venerdì, dicembre 15, 2017

Concerti 2017



Ottima annata di concerti, molti a livello di assoluta eccellenza.

FANTASTIC NEGRITO - Villa Medicea - Poggio a Caiano (Prato) 17 luglio
Il concerto di FANTASTIC NEGRITO (Fantastic Negrito) nello splendido scenario della Villa Medicea di Poggio A Caiano (Prato) è stato uno dei più travolgenti e intensi degli ultimi anni. Un mix di Gil Scott Heron, James Brown, Gun Club, Violent Femmes, John Lee Hooker, Skip James, Jack White, Led Zeppelin, Curtis Mayfield, Screaming Jay Hawkins.
....people decides....

KAMASI WASHINGTON - Bologna - Botanique 19 luglio
Spettacolare e spaziale esibizione di KAMASI WASHINGTON in un affollato "Botanique" a Bologna.
Nonostante i prezzi non particolarmente modici (25 euro) sono centinaia e centinaia le persone che accorrono a verificare lo spessore, talvolta discusso, del saxofonista californiano.
In molti lo considerano una nuova stella del jazz, c'è chi lo ha liquidato come manierista e derivativo.
Ebbene io, che so poco di jazz e vado a sensazioni, anima e cuore, sono rimasto estasiato, conquistato, stordito da tanta bellezza.
Non solo estetica, non solo tecnica (musicisti incredibili, Brandon Coleman alle tastiere pauroso, i due batteristi pazzeschi, bravo pure il padre di Kamasi al sax tenore) ma soprattutto emotiva.
Kamasi accentua il lato funk jazz, le ritmiche sono serrate, solo raramente si abbandona a immersioni nello spiritual jazz. Un tripudio di incastri sonori di eccellenza totale.
"Change of the guard" e Rhythm changes" da "The epic" i migliori momenti.
Non concede bis ma va bene così.

LYDIA LUNCH live al "Fico" di Cremona 27-11-2017
Lydia Lunch emana magnetismo, carisma, forza.
E' piccola e sembra quasi indifesa, sale sul palco un po' claudicante ma è sufficiente che ti osservi con il suo sguardo e capisci che potrebbe mangiarti.
Ma non lo fa, sembra di buon umore.
Scherza sul fatto che ogni volta che hanno fatto una cover di un brano di una rockstar che odiava da teenager poi è morta (Eagles, Tom Petty, Gregg Alman).
Nel nuovo album "Under the covers" di omaggi a varie rockstar ce ne sono molti...attendiamo con un po' di paura.
Chitarra acustica di Cypress Grove (ex compagno di avventure di Jeffrey Lee Pierce) e un batterista ad accompagnarla.
Concerto di torrido blues punk, voce secca, cartavetrata, "Ode do Billie Joe" di Bobbie Gentry ad aprire, una "Black Betty" di Leadbelly caotica con la sola batteria di supporto a chiudere. In mezzo "Midnight rider" degli Almann Brothers, "Breakdown" di Tom Petty, la sua, drammatica, "Won’t Leave You Alone" e tanto altro.
Suona un'ora e poi dice al pubblico di non rompere le palle con richieste di bis che lei il concerto lo finisce lì.
Alla fine si mette al banchetto a vendere i CD, dispensa sorrisi e autografi, rifiuta di fare foto.
Questo si chiama PUNK.

ROLLING STONES a Lucca 23 settembre
La paventata invasione di 60.000 persone di Lucca (che ha 90.000 abitanti) con disagi inenarrabili è stata gestita con estrema professionalità e non c'è stato alcun particolare intoppo.
Il tanto discusso costo del biglietto (dai 100 euro in su) è proporzionato alla richiesta (250.000 per un sold out di 60.000 paganti) e alla mole organizzativa che richiede un evento del genere (e se Paul Weller costava 35 euro e certi gruppi italiani di dubbio spessore 20/25...).
Pubblico tranquillo, sereno e felice che abbraccia ogni tipologia di età, classe sociale, estetica, bizzarria.
Rimane un mistero il perchè alcuni, dopo aver pagato centinaia di euro per entrare, collassino imbottiti di alcol prima del concerto.
E perchè altri, con i Rolling Stones a pochi metri, non lascino trascorrere cinque minuti senza controllare le notifiche di Facebook (ma chi cazzo ti scrive ????).
Censurabile (da denuncia) l'aver venduto biglietti per posti da cui era impossibile vedere il concerto (se non dai maxi schermi).
E IL CONCERTO ?
Due ore, i previsti classici, due brani da "Blue & Lonesome" (uno dei migliori momenti con "Slipping away" cantata da Keith)), una ruffiana "Con le mie lacrime", qualche luce (fulgida, abbagliante), molte ombre. Jagger in formissima, gli altri molto meno, talvolta molto molto meno.
Ma la LEGGENDA e la STORIA non meritano troppe critiche ma solo rispetto.
Anche se....

