mercoledì, gennaio 08, 2014

Affinità e divergenze tra "Quadrophenia" e "Saturday night fever"



A lungo, soprattutto in tempo reale, fine anni 70, quando “Saturday night fever” esplose e lanciò la disco music come fenomeno globale, facendolo uscire dal circuito più circoscritto dei club black e gay, il film in cui furoreggiava la figura tamarra di John Travolta / Tony Manero fu visto come la rappresentazione più becera dell’escapismo, dell’edonismo, del rifiuto dell’impegno.
Al contrario “Quadrophenia”, uscito un paio di anni dopo, fu accolto con ben altro spirito, rappresentazione di un travaglio esistenziale adolescenziale di ben altro spessore.

In realtà due film apparentemente antitetici hanno in comune parecchie particolarità.

I protagonisti Jimmy e Tony Manero sono entrambi di estrazione proletaria, quartieri periferici, lavori precari, famiglie spente e fallite, vivono in strada e con le regole della strada, si scontrano entrambi, anche fisicamente, con gang rivali, cercano nel sesso facile e nelle droghe emozioni ed effetti urgenti ed immediati.
Trovano nel ballo, nella cura estetica, nei valori del gruppo di amici un riscatto da una condizione sociale pessima e dalle scarse prospettive.
Entrambi lo fanno ballando musica nera, l’una, la disco music, evoluzione dell’altra, il rhythm and blues.
Per entrambi il mondo “magico” costruito nel proprio immaginario, nel proprio senso di appartenenza svanirà più o meno tragicamente e improvvisamente e sarà la realtà (cruda e implacabile) a riportarli a terra.

Le affinità non sono casuali.

Il giornalista inglese Nick Cohn scrisse nel 1976 per il New York Magazine l’articolo "Tribal Rites of the New Saturday Night" che fu l’ispirazione e la base per la sceneggiatura di “Saturday night fever”.
L’articolo era presentato come un reportage sulla nuova scena disco music di New York.
Vent’anni dopo Cohn dichiarò che si era inventato tutto, essendo arrivato a New York da pochissimo e non avendo alcuna conoscenza della città o della scena locale, si ispirò per il suo articolo su Vincent (poi cambiato nel film in Tony) ad un MOD di Shepherd’s Bush che conosceva molto bene e che lui stesso definì un “King of Goldhawk Road”.
Trasposto l’amico in un contesto new yorkese e disco l’articolo divenne pienamente credibile.

50 commenti:

  1. Ciao Tony, questo post mi conferma quello che ho sempre pensato. Anche io ,all'epoca della Febbre del Sabato sera ,ho snobbato il film.Visto molti anni dopo ho trovato molte convergenze con Quadrophenia,e, a mio parere, è anche un film godibile (rivisto l'altro giorno in tv)

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    1. L'ho visto per la PRIMA VOLTA proprio l'altro giorno.
      E man mano che andava avanti mi dicevo: ma questo è Quadrophenia !!
      Poi cercando meglio ho capito il perchè !

      PS: arrivato CD Modern Model, in questi giorni ascolto

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  2. Parlo col "senno di poi" in quanto avrò avuto 10 anni all'uscita di Saturday Night Fever. Visto in epoca posteriore non puó certo essere tacciato di rappresentare "escapismo, edonismo e disimpegno" già che sono "temi" che, invece, nei successivi Eighties avrebbero ben più solidamente tenuto banco. Sicuramente un film non "impegnato" (non credo però nemmeno avesse l'ardire di esserlo) lo ritengo piuttosto onesto. Non sarà bandiera di nulla e di nessuno (al contrario del più quotato Quadrophenia), semplicemente, come tutto, nell'abito artistico, la cosa si risolve in una questione di diversità di gusti e di punti di vista. Nulla di piú.

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  3. Bè ai tempi , 1977, era un concentrato di rifiuto di impegno politico sociale, in giorni in cui, al contrario, l'impegno (in Italia in particolare) faceva il paio con volontà di cambiamento rivoluzionario etc etc
    E vedere un proletario italo/americano dedicare la propria vita al ballo e ai vestiti era l'esaltazione del disimpegno.

