mercoledì, novembre 24, 2010
E-Book vs Libro
Negli USA dall’inizio dell’anno il mercato degli ebook ha generato 263 milioni di dollari, pari al 9% dell’intero settore editoriale.
In agosto il boom: + 172%
In Italia le cose vanno ancora a rilento, le prime stime dicono che ci vorranno cinque anni perché gli ebook raggiungano la quota del 5%.
Anche considerando il prezzo attuale del “lettore” per gli e-book (centinaia di euro) e la scarsa disponibilità di titoli.
Gli ebook avranno un prezzo del 20% inferiore all’edizione cartacea, costeranno quanto un qualsiasi libro scontato.
Il mercato del libro digitale ucciderà quello esistente o si integrerà facendo crescere il mercato del libro?
La figura dell’editore è destinata a scomparire?
Mia moglie ha già provato ma dopo l'entusiasmo iniziale,dovuto secondo me più al mezzo tecnologico (Iphone mi sembra)che al E-book stesso ha commentato:"che palle però continuare a fissare sto schermetto" (in inglese), io mi son lasciato andare ad una sommessa risatina e ho continuato a leggere il mio libro (di carta).
RispondiEliminaHT score : E-book 1 - Libro 2
Se fosse per me gli e-book li butterei tutti nel cesso! Vogliono privarci del gusto di andare in edicola, in libreria, di sfogliare un bel pornazzo, di comprare libero (non si sa mai, in mancanza della carta igienica) e, alla chetichella, infilarci il pornazzo in questione. Di aspettare l'uscita dell'ultimo Tony face, comprarlo e consumarsi la vista a leggerlo. e si fara' la fine del vinile, soppiantato dal cd, che sarebbe costato meno, piu' ascoltabile, non deteriorabile e bla bla bla. Tutte balle, come al solito. L'unica novita' (novita'?) e che tutte e'/sara' indirizzata al profitto.
RispondiEliminaC'è chi sostiene che, ad esempio viaggiando molto, puoi portare con te "molti libri" in uno spazio ristretto e leggero.
RispondiEliminaMah, per me il libro rimane il libro tradizionale. Di carta. Su cui puoi mettere degli appunti a matita, sottolineare, piegare la pagina e quando è finito da riportare in biblioteca o riporre nella propria libreria a prendere la polvere.
E poi c'è l'odore della carta, il suo spessore etc etc.
E poi l'idea che se perdi quel baracchino lì perdi un sacco di libri non esiste.
Ma noi siamo vecchi.
Sarà ma questo mondo che va avanti in questa maniera non mi piace per nulla. E quindi si tengano i loro ebook.
Nessuno ci obbliga, possiamo scegliere.
RispondiEliminaIo vado avanti come al solito.
Io non vedo l'ora che i libri scompaiano. Sono ingombranti e molto spesso inutili. Quanti libri vi è capitato di "rileggere"? Forse in tutto saranno una decina. Ammettiamo che siate pazzi e siano 20. E allora come mai avete la libreria piena di libri inutili? Leggere è bello, fondamentale e importantissimo. Avere (possedere) un libro è secondario. Basta leggerlo.
RispondiEliminaCon tutto che il libri sono fatti di carta e un libro, anche piccolo, costa al pianeta molto di più di quello che può costare un file digitale (e qui sono inconfutabile), io dico: ben vengano gli e-book, speriamo prima possibile. Le case editrici avranno modo di venderci i libri lo stesso. Solo che avranno meno costi, a noi chiederanno meno soldi e gli alberi tireranno un sospiro di sollievo.
Ah, Tony: col "Kindle" puoi fare appunti ed anche mettere il segnalibro.
Dai, non facciamo quelli che rifiutano i cambiamenti. I cambiamenti sono SEMPRE importanti. Possiamo guardare al passato con tenerezza... Ma che nessuno ci tolga il miglioramento della vita.
Anch'io. Anzi, da qualche anno sto' facendo pure dei passi indietro. Di certa tecnologia mi frega niente. Faccio ridere il mio amico marco tava, quando gli sventolo sotto il naso il mio Nokia prima generazione. Dopotutto, il telefono cosa deve fare? il telefono. o no?
RispondiEliminaA volte io i libri li rileggo anche.
RispondiEliminaPiù spesso li riprendo per appunti, consultazioni, estrapolare frasi, rileggre anche solo un capitolo.
Per scrivere "Mod generations" ho tirato fuori tra i 10 e i 20 libri per prendere date, informazioni, frasi etc.
A moltissimi libri è legato un periodo, una fase di vita, un ricordo etc etc e non me ne priverei per nulla al mondo.
Con questo principio allora buttiamo nella spazzatura tutti i vinili che tanto ci stanno su un Ipod, Itunes I minchia.
Io gli appunti li voglio scrivere sul libro con la matita o la biro e il segnalibro ce lo voglio mettere davvero, non voglio un segnalibro virtuale.
