mercoledì, marzo 31, 2010
Marzo 2010. Il meglio.
Nella top 10 2010 arrivano Paul Weller e Amparo Sanchez a tenere compagnia a Gil Scott Heron, Soft Pack, Johnny Cash e Corinne Bailey Rae.
Per gli italiani a Tre Allegri Ragazzi Morti e Il Pan del Diavolo e Paolo Apollo Negri si affiancano i Vallanzaska
ASCOLTATO
PAUL WELLER - Wake up the nation (thanx Cpt...)
Paolino torna a fare centro con 16 songs immediate, brevi, urgenti come un tempo, tra Jam, Beatles, psichedelia, soul, primi 70’s. C’è anche Bruce Foxton e tanta emozione. Le canzoni sono belle e trascinanti, gli arrangiamenti essenziali ma curati, il sound minimale. Un grande album come d tempo Paul non faceva.
AMPARO SANCHEZ - Tucson- Habana
Struggente viaggio militante nel folk latino in chiave moderna. Fascino infinito.
VALLANZASKA - Iporn
Eccellente nuovo lavoro, sempre più contaminato, ma con lo ska sempre protagonista principale.
Ottimi testi e Vallanzasca in persona come ospite.
ERYKAH BADU - New Amerykah Part Two
Funk, RnB, soft soul, voce da brividi, grooves travolgenti. Un nuovo grande album, raffinato, cool, sensuale.
SOLEX, Jon SPENCER, Cristina MARTINEZ - Amsterdam Showdown, King Street Throwdown
Deep blues, soul funk, blaxploitation e B 52’s. Godibilissimo.
ASCOLTATO ANCHE:
LARS an the HAND OF LIGHT (60‘s indie pop piacevolissimo e fresco), CORNERSHOP (come sempre gradevoli e freschi) LIARS (sperimentale, ostico, psichedelico, duro. Affascinante), BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB (discreto viaggio tra r n roll, Jesus & Mary Chain, ruvidezze Stone se Stooges), GORILLAZ (hip rap con ospiti hop - Bobby Womack, Lou Reed, Mick Jones e Paul Simonon su tutti, ma non sempre convincente), THOMAS WHITE (rock a 360° tra hard, psichedelia, electro, stranezze varie. buono (TURIN BRAKES (tra CSN&Y e 60’s folk, carino ma troppo leccato), GROOVE ARMADA ( elettronica dalle mille contaminazioni), AFRICA UNITE (eccellenza reggae) GONJASUFI (profondamente psichedelico e avantgarde, deep blues, strano), DRIVE BY TRUCKERS (onesto southern rock), VIRGINIANA MILLER (tra Battiato, wave italiana, Baustelle. Not my cup..), BESNARD LAKES (shoegaze psichedelico di buon fascino), LAURA MARLING (semi acustico un po ‘stucchevole), BRANT BJORK (poderoso e gustoso stoner hard), WHITE RABBITS (originale miscela di sound percussivo, influenze wave e caraibiche), VAN JEST (dal Belgio un bel indie rock con accenti brit,Strokes,Oasis,Blur,Arctic)
LETTO
PAOLO RUMIZ - La leggenda dei monti naviganti
Capolavoro di dolcezza e lucidità. Un atto d’amore verso un’Italia che (r)esiste (ma non per molto)
DAVID FOSTER WALLACE - Considera l’aragosta
Gioiello minore di un genio. Non tanto per cosa ma per COME scrive.
COSE & SUONI
Eccellente la serata in omaggio a Lou Reed con LILITH a fianco di Julie’s Haircut, Violante Placido, Alessandra Gismondi, Angela Baraldi, Giovanni Gulino e altri.
Un paio di buone presentazioni .
