martedì, aprile 22, 2014
Volgarità, scurrilità e incrudimento del lessico italiano
La deriva del linguaggio in Italia ha subìto una forte accelerazione negli ultimi anni.
La volgarità è di uso quotidiano e ricorrente ovunque, dal lessico usato da giovani e meno giovani ai media che abbondano di terminologie scurrili (dai giornali a TV e radio), fianco politici e istituzioni che non lesinano una terminologia "portuale".
In relazione ad un processo per offese attraverso parole volgari, perfino la Cassazione ha preso atto della «progressiva decadenza del lessico adoperato nei rapporti interpersonali» tanto che le ingiurie non possono essere condannate penalmente.
«È innegabile - scrive la Quinta sezione penale - che l’evoluzione del costume e la progressiva decadenza del lessico adoperato dai consociati nei rapporti interpersonali, unitamente ad una sempre maggiore valorizzazione delle espressioni scurrili come forme di realismo nelle arti contemporanee (si pensi soprattutto al cinema) e tradizionali (quali ad esempio la letteratura o il teatro) ha reso alcune parolacce di uso sempre più frequente, soprattutto negli strati sociali a più bassa scolarizzazione, attenuandone fortemente la portata offensiva, con riferimento alla sensibilità dell’uomo medio».
"Sintomo evidente di un incrudelimento vieppiù scoraggiante per i puristi della lingua, rappresenta ormai un inevitabile ed inarrestabile dato culturale, in ambienti in cui troneggia a mo’ di moderno totem lo strumento televisivo, purtroppo mezzo di diffusione dilagante di pratiche linguistiche sconvenienti».
la questione è semplicissima: se le parolacce le dico io agli altri, è un simpatico linguaggio colloquiale.
RispondiEliminase le dicono gli altri a me, è volgarità gratuita.
Non necessariamente.
RispondiEliminaL' "incrudelimento" del linguaggio è ormai dilagante e spesso inconsapevole.
Non che si debba parlare per forza a suon di sonetti ma è ormai normalissimo sentire u incerto tipo di linguaggio anche da professori del liceo (reduce da udienze al liceo di mio figlio)
ma no. quando eravamo piccoli noi magari le parolacce non si dicevano in tv, ma per strada erano le stesse di oggi.
EliminaMah, io mi ricordo che tra gli adulti chi parlava male era automaticamente emarginato a ruolo "maleducato" e perdeva parecchi punti. E anche tra noi Piccoli/giovani non era così diffuso
EliminaIn effetti ci si aspetterebbe di meglio da ruoli istituzionali, e direi giustamente.
RispondiEliminaMa come la mettiamo con la storia della maglietta?
Ah ah 1 a 0 per Sir Galletti !
EliminaNon è tanto chi faccia uso di parolacce verso chi.
RispondiEliminaLa questione è piuttosto quella di un
totale depauperamento dellla lingua, dei suoi vocaboli e delle sue strutture a favore di un linguaggio povero e (apparentemente) più efficace e ricco di questi termini volgari. Una tristissima omologazione verso il basso. Azz...
In qualche modo il post è mutuato da una riflessione sulle reazioni avute per la maglietta. Che era intesa come provocazione e punta sull' efficacia della comunicazione di quella frase.
RispondiEliminaChe secondo me ci sta in quel contesto.
Quello che sottolinea la Cassazione e che noto sempre e più è l'uso incontrollato di un lessico sempre più volgare anche quando non è necessario né richiesto.
Ascoltando i più giovani ma non solo è un florilegio di volgarità assolutamente gratuite assolutamente non necessarie per "colorire" una frase.
Ed è una cosa che accade sempre più spesso.
E' probabile che se vai a rimostrare dai professori del liceo di tuo figlio otterrai la stessa identica spiegazione.
EliminaNon ci si può aspettare che venga rispettato qualcosa quando poi non lo si rispetta a nostra volta, qualsiasi sia il motivo.
RispondiEliminaRassicurante che la cassazione riesca ad occuparsi di tali amenità.
RispondiEliminaNaturalmente proni alle indicazioni dell'immagine più in basso.
RispondiEliminaPer un paese che mette una similie cazzata sul codice penale ho solo insulti.
RispondiEliminahanno costruito un intero movimento politico sul vaffanculo
RispondiEliminaLa Cassazione ha dovuto decidere se a fronte di una denuncia per insulti vari condannare o meno (c'è gente che denuncia per un vaffanculo…) e ha concluso che non è il caso visto che certe parole son oralmente usate che non costituiscono più un insulto grave
RispondiEliminaInfatti, è abbastanza normale
RispondiEliminaForse era il caso di condannare chi aveva sporto denuncia per una cosa simile,
Purtroppo una delle ragioni della lentezza della giustizia italiana è che ci sono milioni di denunce per delle cazzate immani (il cane che abbaia, il fanculo, i panni stesi nel condominio). Ci vorrebbe qualcuno che a fronte di queste denunce ti piazza un multone così impari e la prossima volta ci pensi due volte
EliminaSì,la denuncia è assolutamente ridicola !
EliminaPerò mi sembra veramente ipocrita chi maschera dietro le "parolacce" un assoluta mancanza di spirito ed incapacità di ironizzare...l'esempio più lampante è dato dai comici degli ultimi decenni : quando manca la battuta giustamente sarcastica,si ricorre sempre al cazzofigavaffa...per smuovere la risatina.
Ed è indicativo che tutti quelli che tacciavano di volgarità un certo tipo di cinema comico (alla Carotenuto & Banfi,tanto per intenderci) oggi riciclano le stesse identiche barzellette,soltanto aggiungendovi qualche personaggio politico o qualche figura particolarmente antipatica.
Credo che con il tramonto di Berlusca,molti caratteristi abbiano perso lavoro e molti altri stiano emigrando altrove,per far fronte alla crisi del cabaret (oppure si riciclano in veste di politici,il che è più ipocrita ancora). URSUS
Ursus ha fatto Bingo secondo me.
RispondiEliminaCharlie
Dimenticavo, il post mi ha fatto tronare in mette la custodia del cellulare della principessa Mussolini....tanta classe.....
RispondiEliminaCharlie
Lei riesce sempre a darci grandi insegnamenti
EliminaTornare in mente....MALEDETTA TASTIERA!!!!
RispondiEliminaCharlie
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RispondiEliminamah, io penso che Irriverent abbia centrato appieno ,.l'insulto (non cattivo ma 'ironico') e la parolaccia sono sempre esistite anche nella grande letteratura (basti guardare gli Epigrammi di Marziale, Verlaine,i testi blues, Carlo Porta etc.),...però come dice giustamente Irreverent , sicuramente in questi anni c'è stato un assoluto impoverimento verso il basso della lingua,...ricordo vecchi personaggi locali che anche se 'imprecavano' in dialetto locale (e si compiacevano di ciò),..parlavano però un Italiano forbitissimo, volendo:),....mentre oggi leggi gente che scrive a per ha o vedi tipi che usano un italiano estremamente 'povero' e mutuato dalle 2-300 parole che si 'dicono' usualmente in tivvvì,....
RispondiEliminapoi ha pienamente ragione l'Ursus quando fa il raffronto tra il sarcasmo volutamente 'double bind' dei vari Montagnani , Sordi, Tognazzi , Vianello etc.,....e certi 'cazzo' detti per catturare la platea incolta da certi 'comici'(?????) più recenti
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