giovedì, aprile 06, 2017
Arsenal - Anderlecht 3-0 22 aprile 1970
Alberto Galletti ci riporta nella saga delle Grandi Partite Dimenticate
Arsenal 3-0 RSC Anderlecht, 22 aprile 1970
Una lunga fila di successi mancati di un soffio e annate che andavano dall’appena accettabile al mediocre e deludente aveva caratterizzato l’andamento dell’Arsenal per tutto il corso degli anni 60, vissuti all’ombra delle forze emergenti del nord-ovest: Manchester United, Leeds e Liverpool , dei rivali cittadini del Tottenham, dominatori a inizio decennio e in maniera un po’ meno accentuata al volgere del decennio e persino del Chelsea, noto al tempo per non riuscire a vincere mai nulla, che si era attestato a ottimi livelli, rispetto a quelli dei decaduti e deludenti gunners.
Così quando la squadra si ritrovò, nella primavera del 1970, a disputare la finale di Coppa delle Fiere, enormi aspettative si erano create intorno al club di Islington per porre fine ad un digiuno di trofei che durava da ben 17 stagioni.
Campioni d’Inghilterra nel 1952/53 ,fu quello l’ultimo trofeo messo in bacheca dai biancorossi.
Nessuna apparizione in una finale di FA Cup dal 1952, persa contro il Newcastle, con l’aggiunta di due sconfitte in altrettante finali di Coppa di Lega consecutive: nel 1968 1-0 ad opera dell’allora onnipotente Leeds United, ma soprattutto la catastrofe del 1969 quando furono battuti 3-1 a Wembley dall’insignificante, ancorchè epico, Swindon Town militante in Terza Divisione.
Non sorprende quindi che l’attesa per una vittoria in una competizione maggiore fosse grande. Come ebbe a ricordare il capitano Frank McLintock:
‘Sentivamo la pressione delle aspettative.
Le grandi squadre dell’Arsenal del passato, quelle di Chapman, George Allison e Tom Whittaker avevano vinto così tanto mentre io e i miei compagni passavamo da una delusione ad un’altra’.
E in effetti anche quella stagione 1969/70 si rivelò assai mediocre per i gunners, dodicesimi in campionato, eliminati dall’Everton (1-0) dalla Coppa di Lega a settembre e fuori al terzo turno di FA Cup (il primo per le squadre di I e II Divisione) 3-2 a Blackpool; ecco che la Coppa delle Fiere offrì loro un’occasione di riscatto. Il trionfo in semifinale sull’Ajax di Crujff dopo un memorabile 3-0 nell’andata di Highbury, cui seguì una sconfitta per 1-0 in Olanda, fu considerato un’ottimo viatico per la finale in cui avrebbero dovuto misurarsi con il sorprendente Anderlecht.
Ma la nemesi delle sconfitte in Coppa sembrò ancora una volta colpire McLintock e compagni.
Nella finale d’andata infatti l’Anderlecht si portò in vantaggio 3-0 dopo 70 minuti di gara grazie ad una prestazione magistrale.
Ancora McLintock: ‘Le squadre continentali non giocavano con l’aggressività cui eravamo abituati in Inghilterra, giocavano in modo più ragionato e paziente, facevano circolare la palla e prima che si riuscisse a realizzare cosa stesse succedendo ti potevi trovare sotto di due o tre gol’.
Infatti. Ad ogni modo il diciottenne Ray Kennedy, appena subentrato ad un esausto Charlie George, riuscì con il suo primo tocco di palla ad infilare la porta belga con un colpo di testa al 82’ e a dare qualche speranza all’Arsenal per la partita di ritorno.
Nessuna squadra comunque era riuscita a ribaltare un 3-1 in precedenti finali europee, l’impresa si presentava ardua in ogni caso, in più le differenze emerse nella partita appena conclusa lasciavano molti dubbi sulle possibilità dell’Arsena. La qualità del gioco belga era apparsa nettamente superiore, Van Himst dirigeva con classe e autorità e il duo Mulder-Devrindt era un’autentico spauracchio.
L’atmosfera al rientro negli spogliatoi fu di generale abbattimento, lo stesso McLintock era deluso per aver probabilmente sprecato una rara occasione di vittoria, ma la carica motivazionale era comunque la sua dote migliore e così prima di uscire dagli spogliatoi del Parc Astrid fece un discorso ai suoi giocatori che entrò a far parte della mitologia di casa Arsenal.
