giovedì, marzo 17, 2016
Joe Corrè e il punk
JOE CORRE' è il fondatore della casa di moda Agent Provocateur presente in 14 nazioni con 30 negozi.
Ma è anche il figlio di MALCOM MC LAREN e VIVIENNE WESTWOOD, figure centrali del primo punk inglese (nel bene e nel male).
Quest'anno si festeggia a Londra il Quarantennale del Punk con tutti i crismi dell'ufficialità, con mostre ed eventi finanziati dalle istituzioni e appoggiati dalla British Library, il Design Museum, Museum of London, la Photographers Gallery, Rough Trade etc.
Ha dichiarato:
Quando la Regina dà il suo appoggio del cazzo a questo anniversario significa che qualcosa è andato veramente per il verso sbagliato.
La benedizione che ha dato la Regina al Quarantennale del punk è la cosa più spaventosa che io abbia mai sentito.
Parlare di cultura alternativa e punk ed essere finanziati dal sistema.
Invece che un movimento per il cambiamento, il punk è diventato come un pezzo da museo del cazzo o una tribute band.
C'è un malessere generale nel pubblico britannico. La gente ha una sensazione di intorpidimento.
E con l'intorpidimento arriva la compiacenza. Le persone sentono di non avere più di una voce e la cosa più pericolosa è che hanno smesso di lottare per ciò in cui credono.
Abbiamo bisogno di far esplodere tutta la merda ancora una volta.
Di conseguenza JOE CORRE' ha deciso di bruciare a Camden il 26 novembre (anniversario dell'uscita di Anarchy in the Uk) tutta la sua collezione di memorabilia punk (del valore di 5 milioni di sterline), invitando anche tutti coloro che hanno reperti del genere, a fare lo stesso.
Ha ha ha ha ha ha ha ha che coglione
RispondiEliminaUn vero punk
RispondiEliminaahahaha!..Gallo mi hai rubato le parole di bocca.. "molto punk,complimenti.."
RispondiEliminaC
Non ci credo neanche.......è un pallista come tutti i miliardari. I veri punk siamo noi che ci alziamo al mattino da 40 anni, andiamo a tirarci il collo, pensiamo ale bollette da pagare e alla rata del mutuo.
RispondiElimina...e detto da me che fortunatamente lavoro.....
Punk? Ma ande' a caga' va.....
Più che altro (al di là del fatto che essendo straricco può bruciare quello che vuole che tanto non ci rimette granchè) non è forse ora di guardare più in là di cose successe 40 anni fa che per definizione implicavano un "no future" ?
RispondiEliminaSiamo ancora a discutere del punk ?
Che noia
Giusto tony.
RispondiEliminaOgni tanto qualcuno spara tanto per fare un po di chiasso. Magari questo corre' non se lo sta cagando nessuno o meglio la sua attività è in calo e allora...."aspetta che tiro la notizia va'... Si sa mai che riprendo il fatturato per i capelli"
esatto..infatti io per primo non sapevo manco che diavolo fosse (mentre so chi erano i genitori e compagnia cantante)
RispondiEliminaC
È quello che sta facendo Blu a Bologna
RispondiEliminaLe cose succedono. E basta.
RispondiEliminaGià all'uscita della notizia mi è sorta questa considerazione, ora condivisa con Tony. Che nessuno abbia colto la stridente contraddizione in termini tra un momento culturale/sociale/ecc.ecc. che teorizzava il "no future" e il possesso delle memorabilia, massima espressione concettuale e pratica del perpetuare un momento attraverso il feticcio. Ora, non mi stupisce che il business si appropri del punk per lanciarne il quarantennale come un Giubileo. Si sa che i soldi non puzzano e il capitale fa soldi con tutto ciò che può produrli.... anche con la materia che quarant'anni prima era esattamente ciò che non generava utili (apparentemente). La contraddizione è che chi contesta l'operazione di marketing odierna era punk, figlio di punk, e che furbescamente - il sangue non è acqua e il dna non è un'opinione - possieda memorabilia, feticci. Anzi, non è nemmeno il possesso. Chi di noi non conserva locandine e biglietti o (ammetto la mia colpa) set list di concerti come memoria di un "proprio" momento. No, la colpa del Mr.Punk per diritto di nascita è che dei feticci conosce il valore venale. 5 milioni. Quindi, il suo "eventuale" rogo non riguarda il rogo di testimonianze di un epoca che non voleva essere ricordata (no future, appunto. E allora perchè conservi e fai valutare i feticci?!)ma è semplicemente il rogo di una somma che, per un multi-multi-milionario, non è quella gran roba. Magari gli ritorna in pubblicità per la sua fabbrichèta di mutande col pizzo. Punk is dead, ma da mo'.
RispondiEliminaGino Delledonne