PAUL WELLER a Bologna "Estragon" 10 settembre
Setlist lunghissima, almeno due ore un quarto, brani spesso molto dilatati, scelte talvolta "oscure" dal repertorio solista, molto spazio agli ultimi due album, spazio acustico di (ben) cinque brani alla fine del concerto, sinceramente poco efficace, band in ottima forma, tanto quanto la voce e la verve di Paul.
La versatilità del repertorio gli permette di spaziare tra momenti davvero heavy, grooves funk, riarrangiamenti soul, psichedelia sparsa (pur se con eccessiva, talvolta, auto indulgenza).
Rare le concessioni al passato remoto.
Tre degli Style Council e tre dei Jam.
"Estragon" sold out, entusiasmo, ottimo concerto, tante luci, qualche ombra.

PAUL WELLER a Milano 12 settembre
Preceduto dall'ex Jet, Nic Chester, deludente, PAUL WELLER calca il palco di un affollato "Alcatraz" a Milano, di nuovo in gran forma.
Acustica nettamente migliore dell'"Estragon" che permette di apprezzare in pieno le sfumature e le particolarità di una scaletta che cambia ogni sera.
La qualità principale che emerge di Weller è il sapersi calare nelle sue canzoni, al 100%.
E' VERO, SINCERO, le "sente", le vive. Non interpreta una parte.
E' lì per il suo pubblico e con il suo pubblico.
Non dà spettacolo, è lui lo spettacolo.
La band lo segue, precisa e ordinata. E' loquace, diverte, è divertito, si diverte.
Un altro grande concerto, di un artista completo. Gran finale con "Start!" e ritorno sul palco con "Town called malice".

FESTIVAL BEAT 1-2 luglio
GRAHAM DAY and the FOREFATHERS ha cancellato tutti (tra brani dei Prisoners come "Love me lies" e "Melanie", di Solarflares come "You want blood" e un finale con una deragliante "Hush"). Suona rauco, duro, minimale, primitivo. Voce pazzesca, attitudine totale.
ARCHIE & the BUNKERS sono due minorenni che fanno garage punk con tastiera e batteria, coverizzano Dead Boys e Stooges, sembrano gli Screamers o i Suicide in speed e spaccano anche loro.
Gli altri gruppi (dai Mummies ai Rippers): alcuni ottimi altri meno.

INCOGNITO "Teatro Municipale" - Piacenza 19 marzo
Teatro gremito per un nuovo appuntamento del Piacenza Jazz Festival (nonostante i prezzi non proprio popolari).
"Ma come cazzo suonano questi qua???"
Tredici ECCELLENZE sul palco, tecnica spropositata, funk jazz fusion travolgente, assoli incredibili (talvolta un po' prolissi, come spesso capita in queste circostanze ma di tale livello da fare paura!).
Band incredibile, groove pazzesco, concerto (di due ore) da incorniciare.
Gran finale con discorso di "Bluey" che ricorda come i componenti della band arrivino da ogni parte del mondo in una sorta di "United Nations" di razze, culture, provenienze.
La band se ne va mentre parte "one Love" di Bob Marley.

