martedì, settembre 06, 2016
Mark David Chapman
Le precedenti puntate della rubrica CRIMINAL WORLD ovvero i criminali che hanno avuto connessioni con la musica e l'arte, (dedicate ai Kray Twins, Ronnie Biggs, Luciano Lutring, Gary Gilmore, Janie Jones, i Moor Murders Ian Brady e Myra Hindley, Bonnie & Clyde, Hattie Carroll e William Zantzinger, Stagger Lee, Charles Manson, Ted Bundy, John Wayne Gacy il Killer Clown), Ed Gein, Leonarda Cianciulli sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Criminal%20World
Ovviamente non un serial killer ma uno degli assassini più influenti nella storia del rock, essendo il triste protagonista della scomparsa di JOHN LENNON l'8 dicembre 1980.
MARK CHAPMAN, ex tossicodipendente e con gravi problemi psichiatrici, grande fan dei Beatles e di Lennon in particolare (sposò una donna giapponese che gli ricordasse Yoko Ono), giunse alla conclusione che John aveva tradito i suoi ideali politici e di conseguenza pensò di punirlo con la morte.
L'8 dicembre 1980 aspettò Lennon davanti alla sua residenza new yorkese, il The Dakota in Central Park a Manhattan e quando John uscì di casa gli strinse la mano e si fece autografare "Double Fantasy".
Rimase poi lì per altre quattro ore. Alle 22.52 quando Lennon rientrò con Yoko lo chiamò con un «Ehi, Mr. Lennon!» e gli sparò cinque colpi di pistola.
«I was shot...» furono le ultime parole di John che morì in ospedale alle alle 23.07.
Chapman tirò fuori una copia del suo libro preferito "Il giovane Holden" e aspettò arrivo della polizia.
Il custode del Dakota Building, Mr. Perdomo, gridò a Chapman: «Lo sai che cosa hai fatto?», al che Chapman rispose con lucida freddezza: «Sì, ho appena sparato a John Lennon".
Chapman è da 30 anni nel carcere di Attica e più volte è stata chiesta la sua scarcerazione, sempre rifiutata.
https://www.facebook.com/rockol/photos/a.150650948234.112364.71325558234/10154014774193235/?type=3&theater
RispondiEliminaE' uno di quei giorni della vita di cui mi ricordo dov'ero e cosa facevo (come l'11 settembre), come fosse oggi
RispondiEliminaAnche io..a casa da scuola con influenza,sul divano mentre il telegiornale dava la notizia
RispondiEliminaC
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