‘Sapete che questi qua fanno schifo in realtà, gli daremo addosso la prossima settimana ad Highbury.
Se ne staranno rintanati in difesa e noi li ammazzeremo!
L’ingresso di Ray ci ha mostrato che sono vulnerabili sulle palle alte e che fanno fatica a difendersi sui cross, faremo un assalto senza quartiere’.
Il discorso ebbe un certo successo e nel giro di una settimana i giocatori biancorossi maturarono la convinzione di essere in grado di ribaltare il risultato.
L’ambiente fu colto da un fervore incredibile e l’atmosfera in quella sera del 22 aprile viene ancora ricordata come la miglior serata di Coppa nella storia del Club. Stadio pienissimo a più di un’ora dall’inizio dell’incontro, oltre 55.000 sostenitori pigiati all’interno del vecchio e affascinante impianto, altre migliaia chiusi fuori a riempire le stradine circostanti sotto una pioggia sferzante.
Negli spogliatoi Bertie Mee ricordò alla truppa l’importanza della partita, per il club, per le loro carriere e per i tifosi ammassati in numero incredibile dentro e fuori dallo stadio. Don Howe al tempo assistente chiarì poi la tattica:
‘Dobbiamo intimidire i loro due attaccanti, vanno marcati duro, agite con decisione e rapidità. Non date spazio a Mulder, se lasciate che vi punti palla al piede vi dribbla tutti.Good luck gentlemen’.
L’entrata in campo fu accompagnata da un boato immenso della folla assiepata sulle vecchie gradinate che rilasciò vibrazioni forti. La squadra ne trasse coraggio ed energie fino ad allora sconosciute e si lanciò alla ricerca della rimonta: due gol da segnare senza concederne alcuno, e vincere la Coppa delle Fiere grazie al gol in trasferta.
La prima occasione è per l’Arsenal, su cross dalle retrovie di Radford, Graham colpisce di testa e Trappeniers blocca a terra. Poi è Van Himst con un tiro da dentro l’area a impegnare Wilson che però blocca facilmente. Si prosegue su un campo allentato dalla pioggia, l’Arsenal da più ritmo , al 25’ su angolo di Armstrong la palla giunge a McLintock in area, marcato scarica all’indietro su Kelly appostato fuori area, che controlla, si libera di un avversario e infila una bordata da 20 metri a mezza altezza vicino al palo, il portiere resta fermo, Highbury esplode, 1-0!
Alcuni minuti più tardi è George dopo un’azione insistita a mangiarsi un gol da due passi, Trappeniers riesce a salvarsi in angolo.
Sull’azione seguente il calcio d’angolo la difesa belga si salva con affanno dopo due colpi di testa.
Ispirati dalle parole del capitano, i gunners non lasciano respiro agli avversari, il dominio è costante ma si va al riposo sull’ 1-0.
La ripresa si apre con un’azione degli ospiti con il temutissimo Mulder che salta due giocatori e libera splendidamente Devrindt, il suo tiro è parato da Wilson.
La battaglia continua, gli inglesi non mollano la presa, il campo è sempre più pesante e i difensori belgi cominciano a sentire la stanchezza, George continua le sue incursioni controllato a fatica da Kialunda che non disdegna le maniere forti, che comunque ben si addicono al centravanti di casa.
Mezz’ora di gioco nel secondo tempo e il risultato è inchiodato ancora sull’ 1-0, serve almeno un altro gol.
Al 75’ George si libera a fatica del marcatore e serve Graham in posizione di mezzo sinistro, Graham controlla e serve largo all’accorrente McNab che crossa in corsa sul secondo palo, sulla palla si avventa Radford che insacca prepotentemente di testa nella porta sotto il North Bank che esplode, il pubblico ‘frana’ in avanti , accorrono i compagni che abbracciano Radford con la folla protesa verso i giocatori trattenuta a stento dai bobbies, lo stadio è una bolgia.
