venerdì, aprile 04, 2014
Mauro Pagani
Le nuove generazioni sono abituate a vedere il Mauro Pagani direttore artistico del Festival di SanRemo, quelli un po’ più ageè lo identificano anche in coppia con De Andrè per il mitico “Creuza de mà”.
Più difficile ricordarlo con la PFM con cui ha realizzato i migliori album della band dal 1972 al 1975.
Ancora meno nello splendido, dimenticato omonimo esordio solista del 1978 in cui, nell’arco di otto brani, viaggia tra jazz, fusion, sperimentazione e sonorità mediterranee accompagnato dal meglio della musica italiana: in “Europa minor” e “L’albero di canto 1” ci sono gli Area al completo, mentre nell’affascinante “Albero di canto 2” divide il suo violino con una strabiliante prestazione del solo Demetrio Stratos.
Ne “La città aromatica” ritrova tutti gli amici della PFM, mentre è Teresa De Sio a timbrare a fuoco “Argiento”. Ma ci sono anche Walter Calloni e il chitarrista folk Luca Balco, Roberto Colombo, Mario Arcari (di lì a poco alla corte di Ivano Fossati).
Il disco è di una bellezza incredibile, in largo anticipo sulla cosiddetta world music mischia attraverso l’utilizzo di strumenti etnici (mandolino e bouzuki su tutti) , musica cameristica, popolare, mediterranea, asiatica, sarda, mediorientale.
Erano tempi in cui la MUSICA ITALIANA sperimentava, guardava avanti, soprattutto facendo riferimento alla propria cultura, storia, tradizione, creava, era esempio e faro per l’estero, anticipando tendenze e nuove correnti.
Erano tempi in cui c'erano musicisti prodigiosi, di una preparazione tecnica e culturale strabilianti.
Onore a Mauro Pagani, musicista ed eccelso creativo.
Onore assoluto!
RispondiEliminaSpesso mi sono lagnato dei dischi che da ragazzino ho venduto/scambiato per averne altri..
Questo e' uno di quelli accidenti.
Ricordo che dalle pagine di Ciao2001 spuntava la foto (il poster incluso) con pagani con addosso tutti i suoi strumenti.
Lo presi da Maschio a Torino e lo sentii parecchio.
Mi piaceva da matti L'Albero di Canto1 e il pezzo con la PFM..lo scambiai col mio allenatore di pallone con ArbeitMachtFrei e Crac! degli Area. Ottimo scambio,qualita e quantita (edizioni originali con poster/pistola degli Area..persa in seguito) ma forse avrei dovuto tenerlo..same old story to be continued.
Grande Mauro Pagani.Musicista completo di cui il nostro paese puo andare fiero (per citare DByrne about Creuza de Ma ed il suo lavoro) e ottima persona a quanto dice un mio amico che ha lavorato con lui..solo "un po" pignola...ma va?
C
E' un album sorprendente in quanto a spessore e qualità ma che purtroppo non è praticamente mai inserito in nessuna "classifica" dei migliori dischi italiani. E' un altro genere ovviamente ma cancella in un solo colpo le migliaia di dischi di "rock n roll/punk/new wave" etc usciti nel decenni successivo e incensati dalla critica nostrana come capolavori
RispondiEliminase ne e' saputo solo all'uscita poi e' sparito,anche dai cataloghi..credo per questioni "caratteriali" tra Pagani e la casa discografica Ascolto (nella fattispecie la Boss Caterina Caselli) e per la chiusura della stessa (notare le produzioni..tutte molto avant-garde per il mercato italiano..come potevano aspettarsi vendite colossali????)
RispondiEliminaC
http://it.wikipedia.org/wiki/Ascolto_(casa_discografica)
(Mich..incideva pure Fanigliulo!!)
