lunedì, luglio 19, 2010
Fare soldi. Live.
Gli U2 (scusate se non c'è la foto ma non riesco a metterne una degli U2 su questo blog...) sono la band che guadagna di più secondo l'ultima classifica della rivista Forbes. Il gruppo irlandese, che ha incassato 130 milioni di dollari dall'ultima tournee mondiale, ha venduto biglietti per 10 milioni di dollari a ogni tappa.
Seguono: AC/DC, Beyoncè, Bruce Springsteen, Britney Spears, Jay Z, Lady Ga Ga, Madonna.
Come si evince alla gente piace la qualità.....
In Italia invece va maluccio.
Pare reggano Dalla De Gregori, i soliti Vasco e Liga e funziona Paolo Mengoni da X Factor.
Il resto sono lacrime e sangue
PS: le agenzie parlano di 25.000 persone alla serata Mod di Venaria.
A me sembravano non più di 10.000
Cazzo, che sibaritismo la gente, neh?
RispondiEliminaazzo albertz... mi obblighi ad usare il dizionario per capire le tue risposte :)
RispondiEliminaa venaria si è riempito quando weller era già sul palco. all'inizio ero sorpreso dalla relativamente poca gente, visto poi che era gratuito.
RispondiEliminaSibaritismo è una parola che definisce una persona che è amante del lusso o di piaceri raffinati. Si riferisce all'antica città magnogreca di Sybaris, nota nell'antichità per il suo lusso e raffinatezza (si diceva che le case avessero condutture in cui scorresse il vino). La parola è stata molto in voga durante il Medio Evo, specialmente tra il popolo.
RispondiEliminaPer il governo erano non piu' di 3000 (e comunque piu' che Mengoni io andrei a vedere Mangoni)
RispondiEliminaPer la questura 500
RispondiEliminaC'è da considerare che fino alle 21 ha fatto un caldo porco e che arrivare a Venarìa non è la cosa più facile del mondo
RispondiElimina.
Non vi immaginate USCIRE dall'area concerti per noi "artisti".
Finiti in un campo pieno di lepri in mezzo al nulla.
Poi lungo una mulattiera da devasta ruote e semiasse , seguendo le fioche luci che arrivavano dal paese ho ribeccato la retta via.
grazie anonimo, stavo andando anch'io a cercare lo Zingarelli!!
RispondiEliminaanche a me il conteggio pare esagerato (x i sindacati e per la questura hahah!!) pero' e' come dice Cpt..io sono arrivato verso le nove e c'era il riempimento in atto (anche se non sarebbe risultato strapieno ..gli spalti pero' erano starcolmi di gente)
C
tony..vuoi fare la rockstar con l'aria condizionata nel camerino,l'acqua perrier ed il jack daniels e tutte le "facilities" ?
RispondiEliminae allora beccati le lepri!!:-)
(sull'altro lato della reggia invece c'e'il fiume pieno di NUTRIE grandi come cani..ti e' ancoora andata bene
C
figa figa pelosa sburra smarmitttate..!!!!!!
RispondiEliminaW MANGONI!!!!
andate a lavorare
RispondiEliminaDetesto Bono Vox e la sua banda di falsi pacifisti e finti benefattori, un predicatore da due soldi pieno di se. Grazie per averci risparmiato il dubbio piacere di doverli guardare.
RispondiEliminaIl sito del Traffic festival parlava chiaramente di serata dedicata alla sottocultura mod, perchè tanta acredine o cavillosità? Lo è stata senz'altro,quello che sicuramente non andava è che me la son persa, e chi ci doveva suonare, gli Skoobies?
Alberto Galletti
Alberto,
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo col tuo parere su Bono.
Invece, sul tema Traffic (e qui continuiamo con i Sophismi tanto cari a noi), credo che sebbene possa essere simpatico che un macrofestival dedichi una serata ai Mods, questo non diventa necessariamente un evento Mod. Anzi.
