giovedì, maggio 10, 2012
Testamento digitale
Nell’epoca digitale di blog, social network e password per ogni cosa si affaccia un problema apparentemente frivolo ma che diventa spesso basilare.
Ovvero al momento dell’ eventuale prematura scomparsa di chi gestisce una serie dei spazi (scusate ma mi tocco...) chi resta eredita (soprattutto conti bancari, postali o altro) un’ “esistenza digitale da gestire o semplicemente chiudere.
Come ci dice un articolo sul Corriere di Massimo Gaggi, in un anno, ad esempio, nei soli Stati Uniti muoiono circa mezzo milioni di utenti Facebook.
Il governo americano invita gli americani attivi sul web ad affiancare al testamento tradizionale una dichiarazione delle proprie volontà riferita esclusivamente alla propria vita elettronica, affidata a un «esecutore digitale» di propria fiducia al quale andranno consegnati, tra l'altro, tutti i propri «username», le «password» e l'elenco dei siti nei quali si lascia un'impronta, dei blog, dei profili sulle reti sociali.
Un po come ha fatto STEVE JOBS: l’inventore dell'iPod ascoltava dischi in vinile, non aveva Facebook nè altre reti sociali e, prima di scomparire, ha sistemato con cura il suo patrimonio familiare e i programmi futuri della Apple lasciando tutto scritto, nero su bianco.
Un problema tutto americano. Non credo che qua se ne preoccupi tanta gente.
RispondiEliminaMah insomma , non proprio.
RispondiEliminaPersonalmente tra blog, Facebook, sito Lilith e un tot di altre cose una decina di password ce le ho.
Poco male se me "ne andassi".
O i vari spazi rimangono vuoti e inutilizzati per sempre oppure chi resta provvederà a cancellarli e morta (appunto) lì...
Però da qualche parte bisogna lasciarle scritte.....
Un pensiero che non mi ha mai ( e spero non lo farà mai) sfiorato minimamente
RispondiEliminaParty chambers!!!!!!!!!!!!!!!
io ho digitato "CASULA" nel titolo del post e mi ha dato errore.
RispondiEliminaperche?
C
Party Chambersssssssssssssssss
si vede tutto piu' piccolo..gia c'abbiamo problemi di vista..
RispondiEliminaOT: peccato ieri sera per l'Athletic, avesse vinto sarebbe stato un segnale bello di come si possa fare calcio e vincere senza emiri e petrol-dollari russi. Athletic squadra potenzialmente casula....aupa zubigorria.
RispondiEliminaPS: ma Party Chambers su quale disco degli SC è?
Charlie
e' la B Side di Speak Like A Child e c'e' anche nell'EP A Paris,
RispondiEliminae nella raccolta The COMPLETE ADVENTURES (Non The Singular Adventures..mi pare)
C
offtopic - qualcuno viene a vedere i brand new heavies domani sera al blue note? per ragioni che sfuggono alla logica (ma evidentemente hanno una loro logica che devo rispettare) non posso dirvi altro che "se siete interessati a venire è meglio che mi scriviate a cpt.stax(at)gmail.com "
RispondiEliminatony e tarkus "sanno" ;)
-consigliato 2° spettacolo
-purtroppo non cè n'dea alla voce e gambe divaricate, ma un altra cosciona americana che dal nome non conosco
eventualmente a domani
f
@Charlie: si sarebbe stato bello se l'Athletic avesse vinto, ma il talento dei singoli in questo caso si è dimostrato meglio di un gioco di squadra superiore.
RispondiEliminaE' l'eterno dilemma del gioco del calcio.Io li applaudo comunque, le imprese dei turni precedenti rimangono ben stampate nella mia mente.
gambe divaricate!!!!!!!!