martedì, aprile 25, 2017
25 aprile 2017
dal sito: www.antiwarsongs.org/
"Ogni tanto capita di scrivere una canzone nuova, e ho scritto una canzone nuova.
O meglio, ho trovato una poesia scritta in dialetto bolognese e l'ho tradotta in italiano.
Flaco ha musicato questa poesia in modo molto emozionante; Flaco ha musicato questi bellissimi versi, ed è una poesia che parlava della guerra partigiana, con dei personaggi che si chiamavano con dei nomi di battaglia: 'Pedro', 'Cassio', 'il figlio del Biondo', 'il Brutto'…siamo in un curioso periodo di revisionismo, e siamo in un periodo in cui cercano…in qui qualcuno cerca di equiparare i combattenti della repubblica di Salò ai partigiani.
Io dico che, con tutti i distinguo, con tutta la retorica che c'è stata, lasciamo stare, lasciatemi stare la Resistenza.
La canzone si chiama 'Su in collina', e parla appunto di Pedro, di Cassio, il figlio del Biondo, il Brutto"
Francesco Guccini
SU IN COLLINA di Francesco Guccini
Dalla poesia in bolognese Môrt in culéṅna di Gastone Vandelli
Traduzione di Francesco Guccini
Musica di Juan Carlos "Flaco" Biondini incisa nell'album "L'ultima Thule" (2012) e dai Gang in "La Rossa Primavera" (2011)
https://www.youtube.com/watch?v=xSy_P9NUtFc
Pedro, Cassio e poi me, quella mattina
Sotto una neve che imbiancava tutto
Dovevamo incontrare su in collina
L’altro compagno, figlio al Biondo, il Brutto
Il vento era ghiacciato e per la schiena
Sentivamo un gran gelo da tremare
C’era un freddo compagni su in collina
Che non riuscivi neanche a respirare
Andavamo via piano, “E te cammina!”
Perché veloci non potevamo andare
Ma in mano tenevam la carabina
Ci fossero dei togni a cui sparare
Era della brigata il Brutto, e su in collina
Ad un incrocio forse c’era già
E insieme all’altra stampa clandestina
Doveva consegnarci “l’Unità”
Ma Pedro ci ha fermati e stralunato
Gridò “Compagni mi si gela il cuore
Legato a tutto quel filo spinato
Guardate là che c’è il Brutto, è la che muore”
Non capimmo più niente e di volata
Tutti corremmo su a quella stradina
Là c’era il Brutto tutto sfigurato
Dai pugni e i calci di quegli assassini
Era scalzo, né giacca né camicia
Nudo fino alla vita e tra le mani
Teneva un’asse di legno e con la scritta
“Questa è la fine di tutti i partigiani”
Dopo avere maledetto e avere pianto
L’abbiamo tolto dal filo spinato
Sotto la neve, compagni, abbiam giurato,
Che avrebbero pagato tutto quanto.
L’abbiam sepolto là sulla collina
E sulla fossa ci ho messo un bastone
Cassio ha sparato con la carabina
Un saluto da tutto il battaglione
Col cuore stretto siam tornati indietro
Sotto la neve andando piano piano
Piano sul ghiaccio che sembrava vetro
Piano tenendo stretta l’asse in mano
Quando siamo arrivati giù al comando
Ci hanno chiesto la stampa clandestina
Cassio mostra il cartello in una mano
E Pedro indica un punto su in collina
Il cartello passò di mano in mano
Sotto la neve che cadeva fina
In gran silenzio ogni partigiano
Guardava quel bastone su in collina
Buon 25 aprile
RispondiEliminaLA LIBERTA' è anche poter scrivere e cantare ciò che realmente si pensa...non dimentichiamolo mai ! FELICE FESTA A TUTTI !
RispondiEliminaCaro Tony, buon 25 aprile!
RispondiEliminabuon 25 aprile a tutti dalla sicilia
RispondiEliminaC
Il mio personalissimo Natale. Buon 25 aprile a tutti
RispondiEliminaCharlie