mercoledì, agosto 31, 2016
Il meglio di agosto 2016
Dopo otto mesi si può dire che il 2016 è propizio per i buoni dischi : molti nomi li ritroveremo prevedibilmente ai vertici dei migliori a fine dicembre.
Michael Kiwanuka, Last Shadow Puppets, PJ Harvey, Iggy Pop, David Bowie, Motorpsycho, King Gizzard and Lizard Wizard, Seratones, Fantastic Negrito, Kula Shaker, Marta Ren, Lucinda Williams, Nigel Hall, Mavis Staples, Parker Milsap, Charles Bradley, Deep Street Soul, The Heavy, Bob Mould, Steve Gunn, Monkees, Senior Service tra gli stranieri.
Statuto, The Winstons, Afterhours, Marlene Kuntz, Radio Days, Nada, Roberta Gulisano, Guignol, Wu Ming Contingent, Daniele Silvestri, Sistah Awa, Vinicio Capossela tra gli italiani
ASCOLTATO
THE SPITFIRES - A thousand times
Dopo l'ottimo esordio di "Response" i quattro di Watford tornano giusto un anno dopo riproponendo la stessa brillante miscela di Jam sound e Wellerismi vari.
La voce di Billy Sullivan ricalca alla perfezione quella cupa e gutturale del Weller dei primi Jam, il sound viaggia all'ombra di dischi storici come "All mod cons" (Jam), i primi dei Buzzcocks o "Brassbound" (Ordinary boys) con una solida base ritmica, chitarra semi distorta in primo piano, ottime ballate acustiche, interventi di tastiere sempre azzeccati, eccllenti melodie di sapore 60's pop.
Ci sono anche "Return to me" (che però potremmo trovare, con quel funk solare, su un album degli Style Council...), "I don't even know myself" dove risaltano anche vaghi accenti reggae soul e "Day to day" che invece incrocia Prisoners, Charlatans e Kula Shaker.
Ancora un lavoro ben fatto, sono giovani e con molte frecce al loro arco.
The SENIOR SERVICE - The girl in the glass case
Ritorna quatto quatto il sempre immenso Graham Day (presente Prisoners, Solarflares, Gaolers etc ?) con il fido Wolf Howard alla batteria, basso e Hammond per riproporre quelle magnifiche sonorità, rigorosamente strumentali, che furono così care ai Prisoners ma anche al primo James Taylor Quartet e, andando più indietro, a Booker T and the Mg’s.
Hammond beat, rozzo e diretto, ultra cool, elegante e superlativo.
Grandissimo album.
FRIGHTNRS - Nothing more to say
Arrivano da New York e firmano il primo album " per la Daptone Records, suonando un reggae/ska/ rocksteady super groovy cantato da una voce soulful che riporta a Smokey Robinson e Al Green.
Purtroppo è proprio la voce di Dan “Brukky” Klein che non potremo più sentire essendo scomparso per SLA poco prima dell'uscita dell'album.
ARTE POP - Hacia adelante
Un ex degli spagnoli Los Flechazos (tra le migliori mod bands degli 80’s in assoluto) torna con un nuovo ottimo progetto che ripercorre quei suoni tra beat, Who (di cui c’è anche una buona versione di “Run rn run” in spagnolo), garage, 79’s sound, Jam e un pizzico di soul. Disco fresco e attuale che respira suoni e atmosfere antiche.
SHARON JONES and the DAP KINGS - Miss Sharon Jones
Colonna sonora dell’omonimo doc sulla grande vocalist soul raccoglie quindici dei migliori brani della sua carriera e un inedito.
Indispensabile per chi non ha dimestichezza con la sua discografia e intende mettersi in casa una raccolta di qualità sopraffina.
MILD HIGH CLUB - Skiptracing
Progetto solo di Alex Brettin, avvolgente, sinuoso e convincente nei suoi numerosi riferimenti ai Beatles psichedelici, agli XTC, Todd Rundgren e al più recente Ariel Pink.
Cerebrale.
64 SLICES OF AMERICAN CHEESE - Il pavone reale
La band cesenate ha lasciato trascorrere ben otto anni dal precedente lavoro per tornare con un album variegato, difficilmente definibile secondo i consueti canoni e parametri, con un approccio "filosofico"quasi Zappiano.
Basti pensare che ognuno dei nuovi brani è stato composto come “…una colonna sonora a sé stante…”.
E infatti c'è molto gusto cinematografico ne "Il pavone reale" con brani che saltano da approcci post rock a folate prog, fino al jazz ,con un'ampia gamma di strumenti a corredo del tutto. Bizzarro, originale, personale, riuscito.
