lunedì, giugno 05, 2017
Facebook spiegato da Alessandro Manzoni
dai Promessi Sposi Capitolo XIII pagina 310.
Le diatribe dialettiche su Facebook e i social spiegati da Alessandro Manzoni nel 1.825
Chi forma poi la massa e quasi il materiale del tumulto, è un miscuglio accidentale d'uomini che, più o meno, per gradazion indefinite, tengono dell'uno e dell'altro estremo:
un po' riscaldati, un po' furbi, un po' inclinati ad una certa giustizia, come l'intendon loro, un po' vogliosi di vederne qualcheduna grossa, pronti alla ferocia e alla misericordia, a detestare e ad adorare, secondo che si presenti l'occasione di provar con pienezza l'uno o l'altro sentimento; avido ad ogni momento di sapere, di credere, qualche cosa grossa, bisognosi di gridare, d'applaudire a qualcheduno d'urlargli dietro.
Viva e moia, son le parole che mandan fuori più volentieri;
e chi è riuscito a persuaderli che un tale non meriti di essere squartato, non ha bisogno di spender più parole per convincerli che sia degno d'essere portato in trionfo.: attori s, spettatori, strumenti, ostacoli, secondo il vento, pronti anche a stare zitti, quando non sentan più grida da ripetere, a finirla quando manchino gli istigatori, a sbandarsi quando molte voci concorsi e non contraddette l'abbiano detto.....
Insomma il popolino.
RispondiEliminaNessun progresso o quasi dal 1628.
Grande don Lisànder: foto a colori.
RispondiEliminaBravo Ale, avantissimo
RispondiEliminaC
Una foto perfetta e ahinoi senza tempo
RispondiEliminaCharlie