giovedì, febbraio 14, 2019

Roma di Alfonso Cuarón.



Un (capo?)lavoro greve, livido, duro ma che allo stesso tempo esalta la levità con cui la protagonista Cleo passa in mezzo a difficoltà e brutalità della vita.

In un bianco e nero scintillante Cuaròn evoca Pasolini, Fellini, Wenders, Jarmusch.
Puro e crudo realismo, a tratti perfino disturbante.

Il film ipnotizza, scuote, lacera, lascia il segno.
Non lascia mai indifferenti.

Nessun commento:

Posta un commento