla spesso troppo sottovalutata Suzi Quatro) in "The coolest" e si pone in equilibrio tra Breeders e PJ Harvey in "Thee devil". Ma c'è soprattutto una personalità prepotente che esplode in ogni nota, un'attitudine sfacciata, un approccio sonoro maturo, arricchito da una produzione sonora eccellente. Super!

CANNON JACK & the CABLES - Primitivo / Big bad monkey man
Torrido e selvaggio garage punk nella migliore tradizione 80's. Organo, chitarra abrasiva, batteria pulsante, una dose di primitivo rhythm and blues e un andamento caotico e iconoclasta. Un 45 giri figlio degenere di Sonics e Monks. Travolgente!

ASCOLTATO ANCHE
LITTLE STEVEN (un buon album di soul rock funk), FILTHY FRIENDS (Peter Buck ex REM e Corin Tucker delle Sleater Kinneys's insieme in un discreto album, se non fosse che Patti Smith esiste già), RICKIE LEE JONES (non nuova ad album di cover, la cantautrice americana si ripropone in questa veste con un lavoro discreto, ben fatto ma piuttosto statico e noioso), SERGIO CAMMARIERE (sempre buona musica tra soft jazz, un po' di funk e blues. Molto gradevole), ALFA MIST (new British jazz tra jazz, elettronica, electro funk), OTOBOKE BEAVER (punk tronico made in Japan. boh?), CRAIG FINN (un Bruuuce noioso...minchia!), LOCAL NATIVES (noia profonda), BIG THIEF (noia profondissima), CHRISTONE KINGFISH INGRAM (blues elettrico da un 20enne del Mississippi, cresciuto a pane e Muddy Waters. Grande)

LETTO

GEORGE MARSHALL - Spirit of '69
Lo skinhead scozzese George Marshall nel 1991 pubblicò il libro "Spirit of ’69: A Skinhead Bible", da sempre considerato un testo basilare e attendibile sulla cultura skinhead.
Grazie alla traduzione di Flavio Frezza e alla stampa di HellNation arriva finalmente la traduzione in italiano.
Essenziale per capire fino in fondo i particolari talvolta nascosti di una cultura molto spesso valutata solo in base alle consuete superficialità e contraddizioni.
«Esistono tre generi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le bugie sugli skinhead» (George Marshall).
Marshall non si tira indietro di fronte alla deriva fascista e affronta tematiche (come ad esempio la violenza spesso presente a concerti e raduni) senza remore e peli sulla lingua.
Si approfondisce a dovere la scena musicale e nonostante alcune imprecisioni (che rendono il racconto ancora più attendibile, essendo frutto della vita reale vissuta da Marshall e non notizie da Wikipedia), "Spirit 69" risulta essere un testo fondamentale per chi vuole conoscere al meglio gli aspetti salienti di una cultura iniziata a metà degli anni 60 e tutt'ora viva e vegeta.

IAN SVENONIUS - Censura subito!
Siamo più che mai circondati da contenuti idioti.
E quindi più, più, più censura!
Proibire, bruciare, abolire!

Incendiario cantante di Nation Of Ulysses e Make-Up, ironico provocatore, fine sociologo, profondo conoscitore di storia e attualità, IAN SVENONIUS prende d'assalto la società moderna con teorie da terrorista della parola, in un interessantissimo saggio edito da "Nero/Not Edizioni" con la traduzione di Veronica Raimo.
Le sue teorie paiono azzardate (anche se sempre formulate sul filo che divide la provocazione dalla convinta affermazione), spesso paradossali ma contengono elementi di profonda riflessione:
* Censurate internet.
Internet, una chimera andata fuori controllo.
Una dipendenza pervasiva e malata – peggio delle metanfetamine, l’eroina o il crack – che ha reso un’intera popolazione passiva, fascista e del tutto cerebrolesa.
Serve una riabilitazione da internet in tutto il mondo.
Censurate internet subito!

Oltre che con internet e i suoi colossi (da Apple a Wikipedia) se la prende con Ikea, la gentrificazione, lo stato dell'arte e delle comunità nere.
Un fiume in piena, abrasivo e cruento.
Spesso condivisibile.

