Prosegue la rubrica ASPETTANDO IL MONDIALE che ogni settimana proporrà un racconto o una storia relativa all'appuntamento quadriennale che si svolgerà quest'anno in Brasile.
ALBERTO GALLETTI ci porta in mezo a qualche interessante CURIOSITA'.
Qui le altre puntate:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Aspettando%20il%20Mondiale
Nel 1930 tutte le partite del mondiale si giocarono nella stessa città, Montevideo, in origine erano tutte programmate nel nuovo Estadio del Centenario ma i ritardi nell’ultimazione dei lavori fecero si che le prime otto partite fossero dirottate all’Estadio Pocitos, l’impianto del Penarol (2) e al Parque Central (6), l’impianto del Nacional CF. Il primo gol della storia dei mondiali fu segnato al Estadio Pocitos dal francese Laurent al 19’ dell’incontro inaugurale Francia 4-1 Messico gli spettatori per la prima partita di sempre ad un mondiale furono 4444, un numero direi insolito.
Non esistevano qualificazioni, fu un torneo ad inviti, le rinunce a partecipare furono moltissime, specialmente europee dovute ai problemi legati alla distanza.
La Romania partecipò in virtù dell’intervento diretto del sovrano, Re Carol II che selezionò personalmente la squadra e trattò direttamente con loro i compensi e con i loro datori di lavoro condizioni e garanzie sul posto di lavoro da salvaguardare al rientro dalla spedizione sudamericana.
Il Mondiale di calcio del 1930 è stato anche caratterizzato da episodi divertenti, dovuti soprattutto all’inevitabile inesperienza della nazione organizzatrice.
Ad esempio, nella partita di qualificazione tra Argentina e Francia fu fischiato il termine dell’incontro all’84′ minuto.
Ci furono proteste e un’invasione di campo che costrinse l’arbitro a far giocare i sei minuti restanti. In Argentina – Messico invece, il dischetto del calcio di rigore fu piazzato a oltre 14 metri dalla porta, invece che i regolamentari 11 metri: dei tre rigori calciati durante la gara, solo uno fu trasformato in gol.
Gli arbitri dirigevano le gare in giacca e cravatta, con i calzoni alla zuava.
L’argentino Luis (Luisito) Monti perse la finale con l’Argentina, ma la vinse quattro anni dopo schierato nelle file dell’Italia.
Nel 1938 Antibes fu sede di partite mondiale, lo stadio Fort Carrè è ancora in uso, non sorprenda più di tanto il fatto, la località era assai in voga prima dell’ultima guerra e la squadra era in Serie A.
A questa edizione partecipò la squadra delle Indie Orientali Olandesi, oggi Indonesia, in virtù della rinuncia degli USA all’ultimo momento, i costi della spedizione vennero coperti dalla Compagnia delle Indie Olandesi che sborsò la ragguardevole cifra per i tempi di 350000 franchi francesi.
Ottorino Barassi presidente della FIGC custodì la Coppa Rimet nel 1943 in una scatola di scarpe infilata sotto il letto, evitando così di farsela requisire dalle truppe tedesche inviate appositamente alla sua abitazione di Piazza Adriana a Roma per confiscarla e fonderne il contenuto.
La coppa fu invece rubata a Londra nel 1966 durante una mostra alla vigilia dei mondiali e dopo l’arresto del maldestro ladro ritrovata casualmente dal cagnolino Pickles avvolta in un giornale sotto una siepe di un giardino in un sobborgo meridionale di Londra.
La Rimet subì un secondo furto in Brasile nel 1983 e fusa dai malviventi in lingotti d’oro.
I record di spettatori a partite del mondiale son tutti stati stabiliti nell’edizione del 1950 in Brasile, tutti al Maracanà:
Brasile 1-2 Uruguay Spett: 199.854
Brasile 6-1 Spagna Spett: 153.000
Brasile 4-2 Yugoslavia Spett: 142.000
Brasile 7-1 Svezia Spett: 139.000
I giocatori dell’India, invitata a partecipare al torneo del 1950 non si presentarono a causa del loro rifiuto categorico di infilarsi le scarpe che portò alla loro conseguente squalifica (erano stati sorteggiati nel gruppo dell’Italia).
Anche se testimonianze successive riportano che la decisione fu soprattutto economica (il trasferimento era troppo oneroso) e derivante dallo scarso peso che giocatori e federazione indiana davano alla manifestazione, preferendo concentrarsi sulle Olimpiadi.
“We had no idea about the World Cup then,” says Manna(giocatore indiano dell'epoca) “had we been better informed, we would have taken the initiative ourselves. For us, the Olympics was everything. There was nothing bigger.”
In effetti due anni prima erano stati battuti solo 2-1 dalla Francia alle Olimpiadi. Due anni dopo persero 10-1 dalla Yugoslavia…
Nella foto la nazionale indiana a piedi nudi.
Il 14 luglio 1950, tutti i 22 membri della comitiva messicana vengono squalificati da parte della
federazione del Messico in seguito a segnalazioni di cattiva condotta e di intemperanze compiute dai
giocatori in Brasile, la punizione vuole colpire la brutta figura rimediata dai giocatori messicani sul "terreno morale".
La semifinale del 1962 Cecoslovacchia-Yugoslavia giocata allo stadio registrò appena 5890 paganti, il dato più basso per una partita del genere. Romania-Perù giocata allo stadio Pocitos il 14 luglio 1930 è la partita che ha fatto registrare l’affluenza più bassa per una partita mondiale: appena 300 spettatori.
La più alta affluenza media a partite mondiali fu registrata nel ’94 nell’edizione giocata negli USA(!) con 68891 spettatori a partita, che superò il precedente record di 50273 stabilito nell’edizione inglese del 1966.
L’arbitro inglese Aston, protagonista negativo della gara Cile-Italia, memore del pandemonio di quella partita e di quello legato all’espulsione di Rattin in Argentina-Inghilterra del ’66, ideò l’introduzione dei cartellini Gialli e Rossi mentre era fermo al semaforo rosso in una strada di Londra.
La novità fu introdotta a partire dal mondiale successivo, quello del 1970, il primo giocatore al quale venne comminato un cartellino giallo fu il georgiano Asatiani in URSS-Messico, bisognerà aspettare il mondiale del 74 per il primo cartellino rosso ad un mondiale, se lo beccò il cileno Caszley per fallo di reazione su Berti Vogts che lo aveva appena falciato, in Germania Ovest-Cile.
Come sempre grandi storie
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminasempre ottime le rievocazioni 'historische' del Sir,...quindi,inconsapevolmente, i footballers Indiani hanno anticipato di 10 anni i trionfi del Leggendario Abebe BIKILA,...
RispondiEliminahaha grandissimo Caszely,me l'ero dimenticato...ci aveva il baffo alla Chalana l,..ricordo Galindo,...
http://2.bp.blogspot.com/-rEr4FusKXdc/TaXwFn5kpPI/AAAAAAAAHvg/Ba3zxT-xgO8/s1600/chalana.jpg
RispondiEliminalol, grandissimo
OT: Tony, le date in Sicilia sono saltate?
RispondiEliminaNino
Si saltate, hanno problemi al Teatro Coppola di Catania. Autunno.
RispondiEliminaMa dai sta storia dei cartellini creati da Aston (quando si dice il nome) non la sapevo mica.....fantastico.
RispondiEliminaCharlie