martedì, dicembre 10, 2013

Italian British Invasion



Un fenomeno relativamente diffuso nei 60’s italiani ma che portò al successo e alla notorietà alcuni nomi destinati a diventare storici, fu l’arrivo nel Belpaese di alcuni gruppi inglesi, destinati (probabilmente) all’oblìo nella terra natìa, assurti a ruolo di pop stars da noi.

I più famosi sono sicuramente i ROKES di Shel Shapiro che esordì in Inghilterra con Rob Storm and the Whisper (che accompagnò anche Gene Vincent in tour) e poi con i Cabin Boys.
Notati da Teddy Reno iniziarono l’attività in Italia come backing band di Rita pavone per poi iniziare una carriera propria con il nuovo nome con il quale, dal 1964 al 1970 piazzarono una serie di grandi successi in testa alle classifiche, da “Ma che colpa abbiamo noi” a “Piangi con me”

Non meno famoso è stato ROCKY ROBERTS arrivato con i suoi AIRDALES (con Wess al basso) e che arrivò ad un duraturo successo con classici come “Stasera mi butto” e “Sono tremendo” a base di un grande rhythm and blues.

I PRIMITIVES, dopo una serie di 45 giri senza molta fortuna in Inghilterra (in un paio dei quali pare suonò addirittura Jimmy Page) colsero il successo in Italia con “Yeeeee”.
Il cantante MAL proseguì poi una carriera a base di impalpabile musica leggera, i lbatterista Pick Withers finì nei DIRE STRAITS !

I RENEGADES ebbero un discreto successo in patria con il brano “Cadillac” prima di spostarsi in Finlandia e approdare in Italia per una carriera dignitosa prima che Kim Brown fondasse i KIM AND THE CADILLACS a base di rock n roll revival.

I MOTOWNS di Liverpool (famosi soprattutto per i lughissimi capelli del leader Lally Scott) non ebbero grandi successi ma vivacchiarono per anni con singoli minori d una buona attività live.

I SORROWS suonavano un beat piuttosto aspro ed ebbero scarso successo.
Don Fardon cantante, troverà un discreto successo da solista (incidendo anche un brano per George Best, “Belfast boy”) mentre ritroviamo Chuck Fryers nella Treves Blues Band.

I DAVE ANTHONY’S MOOD si trasferirono in Italia da Bournemouth nel 1967, incisero tre 45 giri e lasciarono Chris Dennis, futuro membro dei Nomadi.

MIKE LIDELL era la voce degli ECCENTRIX.
Da noi, accompagnato dagli Atomi, ci provò con versioni in italiano d i”We can work it out” dei Beatles e “Sound of sience” di Simon & Garfunkel, ma senza grandi riscontri.

Da Liverpool i CASUALS, spinti da Gino Paoli.
Qualche 45 giri ma niente di particolarmente noto.

I BLACK STARS erano invece tedeschi.
Pochi 45 giri e poco success oprima di rientrare in Germania e lasciarci Trutz Grotz che raggiungerà Kim Brown nei Kim and the Cadillacs.

I BIGS, cambiarono nome da Exotics e incisero qualche singolo allo stesso modo dei BAD BOYS ma senza ottenere particolari onori.

30 commenti:

  1. io ho un 45 (lato a e b) dei Renegades su un cd ed erano ottimi eh?di Birmigham?? ,but ora arriva l'indeleduale 'vigliaccanonimo'di turno a 'sostenere' che perchè ho detto questo sono un tifoso dell'Aston Villa:) ...vabeh ,...torno ai miei studi ,....da 2 giorni non leggo certi commenti 'anonnnimi' e mi è tornata fiducia nell'intelligenza umana:).
    .

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    1. Intelligienza che però non dimostri Micheloide
      Scarpantibus

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    2. che simpatibus adesso Michele sai come s'incazza

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    3. ma no Michele, non puoi avere fiducia nell'intelligenza umana: a parte te, siamo tutti bestie.
      dammi retta, che poi ci rimani male e io soffro a saperti tormentato.

      The Real WC

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    4. o ma si scherza: l'unico che si prende sul serio è Michele :-)
      se comunque non è più apprezzato lo scherzo, cosa rimane? solo calcio e figa?

