giovedì, luglio 17, 2014

Marvin Gaye



Uno sguardo dettagliato alla discografia di uno dei grandi della BLACK MUSIC:
MARVIN GAYE


The soulful moods of Marvin Gaye - 1961 - 6
Esordio con standard swing, jazz, blues eseguiti bene ma senza particolari vertici espressivi.

Stubborn kind of fellow - 1962 - 7
When I’m alone I cry - 1964 - 6
Together - 1964 - 6
Hallo Broadway - 1964 - 5
A tribute to the late great Nat King Cole - 1965 - 5

Grande album di rhythm and blues con piccoli classici come la title track, “Pride and joy”, “Hitch hike”. Ai cori Martha and the Vandellas, backing band i Funk Brothers (che gli saranno a lungo a fianco) !
Meno riuscito il successivo “When I’m alone I cry”, sempre in chiave jazz crooner mentre “Together” in coppia con Mary Wells si destreggia tra gradevoli sonorità jazz e buoni brani swing rhythm and blues.
Insopportabili invece gli omaggii al mondo di SInatra, Broadway, Nat King Cole di “Hallo Broadway” e “A tribute to the late great Nat King Cole” pur se la sua voce compie i consueti miracoli.

How sweet is it to be loved by you - 1965 - 7
Moods of Marvin Gaye - 1966 -7

Torna finalmente al rhythm and blues più ruvido, i soliti Funk Bros ma anche le voci di Martha and the Vandellas, Temptations, Supremes, Four Tops ai cori !
La title track è leggenda, il resto ottimo sound firmato da lui, Holland/Dozier/Holland, Smokey Robinson, inclusa quella “Baby don’t do it” che diventò un classico nei live degli Who. La formula si ripete in “Moods..” con piccole gemme come “I’ll be doggone”, “Take this heart of mine” e “Ain’t that peculiar”.

Take two (con Kim Weston) - 1966 - 6.5
United (con Tammi Terrell) - 1967 - 7
You’re all I need (con Tammi Terrell) - 1968 - 7
Easy (con Tammi Terrell) - 1969 - 1969 - 6.5

Una serie di lavori in coppia.
Il primo è con Kim Weston, molto gradevole. Il terzetto con Tammi Terrell rimane in bilico tra pop leggero con incursioni perfino dalle parti di Sinatra con la sempre bella “Something stupid” e ottimi classici R&B come “Ain’t no mountain high” o la splendida “Your precious love”, grandi brani da dancefloor Northern soul (“Keep on lovin me honey” o “That’s how it is” di smaccato sapore Motown/Supremes).
“Easy” ha una brutta storia alle spalle con Tammi Terrell malata di cancro impossibilitata a cantare e sostituita da Valerie Simpson ma ugualmente accreditata a fianco di Marvin Gaye. Cosa più volte smentita e/o confermata.
L’album è comunque ottimo con una splendida “California soul”.

I heard through the grapevine/In the groove - 1968 - 7
M.P.G. - 1969 - 6.5
That’s the way love is - 1970 - 6.5

Ancora un ottimo album (intitolato “In the groove” ma ristampato con quello di quella che era da poco diventata una grandissima hit) di eccellente rhythm and blues che contiene l’eccellenza assoluta di “I heard it trough the grapevine” e gioielli come “Some kind of wonderful” dei Drifters e l’introduttiva “You” dalle movenze proto funk e un grande arrangiamento di voci (ci sono anche Gladys Knight and the Pips ai cori) e orchestra.
Seguiranno “MPG”, discreto e sempre ben prodotto ed eseguito e “That’s the way love is”, album di cover di Beatles (“Yesterday” in una versione piuttosto originale e riuscita), Temptations, Jimmy Ruffin, Isley Brothers etc, abbastanza interessante e gradevole.

