mercoledì, aprile 18, 2012
Carlo Petrini
Il calcio italiano piange la scomparsa del povero Morosini, la scandalosa pochezza morale e tecnica di una Federazione asservita a televisioni e potenti ma anche l’addio a CARLO PETRINI (ex punta di Milan, Roma, Genoa e Torino), personaggio controverso dalla vita burrascosa ma che fu uno dei primi a dire chiaramente quanto il doping e la corruzione siano sempre stato presenti negli spogliatoi e nei campi italiani.
Ne ha scritto i numerosi libri che lo hanno sempre più emarginato dall’ambiente dal famoso “Nel fango del dio pallone” a “Scudetti dopati” e “Senza maglia e senza bandiera” (tutti titoli piuttosto espliciti e dai contenuti esplosivi).
Disse in un’intervista nel 2004:
«Per tanti anni il mondo del pallone si è permesso di tutto: doping, fondi neri, scommesse, partite combinate, falsi in bilancio, accordi sottobanco. Nella convinzione che tanto nessuno l’avrebbe mai toccato. Erano, eravamo tutti convinti di essere al di sopra delle regole”
E poco prima di morire ha profetizzato:
«Il pallone esploderà per il connubio con la malavita e quando arriverà lo scandalo dei giocatori gay».
Mah, Tony. Secondo me il calcio, questo calcio ormai alla deriva, si frega le mani della morte di Petrini. Uno di meno che ha avuto il coraggio di dire verita', nascoste ai piu', relegate negli angoli piu' bui delle librerie. Leggendo quealche suo libro, anche lui ne ha fatte di cotte e di crude, ma quel mondo e' cosi'. Certo che e' diventato difficile trovare ancora la passione per vedere, leggere, sproloquiare di calcio.
RispondiEliminaLui ha avuto il coraggio di dirlo anche se c'era dentro fino al collo e si può discutere sul perchè lo abbia fatto.
RispondiEliminaPerò è uno dei rarissimi esempi di chi ha tolto la patina del tutto bello/ tutto perfetto che c'è sempre stata sul calcio (italiano ma non solo).
Gli esempi che vediamo ogni giorno in tempo reale poi ci confermano che non era balle.
Non è possibile che si vendano le partite in serie A...posso capire (condannandoli) che nelle serie più "infime" ci si accordi e si tarocchino i risultati.
Ma un professionista che prende decine di migliaia di euro al mese non può vendere una partita. Non esiste.
santa ragione. Soprattutto i giocatori di serie A, che prendono vagonate di denaro. Questi sono marci dentro.
RispondiEliminaDa "patito" di football, i libri di Petrini sono necessari per capire tutto quello che c'è dietro il mondo dorato della serie A. Sicuramente molti addetti ai lavori avranno esultato alla notizia della sua morte. Da segnalare anche "Il calciatore suicidato" sulla controversa morte del calciatore del Cosenza Donato Bergamini.
RispondiEliminaQuello che più mi fa incazzare è che ormai ad ogni gol sbagliato o ad ogni errore difensivo pensi subito "si sono messi d'accordo"....
RispondiEliminaL'altro giorno, a casa malato, sono capitato sulla diretta di Ligue 1 tra Olimpique Marsiglia e Montpellier.
Olimpique senza più obbiettivi e Montpellier ai vertici a lottare per lo scudetto con l'odiatissimo (dai marsigliesi) PSG = vittoria auspicabile del Montpellier.
Che dopo 10 minuti va in vantaggio con un rigore provocato da un assurdo fallo di mano.
Poi è finita 3-1 per il Montpellier.
Ma come fai a non pensare ad un rigore deliberato e voluto ?
Ne avevamo gia' parlato un po' di tempo fa', con l'autorevole presenza del Gallo (ma dove c...sei finito?): le combine nel calcio ci sono sempre state, a tutti i livelli, specialmente quando i campionati vanno verso la fine. Quindi non dovremmo meravigliarcene. Il problema e' che ora la posta si e' fatta molto piu' alta, in termini di denaro. E questo mondo e' sempre piu' infestato da delinquenti, primi i procuratori. Ogni tanto mi chiedo: e' negli altri sport? Nel basket, per esempio, o nella pallavolo, come potrebbero fare per truccare le partite?