News quotidiane sui Beatles curate da moi su
www.pepperland.it
www.myspace.com/tonyfacedrummer
www.lilithandthesinnersaints.com
CANZONI
Besnard Lakes - Albatross
Amparo sachez - Aqui estoy
Soft Pack - Cmon
Paul Weller - Find the torch burn the plans
Paul Weller - No tears no cry
Vallanzaska - Spaghetti ska
Julie's Haircut + Lilith - Goodbye ladies
POLITICA
Non c’è fine al peggio
CALCIO e SPORT
Piacenza in ripresa, Cagliari in caduta libera, campionato mediocre.
Vediamo l’Inter in Champions. Nel Basket Piacenza ai play off, come nel volley Copra in seria difficoltà.
IN CANTIERE
Giovedì 8 aprile “Mod Generations” a Pordenone (PnBox Studios)
Il 29 maggio il nuovo BEATLES FEST a Castelsangiovanni (PC) (dal 24 maggio Beatles Week a Piacenza)
A breve si parte con l'album degli SPIDERS TOP MODS
Segnalo le date uniche il 28 aprile di GIL SCOTT HERON a Milano e il 30 di GRAHAM DAY and the GAOLERS all’Isola d’Elba mentre il 15 luglio al Traffic Festival d iTorino arrivano Paul Weller, Specials e Statuto (pare gli Who sempre a Torino ai primi di luglio e Paul McCartney in settembre a Verona)
martedì, marzo 30, 2010
Get Back. Album da (ri)scoprire
Prosegue la rubrica in onda su questi schermi alla fine di ogni mese.
“Get back” recupera alla memoria tre/quattro album alla volta, il più delle volte
sepolti dalla polvere e dalla storia, ma meritevoli di nuovi ascolti
NAZ NOMAD & THE NIGHTMARES "Give Daddy The Knife, Cindy" - 1984
Uno splendido lavoro di garage punk in pieno stile 60's realizzato dai DAMNED (sotto falso nome) nel 1984.
Il tutto appare come un'ipotetica colonna sonora di un film di fine 60's con riuscitissisme covers di Seeds, Human Beinz, Litter, Them, Electric Prunes, Kim Fowley etc.
DAVID RUFFIN "My whole world ended"
L'esordio solista dell'ex voce dei TEMPTATIONS uscito nel 1969.
Avvolgente rythm and blues e soul, una cover di "Everlasting love" da paura. replicherà qualche mese dopo con l'ottimo "Feelin good". Dello stesso periodo anche l'eccellente "David" , uscito però solo nel 2004.
EQUIPE 84 - Sei già di un altro
Vandelli & co alle prese con un ottimo lavoro di puro stampo brit mid 60's con spazio al surf n roll in "Mamma e papà" (Papa-Oom-Mow-Mow dei Rivingtones) , "Quel che ti ho dato" ("Tell me" degli Stones ripresi anche molt obene in "La fine del libro" - "Time is on my side"), ma soprattutto nella splendida rivisitazione di "Tired of waiting for you" dei Kinks che diventa "sei felice"
venerdì, marzo 26, 2010
Elezioni Regionali 2010
Nessun partito, nessun politico mi rappresenta (più).
Tanto meno i comici (ad un grande pagliaccio di cartapesta non si può contrappore un esercito di pagliacci di cartapesta. Lo si brucia e stop), giornalisti milionari etc. etc.
Ciò nonostante domenica andrò a votare CONTRO la fogna mafiosa e fascista che ha ridotto l'Italia in questo vergognoso stato.
Invito tutti a farlo.
giovedì, marzo 25, 2010
Transformed. Omaggio a Lou Reed a Carpi (Mo)
Venerdì 26 marzo i JULIE'S HAIRCUT risuoneranno l'intero album capolavoro di Lou Reed "Transformer" accompagnati da diversi ospiti: LILITH, Violante Placido, Angela Baraldi, Giovanni dei Marta sui Tubi, Alessandra Gismondi.
