domenica, febbraio 26, 2012
Soul Kitchen – The Time of Wine and Roses
Rubrica settimanale di vini e rose a cura di Mwanamke Lilith.
BANKSIAE Alba Plena……
Introdotta in Europa nel 1807, è probabilmente un ibrido della rosa banksiae normalis incrociata (forse spontaneamente) con una rosa cinese.
Ha fiori piccoli con una particolare forma a pon-pon.
Tra le rose banksiae è quella dotata di maggior profumo unito alla generosità della fioritura primaverile (precoce e purtroppo unica) e di una notevole resistenza al freddo.
Ha lunghi rami lianacei privi di spine e con caparbia riesce a raggiungere anche una decina di metri in altezza.
Possiede un bel fogliame molto robusto, fitto che può ricordare quello del ligustro.
Adatta a ricoprire pergolati , archi, passaggi …molto decorativi sono i rami recisi …adoperati anche per formare ghirlande…………..…..
Chianti ……
A casa mia era il vino delle feste………..lo strappo alla regola…nel fiasco .Colore rosso rubino nelle varie sfumature anche molto intense profonde e cariche., profumo della tarda primavera toscana fiorita di iris e viole…….
Ottenuto per rigido regolamento dall’80% minimo di uva Sangiovese e il restante a piacere tra vitigni autoctoni (Canaiolo e Colorino ) oppure Merlot e Cabernet Sauvignon….Buon sapore asciutto, tannico, pieno, che si irrobustisce col tempo.
Esiste una leggenda legata al simbolo del gallo nero.
Molti secoli fa, mentre fiorentini e senesi combattevano per delineare i loro confini, decisero di fissare il termine dei rispettivi territori là dove si fossero incontrati due cavalieri partiti al primo canto del gallo, l'uno da Siena e l'altro da Firenze.
I fiorentini si servirono di un galletto nero cui era stato impedito di cibarsi per giorni e giorni e che perciò, affamato com'era, cantò assai prima dell'alba, avvantaggiando così il cavaliere fiorentino che si incontrò col senese dopo aver fatto tanta strada in più, arrivando nei pressi di Fonterutoli, in territorio di Castellina.
Così, stando alla tradizione, "in potere di Fiorenza" pervenne "del Chianti la contrada".
Quanto al gallo nero lo scelse il Consorzio del Chianti classico al suo nascere, nel 1924 come proprio marchio di tutela.
Bellissima rubrica, che seguo sempre con grande interesse!
RispondiEliminaun brindisi dal cuore del chianti classico: magari con un buon bicchiere di Cepparello della fattoria Isola e Olena. Non è un gallo nero pur essendo prodotto nella zona del chianti classico, è 100 % sangiovese, ma ne vale la pena.
RispondiEliminagrazie mille @roberto.........non conosco il cepparello.............ma il sangiovese è proprio buono.........Lilì
RispondiEliminail Chianti nel fiasco!!!!!
RispondiElimina(vedere la tavola apparecchiata e con i portatovaglioli personali mi ha fatto tanta nostalgia,di casa,quando abitavamo ancora tutti insieme,mamma papa' nonna sorelle ed io)
grazie Lili!
C
E se son pallido come una strassa
RispondiEliminavinassa,vinassa e fiaschi de vin.........