venerdì, ottobre 10, 2014

Enrico Ciacci



La nuova rubrica DARK SIDE OF THE SUN andrà ad esplorare quei personaggi rimasti sempre nell'ombra di grandi artisti (talvolta parenti stretti) ma essenziali nella loro carriera e comunque grandi musicisti che non hanno mai goduto delle luci della ribalta.
Si incomincia con ENRICO CIACCI, valente chitarrista, fratello di LITTLE TONY e, come vedremo, musicista di enorme talento.


Enrico Ciacci è uno dei chitarristi italiani più importanti e innovativi nonostante abbia sempre vissuto tranquillamente all’ombra dell’amato fratello LITTLE TONY (con cui iniziò la carriera nel 1958 con Little Tony and his brothers sbarcando in Inghilterra, dove impara e si innamora, con il fratello, del rock n roll).

Ma la sua chitarra la troviamo anche nei dischi di Luigi Tenco, Nico Fidenco, Edoardo Vianello, Gino Paoli, Dino, Sergio Endrigo, Gianni Morandi, Jimmy Fontana, Rita Pavone e su “Sabato pomeriggio” di Claudio Baglioni del 1975.
Ha accompagnato anche Mina, Caterina Caselli, Domenico Modugno, Claudio Villa, Paul Anka, Neil Sedaka, Jerry Goldsmith.
Suoi gli assoli di chitarra nelle colonne sonore di "Per un pugno di dollari" e "Il buono, il brutto e il cattivo", chiamato da Ennio Morricone (anche se negli ultimi anni c’è stata una causa sulla paternità degli esecutori) ma anche in quella di "Amarcord", e nel film di Alberto Sordi come "Sono un fenomeno paranormale".

Lo troviamo anche nella serie di "Trinità" con Bud Spencer e Terence Hill e al sitar in "Sandokan" dei fratelli De Angelis.
Presente anche in colonne sonore curate da Bacalov, Nino Rota,  Armando Trovajoli,  Riz Ortolani, Carlo Savina.
Pare che Mark Knopfler contattò Ennio Morricone per sapere chi era il chitarrista delle colonne sonore sopra elencate, affascinato da quel suono.
E’ anche autore “Quando vedrai la mia  ragazza” del 1964,  con testo di Gino Paoli vendette 3,5 milioni di copie tra le versioni di Little Tony e Gene Pitney.
Nei 60’s ha suonato anche ne la Cricca e ne La Nuova Cricca con alcuni 45 giri giri all’attivo (“Il surf delle mattonelle” su tutti, la partecipazione al Cantagiro e ad alcuni musicarelli beat).

19 commenti:

  1. Condivido sia una dei più importanti chitarristi italiani, anche in termini di innovazione (c'era qualche altro prima ? boh...)Parere personale : il più importante per me è Alberto Radius, cosa ne pensi ?

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  2. Secondo me il più importante e innovatore è stato (ed è tuttora anche se "dimenticato") Paolo Tofani degli Area. Quello che faceva nei 70's era avantissimo. Ma è tuttora impegnato in una costante ricerca di suoni e nuove cose. Anche Mussida è un grande . Ricorderei anche Riccardo Zappa e Nico di Palo.
    Alberto Radius un grande pure lui ma forse un po' troppo convenzionale.

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  3. Vidi una puntata di Stracult dedicata alle colonne sonore dei film western italiani e lui era ospite in studio assieme ad altri tre tizi tra cui spiccava il tipo che faceva il fischio sulla colonna sonora di Per un pugno di Dollari (me sa). Non sapevo fosse lui a suonare il Sitar come sottofondo alle scene di Sandokan. Tanta roba

    Piccolo OT: ieri ad Atene si è spento all'età di 10 anni il leggendario Kanellos (cosi lo aveva chiamato Tony in un post a lui dedicato) il cui nome vero era Salsiccia (ovviamente in greco), un cane randagio di pelo chiaro che era sempre alla testa dei cortei di protesta che squassarono la capitale greca anni fa. Rip

    Charlie

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    1. Si chiamava in realtà LOUKANIKOS.
      E' morto anche a causa dei gas respirati durante gli scontri. Gli ho dedicato un ricordo su FB.

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    2. "Fischio" invece è Alessandro Alessandroni, un altro che ha lavorato con tutti, da Fellini a Bobby Solo, Da Trovajoili a Dalla....

