giovedì, agosto 31, 2017
Agosto 2017. Il meglio
Un elenco già lungo di nomi si affaccia già tra i candidati al top del 2016.
Gospelbeach, Paul Weller, Stone Foundation, Charlatans, The Ride, Little Barrie, Rat Boy, Strypes, Don Bryant, Godfathers, Sleaford Mods, Como Mamas, Songhoy Blues, Sinkane, Juliana Hatfield, Gemma & the Travellers, Ani Di Franco, Kevin Morby, Alan Vega, Neville Staple, Will Sessions tra gli stranieri, Edda, Cut, Julie's Haircut, Senzabenza, Cesare Basile, Diplomatics, Don Antonio, Gang, Strato's, Four By Art, Five Faces, Todo Modo, Love Thieves tra gli italiani.
RAT BOY - SCUM
E' giovanissimo (21 anni), incrocia lo spirito di The Streets, Jamie T e Sleaford Mods con Beck e Beastie Boys e con quel gusto brit che riporta perfino a Big Audio Dynamite e Happy Mondays.
C'è un gusto "punk" e nichilista alla base che rende il tutto molto interessante. Una delle sorprese dell'anno.
ALAN VEGA - IT
L'album postumo di ALAN VEGA è, come sempre un passo avanti.
Violentissimo, durissimo, elettropunk caotico e devastante, a tratti insopportabile, asfissiante.
Pura violenza psichica.
FOUR BY ART - Inner Sounds
Torna la leggendaria sigla FOUR BY ART, una delle primissime mod bands italiane, due album all'attivo, il mitico singolo d'esordio "My mind in four sights", lo scioglimento, la tragica scomparsa di due membri originari, Demetrio e Elvis (a cui il nuovo album è dedicato).
Di quella formazione rimane il solo bassista Filippo Boniello che si circonda ora di eccellenti collaboratori (tra cui il sempreverde Roberto Stortoni alle chitarre e Franco Caforio - già con Litfiba, Pelù e Violet Eves - alla batteria).
Il risultato è un album di eccellente musica che spazia nell'universo 60's, tra garage, tocchi psichedelici (la conclusiva, beatlesiana, "say something"), soul, riuscite cover (splendida la ripresa di "Allora mi ricordo" dei New Trolls e altrettanto riuscita "Sorry" dei Three O Clock, da sempre nel repertorio live della band milanese).
DOWNTOWN BOYS - Cost of living
Terzo album per la band Providence, Rhode Island.
E ancora una bastonata che arriva diretta, violenta, potente, durissima.
PUNK ROCK che accenna a X Ray Spex (grazie all'uso del sax) e al punk californiano dei primi 80's.
Testi impegnati, attitudine MC5.
SOUL GRENADES - Pullin the pin
Sono in dieci, vengono da Londra (ma in realtà i componenti hanno la carta d'identità dei cinque continenti) e nell'esordio suonano un poderoso FUNK SOUL a cui la voce di Sabina Challenger dona una forza e una potenza di qualità eccelsa.
Notevole !
OH SEES - Orc
Al 19° album la band californiana stupisce ancora per concretezza e freschezza. Psichedelia ruvida e urticante ben fatta e molto interessante.
DAVE DAVIES & RUSS DAVIES - Open Road
La carriera solista del fratello di Ray non ha mai particolarmente brillato.
Neanche nel nuovo album condiviso con il figlio Russ. Disco molto malinconico, rock mid tempo, bene arrangiato, qualche buon brano ma destinato, pur con tutto l'affetto, ad un veloce oblìo.
PAUL WELLER - Mother Ethiopia
Singolo in tre parti con Stone Foundation, Bongo Bob e il collettivo etiope Krar Collective e la voce di Genet Assefa.
Non facile e magari ostico ma, come sempre, interessante incentrato su un sound ethio jazz moderno e accattivante.
ACCORDO DEI CONTRARI - Violato contrario
Quarto album per la prog band bolognese che spazia tra Area, King Crimson, primi Soft Machine, il tutto prevalentemente strumentale e con un approccio piuttosto duro e intransigente. Ottimo e molto interessante.
LETTO
DAVID NOWELL - The Story of Northern Soul: A Definitive History of the Dance Scene That Refuses to Die
Interessante, a tratti appassionante, ricco di aneddoti, esaustivo nel raccontare la nascita e la vita della scena NORTHERN SOUL dagli 70 ad oggi (2010...).
Molto accattivanti le numerose playlist dei vari club e DJ's che inducono ad andare a cercare un bel po' di titoli sconosciuti e ammiccanti.