E infine, passo a volte lunghi minuti a guardare la mia libreria piena di dischi e libri. Così, solo per guardarla.
Non guarderò mai un trappolino in cui c'è dentro tutto ma che no nha un cazzo d'anima.
Sul costo al pianeta le opinioni sono contraddittorie, anche perchè per fare computer e seghe varie non è che non si inquini eh...anzi...tutta roba che per essere smaltita ci vogliono secoli o millenni.
La carta si ricicla.
Tony, occhio, che qui ci diranno che siamo vecchi, rincretiniti e quant'altro. Ma, ragazzi, mi spiace, ma io la penso esattamente uguale. E sul miglioramento della vita..mah, ho piu' di qualche dubbio.
RispondiEliminaBravo, vecchi e rincoglioniti, infatti!
RispondiEliminaCosa c'entra l' e-book? ha ha ha ha.
Gàmb sùta al taùl!
a quando l' e-food ? hahahahahaha
La carta si ricicla solo se... butti via il libro. Se lo tieni nella libreria, no.
RispondiEliminaComunque cerco di rimettere a posto le cose: il mio non era affatto un attacco personale o meglio lo era ma era riferito anche a me stesso: Tony, io sono come te, con la libreria piena di cose INUTILI, compresii vinili INUTILI e CD INUTILI che ci starebbero in una decina di iPod (beato te se hai dischi e CD che entrano in UN solo iPod!)...
Io parlo delle generazioni future e di quanta ragione avranno di rinunciare a questa continua sovrabbondanza di beni (ribadisco) inutili. Per scrivere "Mod generation" hai consultato dei libri? OK, cosa ti fa pensare che non avresti potuto farlo in maniera più agevole se quei testi fossero stati già tutti dentro un unico apparecchio? E' solo affetto per certi oggetti della nostra vita. E' nostalgia, non c'entra la qualità.
Inquinano anche i computer, vero. Ma la ricerca si spinge sempre avanti e forse un giorno avremo PC ecologici. Che ne sai? Basterà non essere sempre scettici nei confronti delle innovazioni.
Sugli appunti da fare con la matita e il segnalibro "vero", boh, io non capisco. Davvero.
I Libri ai quali sei legato sono sacrosanti. Tu, come me, li tieni cari e non li butteresti per niente al mondo. Certo. Ma questo cosa a cosa serve? Serve SOLO a te. A me.
Noi siamo di una generazione che se ne sta andando. Il mondo va (e deve andare) da un'altra parte. I nostri figli (cioè i tuoi, ché io non ne ho fatti) guarderanno ai tuoi libri con molta curiosità, s'inteneriranno e qualche volta cercheranno di capire cosa avessero per noi di tanto magico.
Poi, quando sari sottoterra, li manderanno al macero assieme a tutti i tuoi vinili.
Sappilo! ;)
E infatti siete tutti li a scrivere queste cose con carta, penna d'oca e calamaio, vero?
RispondiElimina...forse sara' cosi'. Nel frattempo mi tengo stretto tutto il ciarpame di libri, vinili, cd. Ho una prima edizione di Soul Music di Peter Guralnick, autografato dal mondo soul: Sam Moore, Bettye Lavette, Rufus Thomas, Steve Cropper, Duck Dunn, Solomon Burke e tutti quelli che sono riuscito a beccare in giro per concerti. Con l'e book cosa farei? la firma elettronica? Bravo Gallo, gamb suta al taul. Il progresso, in questo caso, cos'e'? Quattro salti in padella o tortelli fatti a mano? Polenta rapida o polenta come si deve? Farneticazioni, farneticazioni....Ah, dimenticavo: tavernello o nebbiolo?
RispondiEliminaSono d'accordissimo sull'obsolescenza dei libri, vinili etc e altrettanto apprezzo il miglioramento qualitativo che ha portato la tecnologia a tante cose.
RispondiEliminaE so benissimo che mio figlio quando non ci sarò più porterà presumibilmente i miei amatissimi album di Ray Charles su Atlantic o Stateside da qualche rigattiere o collezionista di "roba vecchia" e gliela venderà a due soldi.
Allo stesso modo dei miei inutilissimi libri sui mods, sui Clash, sulle foto dei 60's etc etc.
Ma proprio per un discorso di QUALITA' DELLA VITA, io non cambio la mia libreria, continuo a comprare i libri, sentirne l'odore etc etc etc.
Non sono luddista, non ce l'ho con la tecnologia, utilissima, indispensabile (soprattutto per scriverci minchiate l'uno con l'altro in tempo reale da ogni parte d'Italia) ma semplicemente non credo che solo perchè una cosa è NUOVA e comporta un cambiamento sia positiva.
O che , se anche lo è , vada condivisa e abbracciata.