SCOTT WALKER - Childhood of a leader
Colonna sonora dell’omonimo film, interamente orchestrale e strumentale, cupa, solenne.
Difficile ma interessante.
STOLEN APPLE – Trenches
Coordinate psichedeliche e shoegaze, saporiti intrecci di chitarra che toccano i Loop, i Primal Scream dei primi lavori, Swervedriver e scavano fino ai Television di “Marquee Moon” e a certe esperienze del Paisley Underground per la band toscana.
Nonostante i riferimenti palesi il risultato finale è originale, personale e raramente praticato nella Penisola.
ASCOLTATO ANCHE
SCOTT HIRSH (discreto lavoro tra rock blues, indie, folk, soul), CASS MC COMBS (buon american groove tra folk, rock, soul), ANGIE STONE (album di cover da S.Wonder a Phil Collins...alcune cose discrete altre sovra prodotte e poco incisive) JOEY DI FRANCESCO (buon album di Hammond jazz con abbondanti dosi di funk)
LETTO
GABRIELE ANTONUCCI- Aretha Franklin
LUCIA SETTEQUATTRINI- Al Green
Volo Libero Edizioni inaugura una benvenuta serie di pubblicazioni su alcuni dei nomi principali della SOUL MUSIC, intitolata SOUL BOOKS e curata da un luminare del genere, Alberto Castelli. Doveroso partire con la Queen of Soul, ARETHA FRANKLIN, coraggioso affiancarle un nome da noi poco noto come AL GREEN.
Gabriele Antonucci scrive un ritratto completo ed esaustivo di ARETHA FRANKLIN, con tutti i suoi eccessi (madre di due figli già a 14 anni, bizzosa, passione per l'alcool, una vita complicata, segnata da amori turbolenti, numerosi e dolorosissimi lutti, ascese all'Olimpo, cadute rovinose) ma soprattutto i suoi successi, pressochè infiniti dai 60's fino ai nostri giorni. Un racconto dettagliato e preciso, appassionante e "caldissimo".
Più "personalizzato" il lavoro su AL GREEN, a cura di Lucia Settequattrini, di cui si sottolinea una vita spesa tra musica e conversione (è un fervente predicatore cattolico), ma che però perde a tratti il percorso strettamente musicale.
Un testo comunque unico ed essenziale per scoprire un nome così poco considerato dalle nostre parti nonostante lo spessore della sua carriera e una voce pressochè unica.
VALERIO MARCHI - Teppa
Interessantissimo viaggio del compianto Valerio nella storia del “teppismo” giovanile, dal 1.500 ad oggi con una disamina competente, profonda, sociologica di grande spessore culturale.
Dal “puer barbaricus” ai bucanieri, i merveilleux etc per arrivare a teds, mods, punks e skins.
Consigliato.
VITTORIO PARISI - Fix !
Mafia, corruzione e sfruttamento nella grande boxe è un sottotitolo esaustivo per descrivere cosa ci attende nelle oltre 200 pagine di questa pubblicazione a cura di Bradipo Libri. Vittorio Parisi entra nel dettaglio (paradossalmente forse l'unica pecca del libro è l'eccesso di nomi, date, sigle in cui si rischia alla fine di perdersi un po') di una lunga serie di incontri combinati, per scommesse, per l'intervento diretto della mafia, per convenienze varie.
Si passa da Rocky Marciano, alle sfide Cassius Clay-Sonny Liston ad una lunga serie di verdetti scandalosi, all'analisi molto precisa e circostanziata del controllo totale che la mafia ha a lungo tenuto sul pugilato.
Ne escono puliti davvero in pochi e alla fine la visione della "nobile arte" è veramente desolante.
GIORGIO BASSANI - Il giardino dei Finzi Contini
Interessante ogni tanto ripescare libri letti decenni fa e vedere l’effetto che fa. Molto buono il classico di Bassani nella sua malinconia decadente, nella romantica disperazione dei protagonisti di cui conosciamo già dall’inizio la tragica fine (tutti ad Auschwitz a parte Alberto che muore per malattia).
Struggente.
COSE & SUONI
Mie recensioni quotidiane su www.radiocoop.it e mensili su CLASSIC ROCK
Uscito ROCK n SPORT mio nuovo libro per VoloLibero Edizioni (i dettagli qui: http://tonyface.blogspot.it/2016/03/rockn-sport-musica-discipline-olimpiche.html).
IN CANTIERE
Tornano live in novembre LILITH AND THE SINNERSAINTS (prima date a Milano e Cuneo) e sempre in autunno una nuova serie di MODS!
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