Inizio ore 21
Il tutto inizia alle 21:30 puntuali al Teatro Cinema Eden di Carpi. E' possibile prenotare i posti presso l'Ufficio Cultura del Comune di Carpi: Tel. 059/649905 - cultura@carpidiem.it.
http://www.facebook.com/pages/Julies-Haircut/8622148796
www.julieshaircut.com
Mina
Compie oggi 70 anni, MINA, la voce più significativa, bella, riconoscibile, della musica leggera italiana.
Mina è diventata icona culturale e sociale con scelte coraggiose (madre non sposata nell’Italia bigotta dei 60’s, il ritiro dalle scene all’apice del successo) e grazie ad una gestione della propria immagine oculata (l’assenza/presenza degli ultimi decenni. Sparita dai palcoscenici e in costante fuga dal pubblico ma costantemente e puntualmente presente sul mercato discografico e sulla stampa con gli interessanti scritti sul quotidiano “La Stampa”).
Rimane il rammarico per un talento smisurato spesso lasciato in balìa di scelte artistiche a dir poco discutibili a cui, occasionalmente, a sorpresa, si affiancano momenti quasi sperimentali, coraggiosi, personali, che lasciano intravedere orizzonti mai calcati che avrebbero potuto portare a chissà quali meraviglie.
Accontentiamoci di una voce eccelsa e di una lista di canzoni (oltre alle indimenticabili apparizioni televisive dei 60’s) interminabili, tra cui scelgo queste per il mio personale “BEST of MINA”
Sacumdi Sacumda (uno stupendo brano minore del suo repertorio 70's)
No (grandissima 60's song)
La canzone di Marinella (con Fabrizio De Andrè. Brividi)
L’importante è finire
Grande grande grande
The fool on the hill (stupenda versione bossa nova)
Non gioco più (eccellente jazz blues con Toots Thielmans all'armonica)
Be bop a lula (gli esordi rock n roll come Baby Gate)
Les cornichons (Il Baccalà. Versione debole ma irresistibile con la sua voce)
Breve amore - You never told me (versione italiana della canzone già nella colonna sonora del mitico “Fumo di Londra” primo film con la regia di Alberto Sordi che con Mina la cantò a “Studio Uno” nel 1966)
Adesso è facile (riuscito duetto con Manuel Agnelli dal recente "Fragile")
martedì, marzo 23, 2010
Mod Heroes: Majik Mijits
Nelle foto: gli Small Faces, una strana line up dei faces con Steve Marriott, Lane e Marriott nel 1981, la copertina dell'album
Se la storia degli Small Faces e delle ramificazioni successive dei suoi componenti è nota a molti, meno conosciuto è l’album dei MAJIK MIJITS, inciso nel 1981 da STEVE MARRIOTT e RONNIE LANE, riuniti per la prima volta dopo la fine degli S.F.
Ritrovatisi per un estemporaneo concerto al Bridgehouse Pub nell’East London il 1° settembre del 1981, accompagnati dai “Blind Drunk” (ovvero Mick Green alla chitarra, già con J.Kidd &the Pirates, Dave Hynes alla batteria (già con Mirage, Turquoise e Jawbone), Jim Leverton al basso (già con i Juicy Luicy e poi con i Packet of three di Marriott) e Winder K Frog (autore di alcuni pregevoli album solisti e turnista con Eric Burdon, David Gilmour, Joe Cocker), Sam Brown ai cori, Mel Collins , che ha suonato con tutti, da Clapton agli Stones, ai fiati, oltre alla partecipazione alle tastiere di Zoot Money), incisero poi 13 brani con la stessa line up (anche se la malattia non permise a Ronnie di suonare il basso ma solo di comporre le linee melodiche e farle eseguire da Jim Leverton).
Un brano a testa a base di ottimo 70’s rock dai richiami 60’s (stupendo “Last tango in Nato” di Ronnie, notevoli “Lonely no more” e “How does it feel” di Steve in pieno mood Small Faces) e commovente chiusura con una live version di “All or nothing”.