Oltre al fatto che credo che i concetti di festival e di evento mod siano assiomaticamente opposti (un evento grande, che abbisogna di tantissimo pubblico per mantenersi in vita VS un circolo ristretto di vintage club culture), credo fortemente nel DIY e nel fatto che -dopo 30 anni di scena nei nostri paesi (mi riferisco all'Italia o alla Spagna), non abbiamo bisogno che vengano da fuori ad organizzarci gli eventi.
Poi, insisto, non è acredine, nel senso che ben venga chi vuole omaggiare la scena (o l'idea) mod a modo suo e dal totale rispetto. Quindi congratulazioni agli organizzzatori del Traffic Festival. Ma questo non rende il festival un evento Mod.
Tutto qui, e no disrispect per nessuno. Ovviamente.
A-
Infatti si trattava di una serata che rendeva omaggio alla sottocultura mod (era ben specificato) all'interno di una ribalta enorme per quelle che sono di solito le proporzioni degli eventi mod. Ho partecipato ai raduni di Rimini dal 94 al 2001 più qualche altro sparso qua e la, mi son sempre divertito e so benissimo come sono fatti che dimensioni hanno,mi sono sempre compiaciuto di ciò, ivi inclusa una certa esclusività che orgogliosamente ancora oggi sento mia quando mi pregio di dire che mi sento sempre un mod.
RispondiEliminaL'evento inteso come concerto del 15 luglio ore 20 starring Statuto feat. Tony Face, Paul Weller e The Specials,era mod punto,fine.
Era fatto per i mods, il fatto che poi il 90% dei presenti non lo fosse non cambia la sostanza.
Che c'è di male era anche gratis...
-sibaritismo
RispondiElimina-assiomaticamente
-.........
go on
C'è una concezione del mod, chiamiamola per semplicità "original" che è quella di cui parla giustamente Alberto.
RispondiEliminaOvvero il rigore estetico e stilistico (anche e soprattutto in ambito musicale).
In questo contesto ad esempio l'ultimo album (e tanti altri...) di Weller NON rientra.
E non rientra la definizione di "evento mod" per il Traffic
Poi c'è una dimensione più "allargata" che esula dal concetto mod ma che è affine ad esso e che in parte lo assorbe, ne è contaminato , ma non è "puro al 100%" .
Gli Who che rifanno "Quadrophenia" (un album che musicalmente con il mod no ha nulla a che fare) NON è un concerto mod, ma è qualcosa che lo riguarda da molto vicino.
Tutto questo per dire che il mod è una cosa complicata assai, signora mia
Forse più che assiomaticamente opposti (che sottintende un obbligo o una certezza pre-definita ), li definirei diametralmente opposti (che sottintende trovarsi all'altra estremità) e qui son certamente d'accordo.
RispondiEliminaSi scava nei sophismi. I like it! ;-)
RispondiEliminaMi riferivo al fatto che il concetto di Festival Mod è un po' un ossimoro, comunque le puntualizzazioni tua e di Tony mi sembrano perfette.
A presto!
A-
accidenti..qui si va sul tecnico!
RispondiEliminacredo che gli esempi di Tony definiscano bene la questione (signora mia)e mi piace molto come AlbzZ sottolinei l'importanza dell'approccio DIY della scena..che per me e' l'essenza VERA del tutto
C
-sophismo
RispondiElimina-ossimoro
"sophismo"
RispondiEliminaEh no. Questa è di Tony, non mia. Io lo cito soltanto.
Tutto questo è figlio del web e dell'allargamento della comunicazione che ha imbastardito un po' il tutto.
RispondiEliminaAnni fa era difficile entrare in contatto con il mondo mod (ad esempio)
Lo facevi incontrando i mods direttamente, andando alle serate, comprando i dischi nei negozi.
Ora trovi sul web centinaia di siti da tutto il mondo che parlano in maniera più o meno corretta e più o meno superficiale di quello che era , è stato , è il mod.
Spesso però non c'è un contatto diretto con la materia prima e viene vissuto su Facebook o leggendo questo o quello su una pagina web.
Non voglio dare giudizi su quanto sia meglio o peggio, è sicuramente diverso.
E allora trovi i tipi vestiti uguali a Liam Gallagher, che ascoltano Oasis e poco altro, non hanno la benchè minima idea di cosa sia il Northern Soul e che si definiscono mod...
