Un (capo?)lavoro greve, livido, duro ma che allo stesso tempo esalta la levità con cui la protagonista Cleo passa in mezzo a difficoltà e brutalità della vita.
In un bianco e nero scintillante
Cuaròn evoca Pasolini, Fellini, Wenders, Jarmusch.
Puro e crudo realismo, a tratti perfino
disturbante.
Il film ipnotizza, scuote, lacera, lascia il segno.
Non lascia mai indifferenti.
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