martedì, giugno 26, 2012
Cultura 70's : Kim and the Cadillacs
Nella musica italiana dei 70’s un nome assolutamente alieno al dualismo cantautori/prog da una parte, discomusic dall’altra, si ritagliò un piccolo spazio nelle classifiche e in migliaia di piazze all’insegna di rock n roll revival all’acqua di rose e di stereotipi al limite del cartoon della tarda decade dei 50’s. KIM AND THE CADILLACS.
Abbigliamenti improbabili, mood improntato al divertimento totale, classico rock n roll, concessioni al twist, qualche deviazione country e hillibilly, qualche successo e un passato interessante in varie bands della scena beat.
Kim Brown (chitarra e voce), recentemente scomparso, e Mick Webley (chitarra e voce) proveniva dai Renegades, beat band di Birmigham con una discreta popolarità prima in Scandinavia e poi in Italia, Ettore Vigo dai Delirium (quelli di “Jesahel” con l’esordiente Ivano Fossati) mentre il batterista Lo Previte dai Circus 2000 (ottima band prog a cavall otra 60’s e 70’s).
A completare la formazione Trutz Viking Groth, berlinese, che collaborò anche con Tony Sheridan (il cantante che i Beatles accompagnavano ad Amburgo) che lo fece entrare nei suoi Black Stars.
A loro attivo una serie di album più o meno fortunati, il 45 di successo del 1976 “Rock n roll medley” un lunghissimo repertorio di classici rock n roll ma anche una serie di discreti brani autografi.
Kim è stato un mio vicino di casa! Diciamo compaesano. Mai comprato un suo disco. Anche perchè, con le dovute eccezioni (leggi Chuck Berry, Little Richard, Eddie Cochran) non ho mai amato il rnr... RIP
RispondiEliminaA un certo punto erano sempre ospiti in tv da qualche parte. Uuribil come diciamo al mio paese
EliminaIl ciccione biondo con la giacca gialla somiglia alla cugina (brutta) di mia madre....
RispondiEliminaNon sapevo che fossero anglo-crucco-italiani!
Charlie
Il ciccione biondo? Perchè tu sei meglio di lui? Ti auguro di avere tutto quello che ha avuto lui, e cioè il cancro alla laringe per cui ha perso la voce, la chemioterapia, ed infine ancora il cancro all'esofago che l'ha fatto morire. Ma chi ti da il diritto di criticare chi non conosci? Bene, ti auguro di crepare come lui!
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EliminaL'Elvis della Romagna era il mitico Lorenz,che cantava "Auanagana Kansas City that's allright!",oltretutto famoso x lo spot dell'"Amaro Rok"...
RispondiEliminaErano come i Nomadi, li trovavi sempre alle feste di paese.
RispondiEliminaLi avevo anche visti a Piacenza e alla fine non erano male. Rock n roll e nulla più
Ma ai tempi, quando trovare qualcosa che non fosse DeGregori o il jazz rock più contaminato o Donna Summer, anche Kim and the Cadillacs avevano un sapore "nuovo" e "trasgressivo"....va bè poi è arrivato il punk....
Da noi c'era (e c'è tuttora) Tony GAllo (che quest'anno sarà anche al Festival Beat) perfetto imitatore dell'Adriano Celentano rock n roll.
RispondiEliminaLo facciamo io e te in coppia Tony Gallo, ha ha ha ha ha ha ha ha ha......
RispondiEliminaaahahah è vero !!! Il duo Tony Gallo....
RispondiEliminaE non dimentichiamo,Bobby Solo e Little Tony
RispondiEliminaI nuovi Santo & Johnny, ha ha ha ha ha ha
RispondiEliminaAhahahahahah! Sir, sempre al tavolino sul palco?...
RispondiEliminaW
Anonimo! Cosa mi hai fatto ricordare!!
RispondiEliminaIl mitico Lorenz (Pace all'anima sua) aprì per Le Madri della Psicanalisi all'Estragon di Bologna, tour di A.Ra.Go.Sta.
Anforghetebòl.
Si, ingranatissimo.....e in infradito, ha ha ha ha ha ha
RispondiEliminaMe li sono beccati anche io (seconda meta' degli 80) ma c'era solo piu' TRUTZ..bah!! Avrei sperato un autografo di KIM (il ciccione biondo)in quanto ex ragazzo beat. Amici miei avevano gli album da far firmare..io mai avuto nulla. Anche a me mai detto molto neanche da bambino..
RispondiEliminaAlbe: sempre al tavolino onstage!!
C
Ma "Willie l'Orbo" che nella foto gioca a flipper chi è?
RispondiEliminaCharlie
e' galletti
RispondiEliminaCorreva l'anno 1978, una adolescente, tamarra come tutti gli adolescenti, compra il suo primo Lp...di Kim & teh Cadillacs.
RispondiEliminaCon una madre che mi ha fatto crescere a pane Elvis e Celentano potrebbe essere un buon alibi??
Secondo me Kim and the Cadillacs erano perfetti per l'Italia di allora.
RispondiEliminaNon si potevano proporre certe cose in maniera troppo filologica e fedeli allo spirito originale.
E quindi benissimo un surrogato innocuo e divertente.
Che però intanto ha probabilmente incuriosito tanti e li ha portati a cercare gli originali e musica migliore.
Nel 1977 li vidi in un concerto all'aperto,quando già avevo i capelli cortissimi ed un giubbotto di pelle nera e già solo per questo stavo rischiando una rissa con un gruppetto di autonomi,che continuavano a sfotterli ed a insultarli da sotto il palco...ebbi un impeto di incazzatura (anche se Kim e soci non mi facevano impazzire) ed urlai loro "Ci avete rotto i coglioni!"...incredibilmente si zittirono e restarono seduti fino alla fine.
RispondiEliminaSono soddisfazioni che non dimentico,malgrado tutto.
Bravo! Sei una persona civile! Odio certe cosee se a quella gente il concerto non piaceva potevano anche andarsene all'inferno! Perchè stare lì e sfottere? La gente molto spesso fa schifo!
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RispondiEliminaNell'immagine che ritare i componenti della band si riconoscono (da sinistra): KIM BROWN, MICK WEBLEY (con la benda sull'occhio sinistro), TRUTZ GROTH («the big bad viking»), FRANCO LOPREVITE (batterista), ETTORE VIGO (pianista), ATTILIO BRIANZI (sassofonista). -hydorvox-
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