What’s going on - 1971 - 10
Capolavoro assoluto, il mellow funk si fonda a raffinatissime orchestrazioni, un concept che parla di quello che sta succedendo nell’America che si ribella ma anche di ecologia (tra i primi ad introdurre la tematica nella musica pop), della guerra in Vietnam, dei ghetti, dei bambini in difficoltà.
Non è più tempo di singoli di successo e qualche riempitivo.
Il salto è enorme e Marvin Gaye entra nella storia della musica.

Trouble man - 1972 - 6.5
Let’s get it on - 1973 - 6.5
Diana & Marvin - 1973 - 6

Colonna sonora per lo più strumentale che ricalca le tematiche sonore di “What’s going on”. Ci sono ottimi momenti ma è sicuramente un album di secondo piano.
“Let’s get it on” si addentra tra tematiche sessuali e di analisi del pianeta “amore”.
Il sound si fa più dolce e liquido, lento e rilassato, eccessivamente.
Torna ad un album di duetti con la regina Diana Ross, pregevole in alcune parti, mieloso e iper arrangiato in altre.

Live! - 1974 - 9
Live at the Palladium - 1977 - 7.5 Poderoso live il primo con il meglio della produzione recente come “What’s goin on” , “Inner city blues”, “Let’s get it on” e il Fossil medley con i nuovi arrangiamenti in chiave funk soul di alcuni successi dei 60’s.
Ottimo il doppio al Palladium con tanti classici, vari medley e i 12 minuti di "Got to give up".

I want you - 1976 - 5.5
Here my dear - 1978 - 7
In our lifetime - 1981 - 6
Midnight love - 1982 - 6

Prosegue la linea “Let’s get it on” con un sound che filtra sempre più con la disco e un funk soul piuttosto anonimo e mellifluo “Here my dear” è un doppio dedicato al divorzio con Anna Gordy.
Accolto male all’uscita è al contrario un ottimo lavoro in cui abbandona la melliflua rilassatezza degli ultimi lavori, ritrovando estro, un sound più groovy e un gusto soul funk (spesso tinto di deliziose pennellate jazzy) che si temeva perduto.
“In our lifetime” coglie Marvin infognato in droghe, abusi di ogni genere e in una disastrosa situazione finanziaria. L’album pare inoltre sia stato realizzato (e rimixato) dalla Motown senza il consenso dell’artista che lo riteneva incompleto. Il risultato è comunque dignitoso tra disco funk e atmosfere dance.
Ripulitosi da droghe e anche (quasi) economicamente con “Midnight love” coglie il più grande successo della carriera, ritornando a creare, ripartendo da funk e soul ma traducendolo nel linguaggio più attuale possibile attraverso drum machines e synth pop che rendono oggi il suono datato.
In seguito alla sua tragica morte, avvenuta per mano del padre nel 1984, usciranno tre album di materiale inedito, interessanti solo per i completisti ma che nulla aggiungono alla discografia.

23 commenti:

  1. Favoloso Marvin.
    I primi album sono legge, What's goin on... ogni volta che lo ascolto (e accade spesso) salta fuori SEMPRE qualcosa che non avevo notato il mezzo milione di volte che lo avevo ascoltato prima...

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  2. La vera svolta di 'What's goin' on' è che M. Gaye firma tutti i pezzi a differenza di tutte le produzioni precedenti dove si era sempre proposto come cantante di pezzi scritti da altri, Holland/Dozier, Ashford & Simpson, Norman Whitfield tra i più frequenti.
    Sorry ma Let's get it on si merita un bel 9 ma sarebbe anche 10 basta il singolo omonimo.

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  3. Menzione speciale anche per Marvin Gaye Live!
    10 e lode, disco imprescindibile!
    Versione di Let's get it on da paura e poi il leggendario Fossil Medley, ripartitura funk dei suoi classici soul dell'inizio, imprescindibile!

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  4. Vero, mi sono dimenticato dei live. Ascolto e aggiungo. Invece Let's get it on non mi è mai piaciuto e ho sempre fatto fatica ad ascoltarlo

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  5. Forse ti sfugge la dimensione di idolo delle folle, Let's get it on è stata probabilmente il più grande pezzo strappamutande mai esistito, ovviamente nei paesi dove il pubblico comprende in modo pieno e diretto cosa viene cantato nelle canzoni.

