mercoledì, dicembre 23, 2015
Il meglio del Soul 2015
Non conosce sosta la rinascita della soul music che continua a sfornare dischi di eccellenza. Anche il 2015 riserva una lunga serie di album con i fiocchi.
1
SAUN & STARR - Look closer
Le due coriste di Sharon Jones all’esordio su Daptone con uno splendido gioiello SOUL.
Fantastici i brani, grandissime le voci, groove di 60’s soul, funk e rhythm and blues.
2
SHARON JONES AND THE DAP KINGS - It's a holyday soul party
Se c'è una cosa che non ho mai discograficamente sopportato sono gli album natalizi.
Ma quando a fare un Album Natalizio è SHARON JONES AND THE DAP KINGS e tira fuori delle versioni di canti tradizionali da paura, aggiungendo qualche originale, è una roba da PAURA. Pura CLASSE, soul, rhythm and blues, gospel swing e una "White Christmas" alla Wilson Pickett da antologia.
3
NATHANIEL RATELIFF - Nathaniel Rateliff & The Night Sweats
Spettacolare album di rhythm and blues, gospel, soul in cui convergono l’anima di Otis , il groove di Booker T, un approccio redneck (è del Missouri) alla John Cougar o ai primi CCR.
Il tutto molto ruvido, energico e con un’impronta attuale che cancella eventuali rigurgiti nostalgici.
4
NICOLE WILLIS & the SOUL INVESTIGATORS - Happiness in evey style
Ottimo il ritorno di Nicole Willis: elegante, raffinato ma allo stesso tempo rude e minimale rhythm and blues e soul con un’anima funk e una classe consolidata. Una certezza.
Lei canta alla perfezione, gli 11 brani girano benissimo, la band segue con gusto e discrezione.
5
POPS STAPLES - Don’t lose this
Inciso poco prima di andarsene, rifinito e sistemato dalla figlia Mavis e da Jeff Tweedy dei Wilco, trova finalmente la luce questo splendido testamento blues, gospel, country soul.
Intensissimo, commovente, denso e potente.
Bellissimo.
6
JANE Js CLAN - Step into the groove
La rinascita della soul music è ormai un'affermata consuetudine che continua da anni, sfornando nuove band e eccellenti lavori in continuazione. Non è da meno l'Italia dove l'interesse per questo magico mondo sta aumentando esponenzialmente.
Tra i migliori interpreti, i milanesi Janes J's Clan firmano il loro secondo album che non ci risparmia brillantemente nessuna delle migliori caratteristiche del genere: groove danzereccio, grande energia, ritmi infuocati, la stupenda voce di Jane Jeresa, supportata da un trio con i fiocchi, con una poderosa sezione ritmica e un piano e Hammond di altissimi gusto e qualità.
Niente chitarra dunque, altra peculiarità della band che si avvale però occasionalmente della sezione fiati dei Soul Rockets di Olly Riva.
Soul, funk, boogaloo, rhythm and blues, sapori gospel e northern soul, esecuzione impeccabile, padronanza della "materia" invidiabile.
7
BETTYE LAVETTE - Worthy
Non sbaglia un colpo la vecchia Bettye.
Grande album di intensissimo e spessissimo soul blues. Sono tutte cover riprese in maniera stupefacente e con arrangiamenti mozzafiato a partire dalla spensierata “Wait” dei Beatles trasformata in una dolente ballata blues o in “Unbelieveable” di Dylan che diventa un nerissimo swamp blues o la “Complicated” degli Stones di “Between the buttons” un duro blues soul.
8
SPEEDOMETER - Turning back
Notevole nuovo album per la band inlgese con la voce di JAMES JUNIOR spesso protagonista.
Soul funk di prima qualità, spesso dalle parti di Stevie Wonder 70s', Jamiroquai e del miglior Acid Jazz.
9
BILLY PRICE and OTIS CLAY - This time for real
Eccellente album di solidissimo southern soul e rhythm and blues old style.
Accompagnati dalla Roomful of Blues di Duke Robillard il duo sprizza faville spaziando tra brani di Bobby Womack (l’irresistibile “Broadwalk”), dei Los Lobos (“Tears of God”) o la grande You got me humming” di Sam & Dave (al cui stile l’album si avvicina spesso).
