giovedì, gennaio 14, 2016
David Bowie a Monsummano
In questi giorni di cordoglio per la prematura e inaspettata scomparsa di DAVID BOWIE è rispuntato un bizzarro episodio risalente al 31 luglio 1969 quando l'ancora (sicuramente in Italia) sconosciuto cantante apparve al Festival di Monsummano in provincia di Pistoia, dove vinse il Premio Internazionale del Disco , con "When I Live My Dream" (tratto dal suo primo omonimo album del 1967) per la migliore produzione ma arrivando secondo nella classifica generale.
Gli affidarono, come sponsor, il calzaturificio Fiorella (erano gli anni in cui il mercato delle scarpe conosceva un periodo florido).
L'azienda gli offrì il soggiorno.
La serata fu presentata da Daniele Piombi.
Bowie era accompagnato dal manager Kenneth Pitt che ricorda così l'episodio nel suo libro "The Pitt Report" tradotto in italiano in "David Bowie, Interviste Storie e Mutamenti" (Arcana 1986).
Il 30 luglio volammo tutti a Roma, prima tappa del viaggio verso Monsummano Terme, in provincia di Pistoia...
Arrivammo alle prime luci del giorno e ci fermammo all'Hotel Reale dove erano state riservare le nostre stanze.
Era stato convenuto che ogni cantante avrebbe cantato una canzone con l'accompagnamento musicale fornito dall'organizzatore locale e poi avrebbe cantato sulla pista registrata di uno dei propri dischi. David aveva con sé la pista di When I Live My Dream. Quando entrammo in una sala per registrare con il gruppo, scoprimmo che era composto soltanto da tre musicisti che non erano in grado di leggere la musica.
Non avrebbero mai potuto accompagnare i cantanti neppure con un grande sforzo immaginativo, ma ormai il concerto era fissato per la serata e bisognava pure fare qualcosa. Passammo al vaglio tutti i cantanti per trovare un sostegno e stendemmo un elenco di informazioni sui loro talenti reconditi. La maggior parte di loro sapeva suonare uno strumento, come del resto molti tra gli accompagnatori.
E così ogni cantante poteva avere un accompagnamento ragionevolmente efficiente.
Mentre eravamo tutti riuniti nell'ingresso dell'hotel, in attesa di raggiungere il teatro, David e Angela iniziarono a scendere lentamente l'ampio scalone. Era un'apparizione di grande effetto che provocò grande eccitazione.
I capelli di David erano striati di nero e tenuti insieme da un nastro di velluto nero.
Indossava una magnifica camicia vecchio stile che Angela aveva trovato per lui al mercato di Portobello Road: Angela indossava un lungo abito diafano e sottile, così trasparente che si poteva vedere chiaramente che sotto non portava nient'altro che un paio di slip. Mentre ci dirigevamo verso il teatro, con Angela e David alla testa del gruppo, sembravamo più una bizzarra congrega nuziale che i partecipanti ad un festival di musica internazionale. Per capire meglio l'effetto che provocavamo sulla popolazione locale bisogna ricordare che ci trovavamo in una piccola comunità italiana molto chiusa, in cui ogni pensiero ed ogni azione erano modellati sulla secolare tradizione Cattolica Romana……
Quella sera a teatro il nostro accompagnamento era poco superiore al minimo indispensabile per una festa, ma probabilmente quella fu la notte più eccitante che la gente del posto abbia mai trascorso.
Tutti i biglietti erano stati venduti e ogni artista ricevette applausi entusiasti.
Per quel che riguarda David, ai loro occhi era il biondo Shelley, il poeta inglese che aveva colpito i loro cuori più di un secolo prima e che era annegato nella vicina La Spezia e le cui ceneri erano sepolte a Roma come quelle di Keats.
Prima di ritornare a casa Francesco Figueras, il delegato spagnolo, mi prese da parte per dirmi che lui e gli altri delegati erano dell'opinione che David avrebbe dovuto ricevere un premio di riconoscimento per il suo contributo al successo del festival. Li aveva impressionati tutti con la sua cordialità, la sua disponibilità ad aiutare e la sua indiscutibile arte.
Venne proposto di creare una categoria speciale, quella del disco meglio prodotto, e per decisione unanime il premio andò a David per When I Live My Dream, che senza dubbio era il disco meglio prodotto presente al festival. Naturalmente fui d'accordo, e David vinse il trofeo.
Da Velvetgoldmine.it e IlTirreno.it
grande aneddoto
RispondiEliminaalberto
Nel frattempo è morto anche GIORGIO GOMELSKY (almeno è arrivato agli 82 anni).
RispondiEliminaProduttore, discografico (Yardbirds, Julie Driscoll, Brian Auger, Jeff Beck, Jimmy Page, Graham Bond, Rod Stewart, John McLaughlin, Alexis Korner, Soft Machine) e fondatore del famoso CRAWDADDY (dove suonarono Stones, Yardbirds e tanti altri).
Avete notato che sulla locandina c'e' scritto David BOWLE ??
RispondiEliminaGMV
ahaha è vero
RispondiEliminaBellissimo pezzo When I live my dream..
RispondiEliminaC