L’album è fresco, gioioso, energico, contagioso ma aspettò 20 anni per vedere la luce e fu pubblicato nell’indifferenza nel 2000 quando i nostri due eroi già se ne erano andati.
lunedì, marzo 22, 2010
Giornata Mondiale dell'Acqua
Ognuno può contribuire a risparmiare acqua con atteggiamenti attenti, facendo attenzione con il proprio comportamento quotidiano può arrivare a risparmiare anche 200 litri di acqua al giorno.
- riempire il bicchiere solo della quantità di acqua che si intende bere per non lasciarla e buttarla via;
- riutilizzare l’acqua del deumidificatore e del lavaggio delle verdure e della frutta, utilizzabile per annaffiare il giardino;
- non lavare gli ortaggi e la frutta e la verdura sotto l’acqua corrente ma utilizzare sempre un recipiente;
- chiudere sempre bene i rubinetti e monitorare i tubi per evitare perdite;
- utilizzare lavatrici e lavastoviglie a basso consumo di acqua e sempre a pieno carico;
- chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti, la faccia o ci si fa barba;
- preferire la doccia al bagno purché la doccia sia breve;
- lavare l’auto, la bici, la moto usando il secchio;
- annaffiare il giardino la sera e preferire l’irrigazione a goccia.
Per chi vuole approfondire:
http://www.unwater.org/worldwaterday/flashindex.html
venerdì, marzo 19, 2010
Presentazione "Brian Jones Morte di un Rolling Stones"
Sabato alle 18 a Piacenza, in via Legnano (zona Piazza Duomo) alla Libreria Fahreneit 451, ANDREA VALENTINI (http://www.blackmilkmag.com) presenta il suo interessante e bellissimo libro "3-7-1969 Brian Jones Morte di Un Rolling Stones".
MODero io.
Approfitto per ricordare venerdì 26 marzo, dedicato all'album "Transformer" di Lou Reed, che vedrà i JULIE'S HAIRCUT rileggere l'intero disco con diversi ospiti alla voce (Angela Baraldi, Giovanni Gulino, Violante Placido, LILITH , Alessandra Gismondi).
. Il teatro Eden in cui si terrà l'evento può contenere poco più di 200 persone. E' possibile acquistare i biglietti direttamente al teatro in orario di biglietteria (venerdì sabato e lunedì dalle 19.30 alle 22.00
domenica dalle 16.00 alle 21.00), oppure effettuare una semplice e gratuita prenotazione tramite telefono o email presso i contatti dell'Ufficio Cultura del Comune di Carpi: Tel. 059/649905 - cultura@carpidiem.it. Le prenotazioni devono essere nominali, complete di nome, cognome, numero di telefono e mail.
giovedì, marzo 18, 2010
Addio ad Alex Chilton
mercoledì, marzo 17, 2010
Iggy Pop
Ho già parlato di un po’ dei miei artisti preferiti: Secret Affair (11 novembre 2009), Kinks (15 settembre 2009) The X (24 giugno 2009), Area (11 giugno 2009),Statuto (3 aprile 2009) ,Clash (13 marzo 2009) Small Faces (6 feb 2009) , Rolling Stones (23 genn 2009) De Andrè (8 genn 09) Beatles (9 dic 08), Graham Day (27 ott 08), Oasis (7 ott 08), Paul Weller (27 mag 08) Prisoners (6 giu 06), , Ruts (23 sett 06), Who (22 mag 06), Monkees (28 giu 06).
Il grande IGGY POP è entrato alla fine nella Hall of Fame
Dagli incendiari esordi con gli Stooges a cavallo tra 60’s e 70’s, alla rinascita solista nel 1977 caratterizzata da ottimi album, numerose cadute di tono ed episodi di scarso spessore, alla recente ricostituzione degli Stooges.
Una vita avventurosa, in costante bilico sul limite estremo, uomo di spettacolo, animale da palcoscenico, personaggio vero, che piaccia o no.
