La quasi totalità delle persone rivede più volte lo stesso film, ascolta più volte la stessa canzone e va in vacanza sempre nello stesso posto, perché da questi comportamenti reiterati si soddisfano diverse necessità psicologiche.
Cristel Russell, professore di marketing alla American University di Washington, ha chiamato ’re-consumption’, ’fruizione ripetuta', il consumo reiterato di un’opera musicale o cinematografica, motivato dalla garanzia dei risultati di azioni ripetute.
Pratica molto più complessa della semplice nostalgia.
Le persone continuano a guardare con interesse anche film già visti (o ascoltare costantemente musica già conosciuta) a nella prospettiva di riscoprire piccoli dettagli o trovarne di nuovi.
«I comportamenti basati sul re-consumption ’soddisfano' cinque necessità: regressiva, progressiva, ricostruttiva, relazionale e riflessiva».
Dietro il reconsumption si celano anche risvolti economici.
«Comprendendo questo fenomeno le imprese potranno capire meglio i propri clienti e creare prodotti che saranno usati infinite volte».
O riproporli più e più volte in altro formato (vedi le classiche ristampe rimasterizzate con inedito etc etc)
Fonte: La Stampa.it
Pensa te quanto tempo avrebbe risparmiato la Cristel Russell se avesse ascoltato le immortali parole di Piero Focaccia: "per quest'anno non cambiare / stessa spiaggia stesso mare".
RispondiEliminaLa conclusione della ricercatrice è fantastica:
"Comprendendo questo fenomeno le imprese potranno capire meglio i propri clienti e creare prodotti che saranno usati infinite volte".
Ovvero, creando prodotti che si vendono una volta sola: quale impresa non sogna di farlo? :)
Molto più logica la conclusione di tony: creare prodotti che saranno comprati infinite volte. E direi che lo sanno già da parecchio tempo...
Infatti la conclusione della Russell è quanto meno anti storica.
RispondiEliminaIl "progresso" unito alla logica capitalista e liberista selvaggia sta facendo esattamente il contrario: farti comprare la stessa cosa PIU' VOLTE non UNA VOLTA.
E noi musicofili siamo proprio quelli che finiscono per ricompare (o averlo fatto in passato) lo stesso disco, con la stessa musica, la stessa copertina, più volte, pagando fior di quattrini qualche foto o brano in più (in genere per nulla o molto poco interessanti).
Scusate se la domanda non è molto pertinente con il tema trattato...ma qualcuno sa dell'esistenza di un Hotel Candidezza a Milano...se affermativa, dov'è ubicato? Grazie, Eri.
RispondiEliminaCredo che sia sufficiente una ricerca su internet più che su questo blog...
RispondiEliminaDear Tony è tutto molto più semplice nel tuo caso: li ascolti da 35 anni perchè su piazza le quattro band da te citate sono nella top 10 di ogni musicofilo over 30. Un motivo ci sarà.
RispondiEliminaCharlie
Certo Charlie.
RispondiEliminaMa a volte mi sono chiesto (senza perderci il sonno) come mai dopo aver magari passato otto ore davanti al computer con in sottofondo novità di tutti i tipi e gusti torno a casa e butto su "Stick fingers" degli Stones o "london calling" etc etc, sempre la solita roba, senza stancarmi minimamente di riascoltarla per la milionesima volta.
Ora la Russel mi ha dato una risposta e i miei sonni torneranno tranquilli e rilassati.
Dì un po' Charlie, il 12 luglio non ce la fai a raggiungerci a Vigevano ?
Un po' fuori mano, lo so, però...
una volta avevo letto che la maggior parte delle persone non solo ritorna nello stesso ristorante( il che e' spiegabile) ma tende a risedersi nello stesso tavolo.Credo che il concetto sia un po' lo stesso anche per il consumo ripetuto della stessa musica...quell'idea rassicurante di sentirsi un po' sempre a casa propria
RispondiEliminac'era il fantastico Melvin Udall (interpretato dal grande Jack Nicholson) che si sedeva sempre allo stesso tavolo e pretendeva sempre di essere servito dalla stessa cameriera (jodie foster)!!
RispondiEliminaVigevano è un pò fuori mano inoltre sono già bigliettato per Moz a Firenze l'11/07, per i Stone Roses a Milano il 17/07 e se reggo botta alla mia età forse faccio un raid a Rho il 21/07 per Specials e PIL....ad una certa età diventa dura star dietro a tutto!
Ps: Paolino meriterebbe ma negli ultimi 5 anni l'ho già beccato due volte anche se mi pare di intuire che i raduno casula potrebbe essere un evento nell'evento :-)
Charlie
Si infatti più che paolino lo scopo è il primo raduno Casula.
RispondiEliminaAnche se c'è da dire che Weller viene apposta per noi e sarebbe un peccato deluderlo
Comunque sia fate in modo che il raduno Casula venga opportunamente documentato anche con foto....ah a proposito ma t-shirt casula con leggendario slogan poi non si fa più?
RispondiEliminacharlie
Charlie..ti converrebbe far che stare nei paraggi vista le date ravvicinate!!
RispondiEliminacasula!
C
Mi offro volontrio per la Prof Russell, sperando che sia di bell'aspetto, come caso tipico. Le sottoporrò il triste caso dei reiterati ascolti di Party Chambers e la smentirò in quanto l'unico motivo di ciò è che la canzone mi piace un casino:
RispondiEliminaIo lo faccio ultimamente anche coi libri, ma dopo poche pagine mi rompo i coglioni, anche qui la smentirò clamorosamente, in quanto l'unico motivo per cui lo faccio è che sono a bolletta, altrimenti ogni volta che ne finisco uno ne prenderei un'altro!
càsula
Le foto fioccheranno IMBARAZZANTI sul blog.
RispondiEliminaPer la T shirt in effetti bisognerebbe pensarci
Niente Mother ov Gooze o coma cazz si kiavavano
RispondiEliminaquelli non li ascoltava manco pu cazz nessuno
Da ex commerciante debbo dire che ho fatto pochissimi ascolti reiterati nella mia vita,perchè mi sono sempre trovato a ricercare nuove proposte ed è una abitudine che conservo ancora : ma persino nell'ambito dei classici (in quanto datati) preferisco sempre indagare nel sottobosco e debbo dire che scopro tuttora delle sorprese,perchè il campo è vastissimo (soprattutto se si parla del continente americano o degli stati europei meno sfruttati)...ovviamente restano delle preferenze storiche,molto legate ad esperienze personali,ma tuttavia ci sono dischi che (sebbene tra i miei favoriti) non ascolto più da anni.
RispondiEliminaInternet è sicuramente una miniera da cui trarre NEWS,che un tempo erano molto più complicate da reperire.
Diversamente,al contrario,mi accade nel cinema
perchè diversi film li rivedo anche decine di volte nell'arco di un anno.
Sir Indigo Moog, ecco la prof Russell, vedi un po' tu...
RispondiEliminaaiuuutoooo!
RispondiEliminava beh, argomenterò meno spiritosamente
I MADNESS a Buckingham Palace sono la notizia...This is England
RispondiEliminaUrca la prof Russell!
RispondiEliminaMi sa che in realtà la teoria le è servita per convincere il marito a non mollare i doveri coniugali...
W
Madness on the roof.........SPETTACOLO PURO con Buckingham Palace coivolto in uno gioco di luci fantastico...
RispondiEliminaour house in the middle of the street
Charlie