Ci sono le rivalità tra club e DJ, le descrizioni dettagliatamente romantiche delle preparazioni alle serate (un po' stucchevoli le varie testimonianze tutte abbastanza simili), l'ammissione di quanta droga circolasse negli allnighters, l'ossessione per le rarità (c'è una descrizione mozzafiato di un capannone con 250.000 dischi tra cui rovistare...), il cambio della scena "infiltrata" da jazz funk e disco, la fine del Northern Soul originale che secondo alcuni coincide con la chiusura del Wigan Casino, i "soul fascists" (coloro che prendevano in considerazione solo i dischi prima del 31/12/1969...), la rinascita con le 6t's night di Ady Croasdell al 100 Club e tanto tanto altro .
Alla fine la storia diventa un po' ripetitiva e prolissa ma rimane interessante e basilare.
Un libro comunque consigliato per chi vuole avere un quadro abbastanza dettagliato della storia della scena e si vuole divertire con qualche racconto di chi c'era al Wigan Casino, al Torch, al Mecca etc etc.
VITTORIO BONGIORNO - Il Duka in Sicilia
Vittorio Bongiorno scrive benissimo, in modo diretto, pulito, solare.
E la storia che ci racconta è coinvolgente, divertente, gradevolissima, ironica, talvolta amara.
Protagonista la Sicilia del 1970 quando al Festival Pop di Palermo (a cui parteciparono nomi come Aretha Franklin, Arthur Brown, Brian Auger, Georgie Fame, Blossom Toes e tanti altri - saltarono i previsti Rolling Stones, Led Zeppelin e Pink Floyd !!!! -) arriva anche DUKE ELLINGTON.
E da qui parte la complicata storia del piccolo paese di Jato che per salvare la chiesa locale briga di portarlo come ospite alla locale festa patronale.
Il tutto assume toni a metà tra il drammatico, il surreale, il comico con personaggi tipicamente siciliani, storie jazz (e blues), un'esplicita evocazione della trama di "Blues Brothers".
Il libro scorre veloce e frizzante, tocca, in modo mai pesante, temi come mafia e degrado sociale, riuscendo ad uscirne, con una piroetta, in modo sempre elegante.
Banale e abusato dirlo ma....:
UN LIBRO JAZZ (e BLUES).
LEVI HENRIKSEN - Norwegian Blues
Un romanzo delizioso quanto amaro, malinconico ma allo stesso tempo molto divertente, frizzante e intriso di una dolcezza spiazzante.
Vi si narra di un discografico che scopre in un remoto paesino norvegese tre ottantenni che furono piccole star del folk. Refrattari ad ogni contatto con l'industria discografica (e anche con il mondo) vengono conquistati dalla passione e del protagonista che diventa una sorta di membro della famiglia e li riporta a suonare e incidere. Ma...la vita riserva sorprese (dolci e amare).
Lettura estiva e non solo, consigliatissima.
IGNAZIO SILONE - Vino e pane
Un libro FEROCE che non lascia nè scampo nè speranze.
L'Italia oppressa dal fascismo, inebriata dall'imminente guerra all'Etiopia e dai sogni di gloria, i poveri sempre più poveri, la disperata e sparuta Resistenza all'orrore che si spegne sui monti abruzzesi o nelle prigioni del regime.
Finale atroce, cupo e durissimo.
VISTO
Molto gradevole il concerto di FABRIZIO BOSSO (Fabrizio Bosso con lo SPIRITUAL TRIO ieri sera in piazza ad Agazzano (PC) nell'ambito del Val Tidone Festival. Cool jazz, swing, l'Hammond di Alberto Marsico in gran spolvero, eccellente la voce di Walter Ricci come il drumming di Alessandro Minetto) e gran finale con "How sweet it is (to be loved by you" di Marvin Gaye.
COSE VARIE
Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it, ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà", ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
IN CANTIERE
** Il 28 settembre al Melville di San Nicolò (Piacenza) presentazione "Soul Books" con Eddy Cilìa e Carlo Bordone.
** Il 03 ottobre alla Libreria Irnerio di Bologna presentazione "Soul Books"
** Paul Weller arriva il 10, 11 e 12 settembre a Bologna, Genova, Milano.
** I Madness il 28 ottobre a Bergamo e il 29 a Padova.
** Michael Kiwanuka il 17 novembre a Parma.
E ancora Il Senato che potrebbe tornare live entro la fine dell'anno, la riedizione della biografia su GIL SCOTT HERON a marzo con relativo tour di presentazione, due o tre libri su cui lavorare, il doc film "SENZA ETA'"etc etc...stay in touch.
Dave Davies col figlio? curiosissimo...
RispondiEliminaInteressanti vibes di Paolino&co (e gia dal nome Bongo Bob!)
C
In realtà molto deludente
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