La discografia
Iggy & the Stooges
The Stooges (1969) 8
Mentre si respira ancora (per poco) la “summer of love” da Detroit arriva un infuocato fuoco di sbarrramento rock n roll punk dove si canta di “I wanna be your dog”. Ancora acerbo ma terribilmente efficace
Fun House (1970) 10
Uno dei capolavori della storia del rock in cui confluiscono garage, proto hard, punk, blues, free jazz, rabbia estrema, violenza.
Raw Power (1973) 7
Grandi songs, tiro bestiale ma un passo indietro e l’inizio di un lungo e drammatico baratro. Produce (maluccio) David Bowie e “comprime” un po’ il tutto, ma “search and dstroy”, “Gimme danger” e “I need somebody” escono ugualmente alla grande.
The Weirdness (2007) 6
Non male ma era probabilmente meglio lasciare il nome legato ai tre album storici
The Idiot (1977) 7
Lust for Life (1977) 7
Con l’aiuto di Bowie, Iggy esce da un abisso di eccessi e torna con due album in cui afferra l’urgenza del punk, le tendenze “berlinesi” del Duca Bianco, il kraut rock e influenzerà pesantemente una buona fetta di new wave anticpandola di qualche anno.
New Values (1979) 6
In bilico tra un rock più “normalizzato” , suggestioni pop e qualche scampolo di punk, confeziona un album discreto
Soldier (1980) 5
Party (1981) 5.5
Zombie Birdhouse (1982) 4
Ormai tornato a discreti livelli di popolarità e a live acts sempre infuocati non si distingue invece in studio con album del tutto trascurabili se non per qualche occasionale buon momento.
Blah Blah Blah (1986) 5
Ritorna Bowie alla produzione (lo stesso Iggy definsice l’album come un album di Bowie senza il suo nome...) e pure il successo di classifica. Peccato che il sound pop wave anni 80 sia ora pressochè insopportabile
Instinct (1988) 5
Brick by Brick (1990) 6
Se “Instinct” vuole riproporre un Iggy grintoso e punkeggiante con Steve Jones dei Pistols alla chitarra, il successivo “Brick by brick” guarda maggiormente al pop e azzecca mezzo milione di copie vendute (grazie anche allo stupendo singolo “Candy” cantato con la Pierson dei B52’s
American Caesar (1993) 6
Naughty Little Doggie (1996) 5
Avenue B (1999) 5
Beat 'Em Up (2001) 5
Un’ulteriore serie di album che alternano momenti di classico hard rock, punk, sonorità dure con esperimenti compositivi più desueti per la vena di Iggy che esplora (solo talvolta con successo) altri generi.
Skull Ring (2003) 6
Con l’aiuto di un po’ di amici , Stooges, Green Day, Peaches e altri torna al sound più grezzo, strappand oa stento la sufficienza.
The Preliminaires (2009) 7
Iggy sperimenta la vesta di chansonnier, a tratti jazzy e blues, a volte vicino a Tom Waits in un album particolare, non riuscitissimo ma interessante
Io e Iggy
Visto live un numero incalcolato di volte , a partire dal 1979 a Parma (dove sembrò a molti che alle tastiere ci fosse David Bowie, ma la cosa non fu mai confermata).
E pure l’emozione di una stretta di mano nel backstage di RockIdro a Milano nel 2005 quando con i Not Moving chiudemmo il tour della reunion con una data prima (molto prima...) degli Stooges
lunedì, marzo 15, 2010
Young Soul Rebels
Sarà stata una naturale evoluzione del movimento mod, sarà stato il ritorno al black sound che la scena Two Tone ska aveva riportato in auge (oltre al successo del film “Blues Brothers” che riportava in vita artisti ai tempi dimenticati dai più giovani come Ray Charles o Aretha Freanklin), ma nei primissimi 80’s si sviluppò una corrente di bands dedite alla SOUL MUSIC in un’ottica di rivisitazione moderna e evolutiva, accomunate oltretutto da un gusto estetico affine.
