mercoledì, febbraio 20, 2013

La musica gratis



E’ noto come, per anni, da metà degli anni 70 fino a verso la fine l’Italia fu completamente tagliata fuori dai concerti di gruppi stranieri di rilievo.
Sia a causa di un clima politico e sociale avvertito all’estero come da “guerra civile”, sia a causa di frequenti problemi logistici ed economici (mancati pagamenti, strutture inadeguate) ma soprattutto dopo una serie di gravi incidenti che funestarono una serie di importanti concerti.


Nei primi anni dei 70 una parte del Movimento , incominciò a seguire le teorie leader di Stampa Alternativa, Marcello Baraghini, raccolte poi nel libro Riprendiamoci la musica del 1974 che denunciava la mercificazione antidemocratica della musica, l’asservimento dell'arte nei confronti del capitale e l’oligarchia discografica in grado di controllare indisturbata l'intero settore dello spettacolo.
Nacque così l’usanza pratica di “riprendersi la musica” attraverso lo sfondamento ai concerti, rifiutandosi di pagare il bilgietto.

Le prime avvisaglie si erano già avute il 1° ottobre 1970 Palalido di Milano con i Rolling Stones, quando scoppiarono incidenti all’esterno anche se dovuti alla scarsa capienza: alla fine 63 giovani vengono arrestati ma soprattutto sempre a Milano il 5 luglio 1971 al “Vigorelli” durante il concerto dei Led Zeppelin all’interno del 10° Cantagiro.
Anche in questo caso disordini non direttamente imputabili a contestazioni di sorta ma ad un’organizzazione quantomeno carente che accostò Bobby Solo, Gianni Morandi (che rifiutò di salire sul palco a causa dei fischi e oggetti che arrivavano sul palco) e Ricchi e Poveri con le star rock del momento che attirarono un pubblico enorme e poco gestibile che la polizia fronteggiò con botte e lancio di lacrimogeni (che finirono sul palco e interruppero il concerto dopo pochi pezzi).

Nello stesso perido una serie di concerti Colosseum a Roma(26 maggio 1971, Piper), i Grandfunk con gli Humble Pie (30 Giugno 1971, Palaeur), i Pink Floyd ( 25 Giugno 1971, Palaeur) PFM, Black Widow e Yes al teatro Brancaccio a Maggio 1971, oltre ad una lunga serie di band prog inglesi (dai Genesis ai VGG ai Gentle Giant) non avevano causato nessun problema di ordine pubblico.

I disordini imputabili alla diretta contestazione, alla “musica gratis” contro i “padroni della musica” si manifesta per la prima volta nel giugno 1973 al Festival di Avanguardia di Napoli quando duemila persone si rifiutarono di pagare il biglietto e di conseguenza, di accedere allo spettacolo, costringendo gli organizzatori ad aprire gratuitamente i cancelli.
Fu il concerto di Lou Reed a Roma il 10 febbraio 1975 con durissimi scontri con la polizia che manganellò ferocemente chiunque capitasse a tiro, lanciando lacrimogeni a profusione (anche a Milano ci fu parecchia tensione causata da pseudo autonomi) e con quello di Santana del 13 settembre 1977 a Milano con cartello Odio Santana servo della Cia , pietre, bulloni e una molotov sul palco.
In mezzo il processo a De Gregori (vedi http://tonyface.blogspot.it/2013/01/cultura-70s-il-processo-francesco-de.html) e gli incidenti al Festival di Re Nudo.

I gruppi eviteranno a lungo l’Italia per ricomparire solo nel 1979 con Patti Smith (e il poco conosciuto Iggy Pop) prima e Bob Marley e tutto il resto poi.

fonte principale: http://classikrock.blogspot.it/ 





 



35 commenti:

  1. Non è che avessero tutti i torti a "riprendersi la musica".
    I mezzi erano sbagliati ma alla fine , visti i prezzi che ci ritroviamo, un po' di ragione ce l'avevano.

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  2. Lo stipendio medio di un operaio nei primi 70 era di 150.000 Lire.
    Il biglietto per Lou Reed di 2.000 lire.

    Se adesso lo stipendio è di 1.000 euro il corrispettivo sarebbe andare a vedere Lou Reed a 13 euro.
    MI sa che costi un po' di più ai giorni nostri

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  3. Ha ha ha ha ha segaioli di prim'ordine questi di stampa alternativa.