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  4. Credo che se Little Tony non avesse avuto il successo che ha avuto, oggi saremmo qui a parlare di Enrico Ciacci come di un'eccellenza italiana all'estero.
    Pregio e colpa di Tony quindi, se oggi, parliamo di Enrico Ciacci come grande chitarrista italiano...

    Cri IE

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  5. Diobono, un grandissimo! A me Radius e' sempre piaciuto. Vero, un po' piu' commerciale, anche. Ma il suo primo disco solista era/e' fantastico.
    Tofani? Allora, per me gli Area erano la voce di Demetrio con un bello stuolo di ottimi musicisti. Visti un mese fa' in Piazza della Vittoria a Pavia, con Tofani/tavolazzi/Fariselli e un batterista....ci credi che, dopo due pezzi, avevo le palle che scoppiavano? Ho avuto l'impressione che, oltre ad invecchiare male, abbiamo ormai poco da dire. Mia impressione, eh...E Tofani abbastanza imbarazzante..

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  6. Infatti ho evitato di andare a vedere la reunion degli Area assolutamente senza senso.
    Però Tofani all'epoca era davvero avantissimo. Ultimamente sta sperimentando ancora tanto (ho visto u nsuo seminario con una chitarra che ha inventato) ma è un po' nel suo mondo Hare Khrishna.
    Alberto Radius ha fatto grandi cose con la Formula 3 e Il Volo e un paio di albunm solisti come Carta straccia e America goodbye di assoluta eccellenza (anche compositiva). Anche il primo album bellissimo

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    1. Area senza Stratos non hanno alcun senso...io li rividi già negli anni 80 : jazz-rock assolutamente anonimo,perso in una marea di altre mille band tutte simili a loro.
      In certi casi bisognerebbe avere il coraggio di chiudere definitivamente con il passato...mentre Tofani,a parte tutto,non si è limitato solo alle "reunion" (alquanto dubbie,specialmente in ambito nazionale) e qualcosa di buono ha fatto anche dopo.

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  7. .....pero', l'ultima foto e' spaziale, eh....
    Tony, recuperiamo il parrucchiere che gli ha fatto quella tinta!
    E' da circo. Solo per sapere che lucido per scarpe ha usato...

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  8. Credo lo stesso che la forniva al povero Little Tony

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  9. Lui e suo fratello assomigliano molto a Oscar il cantante degli Statuto

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  10. Grande Ciacci!
    Giustissimo citare Radius e Tofani..
    Aggiungo E.Robert Squibb (Gaznevada)

    C

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    1. Qualcosa gli si deve anche a Tony D'Urso :-))))))

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  11. Assolutamente..Tony Guitar Hero!
    Rivederlo sul palco? Ci riusciamo Salvo?
    o dobbiamo riesumare Zombie? ))))))))

    C

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    1. Suona raramente adesso...troppi impegni familiari.

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    2. Ma noi abbiamo suonato quasi sempre insieme,anche negli ultimi anni...sei tu che non ti fai più vedere ai concerti ! Ce n'è di musica in giro,nehh !
      Venerdì 24 siamo all''HUSTLER , via Reggio 13 (zona Regio Parco).

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  12. Innanzitutto un apprezzamento per questa nuova rubrica, che spero recuperi molti nomi che stanno dietro ai famosi e che a volte sono i veri artefici di certe musiche. Considero Ciacci uno dei più grandi chitarristi italiani, sicuramente un innovatore rispetto ai precedenti (per beppe kin che si chiedeva se ce ne fossero di precedenti: Van Wood, che anche se era olandese in realtà la carriera l'ha fatta in Italia, poi il chitarrista del complesso di Marino Marini, uno dei preferiti di Paul McCartney, che si chiamava Toto Savio.....e poi Franco Pisano degli Asternovas, Michele Ortuso...). Oltre a quelli già citati (Mussida, Tofani, Di Palo, Radius, ecc...) mi piace ricordare Ivan Graziani, chitarrista con Battisti, Venditti, Lauzi, e altri....e poi session man come Luciano Ciccaglioni o Paolo Gianolio. Noi qui a Torino abbiamo prodotto un grandissimo chitarrista acustico, ora famoso in tutto il mondo: Peppino D'Agostino. Ursus sicuramente ricorderà i Bluerba... Saluti, Vito Vita

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