venerdì, ottobre 24, 2014

Ian Stewart



La rubrica DARK SIDE OF THE SUN andrà ad esplorare quei personaggi rimasti sempre nell'ombra di grandi artisti (talvolta parenti stretti) ma essenziali nella loro carriera e comunque grandi musicisti che non hanno mai goduto delle luci della ribalta.
Dopo Enrico Ciacci (fratell oe chitarrista di Little Tony) è la volta di IAN STEWART pianista fondatore dei Rolling Stones, il "sesto Stone" ma di fatto buttato fuori dalla band nel 1963.


Una delle figure più sfortunate, per certi versi, della storia del rock.
Fondatore dei Rolling Stones con Jagger e Jones, IAN STEWART venne allontanato dalla band per volere del manager Andrew Loog Oldham (in accordo con gli altri) a causa del suo aspetto fisico non consono al look e all’età della band (aveva 5 anni in più di Keith, Mick e Brian).
Ian si rassegnò al ruolo di comprimario eccellente, fece da road manager alla band e apparve comunque al piano in numerosi brani degli Stones (‘Around and Around’, ‘Down the Road Apiece’, ‘Honky Tonk Women’, ‘Let It Bleed’, ‘Brown Sugar’, ‘Star Star’ and ‘It’s Only Rock ‘n Roll tra gli altri) mentre è noto, tra gli aneddoti più famosi, il suo rifiuto di suonare “Wild horses” perchè con accordi minori:
“Non suono brani con accordi minori. Quando sono sul palco con la band e arriva un accordo minore tolgo le mani dal piano per protesta”.

Keith Richards lo considerava come “la colla che teneva insieme il tutto” anche se o soprattutto perchè lo stile di vita di Ian è sempre rimasto molto lontano da quello scatenato degli altri Stones.

Ha suonato il piano anche con i Led Zeppelin in "Rock and Roll" nel quarto album and "Boogie With Stu" in” Physical graffiti” con gli Yardbirds in "Drinking Muddy Water" con Howlin' Wolf nell’album del 1971 "The London Howlin' Wolf Sessions" con Eric Clapton, Ringo Starr, Klaus Voorman, Steve Winwood, Bill Wyman e Charlie Watts, in "These Kind of Blues" della Blues Band, in "Bad to the Bone" di George Thorogood and the Destroyers, su “Rough mix” di Pete Townshend e Ronnie Lane oltre che con i Rocket 88 (lui, Alexis Korner, Charlie Watts e vari altri della scena brit rock).
E’ scomparso per un attacco di cuore nel dicembre del 1985

12 commenti:

  1. Ian Stewart e' forse il piu famoso dei "rimossi" e nella spietata logica della costruzione dell'immagine c'è ahilui da dar ragione a Loog Oldham,poteva tranquillamente far parte dei nostri Brutos.
    Pregevole pianista,trovo bellissima la sua quota sugli accordi minori.

    Gallo, down the road down the road,down the road apiece!

    C

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    1. Ha ha ha ha ciao C. grandi Stones, devo averla da qualche parte.
      Potevano formare un supergruppo insieme a Pete Best e qualche altro sfigatone (persino Ringo rischiò, mi pare che alle registrazioni del primo disco gli preferirono un turnista)

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  2. Fatto fuori perchè (oggettivamente) brutto. Uhm lo show business è tremendo......mi chiedo come abbia potuto anare in tv Saville con sto criterio (sorvolando su tutto ciò che abbiamo scoperto dopo la sua morte)

    Charlie

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  3. Probabilmente Saville era buffo e ci stava (era anche molto competente oppure aveva, alla luce di quello che abbiamo scoperto dopo, certi "agganci" ma mi viene il vomito a pensarci).
    Ian Stewart era più vecchio, brutto, sgraziato...fuori.
    Però alla fine se l'è goduta lo stesso e probabilmente ha preferito così senza troppi casini

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    1. chi e saville? cos'ah fatto?

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    2. Jimmy Savile è stato un disc jockey, conduttore radiofonico e conduttore televisivo inglese alla BBC.
      Dopo la sua morte è emerso il suo coinvolgimento in un numero incalcolabile di episodi di pedofilia,raccapriccianti abusi a sfondo sessuale. Avrebbe abusato sessualmente in diversi ospedali di malati, talvolta incapaci di reagire, di età compresa tra i 5 e i 75 anni e di ambo i sessi e avrebbe addirittura avuto rapporti sessuali con cadaveri.

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    3. starno che queste cose vengano sempre fuori dopo..mah beh mah mah....

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    4. Non è strano. Fino a quando è stato vivo c'è stato un sacco di gente che l'ha coperto perchè evidentemente gli conveniva...

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  4. stare dietro ali Stones negli anni settanta era roba per gente dalla pelle dura, Mick Taylor insegna; lui probabilmente era un tipo troppo tranquillo per loro e non ce l'avrebbe fatta a stargli dietro, anche se poi non è che abbia vissuto tantissimo.

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  5. Infatti spesso gli Stones hanno utilizzato altri tastieristi (Billy Preston, Ian Mc Lagan tra i tanti) . Lui faceva il road manager ma "andava a letto presto"

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  6. Non sapevo l'aneddoto di "wild horses" ..haha.
    Nel 2011 è uscito un tributo "Boogie 4 Stu" sove suonano, tra gli altri, tutti gli Stones

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  7. Stu è stato un meraviglioso pianista boogie/blues, se fate caso in tutta la discografia ha suonato solamente sui pezzi con struttura blues o similari, per tutte le altre cose hanno dovuto chiamare altri...

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