venerdì, settembre 14, 2018
Paul Weller - True meanings
Il CHANGING MAN per eccellenza scrive una nuova pagina della lunga carriera.
Un album esclusivamente (semi) acustico, orchestrale, dalle atmosfere soffuse, bluesy, folk, perfino jazz, a tratti.
Un episodio a sè stante, come ha tenuto a sottolineare, non una nuova direzione (tanto che è già pronto qualcosa per il prossimo album, un brano disco music, ad esempio !).
True Meanings è un viaggio nell'amato folk inglese (Tim Hardin, Nick Drake), in certe reminiscenze Style Council, nei Jam di "English rose" (una "punk" band che nel 1978 "osò" inserire un brano acustico nel terzo album "All mod cons"), nelle atmosfere di "Wild wood".
Terreni già abbondantemente e con sapienza coltivati in passato da Paul Weller.
La qualità rimane come sempre molto alta, gli arrangiamenti superbi, la voce ferma, sempre più matura e a suo agio in ogni contesto.
Ma ancora una volta a farla da padrone è la PERSONALITA' ARTISTICA di Weller, comune a pochi, da 40 anni orgogliosamente e costantemente ai vertici.
Come sempre una certezza.
Tra gli ospiti Rod Argent degli Zombies all'Hammond, un'apparizione fugace di Noel Gallagher, le leggende folk Martin Carthy e Danny Thompson a chitarra e basso.
Anche alcuni testi sono stati affidati, per la prima volta, ad altri.
THE SOUL SEARCHERS
https://www.youtube.com/watch?v=Bfg-VWlopq8
ASPECTS
https://www.youtube.com/watch?v=UQD3LJhwDt0
MOVIN ON
https://www.youtube.com/watch?v=jOvUCSH0mKo
GLIDE
https://www.youtube.com/watch?v=_XHAM0eCeSs
Tom Hardin, Nick Drake....citazioni e riferimenti di livello. Sono molto impaziente
RispondiEliminaCharlie
Un album che va a sprazzi. In certi momenti tocca livelli altissimi (The soul searchers), in altri momenti un po' noiisn e quasi deprimente... Viene dopo un vero capolavoro (A Kind Revolution) ed è un album a sé stante. Magari lo rivaluterò col tempo
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