martedì, ottobre 23, 2012
Welcome back to Eighties Colours: formidabili quegli anni
Parlare di questo album mi mette in seria difficoltà.
Avrei dovuto essere presente con Lilith and the Sinnersaints ma problemi “tecnici” ce lo hanno impedito (per sottolineare la mia adesione al progetto) , ho fatto parte della scena 80s’ italiana, con molte affinità a quella rappresentata da “Eighties Colours”, sono legato da un rapporto di stima, amicizia, spesso collaborazione, con buona parte dei partecipanti e promotori di questo lavoro.
L’album (arricchito da un’elegante confezione) prevede il rifacimento di brani di gruppi della scena garage psych italiana 80’s da parte di altri gruppi dello stesso giro (ispirandosi all’album “Eighties Colours” che pubblicò nel 1985 l’Electric Eye di Claudio Sorge come manifesto della scena e partendo dall’omonimo libro tributo di Roberto Calabrò, tra i protagonisti dell’operazione).
Sono 19 brani in cui passione, genuinità, sincerità, talento, voglia di sfidarsi e di guardare avanti con le radici salde nel passato, la fanno da padrone.
19 testimonianze vitali, spesso creative e sorprendenti (tanto altre sono invece scontate, prive di nerbo e poco riuscite, ma è una caratteristica naturale e tipica di ogni compilation).
Il giudizio artistico è quindi positivo, buono e invito tutti gli appassionati di quel sound ad avvicinarsi a questo album.
Non ne resteranno delusi.
Quello che mi imbarazza , conseguenza di una mia personale visione della musica e del concetto di contro cultura giovanile è un forte sentore di nostalgia , di uno sguardo ad un lontano passato di “quando eravamo giovani”, di “formidabili quegli anni”.
Che permea quest’album.
Ho avvertito la sgradevole sensazione di non volersi distaccare da un periodo lontano, lontanissimo, che aveva un senso artistico ed “esistenziale” nei giorni della sua veloce e luminosa vita ma che riproposto ora perde di significato e odora di riesumazione forzata.
Forse è la sua voluta peculiarità ma forse era meglio lasciare il tutto cristallizzato a 30 anni fa, così com’era stato concepito ai tempi.
Al di là del caso specifico credo che la musica italiana (in particolare), pur facendo tesoro del passato, abbia bisogno di guardare il più avanti possibile.
WELCOME BACK TO THE EIGHTIES COLOURS (Psych Out Records)
1. BEPPE CANAVERO & GIOVANNI CRAVERO (from OUT OF TIME) vs Birdmen Of Alkatraz: “Song For The Convict Charlie”
2. NO STRANGE vs Eazycon: “Talpa dell’Infinito” (“Mole of Infinity”)
3. EFFERVESCENT ELEPHANTS vs Strange Flowers: “December”
4. DARIO ANTONETTI (from KRYPTASTHESIE) vs Vegetable Men: “Juri Gagarin Meets An Angel In The Sky”
5. OPERAZIONE TUONO (feat. VALERIO IMPULSIVE YOUTH) vs Sick Rose: “Do You Live In A Jail?”
6. AMERIGO VERARDI & UMBERTO PALAZZO (from ALLISON RUN) vs The Views: “Allie Flan” (“Patty Flan”)
7. TECHNICOLOUR DREAM vs Paul Chain Violet Theatre: “Luxury”
8. POLVERE DI PINGUINO vs Boohoos: “The Hoo”
9. TRIP HILL vs Leanan Sidhe: “The Music of Erich Zann”
10. LIARS vs Pikes In Panic: “Little By Little”
11. I BARBIERI vs Gli Avvoltoi: “Puoi girare il mondo con chi vuoi”
12. DOUBLE DECK FIVE vs No Strange: “L’Universo”
13. THE ACT vs Lager: “Atomic Generation”
14. EAZYCON vs Effervescent Elephants: “L’Appeso” (“Three O’ Clock”)
15. STRANGE FLOWERS vs The Liars: “Cold Girl”
16. SLEEVES vs Out Of Time: “One More Chance”
17. LAGER vs The Act: “Able and Enroled”
18. VEGETABLE MEN vs Allison Run: “Smooth Dog”
19. LODOVICO ELLENA vs Steeplejack: “(On The Road To) Sunshine Poppy Fields”
mah! forse era meglio ripubblicare il vecchio disco arricchendolo di note sui gruppi,immagini e un racconto della scena ai tempi.