Anonimo: ah, beh, hai un libro pieno di firme di gente morta. Complimenti! Quello sì che è utile.
RispondiEliminaDai, non confondiamo il sentimentalismo con la realtà.
Croonerstone
embe'? qual'e' il problema? sono morti..e allora? Ci tengo a tenerli, mica mi ci faccio delle seghe...ma guarda questo che pontifica...
RispondiEliminaQui direi che c'è la solita confusione tra progresso e "buone vecchie cose di una volta" che erano osteggiate in quanto "progresso" quando sono apparse per la prima volta.
RispondiEliminaPerò riuscire a relativizzare le cose diventa sempre più difficile mano mano che si invecchia, e nostalgia, miopia e mancanza di curiosità creano questo tipo di reazione: "non ci sono più i [quello che volete] di una volta" :)
Per l'occasione ho riesumato un post in tema dal mio vecchio blog, chi volesse può leggerlo qui.
RispondiEliminache io sappia Sam Moore, Bettye Lavette, Steve Cropper e Duck Dunn sono vivi e lottano insieme a noi!!
RispondiEliminaE si staranno anche toccando i maroni!
aH aH aH....vero, non facciamoli schiattare prima del tempo..Comunque, poi, alla fine della fiera, abbiamo tutti le nostre belle ragioni, sia per il vecchio che per il nuovo. L'impoertante, per me, e' che questi discorsi facciano pensare.
RispondiEliminae la soddisfazione, dopo l'ultima pagina, di chiudere il libro con uno scatto e sospirare, dove la mettiamo? avrò anche 22 anni, ma sono d'accordo con voi. purtroppo da quando ho iniziato sta cazz di università (8 di mattina - 7 di sera, quando va bene: arrivato a casa ho solo bisogno di spegnere il cervello) leggo molto meno. sulla mensola mi aspettano un libro su john lennon, uno su jam e style council, perry boys, e.a. poe e ancora qualcos'altro. posso essere d'accordo sulla praticità per chi viaggia molto, ma credo che con un ebook si compri a colpo sicuro: non si può sostituire il tempo passato in una libreria.
RispondiEliminae considerate che su una spalla ho tatuato il disegno sulla copertina de "il gabbiano jonathan livingstone", che ho riletto svariate volte, e rileggerò ancora.
Marco MODS Trieste
Oggi è praticamente impossibile trovare terre ancora sconosciute. (Comitato dei Consiglieri di Isabella di Spagna, 1492)
RispondiEliminaA proposito del cinema: è assai probabile che questa mania finirà nel giro di pochi anni. (Independent, quotidiano statunitense, 1910; citato in Portala al cinema, a cura di Rhiannon Guy, traduzione di Luigi Giacone, Einaudi, Torino, 2006)
L'auto ha raggiunto i limiti del suo sviluppo. La prova? Quest'anno non ci sono state innovazioni. (da Scientific American, 1909)
Questo cosiddetto "telefono" ha troppi difetti per poterlo considerare seriamente come mezzo di comunicazione. Il dispositivo è intrinsecamente privo di valore, per quel che ci riguarda. (comunicazione interna della Western Union, 1876)
Abbiamo un computer qui a Cambridge, ce n'è uno a Manchester e uno al laboratorio nazionale di fisica. Immagino che sarebbe giusto averne uno anche in Scozia, ma non di più. (il fisico inglese Douglas Hartree, 1951)
non devo rendere conto a nessuno. NON ho il pc e certi "aggeggi" non mi appartengono e non me ne frega niente..e' un problema secondo voi?
RispondiEliminaconcordo con le posizioni "vintage" e capisco la fsiologica tendenza all'innovazione.
ma non sono curioso e non me ne frega niente (bis)
il telefono x me e' UN telefono
un libro UN libro
le gambe suta la tavula, gambe suta la tavula (o il taul)
C
galletti al west ham!
RispondiEliminaIn questa discussione mi sento abbastanza spiazzato,perchè non possiedo che una manciata (pochissimi) di libri cartacei e difatti leggo il 99% degli scritti su internet.
RispondiEliminaQuello che mi preoccupa sono le migliaia di fumetti che tuttora possiedo...i miei andranno a finire a mio nipote (come ho già deciso) ma di fatto è un arte che va scomparendo,basti vedere l'esiguità delle testate ancora pubblicate in edicola : neanche un decimo,rispetto a soli 20 anni fa (per non parlare degli anni 60 e 70,in cui se ne stampavano a profusione)...il fumeto popolare è limitato a POCHISSIMI classici che ancora sopravvivono (Tex,Topolino ecc.) mentre le nuove proposte languano nei negozi specializzati,a cifre esagerate e in edizioni extra-lusso (unica eccezione le serie curate da LA REPUBBLICA,che comunque sono RISTAMPE).
