giovedì, marzo 15, 2018

Dizzy Gillespie presidente degli USA



E' lunghissima la lista dei musicisti che si sono occupati in modo più o meno militante di politica.
Più ristretta quella di coloro che sono proprio scesi in campo candidandosi più o meno seriamente alle elezioni.

Singolare la vicenda del jazzista DIZZY GILLESPIE che si candidò contro Lyndon Johnson e Barry Goldwater per le elezioni americane del 1964 con un programma che prevedeva il ritiro delle truppe dal Vietnam, il lancio di astronauti afro americani nello spazio, il cambiamento del nome della residenza presidenziale da Casa Bianca a Blues House.

Il programma era più dettagliato nella scelta dei suoi uomini:

Miles Davis capo della CIA
Duke Ellington ministro dello Stato
Max Roach ministro della Difesa
Charles Mingus ministro della Pace
Louis Armstrong all’Agricoltura
Malcolm X alla Giustizia
Ella Fitzgerald alle Politiche Sociali
Ray Charles Bibliotecario del Congresso
Mary Lou Williams ambasciatrice al Vaticano
Thelonious Monk ambasciatore itinerante

Durante un concerto al Monterey Jazz Festival il 21 settembre 1963 urlò al pubblico di 30.00 persone:
«Voglio diventare Presidente degli Stati Uniti perché ce ne serve uno!».

Il cantante Jon Hendricks sulle note di "Salt Peanuts" compose il brano che sarebbe stato la colonna sonora della campagna elettorale: "Vote for Dizzy"

“Vote Dizzy! Vote Dizzy! You want a good president who’s willing to run / You wanna make government a barrel of fun
Your political leaders spout a lot of hot air / But Dizzy blows trumpet so you really don’t care


Il brano è sull'album DIZZY FOR PRESIDENT, registrato la sera dell'annuncio.

https://www.youtube.com/watch?v=r3ITEaTbfrk

DIZZY GILLESPIE NON FU ELETTO

2 commenti:

  1. Sarebbe stato un governo spettacolare. Magari escludendo Miles dalla CIA visto tutta la coca che si faceva....

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  2. no no ..a capo della CIA proprio per quel motivo, indagini maniacali e velocissime..REAL COUNTERCULTURE!!!
    C

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