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  4. "We don't care about long hair- I don't wear flares".(Sex Pistols Seventeen)

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  5. Copio ed incollo ciò che ho già scritto su faccialibro :
    Ci sarebbero molti distinguo da fare,sia nei differenti periodi che nelle diverse motivazioni ideologiche. Nel libro qui riprodotto,ad esempio,ci sono dei fondamenti della contro-cultura (realizzati in molti festival autogestiti e liberi) che teoricamente erano validi. I problemi reali sono sorti dopo,con l'ingresso di alcune frange puramente estremiste,che non chiedevano l'autogestione della cultura,ma la cancellazione di tutto ciò che non era in linea con i dogmi della politica. E' un po' lo stesso limite che esisteva dopo,con la contrapposizione tra centri sociali e locali regolari,ma moltiplicato in massa e su tutto il territorio nazionale...in qualche modo continuiamo a commettere gli stessi errori,senza rendercene conto,con l'aggravante ODIERNA che siamo sempre più spinti all'emarginazione ed ai ghetti. Vedo tuttora molto meglio le iniziative popolari tipo "Controcanzonissima","Controfestival" ecc... che erano di pochi anni prima,ma avevano una apertura più ampia e non si riducevano ad una elite (ma oggi sarebbero inproponibili,forse).

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  6. Premessa: per me questi post storici sono fantastici perchè mi fanno scoprire cose inedite e a me sconosciute. I Ricchi e Poveri che dividono il palco con la band di Roberto Pianta e Giovanni Pagina son una chicca, direi che leggendo il manifesto di Cantagiro-Cantamondo mi pare che il cast fosse come dire...eterogeneo. I discorsi alla Baraghini mi sono sempre stati sul cazzo (c'è gente che ancora li fa purtroppo); io sono stato educato con la regola di massima che una cosa la si fa se la si può fare. Andare ad un concerto non è necessario come mangiare o prendere un farmaco quindi se me lo posso permettere ci vado altrimenti no, forzare l'ingresso in nome di una presunta rivoluzione mi pare una boiata. Per il diritto ad una casa, ad un pasto, per il diritto a curarsi in una struttura idonea si forzano le situazioni (se ovviamente non si altra possibilità) non certo per vedere per forza Luo Reed.

    Charlie

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  7. Tastiera del cazzo, dicevo:.... ..(se ovviamente non si ha altra possibilità) non certo per vedere con la forza Lou Reed.

    Charlie

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  8. Tony,una curiosita': tu c'eri al concerto dei Tuxedomoon a PC al Municipale? Cos'era successo? Paul67

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  9. Certo che c'ero. In realtà non successe praticamente nulla se non che si polemizzò a lungo sul fatto che fosse stato concesso il "tempio della lirica" ad un " concerto rock" a cui presenziarono parecchi giovani non abbigliati in smoking (scandalo !).
    Alla fine si ruppero un paio di sedie (danni minimi e involontari) , si strappò un coso di velluto e qualcuno (di mia conoscenza) portò via un paio di addobbi di una tenda.
    Il giorno dopo scoppiò lo scandalo: "danni al teatro, vandalismi, caos, mai più" etc etc.
    Le solite palle di provincia

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  10. Tornando al post: il concetto base era l'AUTORIDUZIONE.
    Ovvero, ai concerti si paga troppo e gli organizzatori si arricchiscono alle spalle dei fan.
    Ovvero riduciamo i prezzi dei biglietti altrimenti noi entriamo gratis.
    Di base ci può stare come forma di protesta.
    Il problema è che ai tempi poi si passava alle vie di fatto in maniera esponenziale e , con il clima generale che c'era, volavano non tanto le botte ma molotov e P38.

    Poi sono d'accordo con Charlie. Se non vuoi/puoi spendere i soldi per un concerto stai a casa. Ci sono cose un attimino più importanti.

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  11. Ricordo in tal senso la "battaglia" davanti all'Odissea 2001 di Milano nel 1982 al concerto di Minutemen e Black Flag con botte, risse e tentativi di sfondamento per far abbassare il biglietto da 6.000 a 5.000 lire...

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  12. E poi ancora tu suoni, se riducono l'entrata riducono il compenso a chi suona non certo agli organizzatori, Led Zeppelin o Tony Face non fa (o non dovrebbe fare) differenza.Perchè non li organizzavano loro i concerti, buoni solo a protestare (coi soldi e gli sforzi degli altri)
    Segaioli!