Iniziarono i DEXY’S MIDNIGHT RUNNERS nell’estate del 1980 con il capolavoro senza tempo “Searching for the young soul rebels”, a cui replicarono i BUREAU (formati da fuoriusciti dalla band di K.Rowland con l’aggiunta dell’ex Merton Parkas e futuro Style Council Mick Talbot , mentre nei Dexy’s entrava l’ex Secret Affair Seb Shelton) un annetto dopo con l’ottimo (ed unico) album.
Proseguirono i JOBOXERS, che aggiunsero al soul numerose altre influenze in “Like gangbusters” del 1983, mentre PAUL YOUNG spopolava con il suo sound pop soul all’acqua di rose ma che non mancava di momenti interessanti.
I JAM salutavano con “The gift” nel marzo 1982 con l’album più black e funk soul, mentre in USA BILLY PRICE and the KEYSTONE RYTHM BAND con “The found me guilty” regalava un gioiello di 60’s rythm and soul e i/le MAISONETTES raggiungevano le charts inglesi con lo stupendo 60’s pop soul d i”Heartchace avenue”, i TRUTH d i Dennis Greaves incidevano i primi singoli
giovedì, marzo 11, 2010
Cambiamenti
L'Alta Tecnologia Hi-Fi entra anche nel vostro blog preferito grazie all'indispensabile aiuto di MATTEO STARRI, che sta introducendo migliorie e cambiamenti per favorire una migliore fruizione di questo incommensurabile archivio di facezie.
Grazie a Matteo, sicuro che la cosa vi sarà più che gradita.
martedì, marzo 09, 2010
La (poco nota) nascita di GreenPeace
Il 16 ottobre del 1970 al Pacific Coliseum di Vancouver Joni Mitchell, James Taylor e Phil Ochs salirono sul palco costruendo un pezzo di storia .
La prima richiesta fu per Joan Baez, costretta a rifiutare per impegni precedenti (ma che inviò un assegno di 1.000 dollari a sostegno della causa) che indicò però il nome di Joni Mitchell, che decise, imprevedibilmente, di portare con sè l'allora fidanzato James Taylor (sotto contratto con la Apple dei Beatles e in un momento di grande successo)
L'attivista canadese Irving Stowe aveva deciso di organizzare una manifestazione musicale per sostenere la nascita di una nuova associazione, GREENPEACE.
Fu probabilmente il primo concerto della storia a favore di una causa, prima del concerto per il Bangla Desh che George Harrison avrebbe organizzato l'anno seguente a New York.
I soldi raccolti col concerto andarono alla prima azione dell'associazione pacifista, l'affitto di una goletta per sabotare un esperimento nucleare USA sull'isola di Amchitka.
Vennero fermati, ma da allora GREENPEACE non ha più smesso di lottare anche per NOI.
Esce ora la registrazione del concerto, i cui proventi andranno a finanziare Greenpeace.
lunedì, marzo 08, 2010
Giusto e sbagliato
elaborazione di Antonella Pancani
Dietro il milite delle Brigate Nere più onesto, più in buonafede, più idealista, c'erano i rastrellamenti, le camere di tortura, le deportazioni, l'Olocausto.
Dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c'era la lotta per una società pacifica e democratica.
Alberto Asor Rosa, scrittore, critico letterario, politico
Allo stesso modo il più in buonafede o idealista che sta CON Berlusconi e la sua cricca, nasconde un mondo in cui solo il ricco, il potente, che persegue solo il profitto e la visibilità fine a sè stessa, fa crescere una società di non cultura, disonesta, prevaricatrice, incurante dei più deboli.
NOI ALTRI, che siamo contrari a questa idea di mondo e di società, siamo dalla parte del GIUSTO e dobbiamo usare ogni mezzo necessario per sconfiggere lo SBAGLIATO
giovedì, marzo 04, 2010
"Mod Generations" ad Alessandria
martedì, marzo 02, 2010
Salviamo la Melevisione
Lasciamo perdere le farse della fogna politica e occupiamoci di cose serie !
