domenica, ottobre 27, 2013
Lou Reed
Avevo preparato da un po’ questo post, speravo di non doverlo utilizzarlo in una simile circostanza.
In verità neanche ci avevo mai pensato che LOU REED potesse morire.
Eppure non è che si fosse mai risparmiato.
Nonostante ciò la sua scomparsa mi ha colto MOLTO di sorpresa e mi dispiace.Tanto.
Uno dei rari musicisti che ho visto e rivisto (dal 1980 ai 2.000) più volte in varie incarnazioni (talvolta deludenti e irritanti) e che ho sempre seguito in ogni sua uscita.
VELVET UNDERGROUND
The Velvet Underground & Nico (1967) 10
Non credo siano necessarie ulteriori parole su uno dei massimi capolavori della musica.
White Light/White Heat (1968) 8
Spesso sottovalutato e dimenticato, è un lavoro d’avanguardia, sperimentale, abrasivo, aggressivo, seminale quanto il precedente.
The Velvet Underground (1969) 6.5
La dipartita di John Cale lascia il segno, l’album è più convenzionale, meno incisivo e rivoluzionario dei precedenti, mancano il graffio e l’innovazione.
Loaded (1970) 8
La via “commerciale” della band confeziona un grande album, dolcemente decadente, dalle tinte psichedeiiche e “vellutate”.
Bastino la presenza di “Sweet Jane” e “Rock n roll” per farne un classico.
VU (1985) 7
Outtakes e inediti di prima qualità e ottimo album.
Live at Max's Kansas City (1972) 6
Live MCMXCIII (1993) 6
Caotico e trascurabile il primo, doppio che documenta la poco incisiva e deludente (inutile) reunion dei 90’s il secondo.
LOU REED
Lou Reed (1972) 5.5
Transformer (1972) 8.5
Berlin (1973) 8
Sally can’t dance (1974) 6.5
Ad un esordio solista poco interessante e smorto, Lou Reed replica con due capolavori di eccelsa qualità.
“Transformer” dipinge alla perfezione gli stimolanti vizi della New York dei primi 70s’ (con capolavori come “Walk on the wild side”, “Perfect day”, “Vicious”, “Satellite of love”), “Berlin” è un dolente, intensissimo concept, accolto male da pubblico e critica ma destinato ad una grande rivalutazione posteriore.
“Sally can’t dance”, rinnegato dallo stesso Lou (colto in un periodo di devastazione dalle droghe), è materia leggera e trascurabile, poco incisiva se confrontata con quanto appena prodotto, ma ugualmente di alto livello.
Rock n roll animal (1974) 8.5
Live (1975) 6.5
Due album che colgono Lou Reed in dimensione live, con una band con i fiocchi, versioni hard glam di alcuni suoi classici, look proto punk super provocatorio e un’esecuzione da antologia per il primo.
Replica e aggiunta meno felice il secondo con brani dallo stesso concerto.
Metal Machine Music (1975) 0/10
Opera d’arte o presa per il culo ?
64 minuti di feedback e rumore, quattro facciate oltre all’”avanguardia”.
Per conto mio opera d’arte.
Coney Island baby (1976) 6.5
Rock n roll heart (1976) 5.5
Un paio di album di scarsa vena creativa, transitori, di discreto successo, dal mood soft, carini e gradevoli ma trascurabili.
Street hassle (1978) 9
Per chi scrive IL CAPOLAVORO di Lou Reed, blues metropolitano irripetibile, unico, inimitabile.
Live Take no prisoners ( 1978) 8
Altro capolavoro.
Album malatissimo, drogato, infetto, decadente all’eccesso, qualche classico, molte cose recenti, manifesto del primo punk più estremo.
The bells (1979) 7
Growing up in public (1980) 6
The blue mask ( 1982) 6
Legendary hearts (1983) 5
New sensations (1984) 5
Mistrial (1986) 5
Gli anni 80 colgono un Lou Reed in crisi creativa.
A parte l’ottimo “The bells” dalle influenze free jazz, i restanti album sono facilmente trascurabili con qualche rara e sporadica eccezione.
Non mancano i buoni spunti, qualche ottima canzone ma in generale poveri di ispirazione e nerbo.
New York (1989) 8.5
Quando ormai si era abbandonata ogni speranza sul futuro artistico del Nostro, ecco arrivare un inaspettato, ennesimo, capolavoro.
L’album è eccellente, lucido, graffiante, compositivamente a livelli eccelsi, suonato e prodotto con cura spaziali.
Stupendo.
Songs for Drella ( 1990) 8
L’inaspettata recente morte di Andy Warhol riporta John Cale e Lou Reed fianco a fianco a comporre e produrre un bellissimo album dedicato al loro pigmalione. Intensissimo, lirico, profondo, piccolo gioiello, nuovo capolavoro.
Magic and loss (1992) 7
Set the Twilight Feeling (1996) 6.5
Ecstasy (2000) 6.5
The Raven (2003) 7
Animal serenade (2004) 6.5
Lou continua con una serie di ottimi album, il livello rimane alto, sperimenta, osa, cambia, spesso in modo, come di consueto, ostile, incurante del compromesso, alieno ad ogni concessione.
