giovedì, maggio 17, 2012

Batteristi "sconosciuti" : Viv Prince

VIV PRINCE non è sicuramente uno di quei batteristi memorabili di cui si ricordano le gesta da un punto di vista tecnico, anzi.
Abitualmente si rammentano di lui ,più che le poche registrazioni con i primi PRETTY THINGS, le gesta folli, l’eccesso di alcool, risse, gli arresti per droga, il carattere irascibile.
Ma, come ricorda il leader della band Phil May, VIV PRINCE è stato il primo ad introdurre nella musica rock uno stile di batteria che non fosse solo accompagnamento di sottofondo, mutuato principalmente dal jazz (il rock n roll fino ad allora, primi 60’s, contemplava l’uso della ritmica comunque come supporto e mai come protagonista).

Viv Prince, probabilmente involontariamente (a causa dell’abuso di alcool che spesso non gli permetteva di portare a termine i concerti), fu il primo a concepire la batteria con uso “solista” durante l’esecuzione di un brano.
Cosa che influenzò tantissimo un giovane batterista appena entrato negli Who, Keith Moon (spesso di fronte al palco dei Pretty Things a seguire le gesta di quello che avrebbe sempre indicato come un suo punto di riferimento, tanto che gli stessi Who pensarono a Viv per un tour in Scandinavia a cui Moon rischiava di rinunciare a causa di una malattia).
Dopo un disastroso tour in Nuova Zelanda (in cui Viv rimase forzatamente due settimane in più in quanto buttato fuori dall’aereo prima di tornare in patria !) nel novembre licenziato dal gruppo.
Rimangono le testimonianze sonore dei due seminali primi album dei Pretty Things “Pretty things” e “Get the picture!” (anche se non è chiaro se Viv suoni in tutti e in quali brani).

Continuò con il fallimentare singolo solista nel 1966 "Light of the Charge Brigade”/ “Minuet for Ringo" e poi con i Bunch of Fives e un altro singolo "Go Home Baby"/"At the Station" e brevemente negli Honeycombs. Nel 1967 provò per breve tempo con il Jeff Beck Group e poi con l’ex Moody Blues (futuro Wings con McCartney) Denny Laine (con la sua String Band).
Ancora qualche esperienza oscura e sotterranea con i Vamp e i Kate a base di psichedelia e qualche singolo di scarso interesse alla fine dei 60’s.
Successivamente si trasferì in Portogallo a coltivare arance e allevare cani continuando, pare, una vita improntata agli eccessi.

8 commenti:

  1. http://thehoundblog.blogspot.it/2009/06/viv-prince.html

    Viv Prince! uno di noi! Top Casula..!!

    Ho presente una sua foto primo periodo in cui e' UGUALE a DAVE di Quadrophenia..tipologia,espressione,capelli,cappello,abbigliamento..ogni tanto queste cose si notano e credo che gli addetti ai casting siano ben attenti a questi riferimenti "tipologici"..
    che ne pensate?

    C

    RispondiElimina
  2. Infatti è molto simile.

    Tra i ricordi di Phil May c'è quando si rifiutò di suonare perchè i gestori del locale non gli volevano servire da bere e lo trattavano male.
    Si era semplicemente dimenticato che la SERA PRIMA con alcuni altri, completamente ubriaco, aveva devastato lo stesso locale.....

    RispondiElimina
  3. storie che brillano un istante eppure sono così significative....

    RispondiElimina
  4. OT: Dear Tony ti ho mandato una mail a info@lilithandsinnersaints.com ma mi è tornata indietro modello boomerang. Dove ho sbagliato?

    Charlie

    RispondiElimina
  5. Lo sfondo dell'ultima foto direi esemplificativo, come il suo sguardo, ha ha ha ha, casula!
    Mi ricorda il mio amico inglese WDW scultore anche di talento, ma di nessun successo, chitarrista rockabilly senza speranze ma fuoriclasse indiscusso della sbronza!!

    RispondiElimina
  6. Uno dei miei batteristi preferiti è sempre stato John Ike Walton,nel primo album dei 13TH FLOOR ELEVATORS :
    stile totalmente rivoluzionario per l'epoca,che però in Europa non fu affatto notato,poichè prima dello scioglimento il gruppo non arrivò mai fuori dei confini statunitensi,se non in pochissimi casi.
    Io acquistai la ristampa Radar nel 1978,grazie ad una recensione entusiasta sul mucchio selvaggio,ed in seguito copie dell'originale (quando ancora lavoravo da JBH),nel secondo album,altro capolavoro,entrò Danny Thomas ma lo stile rimase molto simile.

    RispondiElimina
  7. per me un mito assoluto!!!! W VIV!!!!!!!

    m.

    RispondiElimina
  8. secondo alcune biografie nel disco Get The Picture suonano sia lui che il produttore Bobby Graham e il nuovo batterista Skip Alan (altro grande dallo stile che mi piace molto)

    RispondiElimina