Sono comunque favorevole alle innovazioni tecnologiche,ma temo che il DISEGNO narrato come l'arte della illustrazione soffrano terribilmente nel formato digitale,esattamente come le copertine dei dischi che ridotte dal vinile al CD fanno una figura penosa (o quasi)...se tutto va bene saremo rovinati,benchè mi sono già adeguato da anni e svolgo l'attività di disegnatore esclusivamente con il PC (la carta ormai la conservo come ricordo).
Anonimo C. - scusami, non ho capito una cosa: non hai il pc, il tuo telefono è solo un telefono, come diavolo fai a leggere questa discussione e pure a rispondere?
RispondiEliminaUrsus: scusami anche tu, non ho capito l'ultimo passaggio: cosa c'entra il formato digitale con le copertine dei dischi e dei cd?
Mi sembra che l'unica differenza siano le dimensioni, i dischi erano grandi e i cd sono piccoli, non mi risulta che le copertine degli uni siano analogiche e quelle degli altri digitali :)
Appunto,il formato ed i costi della stampa influiscono notevolemente sul RISULTATO.
RispondiEliminaNon ritengo che la stragrande maggioranza di copertine fantasmagoriche degli anni d'oro del vinile siano la stessa cosa riprodotte nell'edizione ridotta e castigate del CD...potrei fare mille esempi,ma resto sul vago,tanto si sa benissimo quali siano le copertine STORICHE della musica : tutte PRECEDENTI all'avvento del formato CD,guarda caso !
Questo non significa che non si possano realizzare dei prodotti grafici BELLI con le tecnologie moderne,ma sono UN ALTRA COSA a cui i "tradizionalisti" fanno fatica ad abituarsi,me compreso che pure mi sono adeguato in fretta.
Allelimo: telepatia
RispondiEliminaC(ristiano)
Però a me viene in mente il frammento di Eduardo che l'altra sera Saviano ha passato al suo programma (e lo adatterei così):
RispondiEliminaCi hanno tolto i vinili gracchianti, dai suoni scoppiettanti, con le loro belle copertine giganti? è cosa da poco, abbiamo la musica liquida...
Ci hanno tolto le fanze clandestine fotocopiate?
E' cosa da poco, abbiamo i blog...
Ci tolgono il piacere del frusciare le pagine del giornale la mattina?
E' cosa da poco, abbiamo i giornali on-line...
Ci tolgono il piacere di tenere in mano un libro?
E' cosa da poco, abbiamo gli e-book...
A forza di dire che è tutto cosa da poco, stiamo diventando cose da poco.
A tutta questa "virtualità" non sono sicuro che i nostri sensi si abituino senza diventare orfani.
Questi ci propongono un bel futuro sterile ed anedonico, non è voler fare i conservatori a tutti i costi. Non siamo processori, il cervello va solleticato anche dal senso del tatto, dell'olfatto, dal rumore delle pagine sfogliate nel silenzio delle 3 del mattino, quando tutti dormono ma tu sei troppo preso per staccarti dal libro.
Chiaro che puoi anche startene con in mano l'I-Pad tutta la notte a leggerti degli e-book...ma attraverso lo strumento passa anche la rete, tanti programmi, tante distrazioni. Se hai in mano un libro è diverso, cambia lo scenario. Una persona contro un libro è un incontro leale, da una parte ci sei tu, dall'altra lo scrittore e le cose che dice.
Pibio. Hai detto TUTTO. Al 100%. Da incidere nel marmo.
RispondiEliminaBravissimo Pibio!
RispondiEliminacristiano
Concordo, la buona vecchia incisione nel marmo è sicuramente da preferire a quella roba tecnologica lì moderna, che si rovina facilmente, come si chiama... carca, carta, una cosa così... :)
RispondiEliminaCristiano: telepatia, accipicchia. Io per quelle cose lì sono ancora alla vecchia sana tecnologia dei cinque sensi, queste evoluzioni moderne delle capacità umane non fanno per me :)
RispondiEliminaPiù seriamente però: non è una questione di aut-aut.
Io leggo giornali e libri di carta, ma le riviste le ho sostituite completamente con internet.
Per il momento le due cose vanno in parallelo, quando la nuova tecnologia soppianterà quella vecchia, come dire: sono mezzi incidentali. Saranno diversi da quelli cui eravamo abituati, e vabbè, è già successo un milione di altre volte.
Libri e dischi in vinile sono solo un momento dell'evoluzione tecnologica dei mezzi per riprodurre parole e musica, non totem da venerare perchè così li abbiamo conosciuti da piccoli.
Allelimo: mi hai letto nel pensiero!vedi che ci riesci?
RispondiEliminaCristiano
allelimo bis: www.myspace.com/harp1beatband
RispondiEliminaun e-book x te
Grande Pibio! e ci metto pure il punto esclamativo. Grande.
