martedì, maggio 10, 2016
Goodbye Upton Park
Questa sera verso le 21:30 ora di Londra calerà definitivamente il sipario su uno dei più famosi, prestigiosi, leggendari e amati palcoscenici calcistici inglesi.
In programma il recupero di campionato West Ham United – Manchester United, entrambe le squadre sono in cerca di un passaporto per l’Europa, i padroni di casa per l’Europa League, gli ospiti per la Champions League, non mancheranno motivi sportivi per una serata calcistica di grande livello, nonchè dai contenuti emotivi forti, come se già non ce ne fosse bisogno.
A fine gara il Boleyn Ground, meglio noto come Upton Park, chiuderà definitivamente i battenti e la squadra si sposterà dalla prossima stagione allo Stadio Olimpico di Stratford.
112 anni di storia a partire dal 1° settembre 1904 quando il campo fu inaugurato con una partita contro il Millwall, il nemico più acerrimo di sempre, benché non così acerrimo in quei giorni lontani, ma portatore di un comun denominatore, entrambe le squadre rappresentavano i lavoratori di una fonderia.
La partita finì 3-0 per il West Ham davanti a 10.000 spettatori.
Il record di affluenza fu registrato il 17 ottobre 1970, 42.322 spettatori per West Ham United 2-2 Tottenham Hotspur nella old first division.
112 anni di allegra pazzia nelle strade che circondano lo stadio nei giorni delle partite, tra l’aspro aroma emanato dai furgoni dispensatori di hamburger, codice della strada inesistente, bancarelle, pie-shops e pub nei e dai quali si riversano fiumi di umanità varia, e abitanti indo-pakistani del quartiere (almeno quando ci andai io), completamente estranei alla vicenda (uno degli aspetti che mi ha da sempre più colpito, non solo qui ma anche in altri campi inglesi), tipicamente east-end.
All’interno le mirabolanti imprese (nel bene e nel male) della squadra, 2389 partite, dai 6 gol di Vic Watson nel 1929 a quelli di Sir Geoff Hurst quasi quarant’anni dopo, da Bobby Moore a Paolo di Canio, Billy Bonds e Frank Lampard Senior, da Carlos Tevez a Frank Lampard Junior, Rio Ferdinand fino a Payet.
Scudetti zero, retrocessioni parecchie, promozioni anche, tre FA Cup, il tutto in un clima sempre molto caldo, ostile ed intimidatorio per gli avversari, altamente carico ed elettrizzante per gli eroi di casa scandito al ritmo di ‘Forever blowing bubbles’ il bellissimo inno della squadra,
Le motivazioni dell’addio sono tutte di carattere economico, 35.016 posti a sedere nel presente impianto, 60.000 tondi tondi allo stadio Olimpico, con 52.000 abbonamenti già venduti per la prossima stagione , con un gettito di circa 50 milioni di sterline, già incassato, a fronte dei 30 scarsi di oggi. La decisione ha scatenato al solito reazioni contrastanti, dalle lamentele dei gestori dei locali e attività commerciali intorno al Boleyn Ground che si vedranno il giro d’affari drasticamente ridotto, a quelle di parecchi cittadini e parlamentari (giustamente) risentiti per la spesa di 200 milioni di sterline, a carico dei contribuenti, per adattare l’impianto al calcio a fronte di un affitto di soli 15 milioni che il West Ham verserà per rimanere allo stadio per i prossimi 99 anni.
Decisamente più interessanti le opinioni di David Gould co-presidente del club, cresciuto proprio in Green Street, la via dello stadio, che cominciò a frequentare da bambino (6/7 anni), ‘ho un mare di ricordi, ma il club deve fare passi avanti’, nonché quelle dell’attuale allenatore Slaven Bilic, secondo il quale sarà impossibile ricreare l’atmosfera del Boleyn Ground all’interno dello stadio Olimpico.
Dice ‘quando cambi casa per una più bella e più grande, la prima è quella a cui si rimane sempre più legati.
Sarà impossibile far diventare l’Olimpico una fortezza.
Quando giocavamo ad Highbury era pericoloso (in termini di partita) e lo sentivi da stare in campo, adesso all’Emirates i giocatori si fanno i selfie…’.
GRANDISSIMO caro vecchio Slaven, sono con te e con chi non si rassegna a vedere il calcio che tanto abbiamo amato ridotto ad uno spettacolo svuotato del fattore emozionale, locale e caratteristico che lo ha reso così popolare.
I Cockney Rejects son tornati in studio e hanno registrato ‘Goodbye Upton Park’ per l’occasione.
Il singolo è in vendita da oggi data dell’ultima partita nel leggendario stadio.
Sono stato ad Upton Park due volte, la prima in visita una mattina di un giorno qualunque anno di grazia 1992, uscito dalla metropolitana a Green Street una volta in strada mi parve di essere a Bombay, una volta arrivato lì davanti, cancelli chiusi, delusione.
Finalmente vedo qualcuno all’interno della recinzione e lo chiamo, gli chiedo se posso entrare a guardare lo stadio, rispostaccia in cokney roba tipo ‘mica giocano’ o roba simile, poi davanti alle mie insistenze mi aprì il cancello, chiesi quanto dovevo per la visita e mi presi un vaffanculo, fai in fretta, ti teniamo d’occhio e avvisa quando te ne vai (mi feci una foto seduto sul prato), cari vecchi giorni pre tour dello stadio quando questi erano solamente templi dediti al rito settimanale della partita al sabato pomeriggio, strettamente riservato a chi gliene fregasse veramente qualcosa del calcio e a stare in piedi per ore al freddo ad emozionarsi per quel che succedeva in campo.