RispondiEliminache fine ha fatto Claudio sorge?
Non so. Avrei dovuto parteciparvi e magari il mio giudizio sarebbe stato diverso.
RispondiEliminaIl disco è bello, molto bello, ma l'impressione alla fine è proprio quella di un nostalgico raduno di "che bei tempi".
Sorge dirige "Rumore"
Boh, non ho sentito il disco e quindi non posso dare giudizi di carattere tecnico. Certo, emotivamente, un'operazione come questa è inevitabilmente nostalgica. Somiglia a quella di "bandiera gialla" riesumata da Red Ronnie negli anni 80. Con la differenza che, in questo caso, non ci sarà la stessa risposta popolare. Qui non si rievocano le superstar ma la scena indie. Qui non ci sono grandi successi ma semisconosciuti minor-hits.
RispondiEliminaLa nostalgia è NECESSARIA, altrimenti questo disco non avrebbe nemmeno senso pensarlo.
Mi spiace che non ci siate tu e Lilith, eravate gli unici con una front-woman. Tipo i Cramps italiani... Vi avrei sentito bene a rifare "Don't feel alright" degli Avengers :)
L'operazione é improntata sul rifacimento di brani dei gruppi del "giro" 80's Colours da parte degli stessi gruppi.
RispondiEliminaAvevamo proposto la nostra "Baron Samedi" o "Ghetto" degli Statuto ma non son ostate accettate.
Notasi anche l'assenza dei fondamentali Sick Rose nel ruolo di "coverizzanti"...
RispondiEliminaFabio T.
indipendentemente dal concetto nostalgico (e capisco l'imbarazzo di tony) mi sembra un bel progetto, l'intersecarsi di bands ed artisti che rileggono altri è bello, specialmente quando invece del mainstream si parla di scene underground. mi incuriosiscono alcuni pezzi che vedo nella tracklist, es.valerione e gli act.
RispondiEliminami piacerebbe vedere una cosa simile in ambito "mod"
ciao a tutch, f
In effetti mancano un po' di nomi come Sick Rose, Avvoltoi, Boohoos.
RispondiEliminaIn generale però avrei preferito brani nuovi ma , RIPETO; l'album è comunque buono e lo consiglio, soprattutto da un punto di vista di supporto alla scena.
Il booklet è molto curato e in generale ci sono ottimi brani e pregevoli esecuzioni.
E' il mood che sa di nostalgico.
Visto che di mod si parla. Preferisco ascoltare il NUOVO album di Secret Affair o il NUOVO di Fay Hallam piuttosto che i From The Jam
Infatti sostengo Joyello e la sua quota "la nostalgia e' necessaria" e sono curioso per l'opera in se ed alcune individualita che mi stimolano all'ascolto.
RispondiEliminaIl pezzo degli Avengers era valido (80s Colour vol2)e molto adatto a Lilith e Sinnesaints..
Anch io noto alcune assenze "strane",prendo atto dei "problemi tecnici" di cui parla Tony..quante virgolette eh?..poi Tony ci parla del rifiuto delle loro proposte e forse questo e' un "problema tecnico".
Altra cosa che non capisco e' quando Tony dici: se avessi partecipato magari la pensarei diversamente.
Chiedo..perche?
Forse e' solo un'impressione ma l'ìoperazione mi pare molto "effervescent-ellena" centrica. isn't it?