RispondiEliminaSarei portato a dire che avete ENTRAMBI ragione,sia per quanto detto da Pibio che da Allelimo...MA purtroppo c'è un altra realtà ancora,forse qui non ben evidenziata
RispondiEliminaE CIOE' che sarebbe bellissimo se tutti potessimo usufruire di suoni ed immagini LIBERAMENTE,come sembra proporre la più moderna tecnologia,lo SAREBBE se vivessimo in un mondo dove nulla si paga e tutto si può riprodurre senza il bisogno assoluto di ricavarne degli utili.
Invece tutto questo entra in assoluta contraddizione col fatto che la società attuale è basata sul profitto e che quindi nessuno può permettersi il lusso di regalare il proprio operato o di lasciarlo riprodurre all'infinito senza regole (ci hanno provato in molti a "regolamentare" tutto questo,ma con risultati scarsissimi) e quindi uno dei risultati evidenti che viviamo oggi è che gli artisti fanno la fame (a meno che non si adattino ai peggiori compromessi di mercato) perchè nessuno ha più intenzione di acquistare i loro prodotti cartacei o analogici che siano...mi chiedo ad esempio chi acquisterà ancora fumetti disegnati su carta (perchè quello è il mio campo) quando saranno vecchi e decrepiti quelli della mia generazione (o giù di lì) che continuano a tenerli in vita.
Alle prossime generazioni probabilmente non interesserà più un tubo di dischi,libri o riviste poichè potranno copiare tutto liberamente o scaricarlo per vie traverse su di un dischetto digitale o quello che ne sarà tra breve...unica cosa che sembra immutabile : il mercato dei QUADRI e della pittura,poichè quella si continua a fare su tela e con gli stessi pennelli che si usavano secoli fa,quindi tutto ciò che non è facilmente RIPRODUCIBILE si salverà,il resto nei musei (forse).
Io però mi ci ritrovo anche con Allelimo.
RispondiEliminaVolevo già dirlo ai tempi di una simile discussione con vinile/cd/mp3 etc.
Son sempre stato anch'io un bel fissato del vecchio stile ma essendo il contenuto ciò che più conta per me, negli ultimi anni, non mi son fatto problemi a procurarmi materiale in forme elettronico/virtuali. Con gli mp3 per esempio sono andato in orbita, più che altro per aver recuperato pezzi cercandoli sul web che non avrei mai potuto trovare (se non magari per caso) con i vecchi metodi. Coi libri però è diverso sono anch'io del club "rimiro i miei scaffali pieni" e mi dan soddisfazione,e spesso ho pure riletto libri,specialmente in periodi di magra...
Mi ripeto, l'importante è poter continuare a scegliere.
Non si potrà continuare a scegliere per molto,poichè non c'è scelta tra un oggetto costoso e molto curato,sempre più riservato ad una elite,ed un altro a costo zero (o quasi) ma veloce e riconvertibile.
RispondiEliminaGli unici che ne traggono vantaggio sono i produttori di alta tecnologia,dopo di che il piccolo commercio e i punti vendita diventeranno sempre più piccoli...e lo vediamo quotidianamente,con la chiusura continua dei negozi ed il crollo dei locali atti a produrre musica dal vivo,dove si suona soltanto più GRATIS e con la speranza di finire su di un giornale che l'indomani leggeranno solo amici e parenti.
Quando non si potrà più scegliere,(quasi) certamente i prezzi saranno crollati a livelli accettabili per chiunque. Succede sempre.
RispondiEliminaCosì come è già successo (anche in epoche assai remote)che intere categorie di negozi siano scomparse per far posto ad altre, che magari noi abbiamo già trovato in essere dal momento in cui possiamo ricordarci, ma magari avevano causato lo stesso scompiglio per la generazione che ci si trovò presa in mezzo.
I locali chiudono perchè i costi di gestione fissi sono diventati insostenibili e una gestione personale non è più possibile un localino deve fare i numeri di un multisala e ovviamente non si può.
Uhmm...
RispondiEliminaMercato discografico USA, dati in milioni dollari:
1921: 106
1933: 6
Nel mezzo era stata inventata la radio, altro che la crisi causata dal web e dagli mp3.
Per dire che le condizioni e le circostanze cambiano, ma le lamentele di chi non sa affrontare il cambiamento no (e mi riferisco ai discografici)
I multisala fanno chiudere i cinema "singoli", che a loro tempo avevano fatto fatto chiudere i teatri, etc.