"Salviamo Melevisione"
La RAI ha deciso che dall'ottobre 2010 la Melevisione, e con lei l'intera Fascia
Bambini di Rai Tre, non andrà più in onda.
I genitori, gli insegnanti, gli abbonati
alla TV del "servizio pubblico" hanno reagito chiedendo, con diecimila
firme su Facebook e una valanga di mail, che la Melevisione viva ancora.
La RAI ha risposto con un comunicato che promette vaghe "offerte più mirate" ed evita
di rispondere a ciò che gli italiani le chiedono: cosa farà del Fantabosco.
La Melevisione è un piccolo frutteto che ha resistito per undici anni in mezzo
all'espandersi delle colture intensive e transgeniche della TV, produttrici di
programmi tutti forti e tutti uguali. Eppure oggi molti paesi cominciano a
preoccuparsi per i loro bambini obesi, a vietare per legge merendine chimiche
studiate per educare il palato a sapori più forti del reale, che fanno sentire
insipide le mele. Ma questa preoccupazione non tocca i genitori "decisori"
d'Italia. O non per i figli loro: i figli di chi potrà, nei canali a pagamento,
troveranno cibi più sani per la mente, se li desiderano. Ai figli di tutti gli altri,
invece che ingrandirlo e porlo più in vista, toglieranno anche quel cestino di Mele
posato in un angolo, a cui tuttavia qualcuno attingeva. Non hanno ancora capito, e
rischiano di capire a loro e nostre spese, che i bambini non sono figli nostri o
altrui, ma del paese.
Chiediamo che la Melevisione continui a vivere, a produrre nuove serie, a restare
visibile a tutti i bambini d'Italia che vogliono vederla.
Chiediamo che rimanga su Rai Tre almeno finché il digitale terrestre non avrà completato una reale ed efficace copertura nazionale.
lunedì, marzo 01, 2010
Febbraio 2010. Il meglio
Nella top 10 2010 a Gil Scott Heron si affiancano Soft Pack, Johnny Cash e Corinne Bailey Rae e per gli italiani Paolo Apollo Negri e Tre Allegri Ragazzi Morti tengono ora compagnia a Il Pan del Diavolo
ASCOLTATO
SOFT PACK - Soft pack
Uno spumeggiante mix di power pop, Plimsouls, Feelies, Temponauts, beat, primi REM. Notevoli.
PAOLO APOLLO NEGRI The great anything
Il secondo album del mio tastierista preferito. Molto funk, tanto groove e soul.
Suonato alla perfezione. Grande.
CORINNE BAILEY RAE - The Sea
Splendido ritorno. Folk soul con uno sguardo al 70’s prog. Strano, nuovo, fresco e intensissimo, grandi songs, voce super.
JOHNNY CASH American VI: Ain't No Grave
Poesia pura nell'ultimo atto discografico di Johnny
ASCOLTATO ANCHE:
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI (reggae n Rino Gaetano) , POSTMARKS (60‘s pop vicino ai Last Shadow Puppets), RAY HARRIS & FUSION EXPERIENCE (soul boogaloo), UNDERBELLY (acid funk soul jazz. cooooool), RECORDS (tra Squeeze, il primo Joe Jackson, power pop evoluto. Meritano attenzione), FUN LOVIN CRIMINALS (cool funk. easy and delicious) PETER GABRIEL (un album di covers, con classe e gusto), KALWEIT & THE SPOKES (l’ex Delta V con un album di grande spessore tra indie e rock), JASON & THE SCORCHERS (il ritrono dei re del country punk, ancora in formissima), JASON FALKNER (ex 3 O Clock in un album di freschissimo pop e beat), THE HEIGHTS (ricordano la migliore, dimenticata, Juliana Hatfield con puntate 60’s pop e garage), MASSIVE ATTACK (con D.Albarn, Hope Sandoval e altri. Interessante, non amle, niente di che), FIELD MUSIC (prolisso mix di mille stili, buono ma evitabile), HOT CHIP (inascoltabile), SPOON (minimal e personale indie rock con momenti vicini al Lennon solista mid 70s’), FIONN REGAN (un po‘ di 60’s Dylan, Strokes e di tiro, non male), CARO EMERALD (ottima vocalista olandese tra swing e electrojazz), CAPTAIN MANTELL (electro punk in odore di Primal Scream), GANG/D.BIANCHESSI Il paese della vergogna (combat folk di altissimo livello e testi che si riassumono nel titolo), LES TOTEMS ZIONBEAT (afro reggae ben fatto), LOVE BUZZ (Nirvanesco e Pearl Jam), MARGARETH (poprock tra Calexico e brit sound)
ASCOLTATO PURE: due album di prossima uscita a dir poco stupendi e destinati alla mia top FIVE di fine a nno, ma di cui è presto per parlare.
