venerdì, novembre 04, 2016

G 91- Your reaction, my direction



G 91- Your reaction, my direction

La "creatura" di Matthew Berth giunge al secondo capitolo discografico, avvalendosi questa volta della sapiente cura produttiva di Alex Loggia degli Statuto.
La fonte ispirativa rimane sempre l'universo (ancora non del tutto sondato a fondo) del brit pop degli anni 90 ma la scrittura si spinge oltre, trovando un tratto personale e distintivo sempre più marcato. La chitarra acustica tesse una base ritmica costante e diventa uno degli aspetti più riconoscibili del sound dell'album anche quando i ritmi accelerano e portano i brani verso gli amati Oasis. Disco già maturo, interessante e che prelude ad un futuro brillante.


Una breve intervista a Matthew Bert:

Il sound dei G91 è figlio del brit pop anche se nel nuovo lavoro ho trovato un'apertura verso altri orizzonti.
E' una scelta voluta o spontanea ?


Da una decade ormai ho "dentro" un sound ben preciso fatto di chitarre potenti e riff ben definiti ma con YRMD, in maniera del tutto spontanea, alcuni brani come "Day" e "rise up" hanno "richiesto" un cambiamento nel sound e nella stesura...un qualcosa di "non calcolato" e nato totalmente in studio con Alex.
La mia musica per quanto influenzata rimane sempre molto libera e questo album ne é la conferma.

C'è molto spazio per la chitarra acustica.
Immagino sia da dove nascono i tuoi pezzi.
Come componi ?


La chitarra acustica é il mio "Daily basis" é lo strumento che tengo sempre a portata di mano, la mia "penna".
Tutte le mie "melodie" nascono da lei, gruppi di accordi in sequenza che piano piano prendono forma e richiedono una melodia vocale, é sempre nato tutto cosí per me, qualche bel accordo, una buona melodia vocale da metterci sopra, le parole e poi la stesura per dare "respiro" a tutto.

Mi dici qualcosa sui testi ?
E come mai la scelta dell'inglese ?


I testi per la mia prima volta sono tutti abbastanza "ispirati"...
Non ho mai badato molto al significato di quest'ultimi, sono sempre stato piú per il "sound" ma, con YRMD ho curato parecchio i testi.
Sará che é stato scritto e composto totalmente a Palermo durante una lunga e calda estate, ci sono testi come"Sicilian Eyes" che parlano della bellezza estrema della sicilia mischiata alla "bruttezza" delle sue eterne dinamiche, "Calling it home" la canzone dedicata a chi ha "perso tutto" ma puó sempre ritrovare quel tutto in "qualcosa" oppure Day totalmente dedicata alla "paranoia" dell individuo ma con un ritornello "liberatorio" e positivo...Io penso in inglese quando scrivo, ho imparato a scrivere musica cosí, non riuscirei a farlo in italiano...non darei lo stesso meaning e poi, con questo sound, ritengo che la lingua inglese risulti piú credibile,musicale e incisiva.

Alex Loggia ha prodotto l'album.
E' stata un'influenza decisiva sul risultato finale ?


Alex é stato molto decisivo come con "Into the crowd" lo chiamo "mago" non per niente!😉 lui sente il mio brano in acistico, chiede cosa vorrei "ottenere" e "boooom" mi fa sentire il brano esattamente come lo avevo immaginato!
Senza troppi fronzoli o ripensamenti é braura ed esperienza, lo so, ma a me piace chiamarla magia! Sono sicuro che sará un rapporto molto longevo il nostro!

Con che formazione porterai in giro la promozione dell'album ?

La formazione odierna é composta da : Ale Derosa al basso, amico d'infanzia nonché "superbassista" funky e Rock con una base Jazz molto rigorosa ma non "schematica" (ex allievo e pupillo del bassista dei baustelle) e Giorgi Brusamonti alla batteria, musicista di "conservatorio" (percussioni) che ha sviluppato negli anni un suo stile aggressivo ma estremamente elegante, quasi riconoscibile! Sono state diverse le formazioni dei G91 nonostante sia passato 1 anno e mezzo dalla nascita del progetto ma, tutto mi ha portato a loro, e loro sono quello che cercavo da sempre! Aspetteranno dei live "esplosivi".

Un po' di tuoi dischi da portare sulla solita isola deserta

Sono molto "strano" a riguardo!
Porterei dei dischi e dei "singoli"! (sono molto legato all'unicitá di un solo brano) sicuramente nel mio "zaino" troviamo what's the story, be here now e dig out your soul degli Oasis, Screamedelica dei Primal Scream, The Stone Roses dell' omonimo gruppo, Urban hymns dei Verve, Setting sons dei Jam, Quadrophenia e My generation degli Who e il White album dei Beatles e Never mind the bollocks dei Pistols...ma vorrei un disco con "curami" dei cccp, this charming man degli smiths, easy money di johnny marr, coriandoli a natale di restagno, I was dreaming dei blind alley e unknown pleasure dei joy division...tutto diverso ma tutto vero.

2 commenti:

  1. Grande notizia dalla "nostra" scena BEAT (in senso lato).
    Ascolterò con piacere questo nuovo lavoro dei G91, che mio malgrado non sono ancora riuscito a sentire live.
    Concordo sulla scelta dell'inglese e sulla "ispirazione" e cura dei testi di cui parla Matthew, personalmente apprezzo lo scrivere bene le liriche così come capisco benissimo il discorso del "pensarle" in inglese..complimenti:
    A presto quindi G91
    The Beat Goes On.
    C

    ps.Mi piace la lista dell'isola,direi che rispecchia ottimamente il background della band..quanto alla compilation finale: avercene! e leggere dei Blind Alley fa sempre piacere.

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  2. Se riesco vado a sentirli a Firenze. Dovrebbero aprire per i Moons

    Charlie

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