DONATO ZOPPO - Il nostro caro Lucio
Un libro perfetto, nella sua essenzialità, per conoscere al meglio l'aspetto artistico e umano di LUCIO BATTISTI che, piaccia o meno, rimane una delle migliori espressioni di sempre della musica italiana del '900.
Qui si rifuggono i pettegolezzi pruriginosi, le dicerie, la superficialità.
Si approfondisce al contrario il Battisti artista che, a fianco di tanti brani "facili", ha messo in fila una serie di album, di progetti, coraggiose proposte, talvolta ermetiche o poco comprese, sempre seguendo un spirito libero, di sperimentatore ("IO SONO OLTRE"), incurante di pubblico o critica ("Lucio Battisti non si vendeva per soldi. Non lo ha mai fatto" - Mogol).
Decine di testimonianze, spezzoni di interviste, di recensioni completano il racconto.
Dagli anni nelle balere con i Campioni, al successo, i (pochi) concerti, fino all'auto esilio e agli album elettronici finali.
Qui c'è tutto, senza retorica o agiografia.

FRANCO BATTAFARANO - Quando Taranto era la Firenze del sud
Storie di provincia, quella che negli anni 80 fremeva guardando alle città guida del "nuovo rock", Bologna, Milano, Torino, soprattutto Firenze.
E che poi è cresciuta, ha reso il sogno reale, grazie a poche persone che hanno imbracciato strumenti, stampato fanzine, inventato trasmissioni radio militanti, organizzato concerti e rassegne, "con ogni mezzo necessario".
Incappando in fallimenti, problemi a non finire ma creando un movimento, formando menti, stimolando nuove idee, tendenze, cambiando la vita se stessi e a tante altre persone.
Franco Battafarano (con parecchi contributi esterni) ci racconta Taranto di quegli anni tra concerti di Litfiba, Diaframma, CCCP, Died Pretty, Thin White Rope, Gang, Timria, Sick Rose, Not Moving, Soundgarden e decine di altri.
Testimonianze, aneddoti, ricordi.
Un pezzetto di storia rock nostrana.

FABRIZIO BARALE - Chiama tua madre
Fabrizio Barale è il chitarrista di Ivano Fossati con cui ha suonato per ben 12 anni sui palchi di tutta Italia.
Il suo esordio letterario lo coglie in una dimensione che poco concede alla sua storia professionale.
Il racconto intreccia vite diverse che alla fine si ritrovano intorno ad alcune domande su come vivere la vita.
Quanto quello che ci sforziamo di immagazzinare e conservare è veramente utile e importante, quanto può essere "facile" chiudere definitivamente la porta su parti della nostra vita, senza paura di rimpianti per avere perso qualcosa?
Romanzo ritmato, divertente e allo stesso tempo amaro e inquietante.
Consigliato.

ALESSANDRO PAGANI - 500 chicche
Come dice il titolo ci troviamo al cospetto di 500 freddure, aforismi, doppi sensi, giochi di parole.
Intelligenti, sarcastici, divertenti.
Una boccata d'aria fresca.

VISTO

Giuda live a Parma "Splinter" 18 maggio 2019
I Ramones del GLAM ROCK spazzano via il pubblico parmense con 45 minuti giusti giusti, senza pause, senza un attimo di respiro, sorta di suite rock 'n' roll anfetaminica made in 1973.
Breve bis e tutto è finito.
La PERFEZIONE ROCK 'n' ROLL ASSOLUTA.
Il sound è più aspro e punk rispetto ai vinili, l'impatto tremendo, un tiro raro, i brani eseguiti con impeccabile perizia.
I GIUDA sono una macchina da guerra perfettamente oliata, alla conquista del mondo (gli Usa li attendono con decine di date, dopo aver sbancato Parigi e con un sold out al "100 Club" di Londra), cresciuti lentamente e faticosamente dal basso, esclusivamente con le proprie forze.
E questo ce li fa amare e rispettare ancora di più.
Ad aprire il frizzante garage voodoo beat delle BombO'Nyrics.

Giorgio Canali e Rossofuoco live al Link Festival
Magari GIORGIO CANALI si offende se lo si paragona a un Francesco De Gregori/Ivano Fossati/Pierangelo Bertoli punk noise.
Per me è invece un complimento.
Per lo spessore artistico e qualitativo delle sue liriche, estreme ed estremiste, come pochi sanno scrivere.
Accompagnato dai due Rossofuoco, un basso e batteria potentissimi e precisissimi, ha sfoderato al Link Festival di San Rocco (Lodi) un concerto duro, senza sconti, allo stesso tempo disperato e commovente, perfettamente coronato da un tempo uggioso, freddo, umido, come si conviene in questi tempi di tempesta.
Un grande concerto, pieno di parole chiare, politiche, veramente politiche come nella finale, spietata "Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio", quanto mai attuale al giorno d'oggi.