C
Secondo me, a furia di cercare il futuro nel passato, va a finire che si trova solo il passato...
RispondiEliminaIn questo caso poi è un passato a doppio livello: la scena di "Eighties Colours" era già nel 1985 un revival di musiche di un vent'anni prima, questo è il revival del revival.
Mi sembra francamente un po' troppo: se allora a noi che gli anni '60 non li avevamo vissuti "musicalmente" quella scena poteva sembrare anche "nuova", adesso non riesco a trovarci niente altro che la nostalgia di cui parlano Tony e Joyello.
Che va anche bene eh, ma grazie no.
(Poi magari i pezzi sono anche bellissimi, ma è il progetto in sè stesso che mi sembra poco interessante, come tutte le ripetizioni di cose già vissute...)
qualsiasi cosa ripetuta una seconda volta e' una ripetizione,supergenio
RispondiEliminaEccomi servito per il consueto aneddoto fayhallamiano...il chitarrista/cantante degli Avengers di cui sopra altri non è che il Gabba Longoni da Reggio nell'Emilia, che mio tramite ottempera ad un'ormai simpatica consuetudine quando Fay Hallam viene dalle ns. parti. Si studia per tempo la scaletta, inviatale in anticipo dall'albionica cantante, e si aggiunge al gruppo in veste di chitarrista di supporto. E così farà anche nel prossimo tour di aprile 2013 della Nostra...
RispondiEliminaFabio T.
Anonimo, e quindi?
RispondiEliminaimmagino tu senta un disco (pardon,un file)una volta sola e veda un artista (ideogrammico) una volta sola.
RispondiEliminase no e' ripetizione
passoechiudo
secret affair uno dei miei album dell'anno (finalmente anche su itunes, in attesa del vinilozzo) fra l'altro cè disponibile sempre su itunes anche il loro live del 2010 all'O2 con il primo brano (cover di solomon burke) inedito, che è in programmazione, con l'intro editata (trooooppo lunga) da me, questa settimana nel "capt stax show".
RispondiEliminafrom the foxton non riesco proprio ad ascoltarlo. forse ero partito con troppa aspettativa positiva (il singolo è bello), ma giusto 3 canzoni 3, forse 4. boh, uno di quei casi dove un disco dovrebbe piacerti invece ti fa cagare. non sopporto ad esempio, la voce di russell che imita (ovviamente, è li per quello) quella di weller-jam. è fastidiosa per me. che ne pensi tony/cristian e/o che lo ha ascoltato?
giuro che raccoglierei in un libro i nanetti di faybio. è pazzesco :) ma ha trovato hallam-related anche nella rubrica domenicale di lilith? controllo
RispondiEliminaA me è piaciuto - e molto - Staring at the sound dei Galileo 7 di Allan Crockford.
RispondiEliminaE vi risparmio la pletora di aneddoti hallamiani che potrei inanellare partendo da qui...
Fabio T.
Per C: in generale credo che neanche la partecipazione avrebbe cambiato il mio parere finale ma, in tutta onestà, se sei dentro ad un progetto finisci per parlarne bene, magari nascondendo di più le tue perplessità (artistiche e non)
RispondiEliminaIl periodo "80's colours" è stato bello e artisticamente florido, energico e stimolante. Rivisto oggi è una bella testimonianza di nicchia di vitalità.
Riproposto 30 anni dopo suona nostalgico e retrò.
Secret Affair album dell'anno (o almeno tra i primi tre), Foxton non ancora ascoltato (solo due o tre brani).
Galileo 7 molto bell oanche se me lo aspettavo meno smaccatamente "freakbeat/I can see for miles/ Creation" oriented
Piccolo OT: navigando sul Tubo ho visto un video di un pezzo di Weller che faceva da sottofondo a delle immagini sul docu drama della tv inglese intitolato "United" (la storia dei Busby Babies e del tragico schianto)...il video era del grande Capitano Stax. Suppongo sia il dj di Mod Radio Uk nonchè animatore di questo blog....giusto? Well done lad!
