venerdì, aprile 17, 2009

Record Store Day




Si celebra il 18 aprile il "Record Store Day", la giornata dei negozi di dischi, con iniziative in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Australia passando per l' Europa.

Contribuiamo a salvare i negozi di dischi e CD.
Sono un patrimonio culturale e sociale di inestimabile valore.
Non lasciamo che muoia un'altra parte della nostra ANIMA

15 commenti:

  1. Domani sarò per l'appunto da ROCK&FOLK per questa cosa,insieme a Tedeschi ed altri del settore musica torinese...Cri,se passi nel pomeriggio ci troviamo.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. (dovrei controllare gli errori di battitura prima di pubblicare... ;o))

    una ottima iniziativa che supporto in pieno.

    c'è un po di ipocrisia nel mio commento perchè, allo stato attuale, io compro pochissima musica in generale, è purtroppo metà almeno di quello che compro arriva da itunes... l'altra metà da un 'negozio' indipendente di newcastle, gestito da un amico. non essendo stato mai fisicamente in tale negozio, esula dal discorso animistico di tony, ma per lo meno conserva il rapporto cliente/negoziante e non è un fottuto amazon.

    ormai sono passati un po di anni dai miei ultimi 'giri' in città del sabato mattina, normalmente con 3 o 4 (anche più) tappe obbligate nei negozi di dischi.

    questo rito del sabato è iniziato a metà 70, ma ha avuto "un senso" a fine 70, con (sparo nomi che possono dire niente a non milanesi) 'new kary', 'buscemi', il negozio di alvaro 'il ladro' (non i ricordo il nome adesso cazzo! era anche il ritrovo mod pre-transex!) essenziale, poi arrivò 'bonaparte', altro negozio essenziale nel periodo 'new wave', con la bancarella anche in fiera, poi il veramente mitico 'tape art' (non puoi non esserci passato tony!) e via così sino ad arrivare a 'supporti fonografici' centro di aggregazione e ri-aggregazione negli anni 90.

    ho fatto la somma indicativa, forse addirittura per difetto, delle ore passate nei negozi di dischi in 35 anni, giusto così per vedere... sapete che cosa ne è uscito? 10 mesi! cazzo 10 mesi della mia vita in un negozio di dischi... :o)

    buon weekend flavio

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  4. Io mi sento coinvolto in primis,visto che il commercio di dischi l'ho fatto per circa 15 anni...ho chiuso 10 anni fa,perchè il vinile era ben altra cosa(sotto tutti i punti di vista):è il dramma di noi "nostalgici" che non riusciamo ad adeguarci a certe innovazioni,ahimè!

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  5. Sono passato un po 'in tutti i negozi che cita Flavio.
    Il mio gior era però soprattutto il "Centro di Cultura Popolare" di via Calzolai a Piacenza, poi diventato Alphaville, "Sweet Music" a Salsomaggiore, "Craù" a Gallarate.
    Ore di treno o in Vespa per trovare cose preziosissime.

    E poi i negozi di Camden Town , dove entravo la mattina alle 10, pausa pranzo di un'oretta e poi fino al tardo pomeriggio.

    Ora anch'io vado di internet (questione finanaziarie...) e acquisto SOLO vinile.
    Ha appena aperto un negozio a Piacenza di solo vinile e fumetti.

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  6. @Tony
    "Ha appena aperto un negozio a Piacenza di solo vinile e fumetti"

    Dettagli! Dettagli!

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  7. DETTAGLI.
    SUBITO.

    E' appena prima del ponte sul Trebbia a S.Antonio (andando verso S.Nicolò), sulla destra, davanti al Ristorante Giapponese.
    Pare abbia un bel po' di vinile (usato) a prezzi stracciati

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  8. Grazie Tony, appena riesco ci vado!

    P.S. Vogliamo ricordare anche il leggendario negozio del Lucio in centro?
    Quanta "roba pericolosa" m'ha spacciato il Calle..

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  9. Il negozio del Lucio è stato a lungo fonte di impoverimento personale , visto che ogni volta che ci andavo gl ilasciavo giù un tot di soldini .

    Saputa della mia passione (ai tempi dei primi alvori) per Lenny Kravitz mi trovava i suoi vinili più rari, strani e in tiratura limitata (e di conseguenza costosa) chiamandomi a casa per dirmi che erano arrivati....

    Il Calle cosa ti ha spacciato ?

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  10. Per Calle intendo sempre il Lucio. M'ha spacciato di tutto, a partire dal demo viola dei Wicked Minds in audiocassetta, passando per altri demo su nastro sempre d'epoca (Diacronia, Trifiction et simila.. qualcuno li ricorda?), per arrivare infine alle magliette, leggendario il giorno in cui trovai (e feci mia, naturalmente) quella di Dirt degli Alice In Chains.
    Lucio, se ci leggi sappi che qualcuno dei tuoi famosi pedalini l'hai preso anche con i miei soldi (e a quanto pare anche quelli di Tony). :-)

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  11. Tutti demo che ho anch'io...quello dei Trifixion è peraltro storico visto che è uno dei primissimi esempi di grind core in assoluto (e tra l'altro fatto più che bene)

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  12. Sai Tony, ripensando al post precedente e riflettendo sul vintage/modernariato del vinile, non cominci a provare un po' di nostalgia anche per la cassetta?
    Ricordi (so che lo ricordi) i banchetti a Camden Town che le vendevano fatte in casa?
    E come dimenticare la penna Bic per riavvolgerle?
    Sigh..
    Ok, chiusa la parentesi "Anima Mia"

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  13. Anch'io sto collaborando con un nuovo negozio di second hand(cartaceo più che altro,ma anche dischi)in via S.Giulia 66...aspetto i torinesi a valanga...ufficialmente non è ancora aperto,ma stiamo allestendo.
    Il mercato per adesso si salva con internet,credo che senza e-bay il vinile usato sarebbe praticamente morto,mentre tutto il resto(comics,giocattoli,spartiti,video ecc.)tiene alla grande,per fortuna.

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  14. Ho proprio ieri risistemato una stanza di casa e portato fuori (per metterle in un'altra stanza...funziona così ormai. La montagna di roba che ho, quando ingombra una stanza la metto in un'altra) qualche scatolone di cassette con cose bellissime e introvabili.
    Ho ancora la piastra funzionante ma sinceramente delle cassette non sento tanta nostalgia...

    Ma del vinile assolutamente si e i lcd mi sta sempre più sulle balle (per quanto lavorare con la librereia di ITunes con migliaia di brani da ascoltare non è male...)

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  15. Io ormai viaggio di iPod, e non nego che avere sempre 40 giga di musica in tasca è qualcosa che dieci anni fa non avremmo mai immaginato. Tutti i miei vinili, cd e cassette e oltre in un aggeggio poco più grande di una tavoletta kinder. Fantascienza. Però il troppo stroppia, e spesso mi perdo a sfogliare la libreria chiedendomi "cosa ascolto?" per poi non mettere niente. Rimpiango i bei tempi del walkman, di quando me lo portavo a scuola con su una cassetta e quella si ascoltava, volenti o nolenti. E facendo così gli album forse ce li si godeva un po' di più, dedicandoci di sicuro più tempo all'ascolto e alla "digestione musicale".

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