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  13. mi piace "led zeppelin mai più in italia" hahaha
    buona giornata a tutch

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  14. Ah Gia'....ci fu una riunione al Virus per decidere se entrare o meno,voto unanime per la non partecipazione...ma poi coloro che votarono contro entrarono...eccome se entrarono.Paul67

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  15. Mi viene in mentre un sabato a metà anni 90 circa, all'Ex macello di Parma. Quella sera suonavano i vallanzaska (niente contro di loro, ovviamente) ed era previsto un ingresso di 10-15.000 lire, cifra astronomica per un posto in cui i live di solito erano gratis o poco più (andava bene al Fuori Orario o alla Festa de l'Unità nazionale).
    La 10-15.000 era dovuta all'ingaggio dei vallanzaska, che in quegli anni era evidentemente lievitato (buon per loro).

    Nessuna protesta, semplicemente entrarono in cinque o sei, il resto della gente rimase fuori dalla porta...a sentire il concerto!

    Tra l'altro, autoironico il cantante dei vallanzaska, che per invogliare il publico ad entrare pagando il biglietto, faceva una sorta di conto alla rovescvia del prezzo su base ska: "costa solo 10.000 lire... costa solo 8.000..."...

    Passata la metà del concerto, la gente iniziò ad entrare liberamente: almeno il bar poteva introitare.

    Insomma: il pueblo antagonista boicotta gruppo alternativo in noto spazio-sociale autogestito. La stampa reazionaria ci sarebbe andata a nozze.

    W

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  16. In realtà sia Stampa Alternativa che Re Nudo (divisi tra loro stessi,persino all'interno) di concerti e di festival ne organizzarono parecchi !
    La contestazione non era rivolta solo ai presupposti mega-guadagni delle stars o ai grandi manager della musica,ma a tutto ciò che vi ruotava intorno.
    Sono d'accordo con il punto di vista di Tony,perchè ritengo che a fondo di una "contestazione" giusta (sia pure vista nel suo contesto storico) erano sbagliati gli obiettivi e furono presi come capi espiatori I MUSICISTI,che di questa situazione erano i meno "colpevoli" (ammesso che si potesse parlare di colpe).
    Il risultato fu quello che ancora subiamo oggi : grossi capitali investiti per paccottiglia tipo Sanremo,mentre di contro non esiste più un settore underground capace di stare in piedi...non ci sono più le mezze stagioni,direbbe qualcuno ! O incassi un milione a serata o fai fatica a recuperare pochi spiccioli...

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  17. In generale è ovvio che è una legge di mercato.
    Il gruppo costa 1.000 euro e so che mi tira 200 persone.
    Devo far pagare almeno 10 euro altrimenti vado sotto (con le altre spese).
    Se è troppo e entrano in 100 la prossima volta o non faccio il gruppo o i lgruppo viene alla metà.

    ma quelli erano altri tempi, quasi mezzo secolo fa

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  18. Erano altri tempi sicuramente...volendo inquadrare meglio questo post,lo si potrebbe ricollegare a quello sull'insegnamento nelle scuole :
    i miei genitori erano tra quelli che spingevano i figli ad intraprendere la carriera musicale ed artistica,perchè in quel periodo storico era considerata un BUSINESS...non solo i nomi grossi riempivano i locali,ma c'erano band che facevano solo quello di professione e magari giravano solo in città e provincia.
    Per molti avere un figlio calciatore o cantante era allo stesso modo una forma di riscatto notevole ed un vanto !

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  19. ahaha! led Zeppelin mai piu' in Italia..very good
    C

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  20. ah, ma qui torniamo al post di qualche giorno fa'.
    ai tempi andava di autoriduzioni, processi ai musicisti, concerti gratis con il fazzoletto sul naso per i lacrimogeni ecc.ecc.
    adesso le autoriduzioni le fanno i...gestori dei locali! o no? sempre il solito discorso. solo che ci rimette chi fa' musica.
    P.S. Bravi Tony e Gallo. Bella la copertina del libro. Presentazioni?

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  21. Infatti l'ho scritto prima ci rimette chi suona. Ma l'importante è essere politicizzati poi, una volta che c'è quella giustificazione lì si passa sopra a tutto, puah....

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  22. Ursus docet, nei 70 musica autogestita, autoprodotta e suonata live ce ne fu a nastro, irripetibile fenomeno nostrano, aggiungo che non mancava la materia prima (i giovani), tanto testosterone in giro.

    Le autoriduzioni, che alla fine penalizzarono musicisti e pubblico, furono uno dei tanti deliri della costola violenta del movimento, cioè se fai scappare i musicisti e allontani il pubblico fai due danni contemporaneamente e dai una mano alla repressione di Stato. Che puntuale arrivò.