RispondiEliminaCharlie
Il brano è "Devotion" bonus track di Sonik Kicks
RispondiEliminaSe Madame Lilith oserà parlare di Pinot Grigio o di Pesto alla Genovese scatterà l'aneddoto :)....
RispondiEliminaFabio T.
Seriamente Fabio: fai un libretto di aneddoti per ogni giorno dell'anno su Fay e poi glielo regali al prossimo tour. Apprezzerà. E qua andrà a ruba.
RispondiEliminaAnonimo passoechiudo, è affascinante vedere una mente come la tua al lavoro.
RispondiEliminaGrande Cpt Stax!Ottimo video
RispondiEliminaL'idea di Faybio e' magnifica..
C
altrettanto affascinante vedere uno che giudica i dischi prima ancora di ascoltarli
RispondiEliminascuola scaruffi è questa
Cpt: idem come Tony,ascoltato solo un paio di pezzi,non male,forse ho beccato quelli migliori..ma la voce fa quell'effetto
RispondiEliminaC
sono io grazie charlie :) la devotion theme tune di 'united' (mai uscita) è diversa da quella di sonik kicks, più acustica e forse piu bella
RispondiEliminaper gli utubici ho ben 3 canali... (dopo che ci hanno chiuso quello di milanomods senza preavviso, preferisco suddividere) cptstax - sexygroovyrhythms e italtir (rubato alla ditta dove lavoro haha ) tanta robba buona, l'ultimo caricato è talbot che suona i meters
Caro Tony,
RispondiEliminaonestamente non comprendo le tue perplessita' tranne se non per motivi personali che e' mglio non sapere. Il lavoro in questione vuole essre nostalgico e soprattutto vuole autocelenbrarsi. sfrutta appieno il momentum, ormai lunghissimo, del libro di Roberto che ci ha fatto ricordare e rivivere degli anni meravigliosi. in fondo sono frutto dello stesso albero anche la raccolta "the true sound of Liars" dei Liars, la mezza raccola degli Avvoltoi, le ristampe di Sick Roses e Not Moving. forse tutta questa autocelebrazione e' inziata proprio da te con la publicazione del "live in the 80s" e il successivo tour dei riformati Not Moving, ma cosa importa, quegli anni sono stati magici, unici che non si potranno mai piu ripetere e nel celebrarli per ricordarsi di come eravamo non c'e' niente di male.
Gianluca
sottoscrivo
RispondiEliminatantopiù che in alternativa fino ad ora si erano visti un mucchio di inutili tributeband dedicate ai soliti nomi ultrasvalutati,mentre questa in definitiva potrebbe essere un'occasione utile a promuovere certa musica italiana rimasta x troppo tempo nell'ombra
e se ne parlava proprio pochi post fa di rock italiano e di band della penisola fin troppo sottovalutate
Seee...Fay mi fucila se mai dovessi fare ciò...già sui credits dell'ultimo album mi paragona indirettamente al personaggio di Kathy Bates in Misery non deve morire per l'ossessione che ho nei suoi confronti...
RispondiEliminaFabio T.
Caro Gianluca non ci sono motivi personali, assolutamente.
RispondiEliminaHo specificato infatti che avremmo dovuto esserci anche noi e che di conseguenza avevo aderito (con entusiasmo, come sempre) al progetto.
E ho sottolineato la bontà del prodotto, fatto molto bene e con grandi brani.
Ma è il tono generale, che alla fine, una volta ascoltato, PIU' VOLTE, il CD mi risulta nostalgico.
Le RISTAMPE sono un'altra cosa.
Recuperano materiale ormai difficilmente reperibile per chi è interessato ma non si autocelebrano (secondo me).
In ogni caso anche in 80s colours non vedo autocelebrazione ma nostalgìa si.