RispondiEliminaHa ragione Harmonica: una persona che ama il calcio una letta ai libri di Petrini gliela deve dare. Quando si ama qualcosa è bene saperne il più possibile. Chiaramente ai vertici del mondo dell'Ital-calcio avranno fatto feste su feste perchè Petrini era visto come un grande rompicoglioni. Petrini ha vissuto una vita discutibile (casulissima maybe) e sembra che in questo paese chi ha commesso errori non abbia diritto di critica. Quante volte è stato condannato x diffamazione Petrini? Vado a memoria, quasi mai, segno evidente che qualcosa di vero lo ha raccontato e i padroni del vapore non potendo smentirlo lo han fatto sempre passare come un malato di mente in cerca di notorietà.
RispondiEliminacharlie
verissimo, nessuno ha mai smentito Petrini, quindi....il problema e' che gli hanno fatto terra bruciata intorno. E l'unica cosa che gli e' rimasta e ritirarsi a Monticiano, povero in canna e malato. Non mi meraviglierie che glia abbiano inculato anche i diritti sui libri...
RispondiEliminaCredo che le combine siano diffuse anche in parecchi altri sport ma la posta (economica) in palio è molto più bassa e di conseguenza ci si spartiscono le briciole.
RispondiEliminaMa ad esempio recentemente hanno squalificato un sacco di giocatori di volley della Corea del Sud (che non mi sembra brilli per risultati e notorietà in questo sport) per aver venduto una serie di partite.
Il calcio in Cina è stato distrutto qualche anno fa da scandali su scandali (e là in quanto a punizioni non vanno tanto per il sottile) mentre Sir Galletti potrà erudirci sulle vare compravendita di partite che hanno creato enorme scalpore in India nell'ambito del cricket.
Ma ci sono problemi anche nel football e nel baseball americano...insomma dove ci sono soldi e interessi c'è corruzione.
Certo calcio ormai è un'esperienza quasi esclusivamente televisiva. E per rendere la velocità sullo schermo TV devi correre il doppio, quindi il problema doping (che c'è da quando c'è il calcio) viene ulteriormente aggravato. Poi vai allo stadio e hai quasi una sensazione di fastidio, i giocatori sono troppo rapidi, veloci, frenetici.
RispondiEliminaE il pressing sul portatore inizia dalla lunetta dell'area. Che schifo.
Io rivoglio vedere un Antonioni che arriva trottando a testa alta e indisturbato fino alla tre quarti (per poi venire assalito dai difensori con la bava alla bocca)...
Io rivoglio Bruno Conti che arriva giù dall'ala allungando la palla di 2 metri per passo. In quel calcio 'beat' si vedeva la giocata, il colpo di classe e quello di culo. Ora è un calcio metal, a 200 all'ora con 22 pugili in campo. Tanto varrebbe metterci dei canguri, no?
Ma ormai è così, indietro non si torna e bla bla bla...
Aspettiamoci morti sempre più frequenti e sospette, questo è un dato certo.
Per esempio, l'uso del cortisone è doping.
Ma se uno gioca ogi 3 giorni ai ritmi attuali non può non avere qualche risentimento muscolare, articolare etc etc.
Per cui si ricorre agli antiinfiammatori non steroidei (FANS) che hanno l'inconveniente di esporre chi ne fa uso ad un aumento spaventoso della banda di rischio accidenti ischemici, trombotici e cardiovascolari. Uno pensa, bè la ricerca ovvierà a questo. Errore: i fans più recenti (dai COX2 in su) sono i più terrificanti. Sentivo dire che i giocatori dopo i 27, 28 anni hanno tracce di sangue nei Fans, talmente ne abusano, non essendo vietati.
Non ho sentito nessuno dei professoroni intervistati dopo la morte di Morosini parlare di questa specifica e mi è sembrato strano, dal momento che in tutte le cardiologie del mondo ormai il fumo e l'abuso di Fans sono trattati come item di primo piano d'evidenza scientifica.
Petrini mi è sempre stato sui coglioni quando giocava, nel Hellas Verona me lo ricordo. Era uno sgobbone e un centravanti che non segnava quasi mai. Ha fatto tutto quello che gli han detto di fare quando giocava a calcio perchè è sempre stato un codardo, finchè era in forma si bombava, giocava, scommetteva e andava a donne. Durante la sua carriera di calciatore ha sempre tenuto la bocca ben chiusa perchè gli serviva lo stipendio, ha cominciato a parlare quando anche un rientro nel calcio con mansioni diverse gli fu negato in più di un occasione. Secondo me è stato sempre al limite dello spregevole. Mi dispiace moltissimo per la sua vicenda umana, sua e di chiunque, calciatore o uomo comune si debba trovare a fare i conti con gravi problemi.