Me lo ricordo Mauro Pagani passava ogni tanto dalla mia ex-birreria a bere qualcosa insieme a Roberto Aglieri, musicista pavese, al tempo in cui lo aiutava 94/95 circa, a Spazio per un lungo periodo era praticamente di casa.
RispondiEliminaCercherò l'ellepì
lo ascolterò https://www.youtube.com/watch?v=IvyU9vgqyLk
RispondiEliminaVero, era sempre a Spazio. Un tipo tranquillissimo. Abbiamo presentato insieme il libro di Spazio a un festival musicale a Mantova. Non se la tirava/tira per niente. Bella persona. Ci siamo rivisti qualche anno fa' per la riproposizione di Terra in Bocca dei Giganti, insieme ad Ares Tavolazzi, Mino Di Martino, Enrico Maria Papes, Vince Tempera. Comunque, un musicista molto aperto su collaborazioni, anche minori, vedi Roberto Aglieri da Pieve Porto Morone, Lorenzo Riccardi ed altri.
RispondiEliminaIl disco in questione non me lo ricordavo piu', boia di un mondo. Da recuperare.
Dai! la riproposizione di TERRA in BOCCA con i Giganti (superstiti..Sergio RIP e Checco?) meriterebbe un racconto dettagliato!!!
EliminaC
Ecco bravo, Lorenzo Riccardi ogni tanto veniva con loro
EliminaDa annotare la presenza,nell'album solista,di grandi musicisti quali gli Area (praticamente al completo),ma soprattutto del nucleo CARNASCIALIA,che mise in evidenza le radici folk e popolari di questi suoni.
RispondiEliminaSicuramente non sarebbe successo se Pagani avesse continuato sulla falsariga della PFM,la quale nel 78 si stava già annacquando (per ragioni più commerciali,ovviamente) così come altri gruppi italiani sopravvissuti al periodo precedente.
Lo stesso album dei CARNASCIALIA è un esempio fondamentale di questo recupero di antiche tradizioni POP...aggiungerei anche che in diverse regioni di Italia e nello stesso periodo,vi furono gruppi molto interessanti nel recupero della musica tradizionale (ma anche nell'innovazione della stessa,come in questo caso di Pagani e soci)...
Cristiano ricorderà senz'altro le nostre formazioni torinesi come IL CANTOVIVO e LA LIONETTA...
URSUS
Yess Ursus il Cantovivo ho conosciuto e praticato i vari musicisti fino ad oggi (il violinista e' erborista a 200 metri da me,Franco e Alberto invece purtroppo ci hanno lasciato,un mio collega suona attualmente con Umberto )...e oggi su To7 ho letto che si sono riformati i Prinsi Raimund.
RispondiEliminaC
Sì,è vero...anche la CIAPA RUSA credo che sia in attività tuttora.
RispondiEliminaMentre il gruppo folk di Rinaldo Doro (ex Sick Rose) mi pare che si chiami BALFOLK...
URSUS
giusto la Ciapa Rusa!
RispondiEliminaDa non confondere con i "Ciapaquaie" (acchiappa quaglie in piemuntese) nomignolo popolare per indicare i Carabinieri (questa piacera a Mich il nostro linguista! aha!..
altro soprannome per gli stessi era "ciapaciuc"..acchiappa ubriachi..ahah!)
C
eh vabeh , andremo in galera per aver difeso unlaìn la parola skragna (dal longobard skranna),...nella repubblica delle banane questo ed altro:)
RispondiEliminawhat about i Pagans di Cleveland?? :),...e Massimo Paganin?
RispondiEliminaPère Ubu
Grazie Tony! Ho acquistato l'album omonimo d'esordio di Mauro Pagani che non conoscevo. Bellissimo. Per me che ho una pessima conoscenza musicale i tuoi consigli sono sempre preziosissimi. Grazie.
RispondiEliminaGrazie, mi fa molto piacere quando riesco a far conoscere qualcosa di nuovo ai lettori del blog…è la mia "missione" :)
Elimina