    Lotta Continua fu una bella palestra non solo per le firme del giornalismo, da queste parti il manager di riferimento del business dei grandi concerti è un "compagno" che viene da quella organizzazione, chissà che non abbia fatto anche l'autoriduzione...

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  23. yeh but una volta l'ho visto un ex di lotta continua rimpinzarsi in un ristorante milanese,..scena alquanto poco proletaria,...or better 'il proletario 'arricchito' at his 'beast',..sorry best.

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  24. Sugli EX meglio stendere un velo pietoso,Mich...
    ma sottoscrivo quanto detto da Andrea,proprio perchè non mi è mai piaciuto ridurre ogni epoca ad uno stereotipo (come fanno in troppi,certamente NON in blog come questi ma in altre sedi),cioè : i 50 erano gli happy days,i 60 erano favolosi...e poi improvvisamente è arrivato il buio degli "anni di piombo" !
    Non è proprio così,in verità è stato fatto parecchio di buono anche allora e non va confuso con quelle che erano vere e proprie degenerazioni (oltretutto di dubbia provenienza,perchè io stesso non ho MAI visto uno di questi auto-riduttori nelle assemblee scolastiche,nei collettivi giovanili ecc...).
    Temo che di quegli anni e delle orchestrazioni tragiche montate sulla "strategia del terrore" non sapremo mai abbastanza,neppure su questi (che in fondo erano episodi minori,rispetto alle stragi ecc...),ma sono convinto che dal 1968 in poi una piccola rivoluzione c'è stata,non era quella "politica" che si aspettavano tutti,ma un grande movimento culturale (o contro-culturale) c'è stato : molte cose oggi risultano datate e circoscrivibili al loro tempo,ma altre potrebbero tornarci utili anche oggi e magari per un futuro da affidare ai nostri figli e nipoti...su questo conservo ancora un cauto ottimismo.
    "Io penso positivo perchè son vivo..." :-)

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  25. certo, musicalmente per es. gli anni 60 e 70 sono stati il vertice della creatività,...riascoltavo 'the British psychedelic trip' della Bam caruso,quel disco è assolutamente fantastico,..nel 65 sono uscite satsfaction, california dreamin', help, like a rolling stone di Dylan, the sounds of silence, we can work it out, the track of my tears,ticket to ride, subterranean homesick blues,my generation, I can't help myself, california girls, i'vebeen loving you too long di Redding,turn turn turn, i can't explain,all i really want to do, people get ready, help me rhonda, in the midnight hour,..solo per citarne 7-8,...vogliam mettere obiettivamente con oggi??,...è come paragonare Garrincha con Luis Silvio Donuello:)

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    1. Tra il 65 e il 67/68 poi sono usciti dei pezzi incredibili, probabilmente neanche coi calciatori dell'epoca si riesce a reggere il confronto (probabilmente si ma sarebbero due liste chilometriche)

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  26. ...o al Mitico Eneas, quello che giocava coi guanti e che ispirò l'Eneide (haha)

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  27. Sempre grande Mich!
    Eneas de Camargo al Bologna giocava con la cuffia di lana in testa ha ha ha ha ha ai bei tempi in cui la Serie A era come un film di Lino Banfi o Edwige.

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  28. Mi viene in mente il concerto dei Police e Cramps a Reggio nell'80 qunado gli organizzatori ebbero la bella idea di stampare il biglietto in B/N. Ovviamente su 10mila (non so) 8mila avevano il biglietto fotocopiato e quindi mi trovai dentro il palasport senza camminare ma spinto da centinaia di persone (pericolosissimo. MOlti oltre al biglietto volevano entrare gratis e quella sera ci fu un bel casino a Reggio.

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  29. O come la mitica SCHIAPP di Pizzusiccu, allenata dal mago KK in "Gli allenatori nel pallone"...fantastici Franchi e Ingrassia !

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  30. Ahahahah! Ormai manca solo Margheritoni!

    W

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  31. haha Eneas du Camargo + Mirnegg del Como + Luvanor era = TNT come direbbero i Dioxina ,..
    haha il Mago KK ? :),..

    Paulo Cotequinho

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  32. Provare per credere :

    http://www.youtube.com/watch?v=oZQv3_0Ftr0

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  33. Questo è un volantino veronese dell'estate '77, all'epoca dello sfortunato tour di Santana:

    http://www.laprugnaelettrica.it/volantino_Chicago.html

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  34. Visto il nuovo promo di "The Voice"? Sempre più interessante... http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-869feca1-b480-4b36-b029-fc2e08113102.html

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