ULTIMA COSA: la nostalgìa non è necessariamente un concetto negativo ma è solo, PER ME, in QUAETO MOMENTO, qualcosa che non mi interessa.
Le perplessità di Tony sono IDENTICHE a quelle che avevo io stesso,quando ci proposero
RispondiEliminail progetto:Il rischio di fare la "rimpatriata dei reduci" era evidente,a cominciare dal
nome della compilation !
Ma tutti questi dubbi li abbiamo ampiamente superati,man mano che il progetto andava avanti
ed oggi,infatti,ci troviamo tra le mani un risultato buono e a tratti persino OTTIMO.
Qui non siamo in presenza di semplici "covers",ma di INTERPRETAZIONI di brani sconosciuti
alla massa.
E del resto potrebbe avere LE STESSE impressioni,qualunque neofita si avvicini OGGI ai lavori
di Lilith,Sick Rose,Technicolour Dream o No Strange...per cui non mi pare una novità,in termini
di "retro-cultura".
Ho letto che qualcuno ha obbiettato : "sarebbe stato meglio ristampare il vecchio lavoro",
ma anche qui mi trovo in TOTALE disaccordo.
Questo NUOVO lavoro ha ben poco a che vedere con il precedente del 1985,non solo perchè i gruppi
partecipanti non sono proprio gli stessi,ma perchè gli stessi gruppi sono cresciuti,maturati ed
oggi hanno uno stile più personale di quanto lo fosse agli esordi...buona parte dei partecipanti
è tuttora in attività e non ha nessuna voglia di sembrare "obsoleto",tanto che dei brani presenti
sulla compilation,NESSUNO ricalca fedelmente gli originali (in alcuni casi,come nel nostro,
a partire dal testo stesso) in una visione molto più ampia,di quanto offrisse il retorico ed
ingessato panorama della "neo-psichedelia" 80 (che nella maggioranza dei casi era garage-punk
di routine).
Quindi,particolare non trascurabile,il disco è registrato,prodotto ed inciso MOLTO meglio della
vecchia compilazione,che oggi è sicuramente invecchiata (e pure MALE,dal mio punto di vista).
Il sapore "naif" che ci piace tuttora,si replica...ma la qualità sonora è nettamente SUPERIORE.
Chi afferma:"attualmente la nostalgia non mi interessa",dice una cosa che condivido,ma
il fatto innegabile rimane : cioè che di un certo tipo di nostalgia,siamo comunque oggetto
perchè continuiamo a leggere recensioni in cui ci indicano come EX di quella scena,
che lo si voglia o no.
L'unico pezzo buono The Sleeves
Elimina(Sarei,al contrario,felice se si ristampassero album fondamentali quali ORACOLO,ad esempio,
RispondiEliminama da quell'orecchio c'è qualcuno che non ci vuole proprio sentire).
Penso anche io,come Joyello,che il fattore "nostalgia" giochi a favore di queste operazioni,
seppure la "nostalgia" per quel periodo non mi colga per niente : contrariamente a ciò che
pensano molti (punto di vista rispettabilissimo e che accetto) non credo che gli 80 fossero
anni irripetibili,nè tantomeno fondamentali per lo sviluppo di certi suoni,per conto mio vi
furono troppe ingenuità,in alcuni casi persino toppate clamorose...
detto ciò,comunque,di quel passato non ho mai rinnegato nemmeno una virgola : viceversa chi
non compare,pur essendo stato contattato,sono proprio i refrattari assoluti,quelli che già
pochi anni fa (all'uscita del libro EC) esclusero a priori qualunque ritorno alle origini
(è facile capire di chi parlo,ma pure CODESTE,maremma maiala,sono scelte PERSONALI).
Diverso credo che sia,invece,il caso di Tony e Lilith (assenza che trovo pesante,infatti).
