venerdì, maggio 18, 2018

Quando Valerie Solanas sparò a Andy Warhol



Attraverso una cinquantina di post, riviviamo una serie di episodi in chiave artistica, culturale, sociale del 1968.
I precedenti post qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/50%20anni%20dal%201968

Il 3 giugno 1968, una femminista radicale e frequentatrice della “Factory”, Valerie Solanas, sparò tre colpi di pistola a Andy Warhol, al suo critico d’arte e al suo curatore e compagno di allora Mario Amaya, nell’atrio della stessa Factory per poi fuggire e costituirsi poche ore dopo.
Warhol fu ferito gravemente. Ebbe postumi permanenti e il fatto esercitò un effetto profondo nella sua vita e nella sua arte.

La "Factory" divenne più chiusa e controllata, Warhol rimase per sempre scosso.

La Solanas affermò che Warhol aveva “troppo controllo” su di lei e che le voleva rubare il lavoro. Fu condannata a tre anni di reclusione anche se Warhol rifiutò di testimoniare contro di lei e giudicata sofferente di schizofrenia paranoide.
Tornata in libertà nel 1971 proseguì con atti persecutori e di stalking, sia di persona, che per telefono nei confronti di Warhol e venne arrestata di nuovo per poi finire dimenticata tra vari ospedali psichiatrici.
Morì nel 1988, all’età di 52 anni di enfisema e polmonite a San Francisco.

Valerie Solanas scrisse lo SCUM Manifesto, un rivoluzionario e iconoclasta attacco alla cultura patriarcale in cui criticava ferocemente la società moderna occidentale attraverso un linguaggio crudo e aggressivo, proponendo l'"automazione globale" e "l'eliminazione del maschio" descritto come essere inferiore, pur affermando che SCUM voleva essere una scrittura satirica per creare dibattito sui temi trattati.

Nel 1976 gli Area nell'album "Maledetti" inserirono il brano "SCUM" il cui testo, recitato da Demetrio Stratos, era tratto dallo scritto della Solanas.

Nel 1996 è uscito il film "Ho sparato a Andy Warhol", basato sulla vita di Valerie Solanas, interpretata da Lili Taylor. Jared Harris interpreta Andy Warhol.

Lou Reed fece una canzone, fortemente critica, su di lei, "I Believe", con John Cale per l’album "Songs for Drella".

Nell’album dei Matmos del 2006 "The Rose Has Teeth in the Mouth of a Beast", una canzone si intitola "Tract for Valerie Solanas" con frammenti dallo "Scum Manifesto".

I Big in Japan pubblicarono una canzone intitolata "S.C.U.M."

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