Papale papale,Tony..
RispondiEliminasenza sophismi o questioni perniciose
C
Ah a proposito, domani parlerò di un MOD HERO di cui in molti forse non sospettano i trascorsi nella "scena" (per i più esperti non è una novità invece)
RispondiEliminaBella Cristiano, lasciamo le questioni perniciose per il calcio
RispondiEliminaAh Alberto, x quello sfondi una porta aperta 7.32 x 2.44 !!
RispondiEliminaC
Oppure 5.64 x 3.00, come tu ben sai del resto football is for girls!! ah ah ah
RispondiEliminaA pochi mesi della scomparsa di Alex Chilton, è morto anche Andy Hummel, 59 anni, da tempo malato di cancro: il bassista, che insieme allo stesso Chilton, Chris Bell e Jody Stephens formò i Big Star nel 1972, lasciò la formazione due anni dopo la pubblicazione del primo disco, "#1 record". Dopo la morte di Chris Bell in un incidente stradale nel 1978, il gruppo - da molti considerato l'inventore del "power pop" - si sciolse, ma si ritrovò, a partire dal 1993, senza Hummel in formazione. Il bassista tornò in formazione solo per l'evento-tributo ai Big Star registrato all'ultima edizione del South By Southwestern Festival di Austin, Texas, poco prima della scomparsa di Chilton, al quale parteciparono illustri colleghi come Mike Mills dei REM, Sondre Lerche, John Doe, Curt Kirkwood, M. Ward, Chuck Prophet, Evan Dando, Susan Cowsill e Watson Sisters.
RispondiEliminaScusami Tony se ritorno al tema guadagnare con i live. Basti pensare a quanto fattura Glastombury. 250.000 presenze con una spesa media di 300£ a persona. E' che in un paese come il nostro, dove la cultura tutta è considerata qualche cosa di superfluo non ci dobbiamo meravigliare se la gente non spende in cultura. Io al concerto del traffic gli avrei dato almeno 30 euro. E non nuoto nell'oro.
RispondiEliminaIl Traffic è costato 850.000 euro (fonte La stampa) contro 1.000.000 dellp scorso anno.
RispondiEliminaQui manca la cultura del Festival.
Qui vuol dire Vasco o il Liga headliners e qualche Skunk Anansie di supporto (più magari i Dari o le Vibrazioni prima).
Il Traffic è stato un raggio di luce.
Speriamo prosegua.
Anche se non so quanta gente andrebbe a vedere un festival tipo Benicassim qui in Italia. Forse quello che manca è proprio il pubblico.
"Anche se non so quanta gente andrebbe a vedere un festival tipo Benicassim qui in Italia. Forse quello che manca è proprio il pubblico"
RispondiEliminaE meglio così!!! Il festival come abbuffata di musica Pop. Il buffet libero senza limite. Il festival come mercantilizzazione della musica Pop. Il paga 1000 e vedi 100 gruppi in sole 48 ore! Il festival inteso come business e capitalizzazione della musica. Il festival che si ispira ai grandi mostri hippie-neoliberal tipo Woodstock o Monterrey Pop. Il festival dove masse di gente accorrono e pagano per andare a vedere e adorare -in un climax di autogratificazione senza la minor autocritica- i loro idoli Pop. Loro o di chichessia, perché il Festival è un puro concetto di Marketing dove spesso la musica è ciò che è di menos importante. L'indigestione di 10 ore di musica di fila. La Bulimia sonora con tanto di multinazionali e sponsor. La folla riefenstahliana. Il festival falso indie gestito, alimentato e controllato dai politici, ma convenientemente privatizzato. La metamorfosi ultima della festa popolare nel business capitalista. Il Festival.
Questa, la descrizione di un qualsiasi Benicàssim o di un qualsiasi Primavera Sound.
Come business è senz'altro un affarone, e come formula funziona bene (come anche la mafia, o il motore di una macchina, del resto): ma siamo sicuri che si tratti di qualcosa di utile o anche forse desiderabile in termini culturali e sociali?
