martedì, gennaio 19, 2016
I'm the face
Uscito nel breve periodo in cui gli WHO, dopo aver cambiato il nome da Detours, furono ribattezzati dal manager Pete Meaden HIGH NUMBERS, per cercare di sfondare nella scena MOD, il 45 giri "I'm the face" / "Zoot Suit" è piuttosto interessante, anche se musicalmente non particolarmente significativo.
Gli High Numbers vissero praticamente qualche mese mese, da giugno a ottobre del 1964, giusto in tempo per pubblicare il 45 giri, fallire discograficamente (la Fontana ne stampo' 1.000 copie, lo stesso Meaden ne acquistò 250, il resto si perse nei negozi londinesi) e ritornare alla ben più nota denominazione.
Pete Meaden, da tempo ben inserito nella scena, diede forzatamente un'immagine mod alla band, cercando di sfruttare il largo seguito che i ragazzi in Vespa e parka stavano incominciando ad avere in Inghilterra.
Pete Townshend non ebbe particolari problemi, già affascinato e vicino al mondo mod, Keith Moon si adattò volentieri mentre meno contenti furono John Entwistle che si considerava un rocker e che impazzì quando fu sottoposto al taglio dei capelli che aveva impiegato un anno a farsi crescere "alla Beatles/Rolling Stones" e Roger Daltrey, da sempre amante del rock n roll e per di più costretto a rinunciare ai capelli naturalmente ricci per i quali usò per anni una crema per tenerli lisci.
Meaden non si limitò a rivestirli ma confezionò un'immagine che rappresentava (artificialmente) la gerarchia mod con Roger Daltrey abbigliato elegante da FACE (i mods più "in vista" e leader) e gli altri da "Numbers" e "Tickets" (ovvero quelli più approssimativi nell'estetica e neo arrivati nella scena).
Nel testo di "I'm the face" (scritto dallo stesso Meaden) si fa riferimento a questa pseudo classificazione.
Un altro aspetto interessante è che entrambi i brani sono accreditati a Pete Meaden come autore quando in realtà ha riscritto il testo per "I'm the face" su una cover di "Got live If you want it" di Slim Harpo
I'm the face: https://www.youtube.com/watch?v=4sUPeTJpC9s
Got live If you want it: https://www.youtube.com/watch?v=eJncHZgBkWQ
Mentre per "Zoot suit" (altro testo con riferimenti al mondo mod) ha preso di sana pianta "Misery" dei Dynamics
Zoot Suit: https://www.youtube.com/watch?v=-INQ63rnpLQ
Misery: https://www.youtube.com/watch?v=9_1WVDVSxN0
Una delle tante deprecabili modalità di sfruttamento della black music da parte della scena brit degli anni 60.
I'm the face riapparve su "Odds and Sods" degli Who del 1974 e come B-side del singolo "Long Live Rock" del 1979.
Zoot Suit è nella colonna sonora del film Quadrophenia mentre il singolo è stato ristampato nel 1980 e arrivò al 49° posto delle charts.
jesuschrist..pure Glenn Frey RIP
RispondiEliminaC
Roger era la FACE, gli altri simply CASULA
RispondiEliminanella sua semplicità una delle più belle copertine di singolo mai pubblicate anche se credo sia solo una riproduzione della pubblicità dell'epoca, la stampa originale era fontana col buco (mi sembra, chi verifica?).
RispondiEliminala mia copia è quella dell 1980 (senza the who)
ho questo ricordo di quando lo comprai e andai a cercare le scarpe di roger, che non sono esattamente le "gibson shoes" riciclate dai jam, sono più arrotondate, più "mod". non le trovai. a pensarci ora molti, io compreso, avevano le gibson shoes bicolore convinti di essere moddissimi, ma il disegno e l'origine erano evidentemente da fucking rocker...
RispondiEliminaGiacca sartoriale piede di gallina, taglio lungo non arrotondato, secondo taschino destro, doppio spacco e... fuckin gibson shoes, fra l'altro tarocche, produzione italiana. quando le mettevo d'estate nel mio paesino di montagna in friuli mi chiamavano il pinguino :)
RispondiEliminahttps://www.instagram.com/p/v6YsoopmgS/
ma la tua giacca CPT non e' TROPPO lunga??
Eliminasi sembra davvero troppo...più che altro è il proprietario "corto" :) considera però che la prospettiva della foto tradisce. il modello era volutamente lungo, adesso la farei fare un 5 cm di meno (e un 20cm in più di panza)
EliminaHo letto che le prime scarpe in bianco e nero le avevano ottenute pitturandole letteralmente di bianco.
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