THE WINSTONS + GIOVANNI FERRARIO ALLIANCE + RED LINES - 11 giugno - "No Silenz Festival" - Cigole (Brescia)
Cornice deliziosa quella che ospita il No Silenz Festival.
Cigole è luogo bello e accogliente, il Parco Botanico di Palazzo Martinoni ancora di più.
E poi la serata è musicalmente di livello eccellente.
Apre la new wave/dream pop/ alt rock dei RED LINES per fare poi posto ad una grande esibizione della GIOVANNI FERRARIO ALLIANCE.
Sonorità profondamente Lou Reediane tra i 70' e gli 80's, folate psichedeliche, sperimentazioni "soniche", sapienti arrangiamenti vocali e melodici, un intreccio strumentale raffinato.
Cover di "Pretty vacant" dei Sex Pistols che diventa una sorta di moderna "Walk on the wild side".
Infine i WINSTONS, attualmente la migliore band italiana a mio parere.
Oltre un'ora di concerto, musicisti di eccelso valore, polistrumentisti, attitudine totale.
Divertono e si divertono mentre sugli ascoltatori piovono secchiate di Nice, Colosseum (il batterista è un novello Jon Hiseman), primi King Crimson (e quelli di "Red"), Hawkwind, gli Osanna di "Milano Calibro 9", Osage Tribe e, perchè no?", primi Pink Floyd e un pizzico di Area.
Ma è la personalità della band a spiccare con un sound che, figlio di tante influenze, è tremendamente originale e attuale perchè filtrato attraverso quello che è venuto nei decenni successivi, dal punk, alla new wave, al grunge.
Pura e semplice eccellenza.

SERGIO CAMMARRIERE - Gragnano (PC) 12 luglio
Non ho mai seguito più di tanto la sua carriera (nè la seguirò in futuro) ma il suo concerto con quartetto jazz al seguito è molto piacevole, tra ritmi jazz, samba, latini con una band bravissima che si concede assoli eccellenti.

SENZABENZA + TOUGH - 9 giugno "Danny Says" - Piacenza
Punk rock. Puro e semplice, diretto ed essenziale.
Non c'è molto altro da dire.
Se non che i Tough e i Senzabenza (recenti autori di un album spettacolare come "Pop from hell") ne sono impeccabili interpreti con stile e totale padronanza dell'elemento attitudinale e artistico. Due set potenti e tirati di fronte ad un pubblico numeroso e partecipe.
Soprattutto giovane.
Tanti giovani (e tatuati...), attenti e competenti.
Interessante e di buon auspicio.

Cesare Basile live alla Cooperativa Portalupi 12 ottobre
Mi è ricorrente parlare di CESARE BASILE.
Varie situazioni ci hanno avvicinato e portato a collaborare ed è stato frequente assistere a suoi concerti in varie vesti (band o solista).
Il mio giudizio è difficilmente imparziale, visto che parto dal presupposto che sia il miglior cantautore italiano in circolazione.
Quando poi si esibisce nello splendore che brilla di umanità, socialità, competenza, attenzione e cura per l'artista, qualità tecnica dell'impianto e della sala concerti che è la COOPERATIVA PORTALUPI di Vigevano (Pavia), la serata diventa PERFETTA.
Basile canta il suo BLUES in siciliano, racconta storie e racconta la storia della nostra Italia, fustigata, depredata, annichilita.
Parla di sfruttati e sfruttatori, padroni e ribellioni.
E' NECESSARIO che qualcuno continui a farlo e a urlarlo.
Le canzoni sono ipnotiche, belle, intense, profonde. Supportate Cesare, supportate la Cooperatia Portalupi, supportiamo le voci contrarie.

Cesare Basile a Bologna "TPO" 25 marzo
CESARE BASILE torna sui palchi di mezza Italia a presentare il nuovo album "U Fujutu su nesci chi fa?".
E lo fa anche in un affollatissimo "TPO" di Bologna con un super gruppo che lo vede affiancato da alcune eccellenze della musica italiana, da Simona Norato alle tastiere, voci e percussioni, Sara Ardizzoni alla chitarra, Roberta Gulisano a voce e percussioni (vera "sorpresa" del live act che si arricchisce grazie a lei di una gestualità e teatralità che lo rende ancora più interessante e suggestivo), Luca Recchia al basso, Massimo Ferrarotto alla batteria e percussioni.
Il concerto è potente, "severo", maestoso nel suo proporre un linguaggio profondo, oscuro, sabbatico, pagano, tra ritmi tribali, spezzati, ipnotici, ossessivi e un uso delle voci perfettamente coordinato.
C'è un costante richiamo ad una sensibilità dimenticata, antica, atavica, nel riproporre un dolente ma altrettanto fiero e deciso canto in siciliano.
Noi ci affanniamo da decenni sulle rive del Delta del Mississippi o su quelle del Tamigi alla ricerca di un BLUES che non ci appartiene, che non appartiene al nostro sangue e alla nostra storia quando invece il NOSTRO BLUES ce lo abbiamo sulla porta di casa, nelle nostre strade, negli occhi, nei cuori e nelle parole della nostra gente.
L'insegnamento di Cesare Basile ce lo ricorda e ce lo butta in faccia.
E dobbiamo ringraziarlo.