Non tutto è riuscito, non sempre è lucido ma non c’è una sola caduta di tono.
Lulu (con Metallica) (2011) 4
Un album senza senso, nè capo, nè coda, assurdo e inutile, se non ridicolo.
Una macchia indelebile soprattutto perchè, a questo punto, è il commiato discografico di un Genio.
vero ,sembra strano pensare che lou reed adesso cammini on the other side...
RispondiEliminail rock è tale anche grazie a lui..
.
I don't know just where I'm going
RispondiEliminaBut I'm gonna try for the kingdom, if I can
The Real WC
Bello ricordarlo così, parlando dei suoi album!
RispondiEliminaRIP
W
Ciao Lou....
RispondiEliminaottimo occasione per riscoprire i suoi dischi, ci vediamo a Pisa Tony
RispondiEliminaAnch'io ci sono rimasto di sale..un sms mi ha informato ieri.
RispondiEliminaSara' anche per la coincidenza di averlo nominato qui giorni fa (col Wite che ironicamente chiedeva "e chi ..e' Lou Reed?),saràperche' l'altro ieri risentivo per l'ennesima volta Magic & Loss,l'album a cui sono forse piu affezionato mentre raccontavo di quando l'ho incontrato a New York,al Village,la notte di halloween..come fosse un copione della piu scontata leggenda metropolitana..La sua New York,gli sbatto quasi contro..realizzo che e' lui, gli chiedo un autografo e lui mi risponde "Sure" con la VOCE da Lou Reed (parafrasando Boss con Strummer vestito DA Joe Strummer) e vestito DA Lou Reed (maglia nera e giubbottto di pelle leggero nero,senza occhiali,rughe profondissime,sorriso appena abbozzato e "cool" e leggera pacca sulla spalla.
Non pensavo potesse morire come gli altri.
Life's Good but not fair at all
So Long
C
mi è dispiaciuto tantissimo,..un grandissimo,...grandissimi Velvet,.ho anche quel libro di Malanga etc.(ora non ricordo il titolo, quello cartonato) dove si raccontava che i suoi genitori lo sottoposero a elettroschock quando era teenager,..ritenendolo 'strano' per i 'canoni dell'epoca',...in realtà un grande poeta,..e A Perfect Day o Sunday Morning o Venus In Furs o Caroline says etc. sono fra le più belle canzoni 'pop'mai scritte,..PUNTO,..e chi non le apprezza non ha capito un cazzo.
RispondiEliminaPale Blue Eyes altro capolavoro,..great:)
RispondiEliminaieri notte si vedeva una sua intervista,,...si capiva che penetrava con lo sguardo l'intervistatore e poi rispondeva ..secondo me (impressione mia) il Lou era una persona molto intelligente,...quindi mi dispiace 3 volte quando se ne va una persona intelligente,..con tutti gli imbecilli che esistono 'normalmente:)
RispondiEliminaporca vacca! ieri sera sono saltato sulla sedia, alla notizia. un eroe che se ne va', con due capolavori che ho consumato, prima il vinile e poi i cd. parlo di transformer e rock'n'roll animal. gli altri dischi mi sono sempre stati abbastanza indigesti. comunque, un artista che ha segnato un'epoca. non parliamo poi dei velvet.
RispondiEliminaMichelin non ha nulla da aggiungere?
RispondiEliminaE già...anche il live meraviglioso di BERLIN qualche a nno fa a Torino
RispondiEliminaC
Si, certo: era uno dei più grandi.
RispondiEliminaMi mancherà, moltissimo.
Michelin
Michelin capisco la tua tristezza ma tutto in italiano? neanche un "well" un "damn" un jason and the Scorchers?
Eliminache anno era quando suonò al vigorelli? puo essere 1982? ma era vigorelli o arena? c'ero (l'unica volta che l'ho visto live).
RispondiEliminaR.I.P.
1980 all'Arena 12 giugno
RispondiEliminaArena, 12 giugno 1980
RispondiEliminaQui il bootleg del concerto: http://www.guitars101.com/forums/f145/lou-reed-1980-06-12-milan-it-sbd-flac-134415.html
The Real WC
Alla fine pure lui ha staccato la spina e se ne è andato in punta dei piedi. Lo scrigno di gioielli che ha lasciato in eredità a chi vuole ancora ascoltare per emozionarsi è sterminato e per questo merita la riconoscenza di tutti coloro che fanno ed ascoltano rock.
RispondiEliminaLa sua Perfect Day ha sempre avuto il potere di farmi passare quasi tutte le incazzature, chiamatela Louterapia.
So long....
Charlie
Berlin l'ha presentato nel 2007 invece..
RispondiEliminaTraffic alla pellerina gratis..so long
C
A proposito di Warhol..inaugurata la mostra a Milano,dovrebbe essere fino al prossimo marzo..se qualche casula e' interessato si puo' combinare
RispondiEliminaC
Tra i dischi dei Velvet manca anche un'altra antologia postuma, "Another View", bellissima come "VU".