Non c'è niente di nuovo, in realtà :)
il fatto di essere un "quarantenne maggiorato", di aver fatto la trafila con le forbici e la colla per pubblicare una fanzine, di aver infilato francobolli nelle buste per ricevere (forse) le riviste 1 mese dopo, di temere quotidianamente che i libri che piombino sulla testa perchè gli scaffali sono pieni oltre ogni limite e debba quindi svenarmi con un mutuo per far stare in casa tonnellate di spazzatura....beh, tutto questo sarà pure bello, nostalgico, cool, grooove, ecc ma non significa che non possa godermi ANCHE il fottutissimo quotidiano sull'ipad la domenica mattina nel letto senza uscire di casa quando piove e i cani hanno già insozzato il marciapiedi ;-)
RispondiEliminai libri su 'sto aggeggio si leggono che è una favola e i fumetti (americani) sono g-r-a-n-d-i-o-s-i. ci vedo anche i film, guardo internet scrivo appunti, mi collego al blog di zio tony, scolto tonnellate di musica, gioco, cazzeggio, ecc.
boh. sono contento di aver fatto le esperienze più materiali dei duri 80's e adoro ancora comprarmi "cose concrete" come i libri, i dischi, ecc, ma le cose utili sembrerà strano ma lo sono davvero...
m.
Non ci sarebbe niente di nuovo se le vecchie sale,ad esempio,potessero riconvertirsi in multisala...invece sono costrette a chiudere e a svendere i locali per farci costruire supermarket e macellerie (i cinema di periferia non esistono più,tranne quelli parrocchiali),così come le testate a fumetti e le riviste non si sono adeguate ai tempi,ma sono semplicemente SPARITE dalla faccia della terra,con conseguente disoccupazione degli operatori del settore che oggi si rivolgomo alle ditte interinali per poter lavorare un mese o poco più come lavapiatti o operatore ecologico...idem per molti musicisti di professione,ridotti alla fame.
RispondiEliminaIl paragone con i vari mutamenti del 900 non regge,anche perchè per riconvertire i sistemi di produzione di allora ci sono volute due guerre mondiali e l'industrializzazione forzata in tutti i paesi prevalentamente agricoli (compresa l'URSS),ma alla fine dopo la distruzione di tutti i mezzi ritenuti obsoleti arrivò per forza di cose il boom economico,dovuto proprio alla ricostruzione dell'Europa...oggi è un problema inverso: non c'è più nulla da vendere perchè l'offerta è molto superiore alla richiesta,si produce TROPPO in confronto a ciò che si consuma e lo si fa prevalentemente per i mercati emergenti (Cina e paesi dell'est) perchè i costi sono inferiori ai nostri paesi "industrializzati".
Il futuro,di questo passo,sarà fatto di merci in esubero,vendute solo dalle grandi multinazionali e di qualità SCADENTE,giusto per accontentare gli ex poveri...i nuovi poveri invece li abbiamo già sotto gli occhi ogni giorno,se andate alla mensa della caritas vi capiterà di vedere anche persone che fino a pochi anni fa avevano ditte o studi professionali,mandati in rovina dalle banche o dalle finanziarie più o meno legali.
Beh... con un'apologia dell'iPad (michele) e un'analisi sullo stato dell'economia mondiale (ursus), abbiamo fatto una specie di giro del mondo sul tema trattato.
RispondiEliminaIo mi ero limitato a dire che mi sembra stupido rifiutare a piè pari le innovazioni perché sono esse che permetteranno di (faccio un esempio stupido) sconfiggere l'AIDS o il cancro. Si spera.
Pensateci: Senza progresso saremmo rimasti fermi e non avremmo la possibilità di stare, adesso, qui a chiacchierarare come fossimo attorno ad un tavolo ed invece siamo uno a chilometri dall'altro. Beh, scusate tanto ma a me questa cosa piace, forse anche di più di quando stavo attorno al tavolo coi "soliti" amici. E non c'è da tirar fuori la questione che "quelli erano amici veri e qui invece alcuni nemmeno si conoscono". Non importa: le opinioni, le idee, nascono sempre dai confronti, e qui ne facciamo moltissimi. "QUI" (cioè l'internet) è una cosa che (ne sono certo) una decina di anni fa molti di voi demonizzavano più o meno come si demonizza oggi Kindle e iPad. Ne sono certo perché lo facevo anche io ... Poi ho cambiato idea.
Provo a ribadire il mio concetto: teniamoci tutti i nostri libri, i nostri dischi e i nostri CD ma proviamo a immaginare che si tratti di "supporti" di passaggio che prima o poi ci toccherà vedere qualcos'altro. Passi che se ne veda il lato nostalgico e romantico. Basta avere chiaro il concetto.
E non sono per nulla d'accordo con Pibio (Via Eduardo): L'uomo è una macchina affascinante, capace di emozionarsi sempre e comunque. Sta a vedere che prima o poi ci saranno altre cose per cui riuscirci, così come ci riusciva PRIMA che inventassero i libri e i dischi, la radio, il cinema e la TV...
Non so spiegarti come, io sarò morto, ma l'uomo ti/ci sorprenderà. E piangerà perch avrà sglbertito i contrezvaligni del pampestro (non so nemmeno io cosa sono: li inventeranno nel secolo venturo)....
