sabato, giugno 04, 2016

Generation Mod / Beat Generation and the angry young men



La Well Suspect Records fu un'etichetta (dalla vita breve) fondata da EDDIE PILLER (prime mover del movimento mod inglese) successivo artefice della Acid Jazz Records e tanto altro.

Rivive ora con la ristampa del mitico THE BEAT GENERATION AND THE ANGRY YOUNG MEN, originariamente uscito nel 1984 raccogliendo rari brani del primo mod revival, usciti solo su introvabili 45 giri o mai pubblicati.
La nuova versione Deluxe non conta più i due brani dei Merton Parkas ma si arricchisce di quelli dei nostri MADS, presenti con ben 5 episodi d'epoca che reggono alla perfezione il confronto con nomi titolati come PURPLE HEARTS o LONG TALL SHORTY.
Da notare il brano "Concrete mixer" dei Purple Hearts che vede la presenza (non accreditata) di Paul Weller al piano mentre occorre ricordare gli sfortunati Small Hours, ottima band, presto dimenticata da cui uscirono un paio di eccellenze come Carol Isaacs poi con Squeeze e Sinead O Connor e Iain Shedden ora in Australia in tour coni Saints.
Il sound è grezzo e datato ma perfetta fotografia dell'epoca.
Un documento importante.

Nuovo materiale invece quello che troviamo in GENERATION MOD.
Ancora i nostri MADS con un nuovo (ottimo) brano e tanti nomi che, con qualche eccezione, confermano, a parer mio, la scarsità di materiale di buona fattura in ambito mod di questi tempi.
Ottimi Aunt Nelly e gli israeliani Man From North Country, scontato il giudizio positivo sui Moons, discreti i French Boutik e il buon Andy Lewis ma è difficile trovare altri buoni spunti tra imitatori degli Oasis, pop rock in cui non trovo alcuna affinità con il pur ampio universo sonoro mod e brani di levatura davvero scarsa.
Uno spaccato poco confortante.

Thanx to Cpt Stax

1 commento:

  1. Disco definitivo..
    All by Myself dei Long Tall Shorty e gli Small Hours le due facce del 79!
    C

    RispondiElimina