I giocatori belgi si avviano a centrocampo a testa bassa, il gioco riprende l’Anderlecht reagisce e Mulder nell’unica vera occasione presentataglisi fa correre un brivido lungo la schiena di tutti gli spettatori, libera un gran tiro che però su stampa sul palo, sul rimpallo McNab riconquista la sfera per gli inglesi e lancia lungo su George che controlla, si gira, dribbla un avversario e apre alto sul lato opposto del campo, saltano in due ma il difensore dell’Anderlecht sbaglia il tempo e la palla viene controllata dall’accorrente Sammels, che entra in area e spara un fantastico diagonale basso che pesca l’angolino, 3-0 lo stadio è in tripudio, la gioia esplode anche nelle strade circostanti, due gol in minuto e risultato fissato adesso sul 3-0.
Per rientrare in gioco l’Anderlecht deve segnare almeno un gol, ma i giocatori belgi accusano il colpo ed è ancora l’Arsenal ad andare vicino al gol con Radford che colpisce di testa su angolo, Trappeniers respinge sulla riga e un compagno spazza lontano.
Un ultimo sussulto ber i bianco-malva su lancio lungo dalle retrovie scatta Van Himst che però viene anticipato dal portiere.
Sul rinvio di Wilson, il Sig. Kunze decreta la fine dell’incontro.
Frank Mc Lintock riceve la Coppa delle Fiere in una frettolosa premiazione sul campo e viene travolto da una gigantesca invasione dei tifosi riversatisi sul terreno di gioco dal North Bank e dalla Clock End,quindi insieme ai compagni viene portato in trionfo da una folla estatica e festante.
Finalmente un trofeo, dopo 17 anni.
Uno dei protagonisti della serata, George Graham, disse che fu proprio quella vittoria a segnare il cambio di direzione nelle fortune del club e che la sicurezza acquisita quella sera fu alla base per la straordinaria stagione successiva, che vide l’Arsenal trionfare in campionato ed in FA Cup completando il primo storico ‘double’ per il Club di Avenell Road.
Coincidenza non da poco, George Graham fu anche protagonista del trionfo in campionato dell’Arsenal nella stagione 1988/89 (ottenuto con l’incredibile vittoria a tempo scaduto ad Anfield Road in una partita di recupero giocata quando tutte le altre partite erano già state giocate e che in realtà fece da spareggio) e che pose fine alla mancanza di vittorie in campionato proprio da quel 1971. Conservo tra i miei più cari souvenir calcistici l’autografo di John Radford che segnò quella sera il gol del 2-0.
Londra, Arsenal Stadium, Highbury, 22 aprile 1970
Coppa delle Fiere 1969/70, Finale – Partita di ritorno
Arsenal: Wilson; Storey, McNab; Kelly, McLintock, Simpson; Armstrong, Sammels, Radford, George, Graham All. Bertie Mee
R.S.C. Anderlecht: Trappeniers; Heylens, Maartens; Nordahl, Velkeneers, Kialunda; Devrindt, Mulder, Van Himst, Puis All. Pierre Sinibaldi
Reti: 25’ Kelly (A), 75’ Radford (A), 76’ Sammels (A)
Arbitro: Gerhard Kunze (DDR)
Spettatori: 51.612
Note: Serata fredda, pioggia, campo allentato.
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RispondiEliminagrande Albe, come al solito!!
RispondiEliminaKennedy fu poi il giocatore del Liverpool che vinse le Coppe Campioni??
attendo un tuo scritto sulla più bella finale di coppa campioni ( per me , naturalmente) Liverpool-Borussia Moench. del 77
Clodoaldo
Grande Gallo!
EliminaClodoaldo: attendo il report anch'io!
bellissima quell'edizione della Coppa Campioni.
malgrado la mia gobba ho tifato Torino, sono andato a vedere Toro-Malmoe (bella compoagine) e ricordo benissimo lo scandaloso arbitraggio della partita di ritorno Borussia-Torino..con espulsi (anche Castellini e Graziani in porta!!!)..Simonsen peò un campione.
Go Gallo Go!
C
@ Clodoaldo: erano due i Kennedy in quel Liverpool, Ray e alan. Il Ray era lui. Malato di Parkinson ora e una vita piena di guai, un matrimonio pieno di guai e poi un lungo calvario. Grandissimo giocatore.