Io, francamente, spero proprio di vedere anche quello che verrà DOPO l'e-book... ma temo che sarò sottoterra da parecchi anni.
rip
RispondiEliminaMinchia Jo, una bella toccata di coglioni prima di iniziare a rispondere :))
RispondiEliminaProbabilmete hai ragione per tante altre cose.
Ma il libro c'è da sempre e trovo che qualsiasi cosa lo voglia sostituitre, comodo o più utile che sia, sia solo un surrogato che mai ci potrà restituire le STESSE emozioni. Magari altre, meglio o peggio, sicuramente DIVERSE.
Lo stesso con la musica.
Mi puoi mettere lì lo schermo più grande che ci sia, con il suono più perfetto, ma nulla ripaga l'emozione e la sensazione di un concerto DAL VIVO.
E la musica DAL VIVO si suona dalla notte dei tempi.
Ben vengano le innovazioni, il progresso etc etc, ma certe cose (tipo il libro autografato di di cui parla Carlo) non hanno prezzo nè possono essere sostituite da nulla.
lascio il mio commento in merito ad un video
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=YhcPX1wVp38
(scusatemi se l'avete già citato, è un po di giorni che sono fuori dal tunnel del divertimento dei blog causa follie lavorative varie..)
concordo pienamente con Pibio e Tony.
RispondiEliminaDella tecnologia rimane sempre presente il problema energetico e se un giorno saltano tutte le possibilità di rifornirsi di energia anche per sole 48 ore?
Buon per voi,se credete che sviluppo tecnologico ed economia mondiale siano cose separate...io continuo,invece, a dubitare della "new economy" esattamente come dubitavo di quella "old",ma spero di potermi ricredere,per ora non ne vedo i risultati.
RispondiEliminaPiccolo particolare : i libri si possono sempre rivendere al mercatino di seconda mano,provate un po' a rivendere un E-book usato...
Verba volant, scripta manent.
RispondiEliminasu Myspace avevo l'elenco cronologico di tutti concerti coi Temponauts nella sez. eventi.
Pensavo, me li devo segnare da qualche parte, non si sa mai. Ma poi me li trovavo sempre elencati e datati, comodamente sul sito.
Bè, myspace ha modernizzato il sito e quell'elenco non c'è più. (a proposito, qualcuno qui sa come recuperarlo?)
vabè, era poca cosa, una trentina di concerti, credo. Ma intanto mi han fregato! Per questo ho il dente avvelenato contro la tecnologia!! (scherzo, ovviamente!)
Senza considerare che senza prova scritta e condivisa un dittatorone o un gruppo d'interesse può manipolare documenti "virtuali" a suo piacimento. E non è sci-fi, nell'URSS anni '30 lo si faceva adirittura con le opere cartacee (giornali e pubblicazioni varie). Pensate, il paradiso dei revisionisti d'accatto.
Sparo uno script secreto in rete, e negli strumenti le parole degli e-book cambiano di un tanto per volta, e alla fine esprimono il contrario di quanto dicevano in origine (un po' alla volta, la teoria del ponte...)
Fantascienza? distopia Orwelliana/Arendtiana? Speriamo.
Il 'nuovo' my space in effetti, fà un sacco di casini...
RispondiEliminaScusa Tony, ma come si concilia questa tua visione "nostalgica" con la cultura mod?
RispondiEliminaIo di musica e cultura mod so pochissimo, mi piacevano gli Who, Kinks, Jam, Four by Art e poco altro, ma per quello che ricordo "mod" viene da "modern" o "modernism". Oppure mod adesso vuol dire replicare all'infinito stili e idee di una cinquantina di anni fa?
Due cose ancora:
Il libro non esiste da sempre, quello cui noi siamo abituati, economico ed alla portata di tutti ha un centinaio di anni ("tascabile" o "paperback") e naturalmente è nato tra le polemiche dei sostenitori della superiorità del libro rilegato in cuoio con le pagine in carta pregiata, che a sua volta aveva scatenato le polemiche tra i sostenitori del medium precedente: incunaboli, pergamene, papiri arrotolati, tavolette di cera, argilla e pietra...
La musica dal vivo, accidenti. Non ho mai ascoltato dal vivo direi il 95% degli artisiti che mi piacciono e di cui apprezzo le registrazioni, per ragioni vuoi storiche, geografiche o economiche.
Però direi che la storia della musica degli ultimi cento anni è la storia della "musica per altoparlanti": dall'invenzione del fonografo di Edison in poi l'accento si è spostato sulla riproduzione tramite altoparlante di una registrazione, contenuta incidentalmente sul supporto fonografico del momento, dal cilindro di cera al vinile, dal cd all'mp3.
Per l'economia, ci vorrebbe altro che un commento su un blog per affrontare il discorso.
Però direi che, per ogni mestiere che muore, ne nasce un altro nuovo.