Il Festival Pop o Festival Rock (che a dir si voglia) fa sparire i circuiti indipendenti e le piccole sale di concerti. Uccide l'indipendenza dei piccoli operatori e la piccola iniziativa DIY. In Spagna (e soprattutto a Barcellona) ne soffriamo le conseguenze.
Se non ne avete in Italia non lamentatevi. E se un Traffic è gratuito (e quindi veramente POPolare), non ve ne lamentiate (perché lo state pagando comunque con le vostre tasse). E -fossi in voi- mi vanterei invece di avere vicino a casa festival autenticamente indipendenti e DIY come il Festival Beat, tanto per citarne uno di genuino.
E con questo, vado a casa e vi lascio tranquilli con le mie paturnie!
Ci si rilegge domani!
A-
Ieri sera ho partecipato a un concerto GRATIS in una FRAZIONE di un comune della riviera ligure (organizzato da una P.A.) nell'ambito di una "festa sociale".
RispondiEliminaShow con le performance alla chitarra di Cesareo (elio e le storie tese), Max Cottafavi (Ligabue), Alberto Radius e Ricky Portera, ensamble sul palco insieme alla band Custodie Cautelari.
E' ancora possibile fare buona musica POP senza speculazioni e manie di grandezza. Pubblico entusiasta e musicisti generosi nelle loro performance.
Nell'accezione POP includo il R&B e il R&R ovviamente.
Andrea
Ma c'è qualcuno che va ai concerti o ai festival per divertirsi e farsi i cazzi propri?
RispondiEliminaCerto che da noi manca il pubblico:è l'unica verità vera. Persino il concerto degli Oasis mi sembrava deprimente ogni volta che mi guardavo attorno,ho dovuto concentrarmi sulla band.Se in più gli appassionati mi saltan fuori con ste elucubrazioni modello Verdone fine '70 addio...
Ho seguito il festival di Glastonbury sulla BBC che lo ha coperto quasi per intero con postazione all'interno dell'area, obiettivamente fa un po cagare i gruppi che ci suonano fan quasi tutti schifo e dal vivo ancora peggio però piace, quelli che ci vanno si divertono, per me sarebbe decisamente troppo, però al Primavera Sound a sentire The Charlatans suonare per intero il primo disco ci sarei andato eccome!!! Se vessi potuto, perchè mi piacciono un sacco e so che mi sarei divertito.
Alberto, manca il pubblico a causa della denatalità. Non c'è più materia prima, tutto si consuma tra la fine degli 80's primi 90's, giovani che suonano per i giovani era il substrato per l'industria discografica, per i concerti, i festival, i tour. Leggevo che in Italia i ventenni nel 1981 erano il doppio di quelli del 2001 e oggi il rapporto è probabile che sia aumentato. La scena è cambiata e si sente, si sente dal volume di spazzatura che circola (sempre la stessa).
RispondiEliminaAndrea
Andrea
RispondiEliminaLetture fuorvianti,era così anche venti-trent'nni fa Erano Phil Collins,Elton John etc adesso non so chi c'è non mi importa son troppo vecchio per occuparmene. Non è una questione di numeri, ma di qulità, non c'è comprensione della materia se non è confezionata per la gran massa;è sempre stato così. Sti pirla al concerto degli Oasis (e a chissà quanti altri a cui non son stato) accendevano i loro accendini del cazzo: Che cos'è: Baglioni? cosa c'entra il calo demografico? Non si capiva un cazzo in due milioni prima e non si capisce un cazzo in un milione adesso: as simple as that!
Trovo (personalmente) che la barriera linguistica sia un ostacolo enorme in questo senso e mischiata alla mitizzazione di ciò che arriva dal mondo anglosassone senza spiegazione lcuna, costituisca un arma micidiale pro-fraintendimenti.
Eccheccazzo!!
Concordo con AlbZ..non ci sono i megafestival?