RispondiEliminaSe fosse stato uno normale si sarebbe tirato fuori subito, ma la sua parabola lo condanna impietosamente. Lacrime di coccodrillo, vecchio mio.
Non c'è bisogno di Petrini per sapere quello che dice, basta avere letto il quotidiano sportivo, anche saltuariamente, negli ultimi 50 anni. Lo scudetto 1964 fu assegnato sulle conseguenze di un grave scandalo doping, che non fu mai negato, ma solo opportunamente pilotato (a furor di popolo, ma ne parleremo presto, credo). Aggiungo, convinzione mia, che i suoi libri non abbiano mai minimamente scalfito l'estabilishment pallonaro dello stivale, sempre molto occupato (con grandissimo successo), a salvaguardare il proprio orto e ad innalzare progressivamente la recinzione (metaforica) ogniqualvolta qualcuno ci ficchi dentro il naso per scoprire qualcosa. Ma in Itaglia le cose si fanno così, non solamente nel mondo del calcio, per cui io mi occuperei solo delle vicende giocate e circostanti.
A.G.
Tutto giusto Albe..pero' mi sembra che si torni sempre al "poteva far meglio,poteva esser diverso..". Non e' stato cosi.Punto.Pazienza.
RispondiEliminaImportante e' saperle queste cose,libri a posteriori o quotidiano sportivo che sia.
Evidentemente non lo si DICE mai abbastanza (non noi tifosi ecc)oggi.. Che lo si ricordi detto da un protagonista ieri.
(Pibio..e qui si ricomincia indietro non si torna blah blah..hai ragione su tutta la linea.)
C
Non ho competenze medichema l impressione sul caso Morosini e che la prima preoccupazione fosse che il doping non c entrava nulla.
RispondiEliminaIn realta e come quando nel ciclismo fanno i controlli anti doping e se ne escono puliti. Puliti nel senso che l Epo o il Cera o altra merda che si sparano resta sotto i livelli consentiti o non viene rilevato. Ma i ciclisti e una vasta gamma di altri sportivi , tutti ?, si tirano delle bombe pazzesche.
Ogni tanto sbagliano dose e li beccano.
Lo stesso accade nel calcio e ogni tanto qualcuno ci resta.
Sull uomo Petrini ho mille riserve.
Non riusci a vedere il figlio 17enne che moriva di cancro perche era latitante per altre storie. Insomma non uno stinco di santo ma almeno uno che , sia per soldi o per vendetta o per rimanere protagonista, ha vuotato il sacco.
E rimasto ignorato ed emarginato ancora di piu.
La famosa frase I PROBLEMI SI RISOLVONO NELLO SPOGLIATOIO.
Bah Cris, ognuno si informa come può o vuole e si fa le proprie opinioni. A me di Petrini a sempre dato fastidio una cosa, c'è sempre stato dentro in tutto, quando poi si è accorto di essersi rovinato , ha sparato merda ovunque. Un comportamento spregevole. Non è quello che ha detto, ma il perchè lo ha detto, smettiamola dai, i martiri non esistono. Petrini non è il profeta del calcio pulito, ha solo fatto parte di quello sporco, io personalmente lo avrei preso a calci nel culo.
RispondiEliminaA.G.
ma infatti Albe e' legittimo quello che dici..ma nessuno (neanche Tony) lo ha mitizzato.
RispondiEliminaAlziamo un calice di Bonarda!
Casula!
C
No, ma infatti non mi rivolgevo a nessuno dei due.
RispondiEliminaMa come sempre chi ha posti di responsabilità (cioè posti che catturano grossa attenzione)tende a confondere le cose.
Comunque oggi han fatto il funerale a Morosini lo sfortunatissimo calciatore morto in camposabato scorso e del quale non conoscevo neppure l'esistenza. Ho letto qualcosa di lui, mi è sembrato più o meno il contrario di Petrini. Ha reagito alla bastardaggine della vita con successo correndo dietro ad un pallone con gioia ma il motore lo ha lasciato a piedi, bastardo anche lui!
Lo celebro e brindo alla sua memoria.
RIP Piermario Morosini, calciatore pulito e sfortunato,e càsula dei primissimi.
I più grandi scandali del cricket han sempre riguardato il Pakistan, (e l'Inghilterra).
RispondiEliminaQuesta volta non potrai chiedermi di essere sintetico, ha ha ha ha