domenica, maggio 13, 2018
Il coltan del Congo
La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo
Il COLTAN è un minerale indispensabile per i nostri smartphone e per altri componenti della tecnologia moderna, che si estrae nelle miniere del Congo (l'80% del materiale arriva da lì), controllate da società malavitose, colluse con vari livelli del governo, che danno lavoro a milioni di disperati, affamati, cacciati dalle loro terre da guerre endemiche e croniche che da sempre insanguinano uno dei paesi potenzialmente più ricchi del mondo.
1,4 milioni di persone fuggite dalla guerra, tra cui centinaia di migliaia i bambini. Sfollati che sopravvivono con 3 pasti a settimana e quasi 400.000 bambini rischiano così di morire di fame nei prossimi mesi anche a causa della mancanza dei fondi necessari per gli aiuti umanitari.
I minatori sono persone che lavorano in situazioni che definire estreme è un eufemismo, maltrattate, pagate una miseria, destinate a morte prematura, solo per pura sopravvivenza. Frequentissimi anche i bambini di 5 o 6 anni impiegati a scavare.
Racconta il funzionario Onu Maurizio Giuliano:
«È la maledizione della ricchezza. Da 20 anni a questa parte sono quasi scomparse per ragioni politiche le grandi compagnie minerarie che offrivano un certo welfare ai loro operai.
C’era paternalismo sì, ma la privatizzazione delle concessioni in assenza di un aiuto alternativo ha distrutto la coesione sociale.
Signori della guerra controllano decine di migliaia di lavoratori in schiavitù volontaria. Stupri di massa e abusi di ogni genere sono la regola. E chi non scava o spara, muore di fame».
Un interessante servizio della trasmissione Nemo al proposito
https://www.youtube.com/watch?v=WCFKWgu4u1g
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