10
THE JACK MOVES - s/t
Duo americano che ci regala un gioiellino di soft soul tra Isaac Hayes, Isley Brothers, Curtis Mayfield, il Gil Scott Heron più suadente, Hall and Oates e talvolta riposta anche agli Style Council. Grandi arrangiamenti con archi sontuosi, voce il falsetto e una raffinatezza di rara bellezza.
Notevoli.
WILLIE WEST and the HIGH SOCIETY - Lost soul
Ottimo album di southern soul, swamp blues, funk e pieno di umori di New Orleans. Grande voce, arrangiamenti scarni (con uno splendido Hammond a costante collante del tutto), brani di prima qualità.
LUCKY BROWN - Mistery Road
Ottimo funk soul strumentale, grooves pazzeschi in pieno stile mid 70's (Meters, James Brown ma soprattutto quella miriade di gruppi minori e sconosciuti che hanno impestato l'aria di 45 giri dimenticati e gracchianti).
SLINGSHOTS - Is this soul ?
Dalla Spagna un gran bell’album di soul funk, con eccellente sezione fiati, brani sempre ritmatissimi, eseguiti con classe e grande competenza. Si va dal classico 60’s soul a furibondi funk mid 70’s.
SOUL MOTIVATORS - Free to believe
Arrivano da Toronto con un soul funk di primissima qualità e la voce di Lydia Persaud che fa davvero faville !
La band gira alla grande, tecnica sopraffina, grooves di hard funk si intrecciano a riuscite melodie black, sezione fiati in gran spolvero, tastiere talvolta acide e “space”che impreziosiscono il tutto.
SANDRA WRIGHT - Wounded woman
Nel 1974 Sandra Wright (scomparsa qualche anno), cugina del bluesman Memphis Slim, incise per la Stax ai Muscle Shoals questo gioiello di southern soul (molto Aretha oriented) ma che non vide mai la luce se non attraverso qualche brano su 45.
Questa prima edizione postuma ce lo consegna nel suo fulgido splendore, caldissimo soul, mai aspro, avvolgente, raffinato, elegante.
RASHEED ALI' - 1968: Soul Power!
Album spettacolare in cui si torna a quei giorni del 1968 di fremente attività sociale, artistica, culturale.
Con un FUNK SOUL spaziale tra il James Brown dei primi 70's, Sly and the Family Stone, il Prince più hot funk.
Album potentissimo e titoli infuocati come "Student revolution", "Black Power Revolution", "Float like a butterfly" dedicata a Muhammad Alì.
LEON BRIDGES - Coming home
Nel suo notevole e fascinoso album Leon Bridges si è fermato più o meno al 1962/1963 nei solchi dei vinili di Sam Cooke, Arthur Alexander, il primo Marvin Gaye.
Il tutto riprodotto fedelmente sia a livello sonoro che di mood rhythm and blues/gospel/doo woop.
Ed è un bel sentire.
MONOPHONICS - Sound of sinning
Dalla California un ottimo lavoro a base di soul e rhythm and blues di gusto 60’s ma con un leggerissimo pizzico di psichedelia che rende il tutto originale e particolare. Undici brani, grooves riusciti e un bel tiro.
ROXY ROCA - Ain’t nothin fancy
La band di Austin al debutto suona un duro southern soul, occhieggia al funk del James Brown dei mid 70’s, va di sezione fiati in stile primi Sly, ci butta un po’ di Al Green, Otis e altri vari ingredienti ad hoc per una miscela perfettamente riuscita.
ANDERSON EAST - Delilah
E’ di Nashville, bianchissimo, e ha registrato ai Fame Studios (quelli in cui sono passati nomi come Wilson Pickett, Aretha o Arthur Alexander).
Il fatto è che canta proprio come Wilson Pickett, suona soul e rhythm and blues, ruvide ballads che trasudano southern soul come da un album di Joe Tex, Sam & Dave o Bobby Blue Bland e che ha fatto proprio un GRAN BEL DISCO.
