Fernandel

E' estate e verso le 21 ,come ogni anno, immancabile arriva la serie di Peppone e Don Camillo.
Essendo un attimino in là con l'età non riesco ad immaginare quante volte abbia visto i cinque film della serie (Don Camillo del 1952 Il ritorno di don Camillo del 1953, Don Camillo e l'onorevole Peppone del 1955, Don Camillo monsignore... ma non troppo del 1961, Il compagno don Camillo del 1965) nè descrivere ai più giovani quanto fossero parte della CULTURA POPOLARE negli anni 60 e 70.
Ne consegue un doveroso omaggio alla figura di FERNANDEL, attore francese ma nato in Italia da genitori occitani.
La gioventù spesa tra teatro ed esibizioni come cantante nei caffè concerto di Marsiglia e dintorni.

Nel 1951 il regista Julien Duvivier gli affida la parte di DON CAMILLO in un film tratto dai romanzi ad episodi di Giovannino Guareschi (che avrebbe originariamente dovuto interpretare Peppone con Don Camillo affidato a Gino Cervi...pare che l'incapacità dello scrittore come attore fece reclutare Fernadel). Il film ha un successo enorme tanto che viene replicato in nuovi episodi compreso l'incompiuto "Don Camillo e i giovani d'oggi", sospeso a causa della morte di Fernandel nel 1971 (anche se pare mancassero pochissime scene al completamento).
La produzione dopo il rifiuto di Cervi a continuare e chiudere il film, decise di rifare da capo il film con un altro regista, Mario Camerini e con Gastone Moschin nella parte di don Camillo e Lionel Stander in quella di Peppone. Uscì nel 1972, senza ottenere il medesimo successo dei precedenti.

Lavorò anche con Totò, a Hollywood, con una piccola parte ne Il giro del mondo in ottanta giorni, fu regsita di alcun ifilm e fondò una casa cinematografica con Jean Gabin.