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    1. Diciamo piuttosto che la figura stessa del ragazzo italo americano rimandava immediatamente all'idea di disimpegno (in certe persone)
      anche se non avesse trovato la sua dimensione, la sua affermazione nel ballo.
      Sai cosa credo Tony? Che fosse molto semplice (addirittura qualunquista) giudicare il personaggio Tony Manero. Beh qui si vivevano gli anni di piombo ma in anni più recenti, dove abbiamo potuto ben toccare con mano le realtà delle immigrazioni forse si puó capire come un immigrato di seconda generazione, in un paese straniero, sia sempre considerato immigrato e debba sgomitare il doppio per affermarsi. Certo Manero non puó essere paragonato al laureato senegalese che da noi scarica cassette al mercato ma rappresentava bene la nostra comunità (a bassa scolarizzazione) negli States

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  4. L'ennesima dimostrazione di come l'ideologismo offusca (nel migliore dei casi) qualsiasi cosa.
    Similitudini già notate più di vent'anni fa, riscontrabili in scene (quasi) di primo piano in realtà metropolitane.
    The Goldhawk Road Men's Club fu la culla dei mods londinesi. Il movimento si propagò da li e fu un movimento del Wst London per il West London (in origine). Gli Who furono la resident band del club per parecchio tempo, essendo Daltrey e Townshend provenienti da dietro l'angolo.

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  5. Ho sempre giudicato il film "una merda" partendo dai brani (e dall'aspetto) dei Bee Gees. In realtà il buon Tony Manero aveva gusti niente male (Tavares e altro disco soul tutt'altro che disprezzabile) e la tipica arroganza giovanile mod (o teddy o punk).
    Il film di per sè non è un capolavoro ma è molto interessante e ben fatto e il gusto amaro del finale lo rende meno banale di quanto si potrebbe pensare.

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    1. «Ho visto il film per la prima volta l`altro giorno», « Ho sempre considerato questo film una merda»...
      Ahia, sei cascato anche tu in quel trappolone che credo volesse intendere Sir Albert quando parla di "ideologismo che offusca".... lungi dal far la morale ma troppo spesso si emettono giudizi senza nemmeno provare a vedere o ad ascoltare ;-)

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  6. in effetti l'articolo e alcuni commenti 'beccano giusto',....riguardo a Tony Manero ,c'è anche un film Cileno di 3-4 anni fa,....bello,...mi piace sempre scoprire le cinematografie di'paesi altri' rispetto a Hollywood o Cinecittà o Paris

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  7. Il film è una merda in quanto la vita mediamente è una merda, in questo diciamo che è proprio uguale a Quadrophenia, non c'è nessun bisogno che venga un film a ricordamelo.

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  8. Sulla rappresentazione cinematografica che Satday e Quadro danno della "vita è una merda" dire iche ce l'hanno fatta benissimo.
    Da groppo in gola entrambi.
    Ai tempi per me era una merda perchè ascoltavo gli Area e i Clash e un impomatato che ballava i pezzi dei Bee Gees era da fucilare.
    In questi giorni ho anche letto un bellissimo libro (di cui parlerò domenica) sulla disco music e ho scoperto un sacco d ibelle cose.

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    1. Da amante sfrenata della Disco, sono felice tu abbia visto la luce :-)
      e adesso son curiosa di saper del libro !!!

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  9. C'è tutta una proto disco, ancora profondamente black, neanche figlia, ancora sorella del Philly Soul davvero apprezzabile.
    Poi degenera, soprattutto a causa di noi italiani che prima con gli esperimenti colti di Moroder poi con i vari Cecchett oetc, inventiamo la Italo Disco e allora addio....

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    1. Crisco Disco ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha................

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    2. Lui...eheheh...ho avuto un bel daffare a NON spiegare a mio figlio cos'è il fist fucking

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  10. bel post! e grandi commenti...che mi esamino con calma uno per uno

    al di la di chi e' il protagonista Travolta balla meglio di Stingo
    ahaha1

    C

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  11. come d'altronde io ballo meglio di Indigo Moog

    sempre C

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    1. Ma mooolto meglio!
      L'mmagine infatti mi vede ritratto nel pieno di una serata danzante.............

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    2. ad inchiappettare qualche interista?

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    3. Buuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!

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  12. Post e commenti da antologia casula!

    W

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  13. cosa NON E' il fist fucking?
    chiedere a Tony

    cos'E' il fist fucking?
    chiedere a Allelimo

    (servita su un vassoio d'argento)

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  14. Sai che non l'ho mai visto Saturday Night Fever? Quando è uscito ero alle prese con l'inizio delle scuole elementari, in seguito lo sviluppo dei gusti musicali a fatto si che il film non mi interessasse, non perchè ideologicamente poco affine (anche perchè da teen sapevo una sega...) ma perchè non mi diceva nulla di che se non che John Travolta era pettinato malissimo :-)
    Se mi capiterà a tiro lo guarderò (a proposito in tv dove l'anno passato) perchè il post mi ha incuriosito.
    Il Gallo sprofondato nel divano mentre "riflette" sul senso della vita è un must della fotografia!!!