Elimina@Cris: Ricordo Graziani in porta vidi quella partita in tv mi spiacque molto, ricordo che ebbi una sensazione di grande ingiustizia ora non ricordo i particolari, troppo tempo fa.
Vero, adoro il Gladbach anni 70, ma il Toro ( e che Toro quello!!) fu maltrattato all'inverosimile , ricordo anch'io il fatto ma non i particolari precisi, ma il senso di grande ingiustizia mi è rimasto.
EliminaNon è da escludere che abbiano pagato incolpevoli la lattina di Prisco con qualche anno di ritardo.
il Malmoe bella squadra di certo , due anni dopo fu sconfitta in finale dal Forest che era esordiente ed aveva eliminato il Liverpool detentore al primo turno ( altro che teste di serie!! ahahahah!!)
l'anno successivo rivincita in semifinale e di nuovo sconfitta per il Gladbach , Liverpoolche poi vinse con il Bruges la finale di Wembley, non molto bella se non erro.
di Kennedy ho sicuramente una figurina su qualche album
Clodoaldo
Brutta partita si. Belgi con sto fuorigioco di mer*a prarticato in continuazione. Eliminarono la Juve in semifinale grazie, anche qui ad un arbitraggio discutibile, nella partita di ritorno a Bruges fu negato un rigore alla Juve a tempo quasi scaduto per un mami sulla riga non visto (forse su tiro di Gentile). Meno male ci pensò Jimmy Case (credo) a farli fuori.
EliminaL'Anderlecht mica eliminò l'Inter in semifinale nel 70?
EliminaYes, mi sembra vinse a S.Siro 2-1 ...ora guardo...azz.. vinse 2-0 a San Siro dopo aver perso in casa 0-1
Eliminaahahah!!!! a leggere la cronaca Inter che non ti aspetti ed Anderlecht che con tre tiri e mezzo va in finale. la squadra di acca-acchino Heriberto Herrera ndr, aveva pure vinto a Barcellona negli ottavi
libero era Cella Giancarlo da Bobbio
Hasta luego
Clodoaldo
Dalglish sistemò il fuorigioco belga in finale..
EliminaCase fu il primo a vincere il Bravo del Guerin Sportivo...tu hai proprio quel numero
Ah,ecco.
EliminaGrande Kenny!
Gallo racconto magnifico, Arsenal insopportabile squadra apolide. Avrei tifato per i belgi :-)
RispondiEliminaCharlie
Ciao Charlie, grazie.
EliminaInsopportabile squadra apolide o più che altro sradicata dal quartiere nel quale comunque continua ad operare. Ma ancora quando io vivevo la aveva una connotazione locale molto forte, sicuramente ancora più forte quella séa del 1970. Non li ho mai sopportati molto neamche io che a Londra ho sempre tifato Tottenham ma a quel tempo finii per affezionarmici vivendo non lontano e frequentando lo stadio quando possibile in quanto abitante della zona.
Peccato, mi pare sia una realtà finita da tempo. Lo stadio nuovo ha praticamente fatto da tomba su tutto quello che era esistito prima.
Gallo e i pub della zona com'erano?
EliminaC
Posso immaginare....
EliminaMa non c'erano pub intorno ad Highbury, solo case. Bisognava tornare a Finsbury Park, dove io arrivavo col bus e poi proseguivo a piedi sulla strada in salita.
RispondiEliminaNe ricordo uno dietro il North Bank su Avenell Road incrocio Elwood Street. Ci feci il pre-partita di Arsenal-Southampton ultima di campionato '92. Dal lunedì sarebbero cominciati i lavori di demolizione e ricostruzione della famosa curva. Fu un delirio prima, durante e dopo la gara, non andai al lavoro al sabato sera....
Ci verrebbe fuori un racconto divertente, farò uno sforzo mnemonico ma sarà dura visto lo stato in cui eravamo.
RispondiEliminaCercherò il biglietto, fa forse entrammo 'via turnstile', come si diceva all'epoca, cioè ti presentavi al tornello, tossivi il 5 pound e il cassiere faceva girare la barriera.
Il pub all'angolo non c'è più al suo posto nuovo edificio,parte della ristrutturazione del vecchio stadio convertito in residenziale/uffici.
Tripletta di Ian Wright negli ultimi cinque minuti, quella la ricordo.
RispondiEliminaGrandissimo
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