Gli spazzacamino ad esempio, tolti quella ventina che hanno imparato a cantare e a ballare e si sono riciclati in "Mary Poppins", non esistono più.
Però ci sono i tecnici dell'impianto di riscaldamento.
Il vero problema è chi dovrebbe farsi carico di gestire le transizioni, aiutando le persone in difficoltà. Gli stati, in teoria, ma è meglio non cominciare a parlare di chi gestisce il nostro.
Il mod si è "evoluto" nel tempo.
RispondiEliminaNegli anni 40/50/60 era sinonimo di moderno, progressista, faceva il paio con tutto ciò che di nuovo arrivava.
Lo assimilava, lo adattava al proprio gusto e alle proprie esigenze e ne portava avanti una nuova versione.
Ma erano tempi "vergini" per musica pop, arte "moderna", cinema etc.
Ai nostri giorni il mod recupera dal passato, non trovando nell'attualità cose interessanti, nè innovazioni da condividere o in qualche modo da far proprie e personalizzare.
Personalmente ad esempio, sono interessato a TUTTO ciò che c'è di nuovo, dalla musica (ascolto veramente tutto quello che esce, sol oper farmi un'idea) alla tecnologia.
Mi piace capire come vanno le cose, sperimentarle, ascoltarle, vederle.
Poi decido cosa abbracciare o seguire.
Ma in genere finisco per guardarmi indietro.
So bene cosa è un e-book, come funziona etc etc , ma preferisco il libro di carta.
Poi magari se da domani fossi costretto a viaggiare molto , mi comprerei un bagaglio per leggermi i libri in digitale. Chissà.
FUTURE IN THE PAST (cantavano in Four By ARt nel 1983 o giù di lì)
allelimo: zzzzzzzz......buonanotte
RispondiEliminalife that life is black&white
RispondiEliminaspoke from my skull I dreamed
C
Non sono un grande lettore di libri cartacei, lo confesso.
RispondiEliminaNe leggo, sopratutto storici, ma non mi posso definire un 'fan'.
Però capisco chi vuole strenuamente difendere la carta (con il suo odore di inchiostro compreso)rispetto a un seppur tecnologico pezzo di plastica.
Io sono uno di quelli che quando acquista un quotidiano la prima cosa che fà lo annusa, per intenderci!
Ma temo che il successo o meno di uno sull'altro dipenderà solo dalle scelte 'della gente' 'del popolo' se preferite.
E non sempre le sue scelte ci piacciono: basta vedere le ultime politiche...
Cambiando argomento, come si usa fare qui, lancio una proposta ai lettori e anche al Boss del blog.
Perchè, oltre che continuare a scrivere cose assolutamente OT rispetto al post, non iniziamo anche a scrivere commenti giusti ma nel post sbagliato?
Ad esempio io questo avrei dovuto metterlo , che sò..., nel post 'E adesso?'
Questo per rendere il blog ancora più divertente , ma anche criptico e oscuro.
Oggi ho una idea geniale via l'altra...
ma non e' come stiamo gia facendo,Dave?
RispondiEliminaE che dire dei messaggi personali postati x piu' veloce lettura? (tipo: galletti hai una mail ecc)
C
Si, ma se poi ci impappiniamo...
RispondiEliminaGrande idea Davide, il boss passerà poi i week-end a riordinare gli interventi..
E' vero Cristiano i messaggi privati sono un ulteriore grande passo avanti...
RispondiEliminaA proposito Cap stasera se stiamo entrambi ancora in piedi andiamo a berci qualcosa dal Cassani.
Alberto: la fine crudeltà dell'immagine di Tony che nel we và a riordinare gli interventi mi ha fatto troppo ridere... non sò a lui ma a me sì!
In effetti pensavo proprio di annoiarmi nel prossimo weekend.
RispondiEliminaMa ora ho un nuovo scopo: riordinare i commenti del mio blog.
Ogni weekend. Stupendo !! Grazie ragazzi !
Figurati Tony è un piacere.
RispondiEliminaVisto Davide? Il boss è uno che apprezza il talento. Me la ridevo anch'io mentre la pensavo. Come ora del resto, buon week-end quindi...
Buon week end a tutti!
RispondiEliminaMi è venuta un altra grande idea, ma per stavolta la metto nel post giusto.
Avviso che non ho letto i commenti, ma ho da poco un Kindle (amazon) e sono entusiasta. Il piu' grosso problema secondo me e' che non puoi "trasferire" i libri che hai gia' in cartaceo (mentre con il vinile e il cd si puo' trasferire in mp3).
RispondiEliminaProblemi in questo momento sono legati al formato (Kindle usa un formato suo, quindi per esempio non e' semplice leggere libri presi dai maggiori siti italiani) e al fatto che il recente lancio di amazon.it ha lasciato fuori il kindle (sicuramente per questioni di "contratto generale" con editori).