LETTO
NICK HORNBY - Tutta un’altra musica
Piacevole, leggero, gradevole, come una chiaccherata con un vecchio amico (e pieno di riferimenti alla “nostra” musica, perfino un siparietto con due fanatici di Northern Soul con citazione di brani e artisti)
JOHN KING - Fedeli alla tribù
Duro, ostico, spocchioso e provocatorio come un hooligan in cerca di botte.
Bello.
ANDREA VALENTINI 3-7-1969 Brian Jones , Morte di un Rolling Stones
Eccellente viaggio tra i meandr idei misteri e della vita di Brian il Grande
ERRI DE LUCA - Il peso della farfalla
Tanto bello come scrive tanto odioso il personaggio del libro. Suscita emozioni, quindi è un buon libro
COSE & SUONI
Una serie di riuscite presentazioni di "Mod Generations" (il più venduto tra i libri di NDA), Lilith in concerto il 26 marzo a Carpi (MO) con i Julie’s Haircut, Violante Placido e altri per il rifacimento integrale di “Transformer” di Lou Reed, si prosegue con i WithinU, un brano per il prossimo album dei Casanovas
News quotidiane sui Beatles curate da moi su www.pepperland.it
www.myspace.com/tonyfacedrummer
www.lilithandthesinnersaints.com
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Bacciocchi
Un blog consigliato http://flowersandcream.blogspot.com/ (quello di Thurston Moore)
CANZONI
CORINNE BAILEY RAE - Paris night
RAY HARRIS - Out of a kind
SOFT PACK - Cmon
JOHNNY CASH - Aon’t no grave
POLITICA
Fogna profonda
CALCIO
Il CAGLIARI viaggia(va) in odore di Europa , PIACE in (cauta) ripresa, il resto noia.
IL COPRA BASKET sempre al secondo posto in BASKET B e pronti per i playoff.
Nel frattempo: ma davvero Lippi si porterà in Sudafrica Cannavaro, LeGrottaglie, Gattuso, Palombo ? E lascerà a casa Balotelli e Ambrosini ad esempio ?
IN CANTIERE
"MOD GENERATIONS" ad Alessandria il 6 marzo e a Pordenone in aprile.
Varie per LILITH & the SINNERSAINTS
Il 29 maggio il nuovo BEATLES FEST a Castelsangiovanni (PC) (dal 24 maggio Beatles Week a Piacenza)
A breve si parte con l'album degli SPIDERS TOP MODS
La PIACENZA MARATHON il 7 marzo
Il 20 marzo alla “Fahreneit” di Piacenza alle 18 presentazione di “Brian Jones. Morte di un Rolling Stones” di e con Andrea Valentini . Modero io.
Il 26 marzo a Carpi “Transformed-d” con Julie’s Haircut, Lilith, Paolo Benvegnù, Violante Placiso, Angela Baraldi, Alessandra Gismondi, Emanuele Reverberi e altri
www.julieshaircut.com/