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  6. Lo so lo so, fu la svolta "sexy" con testi incentrati sul sesso etc (con cui ha sempre avuto enormi problemi avendo ricevuto molestie da piccolo ed essendo stato educato dal padre a fuggire "il peccato della carne" etc etc). Parlo dei contenuti musicali che non sono mai riuscito ad apprezzare (pur considerandolo comunque un buon album)

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    1. Si..anche il papà stava bene di mente ed equilibrio..si e' visto..
      un pastore laico mezz'alcolizzato che usava usare intimo femminile..(scusate il gossip ma il background fa molto,isn't it?)

      C

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    2. Beh, parlerei più di svolta funk.
      Le donne son sempre state la sua fissa da quando era ragazzo, ha disfato mari e monti fin quando è riuscito a sposare la sorella di Barry Gordy che era parecchio più vecchia di lui ma a letto lo mandava in delirio, tanto per cominciare, poi ha lasciato dietro di se una scia di seduzioni corna sterminata, vero Cris il gossip con uno così non è scindibile da tutto il resto, ma non parlerei neanche di gossip bensì di vicende personali

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    3. Yes..intendevo gossip come riportare queste 2perle" del suo paparino matto..
      ho letto tutto quello che esiste su mGaye
      Idem i video biografici..
      Queste cose erano cosi
      C

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  7. My Soul Bro#1..mi considero pure un completista.
    Osservo una discrpanza nei voti del Boss. Ovviamente io alzerei di molto la media complessiva ma ripeto..osservo l'abisso tra i voti degli album dei 60s,poi il 10 di What's Going On per poi tornare ad una media che di poco si alza dalla sufficienza..mmmh..
    Dissento.
    I Want You merita di pui,Here My Dear qualcosina di meno..
    Il duetto con Diana Ross vale piu di un 6 cosi come Trouble e ovviamente Let's Get It On.
    L'album piu riuscito come songwriting nei 60s e' indubbiamnete In The Groove (e non solo per I Heard It..)
    Midnight Love e' u n album importantissimo e contiene il suo secondo grande Hit della vita (eccede un po nei suoni synth ma e' un disco piuttosto riuscito..sentite Til Tomorrow)

    E' un cosmo molto ricco quello di Marvin Pentz Gaye III..consiglio i video esistenti per approfondire la sua storia che definire "borderline" sarebbe poco..

    Rest In Peace
    Love Unlimited

    C

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  8. Storia pazzesca la sua (e fine incredibile).
    Amo molto il suo periodo 60's, molto meno quello post "What's" e poco quello finale "sintetico".
    Ma è questione di gusti personali

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  9. probabilmente il più grande sniffatore di bamba mai esistito......

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  10. Da cui però uscì praticamente da solo in Belgio.
    Il vizio e i vizi gli costarono un debito di 12 milioni (!) di dollari….

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  11. tony, certo che l'hai praticamente distrutto: un disco da 10, e tutto il resto mai oltre il 7... :-)

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    1. era il senso che intendevo anch'io..
      What's Going on e' un masterpiece ma la nedia dei voti e bassina,Boss..
      poi dici di preferire quello 60s ma anche in quei voti sei tirato di manica eh..
      probabilmente la media e' simile a quelli dei 70s che dici di preferire..
      Diagnosi: borderline.
      scherzo..grande marvin!

      C

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    2. ..errore battitura qui sopra.."che dici di preferire MENO.."sorry
      C

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  12. Per rimarcare quanta bello sia "What's goin on" rispetto al resto

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  13. Marvin Gaye aveva una voce che scaldava più di una stufa a pellet.....

    Charlie

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  14. BELLISSSSSSIMAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  15. L'intro e il finale con i due pezzi storici del Live '74 sono da urlo (e se ne sentono tanti :-))

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