Ma noi abbiamo aderito proprio perchè lo vediamo come discorso vivo ed ATTUALE :
mai si era verificata,in Italia,una tale collaborazione tra formazioni diverse...come si sa,
il rispetto e la comunanza di intenti tra musicisti,erano molto rari in "scene" del
passato italiano,soprattutto in quello succitato.
La nostalgia sterile,per conto mio,la fanno quelli che,arrivati oltre la soglia degli "anta",
continuano a recitare la parte dei ventenni,con ben altri propositi e risultati...può darsi che
ve ne siano anche qui ma,in fondo,chi se ne frega (oserei dire che è FISIOLOGICO,che sia così).
Quindi ci troviamo su piani opposti da chi pensa alla solita operazione di "revival"...
ma revival de che ?
Ripetizione di cose già vissute ?
Penso che la maggior parte di noi,non abbia MAI vissuto prima d'ora l'entusiasmo ATTUALE,
sarà perchè torno proprio adesso da una settimana INFUOCATA in Japan,dove ascoltano
la musica senza nemmeno chiedersi da quale "epoca" provenga (beati loro).
Ma qualcuno pensa veramente che ri-arrangiare e stravolgere (in molti casi al punto di renderli
irriconoscibili) brani di Eazycon,Out Of Time o Effervescent Elephants,da parte di amici
e di compagni di avventura,sia la stessa cosa che pubblicare l'ennesimo tributo ai Genesis o
ai Pink Floyd (come si fa comunemente in Italia) ???
Consiglio a tutti di ascoltare bene le MOLTE sfaccettature del disco,prima di darne un giudizio
superficiale,che si ferma al TITOLO o alla COPERTINA (volutamente EVOCATIVA,da parte di
chi l'ha ideata : i torinesi Dario Bovero e Vera Macrì).
Ultimo appunto : la compilation verrà presto supportata da varie iniziative (ossia concerti
e presentazioni pubbliche),in tutte le varie parti d'Italia dove ci sarà possibilità di farlo.
La scena piemontese (al momento più attiva di altre) si sta già muovendo in tal senso.
Condivido molte delle tue impressioni.
EliminaInizialmente quando ci è stato proposto il progetto abbiamo aderito senza riserve. Poi non è stato possibile partecipare.
E quando mi è arrivato il CD mi sono accostato con le migliori intenzioni.
Ma alla fine, dopo ripetuti ascolti, ho rimarcato (suggestioni mei, per carità) un sentore di "rimptriata".
Con i DOVUTI DISTINGUO ed ECCEZIONI ovviamente.
Ma, in generale, questa è la mia impressione.
Ho successivamente ascoltato le cose che mi piacciono di più e, come ripeto, ci sono interpretazioni eccellenti.
Ma in generale ho avuto quell'impressione.
ma è ovviamente un approccio del tutto soggettivo.
Che ho voluto esprimere invece di buttare lì il solito "bravi tutti, che bello che bello"
In Giap tutto bene ?
RispondiEliminaTony,sono dalle parti de Milan...tra poche ore torniamo a Torino,ci organizzeremo quanto prima per inviarti un resoconto del tour,come ti avevo già promesso :-)
RispondiEliminaArigatò !
Vorrei fare alcune precisazioni a scanso di equivoci e/o malintesi. Quando Lodovico Ellena mi chiamò per sottopormi l'idea di questo NUOVO progetto, accettai con entusiamo l'idea di farmi carico ci contattare le band e curare il coordinamento dei tributi incrociati e della tracklist perchè era interessante l'idea che quasi 30 anni dopo i protagonisti della stagione neo-Sixties italiana fossero ancora, quasi tutti, "alive & kicking". Con nuovi dischi, nuove produzioni, nuovi tour in agenda.
RispondiEliminaNiente di retrò, niente di nostalgico, ma solo l'orgoglio di esserci ancora, qui e ora.
