martedì, novembre 12, 2013

Intervista a Lorenzo Moretti dei GIUDA



Dopo FEDERICO FIUMANI dei DIAFRAMMA, al giornalista FEDERICO GUGLIELMI, ad OSKAR GIAMMARINARO, cantante e anima degli STATUTO, al presidente dell'Associazione Audiocoop GIORDANO SANGIORGI, a JOE STRUMMER, a MARINO SEVERINI dei GANG, a UMBERTO PALAZZO dei SANTO NIENTE, LUCA RE dei SICK ROSE, LUCA GIOVANARDI e NICOLA CALEFFI dei JULIE'S HAIRCUT, GIANCARLO ONORATO e LILITH, ho il privilegio di rivolgere alcune domande a Lorenzo Moretti, chitarrista e compositore dei GIUDA, una delle migliori band italiane attualmente in circolazione.
Il nuovo album "Let's do it again" (di cui parleremo a fine mese e che sarà nella top 10 di fine anno) è un concentrato di energia, rock n roll, glam, divertimento, potenza e che sta sfondando anche all'estero !!

Grazie ad Annachiara Pipino di DNA Concerti.

Le altre interviste le trovate qui: http://tonyface.blogspot.it/search/label/Le%20interviste

Incominciamo dalle cose più serie.
Consentito ogni tipo di scongiuro ma sembra che quest’anno possa essere una buona stagione per la Roma.
Quanto è importante il calcio e quanto influenza la vostra musica ?


Fa parte del nostro quotidiano ed è stato quindi molto naturale scrivere di calcio.
Riguardo alla stagione della Roma, dopo le delusioni degli ultimi anni, preferisco godermi il momento positivo senza commentare oltre.

Il vostro sound assorbe lo street punk, il proto punk/pub rock di Eddie and the Hot Rods, il glam dei mid 70’s inglesi (Slade, Sweet, Hammersmith Gorillas del dimenticatissimo Jesse Hector, rock n roll nelle sue più varie accezioni.
Musica classica, direi.
Pensi anche tu che il vostro successo passi da qua?
Da un approccio istintivo, genuino, sincero, senza per forza voler essere originali a tutti i costi ?


Quelle che hai citato sono le alcune tra le nostre influenze principali, siamo cresciuti ascoltando punk rock e con gli anni i nostri ascolti sono cambiati.
L'influenza dei gruppi da hitparade inglese 1973/1974 è facilmente riscontrabile cosi come l'influenza dell'Aussie rock pre-AC/DC.
Oggi è difficile essere innovativi se si suona rock'n'roll, ma nella nostra musica c'è anche del nostro, non siamo il clone di nessuno dei gruppi sopracitati.

E’ abbastanza inusuale che all’estero una band italiana abbia tutto questo riscontro.
Secondo voi perchè facciamo così fatica ad uscire dai confini (con rare eccezioni) ?


Non credo che l' Indie Rock italiano sia quello di cui in Inghilterra on negli Stati Uniti ci sia bisogno...
Quello che noi proponiamo non è nulla di rivoluzionario ma comparato con quello che viene proposto dal 90% dei gruppi in circolazione, il nostro sound risulta abbastanza inedito.

Avete esordito con il punk rock con i Taxi.
Quanto il punk, come attitudine e approccio alla vita, influenza la vostra quotidianità, le vostre scelte ?


Siamo cresciuti in periferia, eravamo distanti e assolutamente non introdotti in qualsiasi circuito musicale romano.
La musica, il punk rock, per noi era una "via di fuga" voleva dire essere diversi e lontani dall'appiattimento culturale che ci circondava.

E’ possibile vivere suonando un certo tipo di musica in Italia se non fai il solito percorso turnista/cover band o se non azzecchi il jolly ?

Credo che oggi sia difficile vivere di musica ovunque, non solo in Italia.
Generalmente si vendono pochi dischi e non sono molte le etichette disposte ad investire su nuove band.

“Let’s do it again” prosegue alla perfezione il discorso di “Racey roller”.
Pensate o prevedete di spostarvi verso altre direzioni in futuro o di mantenere inalterato il marchio di fabbrica ?


In "Let's Do It Again" è maggiore il feeling del gruppo e rispetto a Racey Roller il sound risulta meno "costruito", questo perchè avevamo le idee molto chiare rispetto al passato.
Sono convinto che con il prossimo disco faremo un ulteriore passo in avanti.

Una lista di dischi da isola deserta.

