mercoledì, aprile 04, 2018

International Freedom Brigade



In tempi di superficialità dilagante e acclarata, di ansia da like su Facebook e social vari, di spessore politico ridotto al nulla, di razzismo, egoismo, nullità culturale etc etc risulta quasi incomprensibile la scelta di un largo numero di giovani che da tutte le parti d'Europa (Italia inclusa) ha deciso di aderire ad un IDEALE: di libertà, di conquista sociale, di moralità, di etica.

E per farlo ha impugnato le armi, affiancando lo YPG (Unità di Protezione Popolare) forza armata del Rojava, una regione autonoma e quasi indipendente nel nord della Siria.
Sono militanti provenienti da varie incarnazioni dell'estrema sinistra o dell'anarchismo.
Hanno sconfitto a fianco dei combattenti curdi l'Isis a Kobane e in altri luoghi, contribuito a liberare Raqqa, continuando a credere in una società più giusta ed equa.

E in molti hanno pagato con la vita, recentemente abbandonati dalla comunità internazionale, come il popolo curdo, alla mercè del macellaio Erdogan (che si tiene, ben pagato, qualche milione di profughi senza lasciarli arrivare in Europa e si tiene anche un bel po' di basi Nato).

Osservo stranito e ammirato il sacrificio di questi ragazzi.

4 commenti:

  1. Ne ho conosciuto uno tornato quasi due anni fa. Mi ha ricordato i volontari nella guerra di Spagna degli anni 30. Infinito rispetto.

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  2. A me stupisce il coraggio e la volontà di fare tutto ciò per un ideale. Ammirato.

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  3. Anch'io ho subito pensato ai volontari della guerra civile spagnola. respect
    C

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  4. In effetti una scelta che va fortemente in controtendenza rispetto al bimbominkismo generale.
    Erdogan, un personaggio orribile.

    Charlie

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