venerdì, giugno 22, 2018
Ciao 2001
Attraverso una cinquantina di post, riviviamo una serie di episodi in chiave artistica, culturale, sociale del 1968.
I precedenti post qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/50%20anni%20dal%201968
Nasce nel 1968 la rivista musicale storica per eccellenza in Italia: CIAO 2001, criticata, sbeffeggiata, sicuramente non lo strumento ideale per una corretta e completa informazione ma per lungo tempo l’imprescindibile organo “ufficiale” per chi in qualche modo amava la musica.
Capace di affiancare Who e Renato Zero, Rolling Stones e Riccardo Fogli ma che, in mezzo a parecchia superficialità, riusciva comunque a portare in Italia quelle informazioni che nei 70’s e nei primi anni ’80 erano piuttosto complesse da ottenere.
Agli inizi degli anni 80 anche per l’informazione musicale si aprirono anche in Italia tutt’altri orizzonti e il “Ciao 2001” perse parte dell’autorevolezza che fino ad allora aveva in qualche modo rappresentato.
CIAO 2001 nacque nel 1968 dalla fusione di due tra le più importanti riviste musicali del periodo beat, “Ciao Amici” e “Big” (per un anno il nome fu infatti "Ciao Big") e usciva settimanalmente.
Si occupò inizialmente di musica leggera spostandosi poi verso il pop rock, con ampio spazio al prog (particolarmente seguito in Italia) e al cantautorato italiano non disdegnando però anche il rock più duro come quello di Led Zeppelin, Deep Purple, Who oltre ad immancabili notizie (e numerose copertine) sugli ex Beatles.
Il direttore storico fu Saverio Rotondi.
Tra le rubriche più seguite la "Posta" e "Psicologia & Psicanalisi" in cui si parlava di sesso in modo aperto.
Molto importanti, per i tempi, gli spazi dedicati alle discografie, molto spesso sconosciute e difficilmente ricostruibili.
Ciao 2001 proseguì fino agli ’90 per poi riprendere con una nuova grafica e una nuova impostazione, ma senza successo, tra il 99 e il 2000.
In totale vennero pubblicati 1212 numeri.
Personalmente ne conservo ancora parecchie centinaia di copie, acquistate tra il 1975 e i primi anni 80 e in cui è interessante leggere le recensioni dei primi album di Jam, Clash, Police, Talking Heads, dell’approccio al punk e alla new wave, visti con sospetto e sufficienza (anche se con puntualità), spesso attraverso un'informazione pressapochista (come inserire in uno speciale 45 giri PUNK, accanto a Ramones, Police e altri “Sultans of swing” dei Dire Straits...).
Ricordo però con piacere ed orgoglio leggere una recensione positiva del primo 45 dei Not Moving “Strange dolls”, nel 1982 su quella rivista che aveva rappresentato per anni la mia Bibbia “rock”.
Il post è già stato pubblicato qui: http://tonyface.blogspot.com/2012/09/ciao-2001.html il 5 settembre 2012.
Ricordavo un post su Ciao2001..copio quindi il mio comment di allora..
RispondiEliminaMitico CIAO2001! la mia "base" da ragazzino (perche lo compravano le sorelle) con Play Sport &Musica del Guerin Sportivo..
Non vedo l'ora di sistamare un po casa per recuperare dai miei alcuni scatoloni (con Popster,poi Rockstar etc)
C
Nei settanta avevo una Bibbia ed un Corano: Ciao 2001 ed Autosprint!
RispondiEliminaDopo...niente è più lo stesso! (citazione).
Ciao... a tutti!
ma quanto commentavamo nel 2012! �� sono amdato a rivedere il post originale, prolifici e prolissi ��
RispondiEliminaper la chiesa paolina vi linko una intervista di ciao 2001 del 1980, conservata per i posteri da bruno pisa che gentilmente la girò a noi per pubblicazione su milanomods.
http://web.archive.org/web/20021221054304/http://milanomods.itgo.com/custom4.html
buon weekend, promessa ritornerò attivo anche qui sul Blog del boss spero a breve(se mi sopporterete ancora), dopo un periodo direi buio per non dilungarmi, illuminato solo dal tempo impegnato coi ragazzini che co-produco.
Ce l'ho questo Ciao 2001, Con il finale dell'intervista che si sforza di attribuire a Paul idee di destra e Tatcheriane....
RispondiEliminaCelo!
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