RispondiEliminaLi ricordo bene questi ultimi perchè li ho presi alla loro uscita.
Per quanto riguarda quello che possiedo di Lou e dei Velvet Underground, la mia personale valutazione è questa:
VELVET UNDERGROUND & NICO 10
WHITE LIGHT/WHITE HEAT 9,5
VELVET UNDERGROUND 9
LOADED 8
VU 8
ANOTHER VIEW 8
TRANSFORMER 8
BERLIN 9
CONEY ISLAND BABY 7,5
STREET HASSLE 8,5
NEW YORK 8
MAGIC AND LOSS 8
ho anche Set The Twilight... ma sinceramente non mi ricordo più com'è.
Henry Trave
C'e' un interessante bootleg del 1966 Down For You Is Up (liyed 1000 copie) che ho trovato anni fa in bancarella..l'avro pagato 5000 lire
RispondiEliminaC
questa la sentivo stamattina..grande Lou
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=Rps0ePDwfSc
C
'La sua Perfect Day ha sempre avuto il potere di farmi passare quasi tutte le incazzature, chiamatela Louterapia.',..concordo con questa frase del Charlie,molto azzeccata...anonimo non rompere il c..,.io l'Iddagliano l'ho imparato da mia madre a 2 anni,..molto prima della scuola dell'obbligo,..ma preferivo cmq le parole 'dialettali' di quella 'rustica di mia nonna,..eran muy più spontanee,....but non avendo tu vissuto in 'campagna' a contatto con ttutti i tipi di 'animali'o frutti o etc.forse non puoi capire,..vabeh.---inutile star a sprecar digitazioni per nada con te:)...
RispondiEliminaritornando al Lou ,concordo con Henry Trave,..VU era ottimo,..lo consiglio in Onore del vecchio Lou:)
Michè, sei impazzito proprio eh.
EliminaThe Real WC
http://www.youtube.com/watch?v=qupH9aLF4hA
RispondiEliminaLou with the good old Lucianùùn:)
Michele e The Real Wc siete fantastici e il Michelizzatore è una cosa stupenda.
RispondiEliminagrazie :-)
Eliminaspero in una ripresa della tua rubrica di cucina, così da poter collaudare il Michelizer anche su quell'argomento.
The Real WC
mi unisco ai sostenitori di Mich,real WC,Lilith,il Michelizer e la rubrica di rose e cucina..
RispondiEliminaC
Deve essere terribilmente difficile da digerire, per gli sbroc sbroc di ogni categoria, ma Lou Reed era ebreo. Si chiamava Lewis Allen Reed, il suo nome ebraico era Levi ben Yosef ve-Tova.
RispondiEliminaQuando Lou Reed si e’ sposato, ha sposato una donna ebrea. Certo, con qualche peregrinazione prima di arrivarci. Era scritto nel suo destino. La sua parasha, la parte di Torah che il giovane Lewis ha imparato per il suo bar mitzvah, e’ Ki Tissah, in cui si prescrive a tutti gli ebrei di versare la stessa somma per il mantenimento del Tempio. Proprio a tutti, perche’ nessun ebreo deve sentirsi escluso dall’onore di essere tale. A un giornalista che una volta lo importunava, Lou Reed rispose che si’, era ebreo: “all the best people are”.
Lou Reed, Lewis Allen Reed, non solo era un ebreo, era pure sionista, e qui sotto lo sentite cantare:
"Hey, volete appoggiare l’OLP? E allora perche’ non il Ku Klux Klan?
Che ne e’ stato della gente come me? Ricorda, erano ebrei quelli uccisi per i diritti civili. E tu, caro pontefice, ma quanto ti piacciono le uniformi?"
http://www.youtube.com/watch?v=66qe76gkCxo
Come ripeto, compatisco moltissimo gli sbroc sbroc di ogni categoria, che in questo preciso momento stanno cercando di dimostrare che Lou Reed, Levi ben Yosef ve-Tova, era ebreo si’, ma non tanto. Che si ribellava alla tribale religione della Legge in nome di quella universale dell’Amore. Per quanto vi sembri strano, questa ribellione e’ puramente ebraica, e Lou Reed era un buon ebreo, e sono passati tre giorni e non e’ resuscitato.
Lou Reed ha parlato anche con Dio. Per esempio, con questa sua bellissima versione delle quattro domande, che si recitano a Pesach. http://www.youtube.com/watch?v=2OnbVkWAkQA
tratto da
http://allegroefurioso.wordpress.com/2013/10/29/baruch-dayan-ha-emet/
capirai che mi frega se era ebreo, musulmano, shintoista o se credeva nei folorolloni di Sapraticimunto. Lou Reed era Lou Reed. Senza di lui saremmo NOI ad essere diversi da come siamo.
RispondiEliminaLui era quello che era, un ebreo sionista newyorkese, essenzialmente laico forse anche ateo in un periodo della sua vita, fosse stato un manga o un mormone sarebbe stato completamente diverso
RispondiEliminaSe c'è qualcuno che ha contribuito a creare l'anima del rock lui non lo ha fatto. L'ha solo inventato
RispondiElimina