      The Real WC

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    5. Michelin era più pungente,Bibendum e' piu' pacioso

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  2. Che manica di sfigati (a parte Rocky Roberts, ho quattro brani dei suoi Airedales, buoni), e lasciamo stare il (loro) pubblico.
    Grande Mich, se sei del Villa intervengo io e ti abbraccio.
    UTV

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  3. Sfigati ?Io non credo, quella era l'epoca d'altronde...Chuck Fryers anni fa abitava a Venezia, molto simpatico, suonava in gruppi locali di blues senza tirarsela.Ho sentito parlare anche di un certo Thane Russell e i Sopworth Camel, altro gruppo inglese che suonava quasi praticamente solo in Italia.

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  4. Indigo..sfigati? Boh!
    Per via del "relativo" successo o che altro..
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    Io tutte queste band le ho masticate grazie a Ursus,Piper Club a RTP come ormai anche i sassi sanno.
    Un pezzo mi piaceva un casino: La Mia Inghilterra di MLidell&gli Atomi (ma anche tanti altri)

    Galletti ascoltala e sogna l'isola..il Villa che busca,il Mondino e quel che vuoi..
    stasea vieni ad Istanbul? ahahaha!

    (il Boss ci perdona x il 28 dicembre..ci aggiorniamo x orari e programmi..beliiiiiinnnnnnnnnnnnn !!!!)


    C

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  5. Mich ricorda ai ns lettori di quando parlavamo su popartx dei Renegades e del compianto Kim Brown e ci ha risposto la...nipote? figlia? moglie...acc non ricordo ma e' stato molto bello.
    Mich hai da copiare/incollare il comment? tanx

    C

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  6. quarta foto dall'alto? sei componenti..who are them?

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    1. Dave Anthony's Mood , i secondi sono i Motowns

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Yes col lungocrinito Lally Stott (con la T) vittima nel 77 di incedente in moto rip
      Il bassista invece godeva della fama di essere un sosia di McCartney (ma non fu reclutato dopo la morte di Paul perchè gia ricco e famoso qui in Italia,come sostiene sir Gallets in un suo testo sul Beat italiano)

      C

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  7. e c'erano anche gli Scorpions di Manchester che andarono a diventare famosi in Olanda.

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  8. anche i temponauts famosi a Liverpool (e torino)

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  9. i Temponauts sono un gruppo di sibariti. Niente gavetta. Solso lusso e lussuria.
    Specie il batterista che adesso c'ha pure lo zio in Vaticano

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  10. hmm cercherò di trovarlo Cris ma sarà difficile,...però grandi Renegades e Kim,...Sir , dell'Aston Villa ho la maglia circa 1994 , bellissima veramente,....i Sopwith Camel aveva il disco un mio amico , mica male,....poi anche dei Black stars ho un45 (sempre su una cd compilation),..non sapevo fossero tedeschi

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    1. I Sopworth Camel. poi solo Camel (da non confondere con la band inglese prog '70), erano un "supergruppo" inglese nato in Italia nel 1969, formato da componenti provenienti da altre Band inglesi. (cit.)

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  11. ah,mi scuso Beppe.avevo lettA in fretta,.io intendevo/pensavo a i Sopwith Camel ,...Sopworth mai sentiti,....'supergruppo'?? wow:)

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  12. haha il vecchio cazzaro torinese c'aveva ragione,rintracciato...copio/incollo sotto dai comments di un vecchio PuppArtx,....
    well,gracias a Wendy,.ragazza muy intelligente ,giudicando dall'intervento:),..respect a Wendy:)