    Charlie

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  15. Ha fatto con l'h SOMARO
    Ps: è colpa della tastiera ma prima di scrivere bisogna rileggere...

    Charlie

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  16. Penso sia passato su RaiMovie per l'Epifania. Probabile che giri ancora in questi giorni.

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  17. Il problema di SNF è che è stato tramandato come un "musical" quando in realtà la "musica" è solo un pretesto ed un contorno. Il film è MOLTO impegnato (chi è che diceva che non lo è? Ma lo ha visto?) e sicuramente ben girato e interpretato (dite quello che volete ma Travolta recita meglio di come balla)... Un film "minore" che passerà alla storia. Un piccolo capolavoro di cinema che chi scambia ancora per "manifesto della disco" prende una sonora cantonata. Si tratta, semmai, di una feroce critica di una società che aveva nelle discoteche l'unica via di (squallido) sfogo... Ben rappresentata da una messa in scena ineccepibile.

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  18. Tra l'altro le scene di ballo vero e proprio sono molto limitate.
    Lo si vede un paio di volte brevemente in pista e poi nella gara oltre a qualche veloce sequenza delle preparazioni.

    Infatti sottolineavo come, IO PER PRIMO; fosse criticato a priori soprattutto da chi NON lo aveva visto.

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  19. Era un film V.M. 14 anni per niente un musical, anche abbastanza crudo se vogliamo.
    W gli ideologizzati che criticano tutto a priori sentendosi dei padreterni e non differendo in realtà per nulla dai conformisti della società che si propongono di abbattere, sostiutuire etc etc, perché la nostra ideologia è meglio della vostra etc etc etc
    up yours pricks

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    1. Quando hai 16/17 anni è molto più facile essere intransigente su certe cose soprattutt oquanda dalla tua hai i Clash e dall'altra parte ci sono i Bee Gees

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  20. Hey, Ursus che gruppo erano i 'Raccomandata con Ricevuta di Ritorno' ?

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    1. Un gruppo prog romano dei primi 70's. Ho ascoltato qualcosa, molto pesi.

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    2. Era giusto per il nome delirante.....

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  21. E Travolta balla da Dio! SNF l'ho rivisto anche io domenica scorsa e mi son cuccato pure a seguire il sequel "Staying Alive" firmato Sylvester Stallone! con Tony (Manero) che sfonda a Broadway come ballerino! Film ovviamente non paragonabile al primo, ma assolutamente casula per il gusto discutibile e le circostanze riprovevoli! Visione sconsigliatissima, quindi imperdibile!

    W

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    1. Già che ci siamo...a parte che sittoscrivo il pensiero di Joyello su SNF ma Travolta, appunto in questo film non sapeva ancora ballare. Fu per il sequel Staying alive che si allenó come una furia imparando parecchio, dimagrendo e tonificando il fisico.
      Ovvio che (come quasi tutti i sequel nati da successi forse inaspettati) Stayin' Alive non regge il confronto.

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  22. Lunga vita a Tony Face (Manero) alias Cremonini

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  23. You can call me Al
    (in onore del ns primoministro Casula Gallo!)

    C

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  24. 'Yes my name is John, but you can call me Al' parafrasando il vecchio Lennon.

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  25. Ammazza la vecchia... col fist

    W

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  26. well, anch'io da vecchio 'snob' amante dei TAIL GATORS e degli ANTI-PASTI o dei METEORS(non mi riferisco alla beat band bolognese that,.when 14, non conoscevo) ,..CONFESSO che come il Charlie non ho mai visto interamente quel film,....but ho la colonna sonora ivynil e ho visto Stayin' Alive,...ma concordo comunque totalmente con l'impustasch'jùn dell'articulo,...in effetti la DISCO è un genere assolutamente da rivalutare,....un mio amico che traslocava 8-10 annii fa mi regalò un lp dell'Amanda e CAZZ....era un grand disque:)

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  27. Ah, e se non l'avete visto, cercate e guardate "Tony Manero", film cileno di Pablo Larrain. Autentico capolavoro dove il personaggio di Travolta in SNF e Staying Alive viene evocato in un contorno di bassifondi VERI. imperdibile

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  28. sì sì esatto, quello,Pablo Larrain ,ottimo film

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