E' dura scegliere, anche perchè mentre rispondo alle tue domande sono attorniato da centinaia e centinaia di LP e 45 giri... no, non ce la faccio proprio a fare una lista ma se proprio fossi costretto a scegliere sono sicuro che porterei almeno un album dei Beatles

15 commenti:

  1. http://www.theitalianwineconnection.com/My_Italian_Wine_Food_Pairings/lasagne_verdi_in_italian_wine_cooking.jpg

    El Lasagna

    RispondiElimina
  2. E bravi Giuda..
    Io ricordo bene i TAXI..devastanti.
    Speriamo presto dal vivo allora..
    (la magica la superiamo 2-3 giornate,stae tranquilli,vivete il momento ehehe)

    e come si dice qui. Giuda Faus!

    Seeyousoon,guys

    C

    RispondiElimina
  3. ahhh , i Taxi,..mi ricordo che alcuni anni fa un ragazzo me li registrò,..è un pò che non ascolto pank (troppa 'overdose' da hardcore tapes anni 80 anni fa ),..ma eran veramente bravi,...poi grande anche l'ep dei Taxi Boys (side-band dei Real Kids molti years ago),...cmq visto che 2-3 settimane fa si parlava di Saints,..non solo il primo ma anche Eternally yours era molto valido,...grandi anche i Fear ,..io ho una cassetta live luglio 1982 con nosstri amigos che eseguivano live una great version di 'I don't care about you' (da 'the record' lp ) tirata giù dal disco che gli avevo prestato ..The Decline of the western civilization:)

    RispondiElimina
  4. vabeh, ora preferisco escuchar i Monkees o i Badfinger ma Eddie & the Hot Rods great band,...ho acquistato Life On the line a 15 anni,.cmq sono ricordi di sabati pomeriggio nebbiosi che facevi l'autostop o ti facevi portare da qualcuno più vecchio di te ed 'automunito' al negozio di disques in 'città' :),...Carpi per esempio:)

    RispondiElimina
  5. Ero sabato scorso al Sonar di Colle Val D'Elsa e li ho visti live insieme ai 999 ed ai Dead End Street. I Giuda dal vivo sono una forza, del gran bel rock'n'roll senza tante seghe....direi proto-casula.

    Charlie

    RispondiElimina
  6. Direi che mi hanno stupito, non so quanti anni abbiano ma hanno tenuto botta per oltre un'ora di punk-rock 77's style. Il tipo alla chitarra-voce pareva un rugbista fuori tempo massimo con tanto di orecchie a cavolfiore :-)
    Dovessi dare un giudizio sulla band direi che sono un divertente tuffo nel passato. Comunque è stata una bella serata in generale, pure gli opener, un mix di romani e toscani con un suono tipo i Social Distorsion che fanno il verso ai Dropkick Murphys, sono stati molto coinvolgenti. Il Sonar, dove talvolta passa pure il tuo amico Dome, è davvero un signor posto per il r'n'r, l'anno passato ci vidi i Fuzztones e il prossimo mese penso che andrò a vedere i Fleshtones....direi che per i casula del centro Italia sia un posto da tenere a mente.
    Magari Boss prima o poi ci scalerai pure te con i Santi-peccatori...

    Charlie

    RispondiElimina
  7. Al Sonar ci ho suonato con Not Moving nella reunion e Link Quartet (forse anche con Lilith negli anni 90) ed è un bellissimo posto ma ho già chiesto un po' di volte ma senza successo....va bè...

    RispondiElimina
  8. we don't want no gangboss
    we want to Michelize

    clash

    RispondiElimina
  9. una delle miglior band romane d'oggi!
    http://thepaludians.blogspot.it/

    RispondiElimina
  10. well, grande Charlie, a me i primissimi 999 piacevano un casino,...mi ricordo che li registrai su certe trasmissioni locali new wave e mi piacquero subito... avevo anche la loro spilla su un giubbotto in 'pelle' alla Arthur Fonzarelli acquistato da mia mamma non so dove (su mia 'adolescential' preghiera) quando c'avevo 13-14 anni ,...well great 999:),..anche gli Adverts e gli Eater lol,...but i Boys e i 999 erano great

    RispondiElimina
  11. I 99 hanno fatto i primi due album a livelli eccezionali, poi si sono un po' persi ma rimangono dei classici del punk.
    La spilla 999 era quella che girava di più ai tempi :)

    RispondiElimina
  12. La spilla 999 era in bella mostra sul bancone del Merchandising

    Charlie

    RispondiElimina