RispondiEliminaechissenefrega!! (oddio qualcuno c'e'..heineken e-udite udite- Godz of metal..che mal di pancia che mi sta venendo!).
a me ste ammucchiate non piacciono,intendiamoci,non che non mi piaccia il casino e la caciara (o divertirmi o farmi i cazzi miei,come scrive AGalletti)e' solo che tante ore di musica (e caldo e code x bere e pisciare) mi stufano..tutto li.
Ribadisco l'importanza dell'approccio DIY come puntualizza speso e volentieri AlbZ
C
D'accordissimo con te. anche per me sti mega-cosi non van bene tutto troppo:Gli eventi mod son di un'altro pianeta infatti.
RispondiEliminaLa puntualizzazione sul divertimento riguarda qualsiasi tipo di evento a cui ciascuno poi decide di partecipare.
Mi associo nel riconoscere il DIY (ma non ci starebbe male neanche un nostrano "fatto in casa") uno dei pregi delle cose mod.
Scusa Alberto mi son fissato con la crisi demografica perchè ritengo che abbia a che fare con la fine della musica suonata dai giovani per i giovani e che ha dato forma a culture o sottoculture cariche di testosterone, rabbia e stile, indipendenti ed autonome dal potere e dal denaro.
RispondiEliminaConcordo con te sulla qualità, sui gusti il dibattito è aperto per esempio Collins ha suonato la batteria alla stragrande nel periodo Genesis dei 70's (tempi dispari a nastro)e Elton John (mai cagato) ha scritto anche belle canzonette.
Mi riesce dura trovare cose interessanti musicalmente senza rivolgere la mia attenzione al passato.
Scusate l'OT avevo bisogno di esprimere queste considerazioni.
Andrea
Ci mancherebbe Andrea,
RispondiEliminasecondo me però la musica suonata da giovani appartenenti a cosiddette sottoculture non è finita; va cercata (se fosse alla portata di tutti non sarebbe più tale). Tra l'altro ad ogni generazione cambia,cambiano le influenze e cambiano ovviamente i contenuti e quindi anche l'individuazione risulta difficoltosa,almeno per me, in quanto gli anni passano e poi non sempre mi trova in sntonia. E' chiaro che bisogna impegnarsi.
Sulla questione di gusti poi non c'è mai problema non si discutono, io stesso ho inclinazioni che non oso confessare in questa sede, ah ah ,quei nomi erano un esempio perchè negli '80 quando venivano in itaglia (loro ed altri) si parlava solo di loro esistevano solo loro Tv radio,giornali etc, la cosa mi ha sempre dato fastidio, col passare del tempo però ho cambiato visione e secondo me è un bene che sia così perchè se gli specialisti del prodotto plasti-massmedificato mettono le mani su qualcosa di buono che fino ad allora era noto solo a poche persone,voilà lo rovinano in quattro e quatr'otto.
Per ultimo concordo con te: è difficile trovare qualcosa di interessante, (proprio per i motivi di cui sopra)ma non credo sia impossibile, io ad esempio da quando frequento questo covo virtuale di autentici intenditori ho fatto delle belle scoperte,non tutte mi piacciono da impazzire, ma devo dire che la media è alta, in più se riesco nel mio piccolo esploroe a volte va bene. Non credo sia necessario guardare solo al passato dove peraltro si trova sempre un approdo sicuro (ma anche qui c'entra comunque la questione di gusti).
Per Tony:
Ho dato un occhiata al tabellone del 2° e 3° preliminare sia di Champions che di Coppa UEFA: ci sono delle autentiche gemme!
Yes visto !
RispondiEliminaHo visto il Tre Penne Sanmarinese perdere 9 a 2 dal Mostar. Partitona !
Prestigiosissima vittoria del HB Torshàvn (Faer Oer) 1-0 al Salzburg pur se ininfluente (0-5 all'andata) e pure dei maltesi Birkirkara in condizioni simili. La migliore dev'esser stata però il modesto Koper F.C. che dopo l' 1-5 subito all'andata dalla (ex) grande Dinamo Zagabria gli rifilia un secco 3-0 e sfiora un'incredibile rimonta:chissà la bolgia nel 2° tempo sloveni contro croati poi.., ma pur sempre...
RispondiEliminaMa anche il turno a venire ...