CUT (+ Kaptain Preemo) "Arci Taun" - Fidenza (Parma) 18 marzo
I CUT sono tra le migliori realtà "rock nroll" italiane.
Da lungo tempo.
E ogni disco, ogni concerto, non fanno che confermarlo.
Energia incredibile, riff micidiali che abbracciano il rock n roll primitivo, il punk, il funk, il blues.
Sound caustico, tirato, abrasivo, tecnica sopraffina.
Aprono i giovani e convincenti Kaptain Preemo, buon mix di garage, psichedelia, rock.

Robyn Hitchcock live a Piacenza 13 ottobre
L'Auditorium del Conservatorio Nicolini di Piacenza, organizzato da Musiche Nuove a Piacenza, grazie a Max Marchini, ha ospitato un concerto del grande ROBYN HITCHCOCK.
Chitarra acustica e voce, rari passaggi al pianoforte e un'ora e mezza di ottimo set.
Voce stupenda, padronanza totale della chitarra, tra momenti psichedelici e palesemente Barrettiani, timbri bluesy, un duetto con la locale hero Annie Barbazza e gran finale con una versione mozzafiato al piano di "Crystal ship" dei Doors e poi "I wanna destroy you" dei suoi Soft Boys.
Pubblico abbastanza folto ed entusiasta.

Mauro Ermanno Giovanardi in concerto- Teatro Bibiena S.Agata Bolognese 11 novembre
Buona la prima.
La prima data, la classica "data zero", del prossimo tour de "La mia generazione" di Mauro Ermanno Giovanardi si svolge nel minuscolo ma incantevole Teatro Bibiena nella pianura (avvolta da un'altrettanto classica fittissima nebbia autunnale) modeno/bolognese.
E tutto riesce al meglio.
L'evidente e dichiarata emozione per l'esordio crea empatia con l'artista, le rare sbavature arricchiscono il clima della serata, quasi una prova pubblica che rende ancora più partecipe e parte integrante dello spettacolo gli spettatori.
I brani sono scarni ed essenziali, più diretti rispetto al disco.
Ci sono anche episodi rimasti fuori come "Corri" dei Tiromancino (bellissima versione) e uno dei Prozac+.
Si chiude con una travolgente "Forma e sostanza" dei CSI mentre nel bis spazio (idea molto gradevole) ad un brano a testa per i musicisti che lo accompagnano, Lele Battista, Alessandro Gaben, Marco 'Cosma' Carusino oltre al batterista Leziero Rescigno e al fonico Marco Posocco.
Serata riuscita, band in gran forma, spettacolo da non mancare.

Alberto Fortis al "Melville" di San Nicolò (PC) 3 novembre
Ci sono artisti che nel corso degli anni trascuri e lasci da parte.
Poi al Melville Caffè Letterario nella rassegna Rock d'Autore incappi in ALBERTO FORTIS e (ri)valuti un personaggio che è sempre stato un outsider nel panorama cantautorale italiano.
Qualche successo ma un ruolo sempre un po' sfumato.
Voce pulita e potente, soul a tratti, riconoscibilissima, virtuoso del pianoforte, ottima verve, impegnato nel sociale, ricorda l'esperienza con George Martin e tante altre cose interessanti, piazza un medley che passa da "Little wing" a "One love" degli U2 e incanta il folto pubblico presente.
Bel concerto.

Gomma live al "Melville" S.Nicolò (Piacenza) 24 novembre
Giovani, aspri, scarni, minimali. romanticamente abrasivi, echi di Fugazi, Ciampi, postcore, Sonic Youth, post punk nel concerto dei GOMMA in un discreatamente affollato Melville Caffè Letterario all'interno della Rassegna Rock d'Autore.

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