Quanto alle assenze: a tutti i gruppi dell'epoca è stata chiesta l'adesione al progetto, senza alcuna esclusione a priori. Chi non ha aderito lo ha fatto per una decisione personale (Steeplejack) o per motivi di impegni concomitanti (i Sick Rose, in tour per l'Europa, gli Avvoltoi alle prese con altri progetti).
Avevo proposto ai Not Moving di fare un pezzo, nel caso si fossero riformati per un tour (come dicevano i rumours).Ma questa eventualità non è andata in porto.
Tony e Lilith pur di esserci mi avevano proposto di rifare un pezzo loro, ma la cosa non si sposava con lo spirito e il concept stesso del progetto: con il fatto, cioè, che ogni gruppo reinterpretasse un brano altrui. In seconda battuta Tony mi propose di inserire "Ghetto" degli Statuto (già registrata per il nuovo disco di Lilith), Anche in questo caso ho dovuto dire, mio malgrado, di no per due ragioni: 1) il pezzo era già edito; 2) si trattava di un tributo a una mod/ska band che con l'originale scena neo-Sixties aveva poco a che fare.
Tutto qui.
Un'annotazione infine (per Ursus): il concept della copertina è mio. Volevo assolutamente che si riprendesse la vecchia copertina di "Eighties Colours" e la si rielaborasse per sottolineare l'ideale filo rosso che lega la scena di ieri a quella di oggi. Per il resto nessuna nostalgia, solo il piacere di documentare cosa stanno facendo, QUI E ORA, le formazioni neo-Sixties italiane in una sorta di tributo incrociato...
PS: bravissimi Dario e Vera a interpetare il mio concept con una copertina e un libretto che personalmente trovo splendidi.
RispondiEliminaPS2= sono anni che i due volumi originali di "Eighties Colours" devono essere ristampati dalla Misty Lane.
Ma Massimo Del Pozzo (che mi ha chiesto almeno tre volte di scrivere le note di copertina) non dà mai seguito alle sue nobili intenzioni...
Sulla questione RISTAMPE,debbo riconoscere che la cocciutaggine di "qualcuno" non si è mai smentita,perchè non ha mai voluto RISTAMPARE nulla...e poi ci si lamenta se salgono i prezzi sul mercato delle rarità,ahimè !
RispondiEliminaVi ringrazio per gli interventi e le precisazioni.
RispondiEliminaHo letto anche alcuni interventi qua e là su FB talvolta (più o meno velatamente) critici nei confronti della mia recensione.
Ci tengo a risottolineare che il risultato finale è, come si può leggere, a mio parere buono, interessante, buono.
Ma, in tutta onestà, ho provato a riascoltarlo immaginando la presenza di un mio brano tra gli altri e avrei avuto la stessa sensazione.
Che non è necessariamente una critica ma una semplice constatazione.
…personalmente sono felice di averci partecipato con una cover dei grandi concittadini Leanan Sidhe.
RispondiElimina( anche se in maniera un po' rocambolesca…).
Penso che sia una buona/ottima raccolta. In particolare chi ha cercato in tutti i modi di metterci del suo.
Anche se poi qualche perplessità che ha Tony mi è rimasta anche a me…
Ben vengano iniziative del genere!
Ne abbiamo ridiscusso anche in questi giorni,sia in radio che in altri incontri pubblici o privati.
RispondiEliminaLe perplessità,se ci sono,derivano dall'accostamento del TITOLO e della copertina con la vecchia situazione degli anni 80...
cosa voluta e scelta liberamente dagli stessi ideatori,
ma ripeto : fermarsi a questi aspetti ESTERIORI è riduttivo e profondamente superficiale.
CHIUNQUE ha approfondito l'ascolto ed ha valutato bene i contenuti,è stato di tutt'altro avviso.
L'opera presenta,al contrario,molti elementì di novità,a cominciare dal senso di collaborazione e solidarietà che si è creata tra i partecipanti : quasi un'utopia,rispetto a qualche anno fa,nel panorama nazionale.