L'Auditorium del Conservatorio Nicolini di Piacenza, organizzato da Musiche Nuove a Piacenza, grazie a Max Marchini, ha ospitato un concerto del grande
ROBYN HITCHCOCK.
Chitarra acustica e voce, rari passaggi al pianoforte e un'ora e mezza di ottimo set.
Voce stupenda, padronanza totale della chitarra, tra momenti psichedelici e palesemente Barrettiani, timbri bluesy, un duetto con la locale hero Annie Barbazza e gran finale con una versione mozzafiato al piano di "Crystal ship" dei Doors e poi "I wanna destroy you" dei suoi Soft Boys.
Pubblico abbastanza folto ed entusiasta.
Un grande ZIO della mia neopsychedelia 80s..fratello minore dei suoi fratelli maggiori dei 60s,il passaggio di testimone in tempo reale.
RispondiEliminaSono felice che Robyn (con quella Y nel nome che mi entusiasmava come quella dei Byrds) sia stato ieri sera così in forma e "seguito da pubblico abbastanza folto e entusiasta"..
I Soft Boys hanno occupato quel territorio tra new wave e psichedelia tanto difficile da sostenere quanto interessante come riferimento negli anni a seguire.Con gli EgYptians e l'indie pop ha colpito stile e classifiche..
a quelli bravi queste "aperture" servono.
Da lì in poi un pilastro della Psychedelia dei Cantautori(che in Italia è un complimento se lo sei)
C
con Julian Cope e Paul Roland la risposta inglese al Pasley
RispondiEliminaavercene
C