    Anonymous said...
    Allora ragazzi, premetto che mi fa molto piacere sapere che a distanza di tanti anni si parli ancora di THE RENEGADES and THE KIM AND THE CADILLACS ..
    Ci tengo pero' a precisare un paio di cose.
    Kim e' il biondo si, ma non e' il VIKINGO, Kim e' Kim e basta (Kim Brown). Era il cantante, non che sex symbol dei RENEGADES. I renegades erano composti da Kim Brown, Graham Johnson (batterista) e Ian Mallet(bassista)Denys Gibson (chitarrista) qust'ultimo e' stato poi rimpiazzato da Mick Webley.
    Poi il gruppo si e' sciolto ed alcuni componenti hanno deciso di formarne un altro con il nome THE KIM AND THE CADILLACS! Nel gruppo capitanato da Graham Johnson come manager sono rimasti Kim e Mick ai quali si sono aggiunti nuovi componenti,e tra questi anche Trutz soprannominato the Viking, ed e' lui il tedesco!! Kim, cosi' come tutti i componenti dei RENEGADES,e' inglese (piccola cittadina in provincia di Bimigham).
    Il pezzo di gran successo e' Cadillac e Jerry and the Pimpinks risale ai Kim and the cadillacs (oltre tutto quel mostriciattolo che si sente piangere all'inizio dela canzone e' mio fratello~!)

    Se vi interessa poi vi passo ulteriori info!
    Ciao

    Wendy

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  13. grazie Beppe,..non conoscevo I Sopwerth Camel ma mi piace conoscere bands o films che non conosco et approfondire,..so grazie:)

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  14. Nei SOPWORTH CAMEL suonava Dave Sumner subito dopo l'uscita dai Primitives,con mio fratello si sono incrociati diverse volte (ai tempi d'oro) e ricordo che il loro splendido album "Underage" lo ascoltai proprio all'uscita (inizio 1970 per la RCA italiana),nell'album il nome è abbreviato in CAMEL,mentre la dicitura intera compare solo nel singolo precedente "Sei la mia donna".
    Erano anche loro tra i mattatori del Piper di Roma e nell'incisione dimostrano grinta e tecnica invidiabile,reinterpretando alcuni classici ("Mistery tour","Pinball Wizard" ecc...) in chiave personalissima,a metà strada tra psycho e hard-rock.
    Di MIKE LIDDELL sono più apprezzabili i brani originali,piuttosto che le cover già citate da Tony...in special modo la acidissima "La fine del mondo".
    L'elenco potrebbe poi continuare con altri nomi in arrivo dall'Asia (tipo i BUSHMEN,con una manciata di singoli molto interessanti) o con gli italo-svizzeri SAUTERELLES e NIGHTBIRDS...
    tutt'altro che "sfigati",direi...visto che molti di questi hanno cavalcato l'unica ondata POP di massa prodotta nel nostro paese.........credo che noi sfigatoni dei tempi attuali ci leccheremmo le dita se solo potessimo raggiungere un tale livello di pubblico e di riscontro (non solo in termini economici)

    URSUS

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    1. I BUSHMEN li avevo dimenticati.
      Erano Kenyoti ! E alle tastiere c'era uno di Piacenza (che ho recentemente incontrato)

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  15. yeh yeh avevano 'base' in prov. di Reggio Emilia i Bushmen,...well, tutte ottime bands in confronto a certe 'proposte' attuali in heavy rotation,...vabeh:)

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  16. Mi correggo,perchè solo il cantante-chitarrista dei Bushmen era indiano,gli altri provenivano da Kenya e Tanzania,infatti. URSUS

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  17. Nell'ambito della black music citerei anche i FOUR KENTS,ricopio testualmente dal sito BEATSESSANTA

    I Four Kents erano un gruppo vocale nato in Italia nel 1966 formato da militari americani di stanza alla base nato di Vicenza nella cui line up si avvicendarono : George Chandler - Jimmy Chambers - Rudy Rollins - Charles Cannon - Stanley Evans - Charles Hilton Brown . Si unirono al gruppo Submarines formato da Carl Viola (sax) - Walter Dawkins (sax) - Bill Maher (chitarra) - Griggson Pickens (basso) poi sostituito da Dino Kappa - Rino Dimopoli (tastiere) e Mauro Paoluzzi (batteria) che li accompagnava nelle esibizioni dal vivo. Negli anni 66/67 entra alle tastiere Umberto Tognon.
    Suonavano rhythm' n' blues e ballavano molto bene : questa miscela li fece diventare subito uno dei complessi preferiti dal pubblico del Piper di Roma e di Viareggio. URSUS

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