Cesare Basile - Germi - Milano 8 maggio 2019
Cesare Basile è un bluesman.
Quel BLUES che uscì involontariamente dall'Africa in catene, si stabilì in America e poi, tanto era forte il suo grido di dolore, si distribuì in tutto il mondo.
Tornando anche in Africa, da dove di nuovo ha ripreso, anche questa volta spesso involontariamente, ad andarsene.
Ha fatto tappa anche a Catania, dove Basile lo ha preso, mischiato al suo passato (e presente) punk, ai canti dei pastori siciliani, ai rumori e umori della sua terra, alle spesso tragiche storie che vengono da lì.
E le canta.
Come a "Germi", Milano, davanti ad un pubblico attento e competente.
E alla fine contento.
Una mano, ad un certo punto, gliela danno anche Manuel Agnelli e Rodrigo D'Erasmo che, con Francesca Risi e Gianluca Segale, hanno progettato questo nuovo luogo di "contaminazione" (musica, letteratura, fumetto, workshop, incontri con autori e musicisti, corsi di scrittura).
Un bel posto, raccolto, vivace, cool.
Ideale per ospitare un concerto del genere.
Come sempre intenso e speciale.

Terrore e miseria del Terzo Reich - Piacenza Teatro 34 - 26 maggio 2019
Uno spettacolo algido, duro, spietato quello proposto dagli attori dell’Under 22 Lab, diretti da Silvia Zacchini Kab e Francesco Ghezzi al Teatro 34 di Piacenza.
Scene di vita quotidiana sotto il regime nazista, dove vittime e carnefici si mischiano e rappresentano un quadro quanto mai attuale e inquietante (soprattutto oggi).
Complimenti ai ragazzi e ai registi!
Da un testo di Brecht.

COSE VARIE
Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it, ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà", ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
Occasionalmente su "Il Manifesto".
Sul sito di RadioCoop ogni lunedì va in onda il TG musicale "3 minuti con RadioCoop" condotto da me , Carlo Maffini e Paolo Muzio.

IN CANTIERE

LA COOPERATIVA POPOLARE INFRANGIBILE
VIA ALESSANDRIA N. 16 - PIACENZA
giovedì, 6 GIUGNO 2019, ore 18.30
SALA BIBLIOTECA BRUSCHINI- FERRI
presenta Aldo Pedron e Maurizio Galli
con il loro nuovo libro BORN ON THE BAYOU
LA STORIA DEI CREEDENCE CLEARWATER
REVIVAL (Arcana Editrice)
Con l'intervento di Antonio Bacciocchi



Sabato 1 giugno
MODS MAYDAY a Torino dalle ore 16:30 - 2 giu alle ore 03:00
OFF TOPIC
via Pallavicino 35, 10153 Torino

> ore 16.30
Selezioni ALL MOD DISCO con i djs Andrea Gallins (Torino) e Piergiorgio Baiardo (Genova).
Esposizione e scambio di dischi e abbigliamento a tema Mod.
Premiazione dello scooter più bello e di quello arrivato da più lontano.

> ore 18.00
Talk FACES: L'ARRIVO DEI MODS IN ITALIA con Antonio "Tony Face" Bacciocchi.

> ore 20.30
Live di:
The Mads (Milano)
The Five Faces (Genova)
The Coys (Reggio Emilia)
Gli Statuto (Torino)
Made (La Spezia)
i Rudi (Milano)

> a seguire
ALLNIGHTER ALL MOD DISCO con i djs Enrico Lazzeri (Milano) e Andrea Cumiana (Torino).

https://www.facebook.com/events/363132064523540

SABATO 15 giugno
15esima edizione del Biografilm Festival – International Celebration of Liv a Bologna
Presentazione Stili Ribelli, nuova serie documentaria della casa di produzione bolognese Kiné.
Il progetto si sviluppa in un vero e proprio viaggio attraverso la musica e le sue connessioni con la moda, il cinema e la società per comprendere come alcune forme di espressione tipiche delle controculture giovanili siano state in grado di creare nuove attitudini e identità visive. Le scene creative giovanili che si sono sviluppate al di fuori della cultura mainstream hanno svolto un ruolo importante nell‘immaginario del ‘900.
Nella serie oltre al sottoscritto Kenney Jones, Glen Matlock, Suzi Quatro e altri.

Con i NOT MOVING LTD in concerto.
domenica 23 giugno: Vicopisano (PI) "Festa della birra".
giovedì 1 agosto: San Salvi (FI) "Estate fiorentina"

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