lunedì, aprile 03, 2017
Big Star: Nothing Can Hurt Me
BIG STAR.
La malinconica storia di una band seminale che ha influenzato una valanga di gruppi (chiedere a REM, Replacements, Bangles, all'intero Paisley Underground, i primi Primal Scream, Teenage Fan Club e, perchè no?, Smiths tra i tanti) ma la cui fama è rimasta sempre circoscritta ad un ristretto culto di appassionati (come dice nel doc Chris Kirkwood dei Meat Puppets "Non è mai stata una cosa epocale, è sempre stata solo una cosa per musicisti. Erano leggendari per molti musicisti".
Scarso successo, pochi i riscontri, tre soli album, la riscoperta della critica (e pubblico) e una reunion negli anni 2000 prima che Alex Chilton ci lasciasse per sempre nel 2010.
"Nothing Can Hurt Me" di Drew DeNicola e Olivia Mori ripercorre in due dettagliate ore tutta la storia, attraverso una lunga serie di testimonianze dei protagonisti, scarse immagini (tra cui imperdibili quelle di Cramps e Tav Falco, bands prodotto e scoperte da Alex Chilton) e tanta musica.
Bello e triste...
Il trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=gxAbkqRGxqY
C'è chi ha avuto i Beatles, altri i Big Star.
RispondiEliminaIo ho avuto i Beatles (e gli Who, Stones, Kinks etc etc etc)
RispondiEliminaEra soltanto per ribadire la forza melodica delle canzoni di queste band, sfortunata e misconosciuta. Che per certo underground musicale ha avuto lo stesso impatto dei Beatles. Che poi uno come te abbia avuto tutti i gruppi citati e molto altro, mi sembra anche normale e ovvio.
RispondiEliminaAnche se come dice il tipo dei Meat Puppets: "Non è mai stata una cosa epocale, è sempre stata solo una cosa per musicisti. Erano leggendari per molti musicisti".
RispondiEliminaPurtroppo è così.
Un grande gruppo rimasto di nicchia, pur avendo influenzato fior di gruppi
@Bartolo Federico:grandissima band,ho dato un'occhiata al tuo bel blog.Grazie per averli ricordati, ma come entrambi dite e' uyna sorte toccata a tanti gruppi meritevoli. Nel loro caso è stata usata per la prima volta la definizione "power pop", molto in voga oggi sia per definire un mix di cose (che la definizione ha già comunque in sè), sia per spingere band affini sfruttando appunto questo trend.
RispondiEliminaW Chilton (adoro anche i Box Tops) ottimo autore cantante e personaggino particolare..
C
Grazie per essere passato dal blog. Ho da sempre un debole per Alex Chilton, e le sue canzoni, uno che ha anche prodotto l'esordio dei Cramps, un musicista con il cuore nel posto giusto. I Big Star meritavano ben altro, e non l'oblio a cui sono stati destinati. Le loro canzoni restano sempre piene di fascino e di quell'aurea che hanno solo i grandi pezzi, che ti fa scoprire ogni volta che le riascolti cose nuove e mai sentite. Questo mi è sufficiente per metterli nello scaffale insieme a quelle band che Tony cita.
EliminaOps ma è un film! scusate pensavo un libro..meglio ancora. La prima volta che li sentii nominare era da Stipe dei REM come influenza all'esordio con Chronic Town.
RispondiEliminaHo conosciuto September Gurls (che pensavo fosse un errore di ortografia)rifatta bene dalle belle Bangles e ho trovato anni fa un two-fer con i loro primi due album a prezzo imposto. Ora mi canticchio The Ballad of El Goodo e poscia me la sento
C
Io li ho scoperti (ma poi mai ascoltati per anni) attraverso la mod band degli Squire che fece la cover di September Gurls su un 45 giri nel 1984.
RispondiEliminaRiscoperti poi attraverso i REM