lunedì, agosto 20, 2012
Pu**y Riot
In questi giorni di vacanza ho letto tantissimo del "caso PUSSY RIOT", il gruppo "punk" di ragazze russe condannate a due anni di carcere (di secondo livello ovvero abbastanza duro.Spesso a migliaia di km dalla residenza, stanzoni di 50/100 persone condivisi con criminali comuni) per "vilipendio alla religione".
Trovo la pena ovviamente sproporzionata (anche se prevedibile) e il caso tipico di un regime liberticida.
Quello che mi ha lasciato perplesso è la "mobilitazione" del web, lo stesso che ha speso molte meno parole per la contemporanea tragedia di casa nostra, l'Ilva di Taranto o per la trentina di minatori letteralmente fucilati davanti alle telecamere in Sudafrica (se proprio vogliamo guardare all'estero).
E altrettanto perplesso mi hanno lasciato i fondi giornalistici di vari dotti intellettuali che prefigurano l'inizio di un periodo difficile per Putin a causa di questa condanna.
Sicuri che un dittatore (la Russia è chiamata "democratica" per convenienza: gas, affari, soldi a palate etc) ampiamente appoggiato dalla mafia che abitualmente elimina giornalisti scomodi, avversari politici e che non ha esitato a proseguire l'opera di radere al suolo la Cecenia, possa farsi impressionare da un gruppo "punk" ?
NOTA FINALE: il più squallido e tragicomico aseptto della vicenda è stato l'appello di STING alla libertà delle Pussy Riot seguito, un paio di giorni dopo, da un concerto in Costa Smeralda per la sorella di Putin pagato mezzo milione di euro.
L'analisi mi sembra molto equilibrata,però questo clamore (sia pur "mediatico" e in buona parte strumentalizzato) torna a dire che la musica ha un potere comunicativo molto forte...
RispondiEliminaquesta faccenda può avere,finalmente,un risvolto positivo : far capire a molti che la cultura pop e rock non è soltanto un optional per sfogarsi singolarmente,agitarsi in preda all'alcool o alle droghe e che la gioventù non è sempre disposta a piegare la testa a tutti i divieti che ci vengono imposti (in Russia come in Italia o altre parti del mondo).
Personalmente provo ammirazione per loro,pur non sapendo nemmeno che musica facciano o quali siano i motivi della loro scelta...
ci sarà probabilmente una pubblicità che favorirà loro la carriera nello show-business,ma intanto si sono beccate una condanna pur sapendo a cosa andavano incontro.
La parola PUNK in questo caso ha ancora una valenza importante,considerato che molti anni fa gli stessi Sex Pistols esplosero come fenomeno di massa,per aver dileggiato la regina...ma le leggi britanniche non erano e non sono repressive fino a questo punto,per cui va loro riconosciuta una buona dose di coraggio.
Preferirei che avessero successo mediatico loro,piuttosto che continuare a vedere idoli decrepiti e poco credibili,tipo lo Sting sunnominato (che veramente dovrebbe cominciare a pensare alla pensione).
E chiaramente non è l'unico esempio che si potrebbe fare,nei prossimi giorni ne vedremo ancora altri saltare sul carro della solidarietà di facciata,anche questo fa parte del gioco,come diceva Mc Luhan.
Ehm...
RispondiEliminahttp://ilblogdilameduck.blogspot.com/2012/08/pussy-pussy-bau-bau.html
popsylon
Ho letto l'articolo...
RispondiEliminadissento completamente da questo tipico sistema del continuare a rapportare ALTRE mille situazioni nel mondo : è il classico giochino per non iniziare ad affrontarne nemmeno UNA.
E poi,francamente,l'elenco delle questioni è sempre lo stesso,guarda caso...ovunque si vanno a colpire i vecchi modelli stalino-fascisti c'è qualcuno che si prende la briga di raccontarci le bravate della CIA o di altri organismi politici occidentali (che ne hanno fatte di tutti i colori,certo,ma non meno della parte cosidetta "avversa").
Se la sinistra (o la destra,poca differenza fa a sto punto) è arrivata al punto di giustificare qualunque cosa,pure le azioni di un capo-banda nato e cresciuto nello stato di terrore sorvegliato dal KGB...vuol dire che sono arrivati al capolinea,ben peggio della morte stessa (quella ha una sua dignità comunque).
Diamo solidarietà,allora,ai nostri rivoluzionari da salotto : giorno e notte piazzati dietro il PC ed ogni tanto in passamontagna pure loro,a bruciare le auto comperate a rate dagli operai che vorrebbero rappresentare.
verissimo
RispondiEliminaormai si fa così x ogni storia
si parla dell'olocausto? Si,ma allora pure israele.....
si parla della resistenza???ehhh però prure i partigiani hanno le loro colpe
hanno rotto i coglioni pure a me
Grande Ursus!
RispondiEliminaE poi cosa ci si aspettava, che le ricevesse al Cremlino con un mega-sfarzosissimo-party, insignite di onoreficenza al merito con benedizione del Metropolita moscovita?
Se il vilipendio alla religione (???) esiste in Russia, si sa a che cosa si va incontro, oddio non che da noi sia poi tanto diverso.
Improponibile un paragone con la Gran Bretagna dove magari la legge prevede pure qualcosina, ma non è conveniente per nessuno condannare i Sex Pistols di turno, e poi si danneggia(va) l'industria discografica, che ovviamente vale di più di una pernacchia al sovrano.