giovedì, febbraio 26, 2015
Calcio popolare
Una realtà sconosciuta, relegata nei meandri più profondi della scena calcistica, è quella che appartiene al concetto di CALCIO POPOLARE, ovvero quelle situazioni che provano (e spesso riescono) a riportare lo sport più seguito al mondo (o perlomeno in Italia) ad una dimensione “umana”, dove l’agonismo fa il paio con la partecipazione, l’aggregazione, l’anti fascismo, l’integrazione, il sostegno popolare, dei quartieri, dei paesi, delle comunità.
Un breve elenco di alcuni nomi che tengono alta questa bandiera colorata.
Partiamo da Firenze con il Centro Storico Lebowski (http://cslebowski.it/), nato nel 2010 da una scissione dal vecchio AC Lebowsky, che disputa il campionato di prima categoria ed è attualmente a metà classifica e che vive grazie ad una totale autogestione alimentata dalle raccolte fondi allestite in occasione delle cene sociali.
A Roma in seconda categoria fatica in fondo classifica l’Atletico San Lorenzo (motto: il calcio figlio del popolo), squadra nata dall'autotassazione di un gruppo di cittadini dell'omonimo quartiere.
http://atleticosanlorenzo.it
Nella capitale è più (tristemente perchè recentemente aggredita a sprangate da un gruppo di fascisti) famosa l’ASD Ardita società nata nel 2011 e ispirata alla formazione rivoluzionaria che si oppose duramente al fascismo durante il Ventennio, che si avvale di un modello organizzativo societario basato sul supporto diretto, dove i tifosi e i sostenitori devono ritenersi gli unici proprietari del club.
La squadra è ora terza in Terza categoria. (http://www.asdardita.it/)
La Polisportiva Gagarin di Teramo disputa il campionato Uisp (http://www.polisportivagagarin.it/) con risultati dignitosi e si basa sull’azionariato popolare per propagandare uno Sport accessibile a tutti, che rimetta al centro delle sue attività l’aggregazione e l’amicizia, la solidarietà, il sano agonismo e il rispetto dell’avversario e che si pone quali obiettivi la lotta al razzismo ed il recupero di strutture sportive e sociali.
A Napoli ci sono la Lokomotiv Flegrea (http://lokomotivflegrea.it) , la Stella Rossa 2006 (http://www.stellarossa2006.it/), l’Afro-Napoli (nome che riassume perfettamente le modalità anti razziste e d’integrazione del progetto), (http://www.afronapoli.it/), che nel 2014 ha vinto il Campionato Nazionale Aics e l’ASD Quartograd che dopo due promozioni ora è in Prima Categoria al terzo posto (https://www.facebook.com/associazionesportiva.quartograd).
In terza categoria gioca invece lo Spartak Lecce (http://spartaklecce.blogspot.it) società sportiva fondata sul principio della salvaguardia dello sport e della sua funzione formativa e sociale.
Basata sui valori dell’unione, dell’uguaglianza, dell’antirazzismo e contraria a ogni forma di discriminazione, propone un paradigma a sfondo solidale e cooperativo.
In prima categoria ai vertici della classifica si batte il Brutium Cosenza ( https://brutiumcosenza.wordpress.com).
L'ASD Ideale (http://www.idealebari.org/)di Bari gioca in Terza Categoria dopo aver vinto il campionato Uisp e sostiene che che il calcio sia colore, aggregazione, che sia campetti in terra battuta ma senza interessi economici di sorta, che sia amicizia e divertimento, che sia libertà di vivere le proprie passioni.
Ha compiuto 14 anni la Polisportiva Assata Shakur Ancona che oltre al calcio (Terza Categoria) ha anche la prima squadra di Cricker delle Marche.
Da segnalare anche la CEP 1953 di Castel Di Sangro (https://www.facebook.com/pages/ACD-CEP-1953/345147868905606) ora in Seconda Categoria in Molise, tra i primissimi in Italia a seguire queste modalità di autogestione.
Se conoscete realtà italiane analoghe segnalatemele che integrerò l'articolo.
Bellissima storia
RispondiEliminaAlcune realtà le conosco, tipo i fiorentini del Lebowski di cui un mio paesano studente fuorisede è un acceso ultra, altre sono delle liete sorprese d'altro calcio. Una sorta di United of Manchester anche se in questo caso le società sono nate per motivi differenti da quelli dei rossi mancuniani. Nel mondo uisp umbro ti segnalo due squadre ternane la Jenin Palestina Terni e la Gramsci Terni che sono due squadre dove giocano un sacco di ragazzi stranieri (specie nella seconda), alcuni sono di livello davvero superiore; l'anno scorso la mia squadra si è imbattuta nel Gramsci nella Coppa Umbra è stata asfaltata con un aggregate di 2-8.
RispondiEliminaCharlie
voglio andare alla cena sociale del Lebowski!
RispondiEliminaGuarda caso tutte queste belle realtà pescano in idee di un "certo" tipo.
A Pontida non giocano a pallone? fanno solo il tiroasegno con la faccia della Ministra afro?
Difficile che qualche verdognolo o fratelloditagli mi risponda qui però.
C
Ahahah è vero Cris, però la Padania partecipava al mondiale delle nazioni non riconosiute o qualcosa del degere (o degenere)...
RispondiEliminaA Montecchio Emilia, RE, si giocano ogni anno i mondiali antirazzisti
Belle storie... un po' come succede a Parma...
W
A proposito del Parma: il 3 giugno 2014, alle 15.11, ho pubblicato un commento sul post del campionato. Concludevo così: "Ghirardi non sarà Gino Strada, ma in questi anni ha dimostrato di essere uno dei pochissimi personaggi positivi nel mondo del calcio... Dal punto di vista sportivo è un vero peccato". Pensa come son stronzo...
RispondiEliminaW
Tranquillo caro Wite..per la legge del contrappasso un Casula non sbaglia mai
EliminaC
Ahahahaha! Grande Cris!
EliminaW
Mah non ti avvilire che Ghirardi è stato sopravvalutato da molte altre persone.
RispondiEliminaCharlie
Sì, veramente, Charlie...
RispondiEliminaW