mercoledì, gennaio 17, 2018
Alberto Radius - s/t
GLI INSOSPETTABILI è una rubrica che scova quei dischi che non avremmo mai pensato che... Dopo Masini, Ringo Starr, il secondo dei Jam, "Sweetheart of the rodeo" dei Byrds, Arcana e Power Station, "Mc Vicar" di Roger Daltrey, "Parsifal" dei Pooh, "Solo" di Claudio Baglioni, "Bella e strega" di Drupi, l'esordio dei Matia Bazar e quello di Renato Zero del 1973, i due album swing di Johnny Dorelli, l'unico dei Luna Pop," I mali del secolo" di Celentano, "Incognito" di Amanda Lear, "Masters" di Rita Pavone, Julian Lennon, Mimmo Cavallo con "Siamo meridionali"e i primi due album dei La Bionda di inizio 70's, il nuovo album dei Bastard Son of Dioniso, "Black and blue" dei Rolling Stones, Maurizio Arcieri e al suo album "prog" del 1973 "Trasparenze", Gianni Morandi e "Il mondo di frutta candita", il terzo album degli Abba, "666"degli Aphrodite's Child, la riscoperta di Gianni Leone in arte Leonero, il secondo album di Gianluca Grignani, Donatella Rettore e il suo "Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide", Alex Britti e "It.Pop", le colonne sonore di Nico Fidenco , il primo album solista dell'e Monkees, Davy Jones, Mike McGear (fratello di Paul McCartney), Joe Perrino, il ritorno di Gino Santercole, l'album del 1969 di Johnny Hallyday con gli Small Faces, la svolta pop della PFM, gli esordi degli Earth Wind and Fire e quelli degli UFO, e l'ultimo di Jovanotti, uno dei primi lavori di Bruno Lauzi, l'album prog del 1972 dei Dik Dik, Riccardo Fogli e la sua opera prog rock del 1979 "Matteo", del nuovo di Massimo Ranieri "Malìa", la dimenticata opera rock dei Giganti "Terra in bocca", l'esordio di Riccardo Cocciante del 1972 con l'opera prog rock "Mu", Pooh (già citati con "Parsifal") con il primo "Per quelli come noi" del 1966, gli Small Faces riuniti alla fine dei 70's, Frank Sinatra e il suo album più anomalo, "Watertown", i due lavori che Bobby Solo ha dedicato a Johnny Cash e John Lee Hooker, Massimo Ranieri e la seconda parte del progetto "Malìa", Antonio Virgilio Savona del Quartetto Cetra, il primo album di Donna Summer, il recente album blues di Bobby Solo, "Metronomie" di Nino Ferrer, "Leapoli" di Fausto Leali, oggi parliamo dell'esordio solista di ALBERTO RADIUS (non propriamente derubricabile a "insospettabile" ma quasi...).
Le altre puntate de GLI INSOSPETTABILI qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Gli%20Insospettabili
Nel 1972, non ancora trentenne, ALBERTO RADIUS ha alle spalle una carriera più che invidiabile: dall'esperienza beat con i Big Ben's e Simon & the Pennies fino a I Quelli (la band che precorse la PFM) e l'approdo alla Formula 3 con cui arriva al successo (prima di arrivare alla corte di Lucio Battisti).
Decide di aprire uno spazio all'attività solista mettendo insieme una serie di jam sessions, registrate in 4 giorni nel luglio del 1972 a cui partecipano nomi come Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Franz Di Cioccio, Patrick Djvas, Gianni dall'Aglio, Vince Tempera, Ellade Bandini e Johnny Sax.
I sei brani spaziano da improvvisazioni rock blues di sapore hendrixiano a brani di sapore prog, blues, jazz.
Nel blues "To the moon i'm going" Demetrio Stratos si produce in una di quelle eccellenze vocali che impareremo di lì a poco ad essere consuete nel repertorio degli Area mentre in "Prima e dopo la scatola", LUCIO BATTISTI (che produce, non accreditato, l'album) scrive il testo e compare ai cori in un infuocato prog rock blues con Franz Di Cioccio insuperabile alla batteria.
"Area" è una lunga improvvisazione in 16/8 in cui intervengono i 3/5 dei futuri Area (Stratos, Capiozzo e Djivas che poi lascerà il posto a Tavolazzi per andare alla PFM) che proprio da questa esperienza decideranno di fondare una nuova band.
A chiudere "Il mio cane si chiama Zenone", un rock blues tiratissimo con Vince Tempera e Ellade Bandini (che litigherà con Battisti proprio a causa di questo brano e verrà escluso per sempre dal suo giro).
La qualità è eccelsa da un punto di vista di esecuzione strumentale, molto meno se guardiamo all'aspetto creativo.
Rimane un documento importante soprattutto a causa dei musicisti coinvolti.
Grandissimo il Radius solista! Consiglio AMERICA GOODBYE e CARTA STRACCIA.
RispondiElimina