Tornai dopo qualche mese, un martedì sera come stasera, per un recupero come stasera, contro il Manchester United come stasera, una vittoria degli ospiti avrebbe consentito il sorpasso sul Leeds capoclassifica e probabilmente con due partite da giocare anche lo scudetto (che mancava dal 1967).
Biglietto per il paddock del Priory Road Stand, in piedi nell’angolo vicino ai tifosi in trasferta e un classico tipicamente West Ham: partitone epico, un mucchio di occasioni buttate da ambo le parti con stallo fino a metà secondo tempo, rotto da Brown che insacca su contropiede.
Vittoria e retrocessione per gli Irons e scudetto mancato per lo United, vincerà il Leeds, per la gioia di mio fratello che era con me e non la finiva più di saltare di gioia fino a quando ore dopo rientrammo ad Highgate, dopo un viaggio serale attraverso Londra non meno epico della partita.
Goodbye Upton Park, you will be greatly missed.
Magari il West Ham vincerà lo scudetto (glielo auguro) nel giro di qualche stagione, ma serate come quelle di sicuro da oggi non ce ne saranno più.
Dedicato a Ben il mio migliore amico londinese che stasera sarà al suo posto,come sempre da più di trent’anni, con già in tasca l’abbonamento del prossimo campionato.
Io parteciperò davanti alla tv.
Life goes on.
Brani consigliati:
West Ham Fans – Forever blowing bubbles
The Cocney Rejects – Goodbye Upton Park
The Kinks – We are the village green preservation society
WEST HAM!!!
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=eU8P0Ufwpl8
C
Ormai l'East End vero e proprio non esiste più' : gran parte dei cosiddetti nativi dei quartieri limitrofi tipo Plaistow,Forest Gate,Barking,Canning Town,Silvertown,Romford,Ilford,East Ham, Bethnal Green & Mile End si sono trasferiti gia'da diversi anni molto più' a Est,verso Grays,Dartford,Southend,ecc,.forse perche'intimiditi o intolleranti verso la nuova immigrazione di pakistani e indiani. Upton Park e l'East End di una volta ha cessato di essere attorno al 1988/1989 quando la zona dei Docks venne rinnovata e fu creato il nuovo quartiere finanziario di Canary Wharf(un'estensione della City)e il City airport a Silvertown dove c'era lo zuccherificio della Tate and Lyle. Tutte zone che una volta erano considerate working class i cui abitanti tifavano West Ham. Sono rimasti pochi gli abitanti originali della zona. Gente tipo Harry Redknapp, Terry Venables , John Terry e persino Jah Wobble ex P.I.L.Kenny Jones ex Small Faces(tutti nati e cresciuti nelle zone di Poplar, Bethnal Green Barking,e Stepney Green)hanno mantenuto la parlata cockney ma non abitano piu'li'da anni. I membri dei Cockney Rejects forse abitano ancora nella zona di Canning Town,perlomeno i fratelli Geggus e il bassista Vince,tutti e tre ex hooligans... spero non demoliscano il Boleyn Ground comunque Stratford come location e'molto più' conveniente per i tifosi vari. A livello di atmosfera non c'e'paragone,ma il calcio di una volta ormai e'una memoria lontana.... Upton Park nel 1997 fu l'ultima partita che vidi quando giocarono West Ham- Newcastle Utd.(vinsero i Magpies 0-1,rete di John Barnes se ben ricordo).Tifoseria prettamente casual e famiglie locali, slogan razzisti e bestemmie varie verso i giocatori della propria squadra che fecero una partita da dimenticare.. Paul 1967
RispondiEliminaVero, connotazione squadra/territorio giocatori/abitanti altissima. Ci metterei anche Brooking che non ho imperdonabilmente menzionato ieri nato e cresciuto a Barking, figlio di un bobby tifoso del West Ham,rifiutò 500 sterline nel 1964 o giù di li dal Chelsea per firmare per gli Hammers (che non diedero niente alla famiglia): papà contento, figlio pure e senso di appartenenza.
RispondiEliminaTerreno già venduto, 800 abitazioni in costruzione. Con i tempi che corrono a Londra mi sa che i bulldozer saranno in azione già da lunedì!
Sir Trevor Brooking. Un vero gentiluomo,ex centrocampista del West Ham e commentatore televisivo di rotocalchi calcistici. Se non sbaglio gia'da anni e' membro della Football Association (F.A.) Paul 1967
RispondiEliminaBeh stando a quel che si è visto in campo il commiato è stato onorato a modo.
RispondiEliminaNoble meriterebbe considerazione in chiave Tre Leoni.
Charlie
Beh, non si son fatti mancare proprio neinte.
RispondiEliminaCaos fuori dallo stadio, pullman della squadra ospite bloccato, revival di hooliganismo per fortuna limitato a una mattonata al pullmann del Manchester United, partita rinviata di tre quarti d'ora.Presidente incazzato con gli ospiti 'sapevano che ci sarebbe stato caos qua intorno, perché non si sono presentati alle 4?'
Un mucchio di gente famosa alla partita, tra i quali un Di Canio con un fenomenale completino claret & blue (io avrei invertito i colori.), Sheringham in tv con un cappello da baker-boy anni-20 si è preso nel migliore dei casi dello spazzacamino...
Poi partitone classico, forcing iniziale e meritato vantaggio. Punteggio ribaltato nel secondo tempo, impennata d'orgoglio e controribaltone per il 3-2 quasi allo scadere (e gol di un difensore).
Al termine gran pacchianata, luci , fuochi e lacrime.
Una puntata di Eastenders...
Mark Noble dovrebbe essere il capitano della nazionale
Bellissimo!
RispondiEliminaCOYI!