JERRY LAWSON - Just a mortal man
Jerry Lawson militava nei PERSUASIONS soul band dei 70's che arrivò al contratto discografico grazie a FRANK ZAPPA che li ascoltò PER TELEFONO (!!) e decise di produrre il primo album "Accappella" del 1970.
Decine di album, concerti ed esperienze dopo, JERRY, all'età di 71 anni (!!) debutta come solista con il pregevole "Just a mortal man".
Southern soul raffinato e di classe, dalle parti di Al Green, Solomon Burke, Bobby Blue Bland.
SONNY KNIGHT and the LAKERS - Do it live
Il 65 enne soul man firma un album live di una potenza spaventosa.
Soul funk che prende dal James Brown più incazzoso e hot dei 70's ma che gira anche dalle parti di blues e gospel. Inclusa una versione di “Day tripper” ultra black che vale da sola tutto il lavoro.
HAGGIS HORNS - What Comes To Mind
Viaggia alla grande la band di Leeds con il suo torrido funk/rhythm and blues.
Grande sezione fiati, ritmica da paura, ottime voci e canzoni tiratissime di primissima qualità. Arrangiamenti perfetti, moderni e ultra cool.
GALACTIC - Into the deep
In circolazione da parecchio, da New Orleans con un nutrito gruzzolo di album alle spalle.
Il nuovo album si avvale della partecipazione di una serie di ospiti tra cui Macy Gray e Mavis Staples e si fionda nel funk più deep e hor ma arrangiato e prodotto in chiave attualissima.
DIANE SHAW - Love, life and strings
Bellissimo esordio per la cantante black londinese con un album a base di PURO NORTHERN SOUL, Motown, Philly sound, un po’ di funk.
Il tutto suonato da una band con i fiocchi e con una cura per gli arrangiamenti di prima qualità.
T BIRD & the BRAKES - Harmonizm
La band inglese si destreggia tra buone atmosfere funk, molto danzabili e con buon groove e destrezza strumentale. Il tutto condito da una buona dose di auto ironia e un repertorio, pur se prevedibile, niente male.
TONY MOMRELLE - Keep pushing
Ex voce degli Incognito e corista di Sade all’esordio solista.
Vi manca Stevie Wonder ? “Keep pushing” restituisce le classiche atmosfere soul funk dello Stevie tardo 70’s/ primi 80’s con buon gusto, una voce eccellente e buona canzoni.
VENUE CONNECTION - State of mind
In attività dal 2002, la band spagnola sfodera un ottimo funk soul che attinge dagli anni 70 di Isaac Hayes e Curtis Mayfield, un tocco di James Brown e tanto mellow groove. Splendido e raffinatissimo sottofondo.
NEW MASTERSOUNDS - Made for pleasure
Non convince del tutto il nuovo lavoro (il 12° della carriera...) della band di Leeds.
C’è sempre tanto funk soul di ottimo livello, eseguito con classe e gusto raffinato ma appare anche qualche caduta di tono (un incomprensibile brano reggae) e un po’ di stanchezza.
THE MILK - Favourite worry
Rhytm and soul slow and mellow tra Al Green, Isaac Hayes, Sam Cooke, Bill Withers e un po’ di sensualità alla Marvin Gaye. Ben fatto, cool, con qualche incursione jazzy e bluesy che ne accentuano la raffinatezza.
THE GROOVE - Soul farm
I piacentini all’esordio sulla lunga distanza sfoderano un potente white soul con ottima sezione fiati, grande groove, funk, registrazione e produzione impeccabili, ottimi arrangiamenti.
Heavy soul !
THE SUFFERS - Make some room
Un brillante e scintillante ep d’esordio di quattro brani per la giovane band di Houston che segue le orme di Sharon Jones (la voce di Kam Franklin le si avvicina spesso) con un soul avvolgente ma che sa essere anche grintoso e speditissimo (nel travolgente disco funk soul di “Gwan”) o intensamente bluesy (gli oltre 7 minuti di “Giver”).
chessuccede???
RispondiEliminatutti panze già piene e gonfi di vino???
Nessuno al lavoro....
RispondiEliminaNathaniel Rateliff è davvero una bomba. S.o.b è un pezzo da urlo, notevole la citazione del video.
RispondiEliminaCharlie